lunedì 27 marzo 2006

Alla canna del gas…


 


che odiooooooooooooooooo!!


 


Dire che la bolletta del gas che mi è arrivata è salata è un eufemismo. Quindi chiamo L’AEM per avere informazioni sul perché mi arriva una bolletta che comprende i mesi di settembre ottobre novembre dicembre gennaio e febbraio.


Sono stata al telefono con l'AEM mezz'ora ad ascoltare uno stupidissimo messaggio pre registrato che non diceva " premere 8 per parlare con un operatore".


Dopo aver girovagato tra le varie scelte sperando di trovare un “ prema qualcosa per parlare con un operatore” sono stata costretta a chiamare il pronto intervento gas che mi ha detto " per parlare con un operatore prema l'8!"


Così ho richiamato il numero verde ed ho premuto l'8 per poi trovare un'altro stupidissimo messaggio pre registrato che ti dava opzione:


A - dicci la lettura e poi vaffanculo


B - apri o chiudi un contratto e poi vaffanculo


 


Scelgo uno  a caso attendo un'altro 15 minuti e riesco a parlare con una signorina gentilissima che mi dice che la nostra bolletta è un conguaglio tra 2 letture del letturista!


 

Odio…

Le persone che non hanno il benché minimo rispetto per gli altri.
No, non parlo degli sconosciuti che incontriamo tutti i giorni in macchina, per strada o sull’autobus e sono talmente tanto concentrati su se stessi e la loro fretta di vivere che non si accorgono di nulla accanto a loro e se ne fregano delle più semplici e banali regole di buona educazione o delle leggi stesse, ma di quelle persone che conosci che saluti e che se ne fregano veramente di ogni senso di civiltà o buona educazione perché loro sono “loro”.
Ce l’ho esattamente con quell’idiota del mio padrone di casa. Si certo una laurea in ingegneria, la sua aziendina, la moglie, la famiglia, la sua barchetta parcheggiata in giardino… Una persona affermata si direbbe, i più anziani direbbero uno intelligente, ma mi chiedo quanto può essere intelligente una persona che lascia il cane in cortile da sabato a lunedì mattina, sapendo che il suo cane abbaia a chiunque passi e che sopra a questo cortile ci abitano delle persone? E soprattutto anche di notte.
Il cane inoltre usa il cortile il minimo indispensabile per i suo bisogni, proprio quando non ce la fa più a trattenersi ( senza contare che trova utili le nostre moto per pisciare) e si trattiene e questo fisiologicamente non va bene.
Completa non considerazione del cane in primo luogo e completa non considerazione delle persone in secondo. Va bene essere affittuari, ma non vuol dire che siamo pezze da piedi. Ne noi ne il cane.
Il menefreghista in questione “ in nome dell’amore per gli animali” si prende carico di animali che non può gestire, e la moglie stessa glielo dice, ma non caga nemmeno lei. Insomma come fa una persona che lavora 16 ore al giorno a prendersi cura di un cane? Figuramoci poi quando a casa ha 4 gatti e un altro cane che la moglie se ne fa carico per capriccio del marito!
Io disprezzo pesantemente questa persona, mi fa schifo, e non vedo l’ora che la mia casa sia pronta per andarmene e non sopportare più l’imbecillità di uno che si crede intelligente.
Odio…

