Di tanto in tanto su FB compare "condividi se... sindrome di Down... bla bla bla... ma la maggior parte della gente non lo farà" ed io non condivido per partito preso, perchè il vittimismo mi sta abbastanza sulle palle.
Perciò stamattina condivido con voi il mio cappuccino con brioches.
Preso al bar Mario dove c'è Mario, mio coetaneo all'incirca, affetto da sindorme di Down.
Inanzitutto un avvertimento: se trovate che faccia una schiuma di latte fantastica, non diteglielo, a meno che non vogliate sentire un "seeeeeee....." accompagnato da eloquente braccio alzato. E' permaloso il giusto, e non vuole essere indorato.
Questa mattina entrando nel bar ho assistito alla segunte scena: padre di Mario seduto a leggere la gazzetta, Mario dietro il bancone come da turno.
"Mario, per piacere dai retta al papà, e non discutere" con il tono dolce, ma secco con cui si rimprovera un bambino. Non discuto sono dinamiche famigliari in cui non ci si mette il becco.
Vado al bancone e mentre mi prepara il mio cappuccino, gli dico di non prendersela, che tutti i genitori sono infondo brontoloni, e mi permtto di dirlo anche se sono ormai dall'altra parte della barricata.
Così mario si confida: discute col padre sul fatto che alla festa di compleanno di un suo collega lui vorrebbe andarci in jeans e maglione, mentre suo padre insiste sostiene che ci deve andare in giacca e cravatta. E mi chiede " Ma ti sembra?"
Sorrido e dico quello che penso.
Il papà è un uomo di una certa età ed ai suoi tempi si usava così, ma che ora sono cambiati e che effettivamente Mario non ha tutti i torti, essendo, tra l'altro un compleanno di coetanei, e non quello della bisnonna che " a certe cose" ci tiene.
Mi sono calata un attimo nei panni di Mario che con la sua faccia morbida e il naso a patatina va vestito di tutto punto alla festa di compleanno. Un pesce fuor d'acqua, uno come lui molto consapevole della sua condizione ( da qui il suo essere permaloso il giusto) a cui tutti probabilmente faranno dei complimenti di circostanza per l'abbigliamento. No non deve essere proprio bello, fare suo malgrado la figura dello zimbello, quando con molta probabilità, vista l'ignoranza media, è stato vittima di scherzi a suo tempo, e forse ancor oggi.
Finisco il cappuccino dopo essermi beccata il mio "seeeeeee....." accompagnato da eloquente braccio alzato, per avergli fatto i complimenti per la schiuma di latte, e Prima che vada alla cassa mario mi dice: " comunque io i compleanni li odio".
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