giovedì 10 novembre 2011

il-gatto-con-gli-stivali


Trasloco!


anche se la notizia non è data certa, non starò ad aspettare di ritrovarmi di punto in bianco senza blog e piattaforma.



Da oggi mi trovate qui

 Ho scelto la piattaforma iobloggo  semplicemente perchè una utente splinder di cui mi fido ha torvato semplice trasferirisi.
Ci si crea un ID iobloggo secondo la schermata che compare cliccando su "registrati" e si attende che arrivi la mail di notifica che non è immediata.
Dopodichè si seguono le istruzioni: non è palese e lampante con grandi tasti. Nel menù di configurazione del blog c'è la voce "importazione archivi". Trovata questa voce è davvero facile.
Fate attenzione perchè nei blogs particolarmente ricchi di posts potrebbe perdere alcuni dei primi posts. Consiglio di "frazionare" l'importazione.
Se avete un template che avete fatto, o fatto fare apposta per voi, potete importare pure quello, altrimenti potrete configurare un template predefinito di iobloggo da scegliere tra 126 designs.
Non èp dififcile ci vuole solo un po' di pazienza, e la coscienza di rileggere una cosa più volte se non siete perfettamente sicuri di aver capito.

Per altre piattaforme non so.

Bonne Chance

TRASLOCO!!!


TRASLOCO!!!

Ebbene prima di ritrovarci io Mimi e panza senza blog e piattaforma, facciamo armi, panza e bagagli e ce ne andiamo.

Ci trovate da oggi qui.


martedì 8 novembre 2011

Colazione? Meo?


Ecco cosa succede se tua figlia di due anni ha nella sua filmografia personale gli Aristogatti: dopo averlo visto e rivisto millanta volte, una mattina alle 6.50 mentre le annunci " adesso fai la colazione a letto", lei fa un collegamento e ti dice:


" Colazione? Meo?"

E tu madre degenere che el canti pure " tutti quanti voglio fare jazz" ci metti fin troppi secondi a capire di cosa sta parlando, cioè di questo:






 Ma il bello è dire:



"arriciati il naso, strofinati il mento, chiudi gli occhi, segnati in petto...  e la colazione arriva a col diretto!"

e vedere che lo fa!

lunedì 7 novembre 2011

Riflettevo sulla mia casa, e su tante case simili.