Le persone che non hanno il benché minimo rispetto per gli altri.
No, non parlo degli sconosciuti che incontriamo tutti i giorni in macchina, per strada o sull’autobus e sono talmente tanto concentrati su se stessi e la loro fretta di vivere che non si accorgono di nulla accanto a loro e se ne fregano delle più semplici e banali regole di buona educazione o delle leggi stesse, ma di quelle persone che conosci che saluti e che se ne fregano veramente di ogni senso di civiltà o buona educazione perché loro sono “loro”.
Ce l’ho esattamente con quell’idiota del mio padrone di casa. Si certo una laurea in ingegneria, la sua aziendina, la moglie, la famiglia, la sua barchetta parcheggiata in giardino… Una persona affermata si direbbe, i più anziani direbbero uno intelligente, ma mi chiedo quanto può essere intelligente una persona che lascia il cane in cortile da sabato a lunedì mattina, sapendo che il suo cane abbaia a chiunque passi e che sopra a questo cortile ci abitano delle persone? E soprattutto anche di notte.
Il cane inoltre usa il cortile il minimo indispensabile per i suo bisogni, proprio quando non ce la fa più a trattenersi ( senza contare che trova utili le nostre moto per pisciare) e si trattiene e questo fisiologicamente non va bene.
Completa non considerazione del cane in primo luogo e completa non considerazione delle persone in secondo. Va bene essere affittuari, ma non vuol dire che siamo pezze da piedi. Ne noi ne il cane.
Il menefreghista in questione “ in nome dell’amore per gli animali” si prende carico di animali che non può gestire, e la moglie stessa glielo dice, ma non caga nemmeno lei. Insomma come fa una persona che lavora 16 ore al giorno a prendersi cura di un cane? Figuramoci poi quando a casa ha 4 gatti e un altro cane che la moglie se ne fa carico per capriccio del marito!
Io disprezzo pesantemente questa persona, mi fa schifo, e non vedo l’ora che la mia casa sia pronta per andarmene e non sopportare più l’imbecillità di uno che si crede intelligente.

domenica 26 marzo 2006

Biaggi , Puppa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Pedrosa ed Hayden  2° e 3° posto!

Grande Capirossi!

Beh, Vale sarà per la prossima gara… ;)

P.s. al post “ c’è qualcuno…” di sabato 25 marzo



Dovete sapere che l’ho scritto perché Luca dopo aver letto “ in moto si cucca” mi ha velatamente minacciata di sputtanarmi mettendo un commento a quel post citando il fatto che ieri mattina se non mi dava una spintarella col cavolo che tiravo dritta la moto!



Ah l’amore!


Gli Amici…



Ho appositamente messo l’articolo davanti per evitare di avere connessione con quell’obbrobrio di “ donna” che gestisce una certa trasmissione.



Dunque dicevo gli amici. Gli amici sono importanti come tante altre cose nella vita. Una volta sentii dire da una persone “ beh l’amicizia è una cosa che lascia il tempo che trova” e me ne sentii profondamente triste: non era un mio amico era un conoscente, ma sono stata triste perché forse non è mai stato amico di qualcuno o non ne ha mai avuto uno.


Di amici veri, quello con la “A” maiuscola, io ne ho pochi, li conto sulle dita di una mano e sono contenta così: pochi ma buoni. Poi ci sono gli amici con la “a” minuscola, che non sono di serie B ma sono solo nuovi amici con cui va costruito ancora un rapporto profondo ed intenso. E poi ci sono le conoscenze. Con i primi per intendersi non c’è quasi bisogno di parlare, coi secondi c’è un bel legame che talvolta necessita lunghe chiacchierate, perché è così che succede, e per entrambi mi preoccupo perché gli voglio bene. Per le conoscenze sono disponibile ma non mi preoccupo: è troppo presto non sono e non so se diverranno amici.

Manolo vaffanculo!



Se Lo dicessi ad un umano costui se ne andrebbe offeso, offesissimo, oppure inizierebbe a chiedermi perché.


Invece Manolo è un gatto e come gatto capisce tutto alla perfezione ma non lo dà ad intendere, solo che credo che non sappia precisamente cosa significa “ vaffanculo”. Già perché quando inizia a miagolare da stracciapalle tipo: “ iooooo pooovero gaaaatttttttino  abbaaaandonato” gli dico “Manolo, vaffanculo” e lui si calma.


Non serve chiamarlo per le coccole, non serve inseguirlo per fargliele, lui continua a comportarsi da “pooovero gaaaatttttttino  abbaaaandonato”. Quindi i complimenti che conosce non li vuole accettare, mentre questo, che non è un complimento, ma che evidentemente non recepisce come insulto ignorandone il reale significato, lo accetta e si calma.


