martedì 31 maggio 2011

Il 31 di maggio ho scritto questo post c he poi non ho pubblicato:

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Domani si parte per le vacanze, ed io non ho preparato nemmeno una borsa!

Sono alle prese or ora con quella dei ricami, che è sempre la più complicata. Portare tutto non serve: so bene che non ho il tempo per finire tutto quello che ho a mezzo, quindi la scleta di cisa viene via e cosa no e il sospetto atroce è sempre quello: e se poi mi viene voglia di ricamare PROPRIO quello là che ho lasciato a casa?

Dovrei anche tirare fuori tutti i colori per il metro della mimi, visto che l'unico che c'è è quello impegnato nella banda metro vera a propria.

poi c'è da tirare fuori i vestiti, per me per Luca e per la Mimi.

Il meteo domani da acqua all day long, e sarà uno spasso montare la tenda sotto la doccia. Per i giorni a seguire tempo barzotto, quindi nelle borse che ci metto i costumi da bagno e la lozione solare o la mantellina per la mimi e l'ombrello per me? Mi pare di tornare in vacanza a Ruegen (ma questa è un'altra, vecchia, storia che risale ai tempi in cui Marina si sarebe dovuta chiamare Lisa)
Meglio pensare per prima alla borsa da toilette. tre. Una con le cose che possono andare direttamente in valigia, una con le cose strettamente della mimi e un'altra con quelle che verranno usate anche domattina.

Comunque andare in campeggio una settimana se non sei un abituè della tenda è un supplizio nel reperire le cose per casa.

E poi mi monta pure il nervo. Per situazioni " da nervo" che m'immagino ma che è tutto da vedere se accadono, tipo osservazioni su mia figlia che sta passando la fase dei "no" e dei voglio la mamma a tutti i costi, commenti idioti e fuori luogo, fancazzismo da un lato mentre ci si fa il culo dall'altro, e cose simili da vincerci il premio paranoia per tre anni cinsecutivi.

Piano piano tutte le borse giungono al pettine. O erano i nodi? Quelle del cibo sono sempre le più facili: apri la dispensa e tiri fuori tutto quello che c'è di chiuso e mangiabile; poi organizzi qualche contenitore per olio aceto sale zucchero, ed un paio di spezie che non si può mai sapere.

I vestiti, mi mancano i vestiti e i giocattoli della Mimi. Anche i cuscini. Uff...
"


Il bello è che ogg, rientrati con 2 giorni di anticipo causa pioggia posso divertirmi ad autoconfutarmi il post.

Ho portato con me un saaaaaacccccco di ricami che hanno preso un po' d'aria di campeggio ma:
uno solo, il Bavaglino per Hervé, ha visto inizio e fine durante il viaggio d'andata, e il metro per la Mimi ha visto tante mezze corcette per finire la striscia misuratrice, che il signor padre, in una attacco di pignoleria molesta ha misurato notando che non corripsondono distanze e presunti distanziatori.

Il meteo è stato più magnanimo del previsto: abbiamo avuto delle bellissime giornate, con un mare fantastico da vedere (non sono riuscita a farmi una nuotatina), piogge lampo da mezz'ora ESATTAMENTE nelle ore in cui MAI avrei portato la Mimi in spiaggia, e due acquazzoni di decorose entità tra sabato e domenica che ci hanno portato a rientrare prima ma soddisfatti. Comunque ci ha ricordato per il freddo e l'umidità patita la vacanza a Ruegen. Per chi non lo sapesse Ruegen sta qui.
Le borse da toilette erano in realtà 5 tutte in un mega borsone insieme a pannolini e carta igienica che con ENOOORME sorpresa non è servita: il primo campeggio che io conosca che ha la carta igienica nei bagni. Ah c'è anche l'acqua calda gratis.