Lo schema è sempre quello: 60-70 mq quadriformi divisi in 6 vani, 2 per la zona giorno e 4 per la zona notte compresi il bagno e il disimpegno, in pratica soggiorno con ingresso, cucina (più o meno abitabile), disimpegno bagno camera  e cameretta.
Poi fai 2 conti sugli spazi, e non ci vuole molto a capire che per una famiglia di 3 o 4 persone, se in casa vuoi fare di più che dormire, lavarti e cambiare abito, non ne hai la possibilità. Sono case fatte solo per mangiare e dormire. Mangiare, non cucinare: perchè lo spazio per lavorare in una cucina anche abitabile spesso non c'è: se va bene hai 4 metri lineari di parete dove far convivere un frigo un fornello e un lavandino.
Il soggiorno dovrebbe essere il punto in cui si "vive" secondo lo schema che ha in mente l'architetto che ha fatto il progetto. Però in soggiorno ci sta un mobile per ospitare una TV (perchè figurati se può mancare!!!!), un divano (e quando si è in 4 adulti me lo spieghi dove ti metti) e a tua discrezione mettere qualcos'altro, che ne so tipo un attaccapanni per le giacche d'inverno, o una libreria!!! Ma scherzi? I libri? Cosa se ne fa le gente dei libri? Probabilemente a questo pensano gli architetti quando gli commissionano il progetto per una casa.
 Passiamo poi nella zona notte.
Nel disimpegno è un miracolo se riesci a far stare una scarpiera di quelle ultrasottili e fine dello sfruttamento dello spazio.
Nel bagno ovviamente ti piazzano il lavandino con lo stelo, perchè  a quanto pare non esistono più i lavandini che stanno su da soli al muro, e non puoi nemmeno permetterti di dire: "No scusate non voglio il lavandino che mi offrite di capitolato, ci metto una struttura con mobile (se riesci a farcelo entrare), ecco stornatemelo dal conto. Come non potete? Ve lo devo pagare lo stesso se non lo voglio?" Poi il bidet te lo incastrano tra il lavadino e il water mentre sull'altro lato hai vasca da bagno (di capitolato, altrimenti se vuoi solo la doccia paghi sia vasca che doccia) e lavatrice. Gli asciugamani impari a farli levitare come fantasmi, perchè è palese che il bastone per metterceli non può andare da nessuna parte.
Le camere da letto?
I bambini sono costretti per forza al letto a castello, perchè due letti affiancati non ci stanno, a meno che non si voglia rinunciare del tutto allo spazio per le scrivanie e a quello per il gioco. L'armadio è rigorosamente a ponte, dove devi far convivere, i vestiti di tutto l'anno (a meno che non vuoi portare i cambi di stagione in cantina) i giocattoli, e se in età scolare, i libri. O forse gli architetti di oggi pensano che basti la TV in soggiorno e la playstation per i bambini. evidentemetne i loro figli li tirano su così e diventano architetti a loro volta.
Se invece si tratta di figli unici( e forse è a quello che pensano gli architetti) si ha una cameretta piccola, ma sufficiente.
Idem in camera da letto dei genitori: metti un armadio, il letto e forse una cassettiera dove devi farci convivere anche la biancheria di casa, e nello spazio progettato dai "lumi" della facoltà di architettura, dove è palese insegnino l'importanza dello spazio per la televisione, trascurando i dettagli di scope, aspirapolveri, libri, musica, biancheria da asciugare e da stirare, animali domestici, vita di società con ospiti anche solo per una cena, non ci sta più niente.  In pratica se hai un benchè minimo interesse che sia diverso dal mangiare lavarti e dormire, non puoi assolutamente coltivarlo, e nemmeno prenderti cura della tua casa e delle tue cose. Poco ci manca che anche la camera dei genitori la facciano talemtne tretta da costringerli anche loro in un letto a castello, e alla camporella per il sesso, o a posizioni acrobatico-equilibristiche tra i due piani del letto.
Per i libri, gli hobbies e le pulizie rivolgetevi allo spazio in cantina.
Il box non prendetelo neanche in considerazione: ve lo vendono per doppio e così è se avete 2 smart.

Potessi cambierei casa all'istante con una che mi dia la sensazione di poterci vivere e respirare dentro, e non un buco consegnato coi muri bagnati in cui bisogna tenere le finestre aperte anche d'inverno altrimenti l'umidità del mio respiro fa condensa sui cui poi nascono le muffe.

sabato 5 novembre 2011


 "Remember, remember the Fifth of November,
The Gunpowder Treason and Plot,
I know of no reason
Why Gunpowder Treason
Should ever be forgot."

Più che altro per ricordarsi, ogni mattina davanti allo specchio, che l'Italia che abbiamo oggi è ANCHE  e soprattutto colpa nostra, che al govermo abbiamo permesso di andarci pianisti da crociera, diplomati alla scuola radio-elettra, igieniste dentali, skipper e tanta altra "bella gente", che ha armadi pieni di scheletri per i quali fanno di tutto pur di non doverli affrontare.

Questo, cara classe politica, è quello che penso di voi, io comune cittadina, e "mi schifo" da sola di avervi permesso di essere i miei governanti.

venerdì 4 novembre 2011

A quanto pare il fenomeno Simoncelli non si è ancora spento, mentre penso che sto povero ragazzo vorrebbe essere lasciato finalmente in pace.

Leggo via FB che vogliono intitolare il circuito di Misano a Marco Simoncelli. Chi ha interesse può trovare la notizia
qui. E chi riporta la notizia chiede " che ne pensate".