Bah!

sabato 25 marzo 2006

C’è qualcuno….

Di cui parlo poco, anzi pochissimo ma che è talmente importante che non so nemmeno dire quanto.
E’ colui che stamattina mi ha aiutato a tirare la moto dritta perché sono finita in un avvallamento di 1 cm, colui che domenica scorsa ha scelto di non lasciarsi prendere da nervosismi per starmi vicino stanchissima per portare a casa la mia motina, che si arrabbia se faccio errori che possono essere molto pericolosi per me, colui che quando ho avuto problemi col serbatoio ha fatot una cosa che non sapeva fare, cioè ciucciare la benzina con la canna….

E’ il mio cucciolo, la mia dolce metà, il russare che non mi fa dormire la notte, il mio prepara-brodini quando non sto bene, il mio amore!

Ti voglio bene patato!
In moto si cucca!

Ho scelto di andare in posta e al supermercato sta mattina con la mia motina e a parte aver deciso di fare l’antipatica alla posta facendomi tribulare per il bloccasterzo e per l’accensione, mi/si siamo divertite.
E in moto si cucca!
Al parcheggio del super uno mi fa un sorriso che va da un orecchio all’altro visibilissimo anche con il casco integrale, ed un altro per strada si volta a guardarmi in faccia.
Poi il fatto che una donna scenda da una moto è già fatto sconvolgente di suo, figuriamoci se poi è un enduro una moto bella alta! Per spiegarvi cosa intendo eccovela!
Il tango…

Eccomi qui a parlare di nuovo di musica.
A dire la verità non so poi molto di tango, ma stamattina mi sono svegliata con in testa (oddio mi sento tanto il bambino della canzone dello zecchino d’oro “zum zum zum”) la versione tango di “Roxanne” dei “Police”.
Di tanghi ne ho ascoltati pochi nella mia vita, ma se tutti sono come questo sono di un’intensità è di una passionalità incredibile.
Mi piace molto anche la descrizione che ne fanno nel film “Moulin Rouge”: “ Abbiamo un ballo, a Buenos Aires, esprime desiderio, passione, gelosia…”

venerdì 24 marzo 2006

Dolcezze…

Un’amico, mi ha detto che io sono sempre pronta a  ridere, scherzare, essere seria, ma che non sono molto dolce, e si è chiesto se fossi in grado di scrivere una mail dolce.

Poiché la sfida mi ha stuzzicato e la mail che ne è uscita mi ha divertito un sacco la riporto qui.

“Caro Mauro,
quando parli a un medico di Dolce quello ti inizia a parlare di glicemia, cioè il tasso di zuccheri che hai in circolo. Puoi essere iperglicemico o ipoglicemico: non importa. Il medico ti dirà che non va bene anche se sei normoglicemico.
Le vacche, così tanto per fare una nota molto veterinaria, hanno in valore normoglicemico bassissimo, molto più basso della normoglicemia degli altri mammiferi, uomo compreso.

Poi la glicemia va cercata anche nelle urine per scoprire che se c'è, soffri di diabete.

Quando parliamo di dolce parliamo di zucchero, banalmente interpretato come saccarosio: un disaccaride composto da glucosio e fruttosio un esoso e un pentoso convertibili l'uno nell'altro che prendono parte al processo della glicolisi cellulare per la produzione energetica, con processo aerobio (con produzione di acqua ed anidride carbonica) o anaerobio  con fermentazione Lattacida, utile nella frollatura delle carni o Etilica, che poi è alla base della produzione di vino e birra. Quindi il dolce può dare alla testa.

