domenica 10 marzo 2019

Non era una semplice conoscenza

Nella testa ho un miscuglio di pensieri che non riesco ad organizzare. Partiamo dai fatti: giovedì vengo a sapere che una persona con cui non avevo più contatti sta così male da non poter rispondere a nessuno. Venerdì una cara amica comune mi comunica che questa persona è venuta a mancare. È la seconda persona che conosco che nel giro di un mese passa a miglior vita. Della prima ne ho già scritto. Di questa seconda non so. "Non so" non perché non sappia cosa scrivere a riguardo, è che "non so" è la migliore descrizione di quello che provo in questo momento. Non mi sento triste, mi sento per lo più indifferente, e non è qualcuno con cui ho avuto poco o nulla a che fare. Siamo state amiche, abbiamo gestito insieme una mailing list prima ancora che esistesse facebook, sono stata più volte a casa sua e lei è stata qualche volta da me,  è stata l'artefice della coperte ricamate per entrambe le mie figlie, e non ultimo, la mia testimone alle nozze. Quindi non proprio una perfetta sconosciuta.
Era Maria Elena.
Poi ci siamo allontanate. Dal canto mio per via di nuove conoscenze che ho provato a farmi piacere, ma non c'è stato verso. A seguire una serie di sfortunate scelte o coincidenze, e messaggi che non lasciano il desiderio di continuare a tenere legami. Di fatto non ho più avuto sue notizie dirette da quando nell'ottobre del 2013 venne diagnosticato il cancro a mia madre. Venni a sapere per vie traverse che anche lei non stava bene, che subì una chirurgia interminabile, volevo andare a trovarla, ma mi venne impedito. Poi dopo un lungo silenzio ho avuto la scelta infelice di scriverle, ma se non l'avessi fatto sarebbe stato meglio. Forse non ho mai capito chi fosse veramente, e questo è stato alla base di questo allontanamento, che ora non mi fa sentire triste o sbigottita come lo sono stata per il Carletto, ma mi lascia semplicemente indifferente. Forse è questo il peggio: la dipartita di una persona che per anni è stata importante nella mia vita, mi lascia questa sensazione di assoluto distacco. L'unica pensiero di commiato che ho, e mi suona pure di macabro, e che dove sei ora hai già trovato buona compagnia: Maria kfr con cui potrai di nuovo parlare di fumetti, gatti, ricami, e golosità varie.

mercoledì 6 marzo 2019

Vita con Claudio: lo spin off.

Come tutti i serial di successo prima o poi parte lo spin off, e il nostro si chiama " deco boys". Per sapere chi sono vi rimando a questo post di Claudio: ha sbloggato lui per primo, ma io l'idea di scrivere questo post ce l'ho da un po': più o meno da quando siamo tornati dalle vacanze di Natale. Ma prima dovevo aspettare.
Dovevo aspettare che spedissi ed arrivasse un pacchettino.
Poi mi sono successe un po' di cose e non avevo voglia di scrivere cose leggere.
Ma stasera mi è arrivato il link ad un post ed ora non ho scuse per attendere oltre.
Tutto inizia a Pasqua dell'anno scorso: Jilly la nostra adoratissima guida ci manda la foto di un testo di una canzone firmata " Deco Boys". Il nome ci è famigliare perchè l'abbiamo letto su " cani salati nel profondo blu" ma credevamo fosse ormai un discorso chiuso, magari disperso nel vento. Ed invece no! Un pezzo di quelle storie che adoro, tipo reliquia che "Indiana Jones scansati", ci si para davanti. Meglio ancora: possiamo acquistare i DVD del concerto e il ricavato andrà in beneficenza per un rifugio animali nella zona di Sharm.
I DVD li acquisiamo solo in queste ultime vacanze, in duplice copia:  una insieme ad un paio di lattine di Stella verranno spediti. Il famoso pacchettino.
Una volta casa, più o meno 10 minuti dopo aver chiuso la porta, abbiamo messo su i DVD curiosi di sentire quelle canzoni di cui ne abbiamo letto ma mai trovato tracce on line a parte 3 video. 
Da lì è incominciato lo spin off.
Qui ormai è prassi citare le Padi Drinking Table ogni volta che si stappa una birra " never drink alone", o pensare a quanto mi possa essere utile una muta Stagna soprattutto se volessi fare un tuffo nella piscina del Camel. Guardare i Gav e notare se ci sono più "clip che a Hollywood", o pensare nostalgicamente che sì, a Sharm puoi trovare facilmente hamburger pizza o pasta se ti va, ma falafel e shawarma non poi più di tanto.
Ora ho anche una foto delle Padi drinking table. Probabilmente finirà nel mio Log Book.