giovedì 18 marzo 2021

il decimo UFO

 UFO, per i non addetti ai lavori, significa " UnFinished Object" che per chiunque si diletti di hobby creativi indica quella montagna di lavori iniziati e non ancora finiti. Mi sono messa dall'inizio dell'anno d'impegno per terminare tutti quei progetti di ricamo che avevo lì da tempo immemore. Alcuni iniziati per una manciata di crocette, sono stati disfatti. Altri per un numero attualmente di 9 pezzi, sono stati completati. Da un paio di settimane ricamo in modo alternato su questo o quell'altro progetto, senza dedicarmi ad uno in particolare. Oggi mi ha preso la smania di iniziare un progetto nuovo con dei conigli, perchè sì, mi mancano. Nell'altalena del cosa faccio e cosa non faccio, inizio un nuovo progetto o porto avanti qualcosa, ho preso in mano tutti i progetti che attendono di essere terminati (ce ne sono ancora 10) incappando in questo: 


si tratta di una tovaglietta che non posso tagliare come ho fatto per il metro delle bimbe, e riciclare la stoffa in un altro modo.  Ho deciso di non portare avanti questo ricamo e di disfarlo. I motivi sono almeno 3: il primo è che questo ricamo è piccolo per la tovaglietta e non la riempirebbe abbastanza. Il secondo è che pure essendo una tovaglietta ricamabile, è divisa in quadrati separati da una tessitura diversa che rende difficile far cadere lo schema a crocette correttamente, e il terzo forse quello che pesa più di tutti, è il perchè avevo iniziato a ricamarla. Lo schema è della Dimension "good friend Listen, best friend HEAR!" lo potete vedere qui. Avevo iniziato a ricmarla sicuramente prima del trasloco e sicuramente ancor prima che mi allontanassi da Meg. Le tre galline eravamo io, Meg e Sara, coi nostri caffè virtuali via yahoo messanger. Ora loro non ci sono più ed a me, ogni volta che prendo in mano questa tovaglietta, mi si stringe il cuore e andare avanti non ce la faccio. Ho deciso che sebbene non si tratti di una manciata di punti, quello che ho già ricamato verrà disfatto e la tovaglietta tornerà nella scatola in attesa di una nuova magnifica idea. 

domenica 14 marzo 2021

Boris: il Coniglio

 Sono ormai 3 settimane abbondanti che non lavoro più al rifugio animali e devo dire che non mi manca affatto. 2 anni passati con i conigli per dirla in modo carino. Non sono animali cattivi, ma non sono nemmeno animali da compagnia se per "da compagnia" si vuole intendere un animale che interagisca con noi come un cane o un gatto o, perchè no, cavallo. Al coniglio manca ancora quelle 3 o 4 migliaia di anni insieme all'uomo per metabolizzare il passaggio da "fonte di nutrimento" ad "amico non commestibile", e soprattutto adeguarsi alla vita nell'ambiente umano. Dicevo che non mi mancano affatto il rifugio animali, ma per effetto della quarantena ho potuto osservare meglio il comportamento dei conigli e affezionarmi a uno di loro, Boris. Ho saputo l'altro ieri che Boris, insieme al suo compare Chuck sono stati adottati. Sono contenta che siano andati via insieme. Ho visto, anzi sono stata artefice e partecipe, l'evolversi della loro amicizia un po' forzata per questioni di salute: entrambi con problemi di dentizione, potevano solo mangiare verdure fresche grattugiate. Boris è un tipo "spavaldo" come lo definisco io. Le mie college invece lo definivano maleducato e aggressivo, perchè mordeva. Loro non hanno mai conosciuto Lola ne Igor: loro si che erano veri conigli aggressivi. Il coniglio " aggressivo" ha un pregio: è più interattivo degli altri e se non è davvero acido dentro (come Igor) si riesca a calmarlo e ad ottenerci qualcosa di buono, e non intendo la casseruola con le patate, anche perchè si parla di conigli nani, per un peso massimo di 2 kg se davvero grassi. Boris è un bullo, non è acido. Quando ha incontrato Janet che gliele ha suonate e cantate, si è dato una regolata: lei non era aggressiva ma molto molto territoriale, e non ha gradito che lui mettesse il suo naso nel suo, di lei, territorio. L'esperienza è stata così traumatica, che alla sola vista, Boris faceva dietrofront. L'esperienza con Janet lo ammorbidì quel tanto da capire che con Chuck si poteva andare d'accordo, e fu coppia. 2 maschi insieme: L'eresia secondo i sacri dogmi delle "Tierpfegerinnen", l'esperimento secondo l'istinto scientifico della veterinaria. Che poi c'erano già stati precedenti; Carlos e Rio gli ingeneri del TÜV: dove pulivo loro dovevano controllare. E fu così che Chuck e Boris divennero amici. Boris però non perse del tutto il suo caratteraccio: decise che la scopa e lo scopino erano acerrimi nemici, perciò se un piccolo pellet di erbe si poteva accettare da me, scopa e scopino dovevano perire in battaglia per la salvezza del territorio tra atroci sofferenze, ma chissà come mai tornavano sempre il giorno dopo. Per giri di recinti e sovraffollamento vari, mi ritrovai ad inserire un terzo coniglietto, davvero -etto, che pur non avendo problemi di denti doveva stare attento alla dieta. Arrivò Steffan. La tripletta funzionava a meraviglia, tanto che per un breve periodo furono in 4 maschi e divennero i Village People (i gruppi di conigli finivano ad avere u n nome che li distinguesse per non fare sempre l'elenco dei nomi), ma prima che diventassero i village people iniziai a passare del tempo con loro tre, che comunque erano i coniglietti più socievoli di tutto il rifugio. Avvantaggiandomi con i pellet di erbe mi sedevo per terra con una manciata di cibo da somministrare un boccone alla volta. Chuck e Steffan capirono in meno di 2 minuti la situazione. Boris era troppo orgoglioso. la situazione al primo giorno era questa:  



