domenica 30 giugno 2013

Riflessioni sui cambiamenti

A più di una settimana di distanza dai "cambiamenti" fatti, e piazzatoci pire di mezzo le vacanze, posso dirmi di essere soddisfattissima della scelta.
Mi sono tenuta vicina e strette le persone a cui davvero voglio bene, ed ho avuto modo di fare mente lo cale sul fatto che per 20 " amicizie " così-così che no lasciato eprdere ne sto iunvece costruendo altre 2 che sento pmolto di più di quanto non abbia mai sentito le atre se non sull'onda dell'euforia del momento. Casualmente queste 2 amicizie hanno nel loro nick nomi di Animali: sarà un caso?
Così mi sono chiesta se non c'è una sorta di "ciclicità" nelle amicizie. Insomma non prendiamoci per il culo: tutti si cambia perciò, può accadere anche che si cambino le amicizie.
Alcune rimangono come piete miliari, altre se ne vanno, altre arrivano e non sai che cosa ti aspetta. Trovo che sia dannatamente fantastico.
Rifletto anche che come queste due nuove persone, mi ci trovo bene al di là degli interessi comuni: di fatto con la mia più vecchia e cara amica di interessi in comune non saprei proprio quanti elencarne, ma so che stiamo bene insieme, molto più di quanto lo sia stata con altre persone legata per interessi di studio o di hobbies in comune.

martedì 18 giugno 2013

Cambiamenti

A volte staccare la spina e rituffarsi nelle solita routine ha un effetto di " aprire gli occhi" di fronte a piccole situazioni che si trascinano giovandosi del " ma sì poi migliora" oppure" dai, prendiamo il lato positivo".
Niente di che, ma piccole cose che comunque non fanno bene, anzi.
Sabato giorno dai tempi tirati tra ritorno a casa e preparazione dello spettacolo di danza, mi ritrovo a fare l'errore di controllare la posta. Niente di che, 2 messaggi che mi lasciano lì tra l'incazzoso e il perplesso: qualcuno direbbe "lascia perdere e prendi il buono", ma no, io non sono così. Sono una che le cose le dice in faccia, solo che sta volta di dire ciò che penso proprio non mi va, di sprecare le  mie energie per persone che conosco poco o nulla sta volta non è cosa. Vuol dire che sono arrivata al punto. Al punto in cui la sopportazione delle sciocchezze è arrivata al limite dell'indifferenza, punto notevole per una che non lascia perdere. Allora la decisione è presa. Via gli elementi di disturbo! Cancello "amici" da FB, partecipazioni ai gruppi, ML e forum. Cancello indirizzi di blog tenuti "per cortesia" che per reale interesse o vera amicizia, mi sforzo di salvare il salvabile da un epurazione di contatti che mi avrebbe forse portato a meno della metà di quelli che ho ora, e ad un totale ridimensionamento della sfera Internet, questo enorme circo dove davvero se ne vedono e sentono di tutti i colori e dove ti ci perdi come se fosse una droga, ma che porta più ad incubi che a cose belle.
Non dico che Internet sia una vera porcheria, perchè del buono me l'ha portato: se non ci fosse non avrei ritrovato la mia amica dei  tempi del liceo, non avrei stretto nuove Amicizie, di quelle con la A maiuscola, non avrei imparato tante cose, ma è ora di porre dei blocchi, di recuperare una dimensione sia più mia che più umana.
Sto anche pensando di ridimensionare i blogs e da 2 farne uno solo: di fatto sono una persona sola e le mie figlie fanno parte della mia vita molto di più di quelle conoscenze internettiane che mi hanno portato alla decisione di fare 2 blog separati e che non sento più da moltissimo tempo. Qui racconto pezzetti della mia vita del mio essere, pezzetti che più che raccontare agli altri racconto per me stessa, per non perderli, quindi perchè tenerli separati? E no non li renderò privati solo per me stessa. Perchè anche se commentano pochissime persone, anche se scrivo poco, anche se so che le "amicizie" eliminate, tenedolo pubblico, possono passare farsi i cazzi miei e dire la loro vaccata di turno su mariti e figlie (e ci devono solo provare!!!!) non voglio assolutamente togliere la possibilità alle persone con cui condivido un amicizia sincera e vera di passare di qui e leggere se non ho avuto la possibilità di chiamarle al telefono e raccontagli riflessioni o cose buffe. E non mi va nemmeno che qualcuno che passi di qui per caso non possa leggere di una persona, come tante altre che si possono incontrare in giro, scoprendo che magari si ha qualcosa in comune che valga la pena condividere.

mercoledì 12 giugno 2013

16 mesi, un cucchiaino e un budino


E la costanza per arrivare a questo risultato...