Ma volendo complicare le cose dal tasso di glicemia (cioè zuccheri nel sangue) possiamo venire a parlare di colesterolo, tanto demonizzato ma alla base di tutte le membrane cellulari. cosa c'entrano degli zuccheri con dei lipidi che sono molecole molto diverse?
Inanzitutto sono entrambe costituite da una catena carboniosa altrimenti non parleremmo di chimica organica. Poi considerato che il corpo è una macchina meravigliosa e bravissima a riciclare per non sprecare niente, è in grado di interconvertire zuccheri in lipidi ( però qua sto navigando in acque un po' disconosciute, mi sa che devo fare un ripassino) ergo gli zuccheri diventano colesterolo e i medici rompono.

Ma se vogliamo parlare sempre di zuccheri possiamo pensare agli alberi: la lignina è uno zucchero o per i più pignoli è un carboidrato strutturale con legami beta-glicosidici digeribili da alcuni batteri e funghi, ma non dagli organismi più complessi come i mammiferi, anche se i ruminanti sono in grado di utilizzare in buona parte grazie ad una complessa flora simbiontica che abita nei 3 pre-stomaci.
Sempre rimanendo sui bovini sono in grado di produrre il Lattosio che è un disaccaride a cui molti sono intolleranti (cioè non hanno gli enzimi per digerirlo) e gli fa venire gastrite o enterite a seconda della sede d'intolleranza.”

Credo che l’argomento “dolce” sia stato sviscerato nella sua molecolarità …

Però mi è stato detto che non era propriamente ciò che si intendeva per mail dolce: sarò stata troppo dispettosa a voler interpretare “dolce” in senso così biochimico?

giovedì 23 marzo 2006

La tua musica…

E’ quella che non ti tradisce mai, quella che riesce a dire come ti senti dentro in un particolare momento senza parole troppo larghe di significato o troppo strette.
Così oggi senza motivi particolari ho in mente questa ( testo recuperato su www.seeklyrics.com)

Josh Groban - Come What May Lyrics

Never knew, I could feel like this
Like I've never seen the sky before
Want to vanish inside your kiss
Everyday I love you more... and more
Listen to my heart
Can you hear it says
Telling me to give you everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you until the end of time
Come what may
Come what may
I will love you until my dying day

Suddenly the world seems such a perfect place
Suddenly it moves with such a perfect grace
Suddenly my life doesn't seem such a waste
It all revolves around you
And there's no mountain too high
no river too wide
Sing out this song and I'll be there by your side
Storm clouds may gather, stars may collide
But I love you until the end of time

Come what may
Come what may
I will love you until my dying day

Ohh come what may
Come what may

Talvolta mi sveglio così, altre con “ two minutes at midnight” .
Forse più una questione “ musicale" che di testi, ma non potendo far sentire lascio leggere e magari scoprire che l’avete già sentita per radio o in un film.
Ma sono sempre e fondamentalmente d’accordo con Ligabue: “ La musica, La tua musica non ti tradisce mai”

mercoledì 22 marzo 2006

22 Marzo…



Secondo giorno di primavera!



E fuori dalla finestra c’è quella bruma tipica da ottobre inoltrato che ti fa venir voglia di mettere su polenta e lenticchie!

martedì 21 marzo 2006

Oggi è il 21 marzo!

Ed è il primo giorno di primavera!

No so dalle vostre parti, ma qui, piove.

E ben venga! Per far spuntare i fiori bisogna pur annaffiarli. No?

Il piccolo principe…

E’ da qualche giorno che sto pensando a questo libro. A come le piccole cose possano avere una grande importanza, a come eventi del tutto inaspettati possano portare a conoscenze casuali ma molto significative, a come bisogna vedere i fatti e gli avvenimenti da più angoli e non farsi fregare dai preconcetti, perché non si tratta di un cappello, ma di un elefante mangiato da un boa.
E così ogni giorno si può scoprire un nuovo B 612 senza avere i vestiti giusti, purchè chi ti aiuti a dire la verità abbia saputo leggere nel tuo cuore.
Ed ogni giorno si può essere principe, rosa, volpe o Antoine nel deserto.