Leggo il primo commento e mi trovo d'accordo con l'altro utente sul fatto che si stia cavalcando un po' troppo il clamore del momento, ma non solo. Sono pure disgustata del fatto che una morte tragica ed inaspettata (come molte altre del resto) sia stata trasformata senza alcun rispetto in un fenomeno mediatico per imbambolare la gente e non farla pensare alle calamità di Liguria e Toscana o ad altre problematiche, senza contare che, è vero, muoiono ogni giorno moltissime persone di cui non si saprà mai nome e cognome per ignobiltà varie, ma rimaniamo nel mondo delel due ruote, altrimenti non se ne esce più
Mi ripeterò, ma non ero una fan di Simoncelli, per quanto sia qui a parlarne per la seconda volta ( e per i meno attenti non si tratta ne di commiato ne di commemorazione, ma pure e semplici considerazioni pour parleè) e sul suo conto potrei dire solo delle ovvietà, come" era uno che aveva ancora molto da dire e da dare". Però non sono d'accordo sul volergli intitolare un circuito. Non perchè non se lo meriti, non sono di certo io, una con una ninja 250 che non tocca da 3 stagioni a poter parlare di meriti, ma semplicemente preferirei che un circuito come quello di Misano, fosse intitolato al " motociclista ignoto" che sicuramente è stato amico di molte persone e che ha perso la vita vuoi per le inclassificabili condizioni delle strade italiane, vuoi per l'irresponsabilità di altre persone alla guida di altri veicoli. Per quanto possa essere vero il detto dice " la moto cercherà di ammazzarti", non credo sia solo colpa del motociclista il palo del guardrail non protetto o l'ubriaco in automobile.

Ecco così come nelle scuole elementari più vecchie c'era l'aula intitolata al milite ignoto, vorrei che ci fosse, nell'ambito dei motori, qualcosa per il motociclista ignoto, che non avrà vinto gare, ne avuto fans, ma come tutti ha avuto amici e famiglia.

giovedì 3 novembre 2011

Giovedì, già che sono solo le 10....

Inizio col dire che la fase preliminare ha sortito l'effetto indesiderato. Non ci sta tutto tutto al primo botto secondo piano cartaceo: rimangono fuori parecchie cose, ma non demordo! Proverò a sistemare un pochino anche l'ivar già esistente che nasconde in sè un po' di buchi vuoti.

Cosa può farti cambiare idea alle 9.00 dal non aver voglia di andare a fare la spesa? Semplice: la radio che passa i Guns'n'Roses a meno di 1 km da casa e la totale mancanza di voglia di interrompere l'ascolto, arrivando con lo stereo poco meno che a palla nel parcheggio del discount, giusta giusta al termine di Sweet child of mine.  Lo stereo VA tenuto alto, altirmenti nel pancione non si sente niente, e da queste parti s'inizia a fare cultura musicale fin da piccolissime.

Spesa fatta, borse alla mano, prima incontro una signora gentile che mi chiede se desidero aiuto e fortunatamente posso declinare senza fare complimenti perchè ciondolo sì, ma le borse erano equilibrate e non pesantissime, poi ho sfanculato l'omino di indubbie origini africane che bazzica da almeno in mese nell'area parchieggio. In genere viene a chiederti se può portare via il carrello tenendosi poi la moneta (lavoro ben redditizio direi!), mentre oggi ha sfoderato una faccia come il cu-lo venendo a chiedermi qualcosa mentre avevo già finito di mettere le 2 borse in macchina. Non mi piace essere scortese con questi personaggi, perchè nessuno ci guadagna niente: in genere un semplice " no grazie" è una risposta educata, eventualmente ripetuta più volte per i duri di comprendonio, che mi soddisfa. Oggi però mi sono alterata. L'ho ben guardato e gli ho detto: " Arrivi ora a chiedermi qualcosa che ho già finito di caricare quando potevi arrivare prima e aiutarmi a portare la spesa?" Mi sono sentita presa per il cu-lo stavolta.

Ed ora vediamo di recuperare un po' col lavoro, che ammetto, a volte non so prioprio dove sbattere la testa per trovare fonti.

Oppure mi trastullo con l'ivar, che sicuramente mi dà più soddisfazioni.

mercoledì 2 novembre 2011

Per contrastare la scimmia da folletto che mi è venuta stamattina dopo la presentazione, e fomentata dalla sindorme del nido che si ha anche alla seconda gravidanza, sto riconsiderando l'idea di liberarmi dell'armadio a ponte che c'è in camera della mimi.