Le famose situazioni "da nervo" che mi ero immaginata erano pure paranoie: l'unica osservazione che mi è stata detta è che sono rigida negli orari, precisando che comunque sono sempre stata così, cosa tra l'altro verissima, e per cui non solo non mi offendo ma sono pure orgogliosa di mantenere orari e relative abitudini a mia figlia. Diciamo che c'era altro di cui sparlare ;)

Le borse del cibo non sono state depauperate come volevo, ma un po' di cose sono state fatte fuori con l'aiuto degli amici-ci, ed è comunque una gran cosa.

Comunque sì: se non sei un abituè del campeggio, se ti riduci all'ultimo a preparare le cose, se in quell'ultimo ti senti stanca e fiacca, è facile che ti salti il nervo, ma è stata una bella vacanza:Luca ha fatto delle belle immersioni, io mi sono rilassata un po' e la Mimi si è divertita parecchio con la sabbia e relativo secchiello con paletta, con la novità tenda, un po' meno, con l'acqua del mare che va e viene e con il temporale corredato di lampi e tuoni.

lunedì 30 maggio 2011

Again....

La buona regola dice che bisogna aspettare i tre mesi.
Altri dicono che se farai l'amniocentesi sarebbe meglio aspettare i risultati della stessa.
Io dico vaffanculo ad estrambe le situazioni: non l'ho fatto per la Mimi (all'epoca grumetto) e non lo farò per Agglomerato! La gioia (la nausea e i turbamenti) aono talmente tanti ed intensi che vanno condivisi, altrimenti impazzisci.
E addio anche per quest'anno alla stagione motociclistica. Perchè se i tre mesi, ne l'amniocentesi, non li aspetto per dire che ho fatto l'uovo un altroa volta, li aspetterei per andare a farmi il mio benedetto giro in moto e guarda che caso cadrebbe talmente in là che farei l'assicurazione per niente o giù di lì.
merda, merda, merda.
Questa volta però Luca lo ha saputo prima, anzi lo ha saputo proprio per primo perchè quando il test (quello che ti scrive chiaro e tondo se sei incinta o no, e da quanto tempo) ha espresso il suo verdetto "incinta 3+"  io ero girata di spalle per caso.
Tutto è iniziato sabato con le "magnifiche" nausee ad ondate. Ed io che fino al mese scorso ero lì a cercare di captare anche il più flebile segnale di gravidanza, guardo luca e dico, "massì sarà qualcos'altro!" e giù un sorso di gaviscon. Poi facciamo 2 + 2 e che sono in ritardo, io che sono più precisa di un orologio sfitzero: "mannoooo, cosa vuoi, sarà solo un po' di ritardo". Insomma non voglio illudermi di essere incinta e poi scoprire il giorno dopo che così non è.
Però domenica le nausee si fanno più intense, e scatta l'operazione caccia al test di gravidanza. Tornando a casa scatta il segnale i-ne-qui-vo-ca-bi-le: la crisi di pianto assurda.
Ora che le donne incinte piangano per niente si sa: piancono per la bellezza di un albero in fiore, piangono per un bebè, piangono per un film strappalacrime.... io ho pianto per la mia moto. altra stagione saltata. A quel punto dubbi ce n'erano ben pochi, ma da buon medico, quindi scienziato, si deve passare per il metodo san Tommaso: non ci credo se non ci ficco il naso, quindi test.

Dopodiche, lo stesso senso di frastornamento della volta precedente, e il giro di telefonate di rito. Poi un po' di paranoie, prima fra tutte "per la mimi ho ricamato Teodosio e per il fratellino/sorellina che faccio?" Anche altre tipo: "sarò all'altezza? non mi scorderò della mimi?" Facciamo però che a questo tipo di pare non ci voglio nemmeno pensare. Ora vado a fare i conti con la voglia di prosciutto crudo che ho.
Anzi di sugo pomodoro e basilico.

giovedì 26 maggio 2011

E' ufficiale

La maestra Secca alla Mimi sta sulle palle.
Stamattina c'erano la Giovane, che ci ha aperto la porta, e la Tanta.
Oltre a chiamarle per nome, è entrata senza batter ciglio, e poco ci mancava che mi congedasse un un secco "ciao" senza voltarsi.

mercoledì 25 maggio 2011

Le Nuove Maestre

Da un paio di settimane la Mimi, insieme ai suoi coetanei, sono stati passati nella classe dei grandi, classe che fisicamente conoscevano già (come intermedi avevano il privilegio di girovagare tra la classe dei grandi e la classe dei piccoli gattonatori e non), ma non erano un entità unica di gruppo con i grandi e le educatrici dei grandi.