E non provate ad avvicinarvi al cucchiaino o al barattolino per aiutarla! Vi accoglierannno grugniti e manine leste che se lo portano via o vi allontanano la mano!

martedì 11 giugno 2013

Panico

Domani sera ho l'aereo che mi porta a Roma per un paio di giorni: una fuga incastrata tra gli impegni delle bimbe, il saggio di fine anno di danza sabato sera, e la festa di compleanno di Luca domenica, per festeggiare l'ingresso negli "anta", staccare un attimo la spina e non di meno finalemnte incontrare GG e miciapallina!

Ed è PANICO!

No, non sventolate le vostre copie della guida intergalattica per autostoppisti  A ME, che nella fede ci ho fatto incidere "42".

Panico non tanto per " oddio riuscirò ad arrivare in tempo a Linate dopo la piscina delle bimbe per non perdere l'aereo",  e nemmeno per " riuscirò a fare le prove per il saggio, essere presentabile per il saggio e finire di fare tutto quello che c'è da fare per la festa di domenica", ma per " sarò riuscita a fare il check in on line correttamente?

DI fatto io non ho preso l'aereo tante volte in vita mia, e la maggior parte delel volte ha sempre pensato luca a lle incombenze burocratice: le uniche volte che ci ho pensato da sola risalgono al secolo precedente, quando internet era una cosa ancora sconosciuta ai molti e i biglietti aerei li facevi negli uffici delle compagnie di volo o nelle agenzie di viaggio. Ora esiste il ceh in on line e ti stampi la carta d'imbarco. E quello che mi chiedo " è tutto qui? L'ho fatto corretto?" No perchè non c'è una grossa scritta lampeggiante " Check in effettuato correttamente": ed sono una di quelle a cui certe scritte, serve.

lunedì 10 giugno 2013

Quando il decluttering-riciclo stroppia

E' bellissimo liberare la casa da cose che non si utilizzano più e che occupano spazio inutilmente. E' ancora più bello quando le puoi donare a qualcuno che gli dà una nuova vita anzichè buttarle in pattumiera, ma quando continui a leggere " peccato sei troppo distante!" un po' ti iniziano a cadere le palle.
Va bene abitare fuori dalle grandi città, passi che non mi reco in città per lavoro, ma non sto nemmeno nel buco del culo del mondo!
Certo ci può stare che ci sia gente non auto munita in certi gruppi solidali e che prediliga per questo la possibilità di avere, ops recuperare, qualcosa che gli può servire usando i mezzi pubblici, la bici o i piedi, ma c'è un limite, o forse sono io ad averlo.
Il limite della decenza dello stare zitti: se è troppo lontano e non puoi andartelo a prendere, taci. Ripetere come una litania " peccato sei troppo distante!" è noioso, fa da "piagnino" di quello che vuole tutto e possibilmente che glielo porti sotto casa. Il filo conduttore di questi gruppi è il recupero gratuito, perciò nemmeno le spedizioni postali sono contemplate, ma molti gruppi chiudono un occhio, anzi due, su questa cosa perchè di fatto spesso una spedizione postale è più economica di un viaggio in macchina. In altri ci sono addirittura le staffette.
 E qui secondo me si apre un capitolo a parte.
Inanzitutto secondo me la staffetta non deve essere una persona che appositamente prende la sua macchina e si fa il giro del mondo, modello corriere, gratuitamente, ma qualcuno che fa quotidianamente, o abitualmente o anche occasionalmente, un tragitto a cui non scoccia dare una mano, "già che fa quel tratto lì....." Ma la staffetta, non deve essere nemmeno il perno su cui far girare tutto questo mondo di baratti scambi e regali. Se c'è ben venga, altrimenti rinunci tacendo, o muovi il culo organizzandoti in altor modo o andandoltelo a prendere.
Ultimo, ma non ultimo i giudici. I giudici sono quelli che senza investitura alcuna da parte di chissàchi, si permettono di dire che la roba che stai dando via fa schifo, dovresti vergognarti di proporla e buttarla direttamente nella spazzatura.
Questi proprio non li sopporto. Ma cosa ne possono sapere loro che non ci sia qualcuno di interessato anche se la tal cosa non è perfetta?

Sarà quel che sarà un mio difetto, ma talvolta la soluzione pattumiera, mi pare di gran lunga la migliore in termini di  tempo costi ed impegno.


domenica 9 giugno 2013

La mia vicina di casa...