Sto pensando che sia proprio il caso di rileggerlo.

lunedì 20 marzo 2006

Dovrei…

Scrivere qualcosa, ma non sono molto in vena.
Gioco col gatto Shami che attende il pallino rosso del puntatore laser del cinese per inseguirlo.
Dovrei parlarvi della mia motina, che ora ha un serbatoio rosso che fa a pugno con le fiancatine verdi e la sella cammello.
Dovrei cercare un posto che mi sistemi il mio serbatoio verde perché per quanto sia divertente l’idea di trasformarla in una KLE arlecchino, sull’idea della Polo arlecchino, verde come sarebbe la preferisco.

Dovrei pensare a fare qualche crocetta per i 4 ricami che ho in ballo e controllare che le crocette di Cioccoberta, quelle sbagliate, siano state levate tutte 8 Schema di dragon dreams


Dovrei rimettermi sui libri più concretamente, perché sembra ieri che abbia dato l’ultimo esame della sessione di febbraio ed invece è stato ormai un mese fa.
E soprattutto vorrei capire perché ho mal di stomaco da ieri pomeriggio.
Dovrei smetterla di pensare che in moto sono una schiappa: ok non sono un manico, ma me la cavo e quando c’è bisogno non mi faccio prendere dallo sconforto come penso che farei quando sono seduta a casa a pensare all’andare in  moto: in sella cambia tutto.
Dovrei pensare a sistemare la casa che ha deciso di autopulirsi da sola.
Dovrei pensare ai gatti che tante volte mi vengono i complessi di colpa pensando di trascurarli.
Dovrei anche pensare un po’ a Luca perché sebbene spesso mi senta trascurata per i suoi hobbies non posso dichiararmi una santa.
E vorrei dormire decentemente per qualche notte, senza essere svegliata da Manolo anche due ore prima del previsto (a volte angelo a volte str… forte).
Bene ora mi rigiro un po’ nel mio sacco, sia mai che trovi l’angolo giusto per dormire e ripartire decentemente…

sabato 18 marzo 2006

Ore 12....

Vado a ritirare la motina!

Qui il clima è da pinguini, ma per la motina questo ed altro.... :)

venerdì 17 marzo 2006

Mavaff...

Sono passata poco fa dal meccanico moto per comunicargli che il serbatoio lo farò riparare in un secondo momento e che domattina gli porto un serbatoio sostitutivo temporaneo per la motina, E quello ( anzi quella) Fresca fresca se ne esce con: “ eh ma tu mi avevi detto una cifra e poiché ci stavi dentro l’ho mandato in riparazione”.
Dettaglio: io avevo detto di farmi sapere PRIMA la cifra e poi mandarlo in riparazione ed avevo buttato lì una cifra a  caso.
Questo scherzetto lo aveva già fatto anche con l’altra moto, e non l’avevo gradito allora: figuriamoci adesso che ero stata particolarmente chiara!
Morale: domattina gli porto il serbatoio sostitutivo,  spero me lo montino in un batter d’occhio e poi il mio serbatoio me lo porto riparare da un’altra parte dove sconfiffera a  me!


Che modo di fare di merda…

giovedì 16 marzo 2006

Moto vaccate…

Lunedì ho scoperto con mia somma gioia di avere il serbatoio bucato: un buco grande quanto un ago da insulina che ha pisciato maledettamente per 7 ore causa mancanza di tubo di gomma per asportare la maggior parte della benzina dal buco ufficiale ed impossibilità con 2 mani e mancanza chiavi adatte per togliere il serbatoio e svuotarlo da altro buco, non raggiungibile in altro modo se non smontando il serbatoio.

Oggi riesco a portarla dal meccanico che mi dice che va tolto il serbatoio e fatto un trattamento dall'interno di "ceramificatura" perché molto probabilmente è ruggine. Purtroppo liquidati dal capo officina piuttosto scorbutico non ho potuto sapere più o meno quanto mi sarebbe costato il lavoro così mi sono rivolta a 2 ML di motociclisti per sentire se qualcuno di loro avesse già fatto questo lavoro e sapesse quanto costasse.