Dunque:pagato poco perchè volevo qualcosa che facesse sembrare quella stanza una camera anzichè un ripostiglio con letto, si è svelato fin da subito, cioè dal montaggio, una baracca ignobile alla faccia del commesso del negozio dove l'ho preso che ha detto: "ma è addirittura più facile dei mobili ikea!" Già peccato che c'erano dei pezzi che si potevano montare in un verso piuttosto che nell'altro e che lo scoprivi SOLO quando i conti dei pezzi non tornavano.

Così sto pensando di montare un altro scaffale Ivar (ikea of course)  e mettere su freecycle l'armadio a ponte e liberarmente. 

La fase preliminare e un calcolo delle capienze. L'ivar è più basso, ma quello non è un problema, ma può ospitare un sacco di ripiani, cosa che l'armadio-ponte-baracca non ha e mi devo accontentare di impialre le scatole coi vestiti della mimi e quant'altro all'interno delel ante che nemmeno si chiudono a dovere.
Pensavo inoltre di mettere il secondo ivar in testa al letto della mimi, così tra l'ivar già esistente e quello che verrà potrei tendere una corda che se tirata troppo si rompa per sicurezza a cui appendere disegni, o la zanzariera di ikea.

Dalla fase preliminare dipende la fattibilità del progetto: se non ci sta tutto, anche dopo le rituali eppurazioni, allora non s'ha da fare, altrimenti conto di fare tutto il lavoro in un fine settimana; fase 1 svuotamento, fase 2 smontaggio armadio-ponte-baracca, fase 3 montaggio ivar, fase 4 riempimento. Il tutto con adeguata fase di pulizia delle parti rimaste coperte a lungo.

Ed ora penso, foglio quadrettato alla mano, a fare la fase preliminare.

a proposito del Trebbo

Il trebbo a casa di meg, è ormai un appuntamento a cui difficilmente, e con molto malincuore, si rinuncia.
Ed eccoci di sacra famiglia tutti là!
Nell'imbarazzo della scelta su quali ricami portare e quali no, ho preso semplicemente una borsa molto capiente ed ho messo denro tutto quello che c'era a portata di mano, fatta eccezione per il cuscino spooky cat e il regalo per lo swap avvento rimasti nello zaino che porto avanti ed indietro dalla clinica, ed alcuni ufo storici che non ho avuto voglia di tirare fuori.
Questa volta anzichè sterminare degli ufo, come accadde all'edizione passata, ne ho creati di nuovi, mettendo le prime crocette per il summer row


e per il winter row


dopo aver trovato ed acquistato da Maria Teresa la coppia di asciugamani che desideravo.
Però da Maria Teresa non mi sono limitata a un danno così modesto. Ho anche preso una sacchetta da asilo per la nuova che deve arrivare, e l'ho già ricamata in previsione dell'ospedale che vuole i vestitini in sacchette numerate.


una pezza di floba ecrù per i gatti della Saint-Aubin


e due coppie di salviette rosso Natale pescate dal suo angolo delle offerte


Oltre alla sacchetta per la nuova che sta arrivando, ho ricamato anche una sacchetta per il bimbo che deve arrivare di una mia amica. Tanto le regaleranno tutine ed altre vaccate, io le regalo qualcosa che utilizzerà per un po' d'anni.


Oltre a creare nuovi UFO e iniziare e finire lavoretti veloci ( tra cui anche un presentino per lo swap avvento, che non posso pubblicare ora) mi sono portata avanti con lo spring row

 
 e col nuovo fiocco per la nascita


Dopo la falsa partenza uno

E la falsa partenza due


I kit della Dimensions sono organizzati piuttosto bene, ma come tutti i kit hanno i fili volanti, così mi sono convertita, per lo meno per i fili dei kit, alle farfalline e devo dire che ci si guadagna in ordine e gestione del lavoro, anche se sto pensando di modificare la scatola dove tengo i DMC e convertirmi anche per questi alle farfalline


Questi qua sotto invece sono i filati avanzati dal xmas cat della Sherry: non è poco filo ne troppo, ma tenerli da parte ordinati con numero di codice sia mai che tornino utili per altri lavori!


Mercoledì, Folletto.

