... di spaparanzarmi, di non pensare a nulla; di non pensare alle situazioni, persone, cose et similia che mi innervosiscono, irritano, che mi rendono isterica.
Vorrei stare per questi giorni che separano la relativa quiete burrascosa, prima della tempesta neo-maternità, come un animaletto nella sua calda tana accogliente senza doversi preoccupare se fuori nevica, tira vento o c'è il sole. Senza doversi preoccupare di commissioni da fare, di attenzioni da dare a chi comunque è abbastanza grande da sapere che dovrebbe poterne fare a meno adesso (e non ce l'ho con Luca!).
Mi sa che mi metterò di là in camera da letto a disfare e controllare la borsa per l'ospedale: sia mai che mi sia dimenticata qualcosa che vorrei avere con me, tipo la tazza per la colazione (i piatti fondi di plastica per bere il latte o il thè sono un supplizio) o un coltello (provateci voi a pelare una mela o una pera con un coltello di plastica!) e la borsa della toilette anche se so che in ospedale, nella normalità, ci rimarrò solo 3 giorni.
Hai voglia di... smarmocchiare. E di finirla con questa lunga attesa. Ecco. Questo penso.
RispondiEliminaDai che manca poco...
alla DPP 8 giorni... Non mi ricordavo mi pesasse così tanto Marina, forse perchè riuscivo a stare più ferma di quanto possa ora.
RispondiEliminaricordati che Marina è la prima e, per quanto piccola, avevi due anni di meno..... oltre la voglia di smarmocchiare. Rifatta la borsa?
RispondiEliminaRoberta
rifatta la borsa con l'aggiunta di una tazza seria per la colazione (ti danno il latte o il thè nei piatti di plastica fondi) ed un coltello, che non voglio rivivere il supplizio di pelare una pera con un coltello di plastica!
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