In una gentilissimi mi hanno risposto che non ne avevano idea, ma che volendo era un lavoro che potevo fare da me ed un sacco di suggerimenti e dritte per arrabbatarmi da sola che però non prenderò in considerazione di fare perché non vorrei fare più danni di quelli che ci sono già.
Nell’altra al momento mi ha risposto solo un tipo ed esattamente così: “500 sacchi........!” Ora a parte il fatto che può essere più o meno vero, ma ad una risposta così perentoria ed intransigente mi viene da commentare con “ mavaff!!!”  senza contare che sto tizio nella ML è saltato fuori dal nulla non si sa manco come si chiami e nessuno gli dà poi tanta confidenza…

Poi ci ho riflettuto: forse se mi applicano il prodotto all’interno del serbatoio con la lingua e mi riverniciano il serbatoio in lamina d’oro applicata a pennello e ci includono un panino con fettine di culo forse a 500 neuri ci si arriva!!!

domenica 12 marzo 2006

Per caso al Ghisallo


 


Ieri pomeriggio vengo svegliata alle 15 dal mio amore che mi dice: “ c’è un tempo bellissimo vestiti che andiamo a farci un giro in moto”. Sono lì rintronata da sonno, dormito uno schifo la notte cerco di recuperare qualcosa nel pomeriggio e penso che di mettermi in sella alla Gattaccia non ne ho molta voglia. Luca mi toglie la patata bollente dalle mani: “ no dai di KM ne farai abbastanza domani, oggi fammi da zainetta”. Cos’ via solo con Fanny e per fortuna! Coi miei ritmi non saremmo mai arrivati. Sono lì mezza vestita e mi chiede “ dove andiamo” ho l’illuminazione andiamo tra Como e Lecco, e luca definisce che saremmo andati a Bellagio. Si mi piace andiamo a Bellagio prendendo la Milano Meda tagliando per Seveso e poi si va.


Scendiamo giornata stupenda però che aria (meno di quella che poi ci sarà domenica...), me la godo con la visiera aperta.


Arriviamo a  Seveso: che palle! L’avessimo saputo prima che si sarebbe trattato di una via crucis di semafori avremmo cercato un tragitto alternativo. Iniziamo a lasciarci dietro con molta fatica la civiltà di palazzine e centri commerciali con i primi timidi tornanti. Ora sembra di essere in montagna un po’ più seria: odore di legno bruciato cartello “attenzione attraversamento vacche” neve sui prati; e arriviamo ad un paese di nome “ Magreglio”. Magreglio.. Magreglio mi ricorda qualcosa, ma cosa?


Quando arriviamo su al Ghisallo mi rendo conto quanto una strada vista per la prima volta di notte con la neve sia diversissima vista di giorno. Ci fermiamo a fare qualche foto: i colori sono da puzzle della Ravensburger. Luca esordisce con” sento un leggero freschino” e come non dargli torto, saremo pochi gradi sopra lo zero. Scendiamo verso Bellagio e facciamo una sosta di una decina di minuti giusto per ricevere la telefonata del padrone di casa che mi chiede di andargli a controllare l’antifurto dell’ufficio e fare un altro paio di foto.


Decidiamo di tornare a casa via Lecco, ma prima ancora di arrivare a Lecco ci fermiamo in un bar trattoria di cui non ricordo il nome ma il fatto che fosse “specialità pesce di mare” sul lago non poteva passare inosservato per una ristoratrice tazza di cioccolata calda.


Rientriamo su una trafficata Milano Lecco tra i cauboi che van giò a Milan…
Il sesso....