Il cambiamento è stato vissuto un po' in modo traumatico: Marina si è sentita un po' spaesata e il gatto Tommy ha ripreso ad accompagnarla tutti i giorni al nido, per poi essere letterlamente abbandonato dopo poco, dandole un minimo punto di riferimento. Tommy santo subito! La statua sarebbe pure molto carina....

Il cambiamento di classe ha anche comportato il cambiamento di maestre o educatrici a dir che si voglia.
Ci sono la "tanta", che è anche la responsabile del nido, e ti mette serenità solo a vederla, e la secca talmente tanto magra da potersi mettere i vestiti della barbie. Se la Tanta ispira simpatia, la secca mi sta proprio sulle palle.
Sarà perchè non credo che vestirsi in bianco e nero, modello colonnina paracarro, con ciabattine bianche in rete col tacco sottile, sia un abbigliamento adatto ad un nido (più adatto ad una commerciante o ad un 'impiegata), sarà che si fa bionda colpi di sole con, forse, permanente, sarà che c'ha gli anni di Noè e si veste da ventenne vamp, sarà che è un po' str... coi genitori e si sente che ha la voce falsa coi bambini, sarà che se il cartello dice nanna dalle 13.30  ed io arrivo alle 13.05 e suono anzichè bussare forse non è propriamente colpa mia se disturbo il sonno dei bambini e tu ti permetti di cazziarmi, ma a me sta qui mi sta simpatica come un brufolo tra le chiappe.

Stranamente sembra che la stessa simpatia la riservi anche la mimi alla secca, tant'è che non ha MAI fatto storie per entrare, e da quando l'accoglienza al matitno la fa la secca, marina piange disperata aggrappandosi a tutte el forze a me.

Poi c'è la Giovane. La giovane è una ragazza fresca di diploma, con poca esperienza: sul suo volto che sforza per far apparire sereno ed accogliente si legge sempre un filo di panico ed imbarazzo. Ovvio si dovrà fare, come tutti del resto.

Stamattina ci ha aperto la porta la Tanta, e Marina ha sorriso. Cambio calzature e Tommy tra le braccia si è diretta sua sponte verso la porta che separa l'ingresso-spogliatoio dai locali del nido vero e proprio. Poi si è ricordata che doveva farmi la scenata " mamma non abbandonarmi". Alla porta c'era la Giovane. Le ho guardate tutte e due e mi sono permessa di spiegare a Marina una cosa imbarazzante.
" vedi la Giovane Mimi? ecco lei è qui da poco, non è come la tanta la bionda o la mora, e non sa ancora come fare con le teppe come te. Ecco adesso vai fai la teppa così aiuti la Giovane ad imparare come si fa"
Sul volto della giovane a questa spiegazione si sono seguiti un misto di imbarazzo indignazione e rasserenamento, come se averla sgamata nella sua poca esperienza le abbia fatto tirare un sospiro di sollievo. Se sono riuscita a darle davvero un briciolo di serenità, non farà altro che rilassarsi giovando a lei e ai bimbi.

domenica 22 maggio 2011

Shakira, col suo candelabro in testa, mi fa una pippa !!!!!!

danza04
Danza te con 12 e passa kg sulle spalle!