Se state pensando ad un essere fatato, vi sbagliate di grosso. Parlo del ben noto aspirapolvere dal prezzo vertiginoso.
Il rappresentante di zona  è riuscito ad estorcermi una presentazione parlandomi del miracoloso aggeggio lavavetri, che poi in realtà è un accessorio per il motore base.
Così si è presentato in casa mia con 2 trolley firmati vorwerk folletto e ha speso un ora del suo tempo mostrandomi come:



  • la parte scopa a 3 spazzole rotanti e muso a punta per infiarsi negli angoli per bene abbia pulito 4 di non so quante piastrelle di casa mia ben più di quello che m'immaginassi fossero


  • la spazzola rotante da innestare su tubo corrugato elettrificato stani tutti i peli di gatto dal mio divano


  • le prolunghe per arrivare sopra i mobili e sul soffitto siano telescopiche, innestabili l'una sull'altra, snodabili, e morbide per non graffiare muri e mobili


  • l'accessorio lavavetri, non li lava, ma li aspira dopo aver messo una pastella bianca sul vetro.



C'è da dire che per come lo presentano ha qualcosa di miracoloso, e forse lo ha davvero se mia madre ne ha avuto uno per all'incirca qualcosa come 15-20 anni. Poi non so perchè sia sparito di casa, ma conoscendola e conoscendo la sua originale capacità di rompere qualsiasi elettrodomestico con velocità warp, potrebbe essere riuscita a romperlo o più semplicemente essersene sbarazzata perchè stanca di averlo in giro. Sta di fatto che da quando non ha più il folletto (avevo all'incirca 18 anni) di aspirapolveri ne ha cambiati almeno 3, per una media di uno ogni 6 anni, se non di meno perchè mi sono persa un cambio io da qualche parte. E stendo un velo pietoso sulle lavatrici.

Note a sfavore?

Usa ancora i sacchetti usa e getta, che sinceramente li trovo poco ecologici, ma si giustificano dietro a fatto che con un sacchetto di quel tipo ( tri-stratificato con cerata anti-taglio ed elettrostatico) anche chi è allergico alla polvere può buttare via lo sporco senza rischiare attacchi allergici.

E poi il costo. Accidenti se costa. Infatti ti propongono interessanti vendite rateali senza istituti finanziari con bollettini postali o RID, e, a seconda della promozione, è con o senza interessi. Vero è che con quello che costa potrei pagarci una colf per un anno o due, che magari mi stira mi lava cucina e bagno, mi stende la lavatirce emagari mi rifà pure i letti, ma al folletto non devo pagare i contributi inps, non si ammala, e sicuramente mi lavora per più di un anno o due.

Ecco, ora prendo il mio dyson, con cui mi trovo bene e che ha un bel bidoncino ecologico al posto dei sacchetti, e provo a vedere se, senza spazzola rotante, (con tutti gli accessori che ha il folletto mi ricorda troppo jeeg robot d'acciaio) tira su lo stesso numero di peli dal divano nella zona non pulita dal folletto.

E poi per i vetri, acqua e ammoniaca, per gli angoli la scopa, per muri e parti alte scala e pannetto swiffer.....

martedì 1 novembre 2011

AAAAAMMMM!!!!

AAAAAMMMM!!!!
Ma dov'è andato il giorno di vacanza?

una domanica passata in poltrona con quasi tutti i mei ricami tra a miche a cazzeggiare, e un papà che si è preso totalmente cura della figlia, ed eccomi rilassata.

Sono da meno di 24 ore in casa: ho il groppo in gola, voglio piangere, distruggere tutto, vivo nel terrore che Marina si svegli nella sua normalissima iperattività di bimba di due anni che mi assorbe il 95%  delle attenzioni e delle energie, un mucchio di cose da fare perche la casa è uno schifo, tutti i miei gatti da visitare e prelevare il sangue perchè non ce n'è uno che mi convinca di stare veramente bene (beh no Shami si salva), le mosche ha fanno deciso che la mia casa è ospitalissima e non riesco a liberarmene nemmeno con gli insetticidi, Il lavoro che non riesco a farlo girare (e relativa paura di perderlo) dovendo ricercare materiale su una molecola e che non mi accontento di dati generici sulla famiglia molecolare, e ultimo ma non ultimo acidità di stomaco, nausea, dolori credo per lo più muscolari tra fascia lombare ed articolazione coxo-femorale ( l'anca per intenderci).

Addio trebbo, è stato bello sentirsi serene e rilassate anche se solo per un giorno.