Tramite giro di Blog stamattina mi sono trovata a fare un test sulla sessualità (rincoglionimento della domenica mattina). Su questo blog poi nella sezione commenti ci sono alcune persone che hanno riportato i risultati dei loro tests. E sono decisamente sconcertata! La media mondiale di questo test è 30, e c'è chi non ha raggiunto i 10! Mio dio gente trombate fa solo bene alla salute e piantatela di farlo sono in posizione canonica o del missionario che ce ne sono molte altre più soddisfacenti  e variamente faticose!

Personalmente la media la raggiungo (e l'ho pure superata), sarà che trovo il sesso una cosa fantastica?

venerdì 10 marzo 2006

Chocolat…



Ho finito di leggere il libro, e…



Quanto sono delusa dal film!



Allora E un bel film, ma hanno stravolto un sacco di cose ed inventato un sacco di altre.



Non c’è, nel libro la coppia con dei problemi di “letto” che si risolvono con i tronchetti di fondente amaro; non  c’è il sindaco con la moglie in viaggio per l’Europa; non c’è la “ fidanzata” di Guillaume, il signore col cane; Vianne non se la intende con Roux, ma la coppia è Roux – Josephine; Caro Clairmont non è vedova e non regala la bicicletta del padre al figlio; le ceneri della mamma Vianne non se le porta dietro; non esiste nessuna storia sul fatto che la mamma di Vianne fosse di origini azteche; Vianne impara a fare il cioccolato a Nizza e non da sua madre; non c’è nessun piatto che gira; Paul Muscat non irrompe nella pralineria e Josephine se ne va dicendo che usciva a fare la spesa e non dopo aver legato il marito ubriaco nel letto; Paul Muscat se ne va dopo aver menato pubblicamente la moglie e non minacciato dal sindaco per l’incendio delle barche; il cattivo non è il sindaco ma il prete, che dopo esser stato scoperto la mattina di pasqua nella pralineria con la bocca piena di cioccolatini scappa dalla vergogna (tanto la coscienza sporca ce l’aveva anche per altro) e non celebra nemmeno la messa di pasqua;  Vianne alla fine del libro è incinta e non è sicura se rimarrà a Lansquenet.



Ho letto molti libri di moti film , ma non ho mai trovato così tante discrepanze.



Però sono contenta di aver letto il libro spinta ad acquistarlo dopo aver visto il film.

Gnocchetti di pan ulisse...

Eccomi con le mie esperimentazioni culinarie :)

Ieri sera non avevo voglia di ridurmi ad una banale pastasciutta con pesto preso al supermercato, così ho pensato a quello che avevo in casa ispirandomi alle parole di RoDante dammi quattro ingredienti e ti preparo  da mangiare" che poi sono sempre qualcosa di più perchè ci metti il burro, il vino bianco, gli aromi....

Così ho pensato che avevo fatto il pan grattato lunedì, che era tanto e che non mi sarebbe dispiaciuto fare dei gnocchetti di pan grattato ma non sapevo come. Mi sono messa a spulciare i miei libri trovando che tutti, più o meno, partono dal pane raffermo ammollato strizzato nel latte, poi un uovo e la farina. Ho messo 200 gr di pan grattato un uovo un pizzico di pepe bianco (mi andava) del latte ( meno di 360 gr ma non so esattamente quanto perchè la confezione era già aperta e non l'ho pesata prima di versarlo nell'impasto, ma solo dopo) e della farina (non tutto insieme!!!)

Poi ho scaldato l'acqua ed ho fatto il test di resistenza del gnocchetto, e resistevano!!!

Ho fatto 2 condimenti: una crema di broccoletti dall'avanzo di broccoletti che avevo fatto per la pasta la sera precendete con un po' di acqua di cottura dei gnocchetti e minipimer; e il secondo con di salsa di pomodoro e quarti di pachino, con un soffritto di aglio e rosmarino.