Sebbene sia orientata ( e mi sia già mossa) per cambiare lavoro con uno che mi paghi, non meglio, ma il giusto, ammetto che il mio lavoro, con i suoi alti e bassi di clientela pagante ( lasciamo stare quella NON pagante) con la costante paura di ritrovarmi un caso clinico che non so gestire (paura che mi assale ogni volta che suona il campanello, e si smonta durante la visita), con le notti passate quasi in bianco a vigilare un cardiopatico dspnoico (leggasi: che respira male) , mi piace.
Mi piace perchè ti lascia sulla pelle una sorta di leggero frizzo, quasi fosse una sottile brezza di primo mattino primaverile.
Mi piace perchè hai a che fare con pazienti dolcissimi o, a volte, stronzissimi ( intendo i pazienti, non i clienti).
E vogliamo mettere che è libidinoso avere un lavoro che ti permette di farlo indossando " pigiama e ciabatte"?

sabato 21 maggio 2011

La fortuna è una gran figa che è stata vista solo da Ray Charles e Stevie Wonder

venerdì 20 maggio 2011

Buongiorno mondo!

No non è successo un miracolo per cui tutto ciò che mi turbava se n'è andato. E' sempre lì però una visita ben riuscita può dare una spinta per far toranre il buon umore.
Tralascio il fatto che è stata UNA sola visita in tutto il tuorno, che finisce tra un ora e dubito fortemente accada qualcosa in questo tempo, anche se è accaduto e può accadere.
Penso al fatto di aver reso felice il nonno oggi.
Io sono al lavoro, il baule doveva uscire molto presto, il nonno si sveglia prima di tutti e la Marmocchia gli è stata appioppata. Il programma prevede piedibus ( l'autobus scolastico della bella stagione fatto a piedi gestito da mamme casalinghe e pensionati) con passeggino e poi caffè con brioches al bar. Quindi se non li trovo là li troverò in giardino a far danni.
Ho voglia di pensare a qualcosa di bello. In genere mi basta pensare ad un ricamo, se sono già sulla via di guarigione.

Contemporaneamente però avrei voglia di strozzare il cane diabetico e stracciapalle che sta frignando ininterrottamente da un ora e mezza. Quasi quasi per ffarlo uso il gatto che ha iniziato a miagolare alle 5.

giovedì 19 maggio 2011

Altro giorno no.

 questo trend negativo non mi piace affatto. Soprattutto perchè se in genere riesco a farmi scivolare via le cose tristi che succedono a km di distanza, quando sono così mi si appiccicano addosso come i vestiti appena appena larghi, quando si è sudati, che per quanto fai per tirarteli via non li sposti e ti dai pure pizzicotti.

Così non riesco a fare a meno di pensare a quello che è successo a Teramo e la paura che possa accadere anche a me;
Non riesco a fare a meno di pensare che se non hai max 25 anni per contratto apprendista non ti considerano nemmeno come commessa;
Non riesco a fare a meno di pensare che, "sì ok cambio lavoro, ma durerà?"
Sono amareggiatissima dal fare il veterinario alla "chissà cosa accadrà domani",  e l'unica cosa che mi tira su è una fantasia a dir poco irrealizzabile: Un bar all'italiana a Monaco di Baviera.

Era una fantasia che avevo buttato lì fantasticando con Luca di lasciare l'Italia. Io e la mia paura di non essere un medico all'altezza per gli standard tedeschi, avevo già progettato la mia via di fuga. Un piccolo locale,  giusto dove potessero entrarci 2 tavolini, con tanto arredamento di recupero, ritinteggiato a mano a colori forti, i miei ricami appesi alle pareti, e una rancilio per fare un espresso ed un cappuccino come si deve, e non quelle acque colorate alla tedesca. E mi ci immaginavo sorridente con il mio tedesco dall'accento turco a prendermi cura dei miei clienti, ad avere un tavolino per bimbi dove potessero bere alla loro altezza un cappuccino decaffeinato e contemporaneamente colorare qualche disegno. Ecco lì dentro mi ci vedrei anche invecchiare, aggiustando corriere e gazzetta ed annaffiando i potos sulle mensole.

mercoledì 18 maggio 2011

Il buongiorno si vede dal mattino?

bah.

So che se vado a letto con certi pensieri la matitna non mi sveglio meglio, e magari dormo pure male.

Ieri sera è venuto fuori il discorso "se non salta fuori qualcosa come veterinario entro fine settembre è meglio che mi cerchi qualsiasi altro lavoro" di fronte a mia madre.