I due conigli che si lasciano accarezzare sono Chuck e Steffan. Quello indispettito è Boris.

Due giorni dopo la situazione era questa:

Una settimana dopo eravamo messi così io e Boris.




Le orecchie da coniglio le ho solo perchè era carnevale, non per farmi accettare da lui. 

Ecco il lavoro al rifugio animale non mi manca, ma questi episodi (troppo pochi per far passare in secondo piano lo stress di un ambiente lavorativo come quello), mi mancano un po'.

Sono stata vaccinata!

 Oh sì il titolo è scritto ad hoc per suscitare invidia per i molti, e sdegno per i novax estremisti. Ora rimarrà solo lo sdegno e l'invidia verrà sostituita con un " aaahh" da parte dei benevoli e un " mavaff" da parte di altri: ho fatto la prima dose di antirabbica. Sì sì ho scritto antirabbica perchè appartengo ad una categoria a rischio, i veterinari. Capisco che siate sbalorditi perciò ve la faccio breve: se lavorassi in clinica non è detto che tutti gli animali che visito siano vaccinati contro la rabbia (randagi/ selvatici) e che non abbiano intenzione di mordere. Non lavoro in clinica, ma al controllo doganale, e sebbene il contatto con animali vivi non vaccinati sia decisamente "x" volte inferiore alle probabilità in clinica il vaccino è OBBLIGATORIO. Non starò a raccontare nulla sulla patologia in sè: tanto il mondo è pieno di medici laureati con google, quindi vi lascio a wikipedia o ad altri siti per informarvi. Però vi racconto come è andata a me. Come in tutte le altre vaccinazioni è prassi standard informare il paziente che dopo l'inoculo deve restare almeno 20 minuti in ambulatorio per eventuali reazioni anafilattiche immediate e poter dare quindi il primo soccorso. Oltre a questo nel consenso informato c'è scritto che nei giorni a seguire si può avere senso di stanchezza/spossatezza, febbre da trattare con tachipirina, dolore, arrossamento, calore e gonfiore nel sito di inoculo, mal di testa e nausea. Ho fatto il vaccino venerdì mattina. Venerdì pomeriggio ho continuato a estirpare il bambù in giardino lasciato dal precedente proprietario di casa. Sabato mattina ho fatto colazione, ho detto " mi sento stanca credo sia reazione al vaccino, torno a letto" e ci sono rimasta sonnolenta ed imbambolata tutto il giorno. E' domenica mattina: sto benissimo. C'è solo una cosa che non mi spiego: se il vaccino mi è stato inoculato su mia richiesta nella spalla destra, perchè mi fa male la chiappa sinistra? 
 No vax, mi spiace nulla di catastrofico che avvalga le vostre teorie basate su documenti falsificati e travisati, sempre che non ci leggiate qualcosa di allarmante e terribile nei dolori della mia chiappa sinistra.