Luca ha mangiato sodidsfatto e questo è l'importante :))))

E adesso vi starete chiedendo perchè " pan Ulisse"...
E' molto semplice: non prendo mai lo stesso tipo di pane, mi piace variare, così gli avanzi che diventano pan grattato sono di michetta, pugliese, pane nero baguette, tipi di pane che spesso non vanno bene per fare i canederli, e che in genere diventano dei mega zupponi di pane e latte quando non ho voglia di cucinare a mezzogiorno o quando ho bisogno di qualcosa di caldo morbido e dolce da mangiare.

I retroscena di questo post.

Questo post è stato costruito utilizzando la chat di ieri sera con RoDante ed io quando scrivo faccio un sacco di errori di battitura ( che poi provo a correggere) e da uno di questi ho creato il  momodoro!

mercoledì 8 marzo 2006

Evviva la Befana con 2 mesi e 2 giorni di ritardo!

Oggi è l’otto marzo 2 mesi e 2 giorni di distanza da 6 di gennaio ed urlo “evviva la befana”!
In questo giorno dove donne ignoranti (nel senso buono ed ingenuo del termine) e superficiali si urlano “auguri” da un capo all’altro della strada, dove di scambiano mazzolini di mimosa pagati a peso d’oro non trovo proprio un bel di niente da festeggiare.

No no niente menate sul consumismo sulla strumentalizazzione dei media, ma non trovo nulla da festeggiare il giorno in cui 115 operaie morirono nell’incendio della loro fabbrica a causa delle precarie condizioni di lavoro a cui erano costrette.

Odio che si ricordi che sono “donna” il giorno in cui 115 esponenti del mio stesso sesso persero la vita, quando molte di più la persero l’11 settembre, quando molte altre perdono la vita per leggi assurde e medioevali, o subiscono abusi e soprusi tutti i giorni in paesi più o meno civili.
Se l’otto di marzo deve essere un giorno da ricordare, come commemorazione e non come festa, vorrei tanto che fosse per i lavoratori, anche se c’è già.

Quindi voglio essere ricordata per “donna” il 6 di gennaio, il giorno della Befana, il giorno dedicato a una donna anziana e saggia che legge nel cuore dei bambini se sono buoni o cattivi e li premia con dolci o li ammonisce con carbone.

Vorrei essere festeggiata il giorno dedicato a un valore da apprendere: saper capire le persone.

mercoledì 1 marzo 2006

Primo marzo…



Oggi qui dalle mie parti è stata proprio una bella giornata, una di quelle giornate che a me piacciono, una di quelle che ha l’aria che dice: “ehi gente siete pronti? Sta per cambiare la stagione!” Così si può dire che il primo marzo sia una magica giornata di annuncio primavera. E sarà pure un caso strano ho iniziato a leggere Chocolat di Joanne Harris, che guarda caso inizia a fine carnevale, inizio quaresima, ed oggi, guarda caso, è mercoledì delle ceneri, per quanto qui da noi, seguendo il rituale ambrosiano, si è ancora in pieno carnevale. Ma non importa sono certe coincidenze che ti fanno pensare che le cose girano come devono senza stare ad aspettarti.


Questo Libro mi piace: Chocolat, intendo. Il film è poca cosa in confronto e soprattutto travia un po’ troppo i personaggi del libro. Ad Esempio Pantouflé non è un canguro, ma un coniglio dal pelo grigio. Sicuramente fedele al libro, nel film fanno vedere donne come piacciono a me, forti e delicate, magiche e normali allo stesso tempo o più semplicemente Donne vere e vive. Le stesse che ritrovi in pomodori verdi fritti alla fermata di whistle stop. Non donne come quella deficiente di Becky Bloomwood. Insomma donne a cui mi piacerebbe tanto assomigliare, donne concrete, allegre vive, che non hanno bisogno dl maglioncino all’ultima moda per sentirsi bene, ma che trovano dentro di se un energia primitiva arcaica potente che va al di là delle angherie della ristrettezza cerebrale di molti e degli schemi prefissati di una società canonizzata.


Mi faccio condurre da un vento caldo che spira da nord, nord-ovest o sogno di non essere tanto diversa da Vianne, Iggy, o Tita.