Mia mamma è una mamma come tante, accecata da " mia figlia è..." che perde il lume della ragione. Non basta essere laureati per essere "sistemati" in un paese dove il pensiero comune dagli anni 50 in poi era: "prenditi un pezzo di carta che serve sempre". Già Jerry Calà nel 1986, scherzando, disse quanto fosse inutile una laurea per trovare lavoro: lui laureato, orgoglio dei genitori, finisce a fare il pony express. E mi basta pensare a Niky di radio deejay che afferma candidamente e serenamente di non avere " il pezzo di carta" fatta eccezione per un brevetto di subacquea.
Tornando a mia mamma, ogni volta che si tocca l'argomento "ma che cazzo faccio il veterinario a fare?!?!?" si mortifica e si mette a cercarmi soluzioni tipo: "perchè non ti metti una targa fuori dalla porta di casa?" già peccato che a parte chiedere il permesso al condominio, rischio delle sanzioni da parte dell'ordine per violazione del codice deontologico.
Per poi cadere nel ridicolo. Che i miei coetanei con altre qualifiche siano afflitti da precariato cronico, non è notizia di stamane, ma è anche vero che un contratto a progetto delle garanzie economiche superiori a quelle che ho io ce le ha: io ho di garantito 30 euro di indennizzo a notte per un orario dalle 19.30 alle 9.00 del mattino seguente, tempo passato ad incrocire le dita sperando che entrino casi clinici interessanti, perchè il mio guadagno è a percentuale su quello che faccio. Per quanto sia " un gioco d'azzardo" sempre meglio che 60 fissi qualsiasi cosa capiti. Le uniche certezze econimiche che ho sono il rinnovo dell'iscrizione all'ordine a fine marzo, e i bollettini dell'enpav a fine maggio e  a fine ottobre, che quest'anno sono botte da 1000 euro cadauno. A 30 euro a notte (se va male) vi lascio calcolare quante ce ne vogliano per coprirli.
Ora posso essere decisamente delusa amareggiata e scazzata di fare questo lavoro? Che non me ne fotte niente di tutti gli esami che ho dato? Che non ho la benchè minima voglia di sacrificare la mia famiglia per stare oltre 12 ore al giorno in una clinica per sentirmi dire che non valgo un cazzo perchè solo così si formano i buoni medici, e di spendere il restante tempo (ed anche soldi) in aggiornamenti e ripassi di procedure?
Aggiungiamo che siamo pure la categoria professionale a più alto tassi di suicidi, e il gioco è fatto.
Così oggi, senza aspettare poi tanto settembre, ho pubblicato un annuncio su vet job, bacheca specializzata nel lavoro veterinario.

"Laureata in medicina veterinaria, stanca di guadagnare giusto per pagare l'iscrizione all'albo e i bollettini enpav (a meno di non vivere 24 ore su 24 in una clinica rinunciando alla famiglia), cerco un impiego come donna delle pulizie e/o fattorino in clinica veterinaria, non escludendo l'impiego delle mie competenze per saltuari aiuti in chirurgia o assistenza ambulatoriale (tanto c'è chi lo chiede al laico che fa le pulizie, quindi lo si può chiedere pure a me)
Richiesto contratto e orari fissi."


Poco meno di un mese fa mi è stato chiesto cosa voglio fare nella mia vita, perchè alla soglia dei 40 anni, non si capisce ancora.

Voglio prendermi cura della mia famiglia, voglio esserci per il mio "quasi marito" e per mia figlia. Questa la priorità. Certo anche portare a casa soldi vuol dire prendersi cura della famiglia, ma non è facendo 12 e più ore di clinica a 7 euro lordi l'ora, senza vederli mai in faccia, il mio ideale di "prendermene cura", ne il modo in cui intendo lavoro onesto ( non è onesto essere pagati una miseria per le responsabilità e le competenze richieste). Allora vado a stirare, pulire i cessi, fare la sciampista ( cosa che tra l'altro ho già proposto alal mia parrucchiera se ha bisogno di una mano) piuttosto che essere svegliata alle 3 di notte dal telefono per un cane che vomita da ore e che sai non is presenterà in clinica perchè il proprietario non ha voglia di spendere.

i Pantaloni...