... deve avere una vita davvero vuota.

E' la tipica persona che ti dice " io gli animali li rispetto" e poi appena il cane del vicino abbaia un pelo di più chiama il vigile urbano per maltrattamento animale. Venne pure a lamentarsi con me del pelo che si trova nella corsia box come se ce l'avessi messo apposta: le risposi che stiamo in campagna e il vento ce lo porta.

Ed è la tipica persona che dice " i bambini sono piccoli e vanno presi così come sono", ma si segna e ti fa notare che tua figlia di poco più di un anno urla a questa e a quell'altra ora e poi, poverina, lei rimane sveglia: fa niente se io mi faccio un culo così per non svegliare tutta la palazzina.

A parte il fatto che sono la prima a die che mia figlia è una stronza stracciapalle per quanto urla, ma io sono sua madre e posso dirlo, tu cara la mia " per dormire tranquilla devo andare a casa del mio compagno" dovresti trovarti qualcosa da fare. No, non intendo leggere un libro, ricamare, vedere un film: intendo arricchire la tua vita con qualcosa di più che il lavoro e la casa tenuta maniacalmente pulita tra rumba, tua madre che ti fa da donna delle pulizie e chissà che altro. Che ne so datti al volontariato: beh non con gli animali visto che li rispetti, ma sei allergica. Disabili? beh sia mai che poi non sopporti le loro peculiarità così esrtranee al tuo perfettissimo mondo. Anziani? No: perchè potresti realizzare che la loro solitudine è già la tua. Oppure più semplicemente, scopa. Ma tanto. Tanto, tanto, tanto. Fino a fartela fumare, fino a svegliarmi per le tue urla di puro godimento (e sarei pure felice per te). Perchè secondo me ne hai bisogno di qualcosa di più di un "compagno" che vive in un appartamento suo. Altrimenti la prossima volta che mi salti su col luogo comune "Eh i bambini sono piccoli e, per carità, vanno capiti" per fare la splendida tollerante, cavandoti a forza queste parole di bocca, quando in realtà mi stai dicendo che non sopporti mia figlia di poco più di un anno e che ha un carattere di merda, non mi farò scrupoli a ripagarti con la stessa medaglia in frasi fatte: " eh se non si hanno figli certe cose non si possono capire", soffermandomi sui tuoi 40 inoltrati e sul tuo essere una single senza figli in modo molto acido e cattivo.  

O forse ho frainteso io qualcosa?

Mastercard 16 mesi

Bollitore elettrico acquistato in Germania, 20 €
prato sintetico da mettere sul balcone 35 €
thè e biscotti 5 €

prendere il thè sul prato sintetico con tua figlia che inzuppa con te i biscotti nella tua tazza di thè ( messa tra di noi) dopo che ti ha visto farlo, e poi ti imbocca non ha prezzo!

domenica 2 giugno 2013

evoluzioni anatomiche

In casa nostra, a parte le porte-finestre e quella blindata, le porte sono tutte aperte sempre, anche quella del bagno, cosa che comporta il fatto che, di tanto in tanto, il bagno è il posto più affollato di casa: chi si spazzola, chi si lava i denti, chi fa la pipì e la Iaia che le precedenti attività o non le svolge ancora in bagno o non ha necessità di farle, presenzia o pretende di lavarsi le mani.

Ieri era un momento di scarso affolamento: c'eravamo solo io e la Mimi. quasi 4 anni la curiosità verso l'anatomia è fisiologicissima, e dopo aver già affrontato la questione " i capelli della pisella" ieri, mentre facevo la pipì, esordisce con:
 "Mamma perchè fa così?"
"così come?"
"eh, così!"
" ma amore anche la tua fa così, facciamo la pipì così"
"No mamma la mia non E' così ( cambio del verbo da Fare ad essere fondamentale per capire il senso della domanda pregressa) la tua è rotta!"

momento di silenzio imbarazzante.

Mi guardo, e capisco cosa intende la Mimi

"Amore la mia pisella non è rotta: quando diventerai grande ti cresceranno le tette e i capelli della pisella anche la tua cambierà di forma e diventerà come la mia."
"No mamma la mia non è così, la tua pisella è rotta!"


Di fatto non avrebbe tutti i torti, ( cosa che ci ha fatto immensamente ridere a me e a Luca ed incazzare la Mimi che ci guarda stizzatissima ed esordisce con " non c'è niente da ridere! La pisella della mamma è rotta, uffa!") ma valle a spiegare che ciò che lei vede come rotto è una semplice evoluzione dovuta alla pubertà.