Me li metto da sola mamma!

e vi lasci immaginare il tempo che ci va e i risultati....

martedì 17 maggio 2011

Andare a cercarsi delle rogne

Io odio il mezzo punto
Non ho interesse per i soggetti religiosi

e mi ritrovo tra le mani questo:


una conoscente mia e di mia mamma mi dice: "C'è l'ho in macchina da non so più quanto, chiederesti a tua mamma di farmelo?"
Mia mamma soffre di una tendinite ricorrente e di certo non le proporrei mai di ricamare per altri, per vana gloria, così alla tipa rispondo che con il polso che si ritrova mia mamma non è proprio il caso, e che se vuole glielo faccio io.

Così grazie al bvuon cuore e alla mia boccaccia mi ritrovo con una madonna a mezoz punto da fare.

Posos già considerarla UFO anche se non l'ho tirata fuori dalla sua confezione?

lunedì 16 maggio 2011

Fotocopia grande e fotocopia piccola

Fotocopia grande e fotocopia piccola
Anche se non è perfetta come foto direi che rende l'idea delle fotocopie in scala diversa.
Continuo a dirlo che mia figlia mi assomiglia dalle ascelle al ginocchio.

domenica 15 maggio 2011

Ecco ci siamo.

Sta sera ho un palco tutto per me, dove sfoderare la mia faccia da kiulo.
Lo so da... inizio marzo?
Due mesi e mezzo per studiarmi una coreografia che, a tutt'ora, non esiste proprio, tranne l'ingresso e l'uscita.
Mal di stomaco, leggera cervicale, pizzicorio da sinusite e sonnolenza. Il primo puàò essere da nervoso gli altri tre da calo drastico della temperatura stanotte.

se qualcuno d'interessato a vedermi danzare passasse di qua e gli balenasse la domanda: " ma come, perchè non ci ha detto nulla prima?!?!?!!?" il motivo è semplice. Benchè mi farebbe molto piacere avere lì le mie A-amiche, al di là dei km che alcune avrebbero dovuto affrontare, non mi garbava di proporvi il pagamento di 35 euro per una cena con spettacolo.

giovedì 12 maggio 2011

Si fa prepotente, difificlmente contenibile, la mia voglia di moto.

Spero solo di avere ancora poco da attendere.

lunedì 9 maggio 2011

Giardinaggio

bustina di semi di Ipomea, 1 euro;
Ibiscus varietà Ravenna, il costo del viaggio;
tua figlia che ti passa un granello di terriccio alla volta, non ha prezzo!

E parliamo di WIP ed UFO

Per me chiamarli Work In Progress, o UnFinished Object, non fa differenza sono tutti da completare, e allora facciamo OUTING! e mostriamoli!

Il più vecchio è Lily of the Valley di Alessandra Adelaide Needlework:


E' un ricamo che accettai di fare tempo addietro come model stitcher e che non ho ancora terminato, e sinceramente non ne ho molta voglia. Non so se esista un aida più fitta della 80, se questa lo è, è QUASI IMPOSSIBILE da ricamare su questa tela così fitta, per di più in monocromatico, 140 x 140. 


Per età segue la famosissima Cioccoberta!


Però ammetto che avendo preso un po' più di mano con le tele a fili contati potrei anche riprenderla con molto piacere.

Segue con 2 età diverse JJ cats


due età perchè è la tela di un RR che doveva essere tagliata e patciug-workata, ma poi decisi di rivalutare in un SAL, JJ cats, il primo a cui mi sono iscritta e il risultato è questo :)

E sono altri 2 i SAL che non sono stati portati a casa:

SAL strofinaccio, lanciato da Lina l'anno scorso sulla ML puntocroce


e SAL Joeaux Noel lanciato sul forum papaveri e papere da Roberta sullo schema free di Aurelle






Come strofinaccio però ce n'è anche un altro che era nato per un RR, ma non decidendomi su quale dolcetto ricamare di tre ho deciso di tenermelo e farlo da me.


Più o meno coetanei ci sono queste 2 pezzette


che nelle mie intenzioni dovevano essere parte di un libro tattile per mia figlia, ed invece....

ultimo come data di nascita un bavaglino sempre per la Mimi con un alfabeto gattoso:

 
Ah e poi in realtà ci sarebbe il metro della crescita per la Mimi, 2 ricami miei in 2 RR, la fatina di passione e ricamo, il gatto di natale della Sherry, e c'è da iniziare un fiocco di nascita e un paio di pensierini di nascita.......

domenica 8 maggio 2011

L'alfa e l'omega.

C'ero quando sei nata, ho aiutato la tua mamma a farti uscire.
C'ero anche oggi quando te ne sei andata col mio aiuto.
Hai bagnato il naso a tutti festeggiando il tuo compleanno lunedì, e poi hai deciso che era ora.
Ciao Pindy.

mercoledì 4 maggio 2011

rediviva!

A volte ricamare o cucire rimangono solo delle grandi pulsioni inespresse tra le cose da fare tutti i giorni e lo sfinimento serale.
Ma poi arriva il Trebbo e tutto si rianima!
Dunque... il Trebbo è un appuntamento che ricorre all'incirca tre volte l'anno, in cui si fanno quattro cose fondamentalmente: chiacchierare, spendere soldi, mangiare piadine e ricamare!

Il Trebbo si fa a Ravenna,e  complice anche il viaggio, io comincio a ricamare appena seduta in macchina e la smetto quando scendo dalla macchina perchè sono tornata a casa.

Questa volta ho prodotto parecchio.

Ho terminato il terzo ricamo per un RR


Ho iniziato e finito 2 bavaglini per il "genero"


Terminato l'ufo delle galline Tra la là


E portato avanti un ufo storico, ma non troppo, lasciato lì così


il giorno che ho scoperto di essere incinta, a causa di quella str... della non più ginecologa che dire avermi trattato a pesci in faccia è fare una versione edulcorata di quello che ha fatto, e che mi ha fato decidere per trovarmi un'altra ginecologa (la persona più deliziosa del mondo!). Tornando all'ufo, scesa dalla macchina domenica sera si presentava così:


un bel passo avanti no? Siamo a Mercoledì e non ho più ripreso in mano l'ago. Spero di non dover attendere il prossimo trebbo per fare altre crocette....

Primo!


Ecco il primo sgraffigno sul ginocchio, capostipite di una luuuuunga serie.....

Primo!

Avviso per gli ipovedenti: questo E' un ginocchio. Se non siete ipovedenti e lo avete preso per un'altra parte anatomica forse è il caso che vi facciate vedere da qualcuno davvero bravo!

lunedì 2 maggio 2011

Buon Compleanno Pindy!

Pindyù
Oggi sono 19. Alla faccia di chi un mese fa temeva che tu oggi  non ci saresti stata. Sei sempre la migliOre!

Il Novissimo Mimilotti

Il novissimo Mimilotti, altrimenti detto dizionario mimilese italiano, s'è arricchito proprio in questi giorni, della sezione "nomi propri" di persone ed animali, ma soprattutto di animali.

Oki = Rocky il pastore tedesco del dirimpettaio che adora i bambini avendone tre per casa. La mimi è la sua quarta.
Tatta = Attila yorkshire rompiballe dell'altro dirimpettaio anche lui simpatico coi bimbi
Enny =  Penny la gatta di Fantasymeg
lololo, lolo, lolu = Manolo
Titta (ed altro suono non trascrivibile) = Lenticchia
Atti = Gatti, generico, imparato da me che lo uso per sgridare indifferentemente tutti i gatti di casa, o salutarli quando esco

Aco = Marco nome del figlio di Roberta, assente, ma pronunciato una volta e subito ripetuto.

Ora devo capire cosa significhi lalli / alli: chiederò lumi al nido.