Oggi è successo....
capita che si Facebook di tanto in tanto ti arrivino messaggi da amici di amici che pur ricordardoti esattamente chi siano non hai proprio voglia di riallacciare i rapporti.
Ecco stamattina mi si presenta un messaggio in bacheca "Felicitazioni per quello che vedo in foto! Se sei Tal Laura di TAL Via allora dovremmo anche conoscerci".
Dopo tutte le volte che ho fatto finta di non ricordarmi, ora veramente non mi ricordo chi sia....
Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
sabato 12 dicembre 2009
giovedì 10 dicembre 2009
Irrimediabilmente mamma
Ieri mi hanno fatto scoprire questa canzone dello zecchino d'oro.
Ninna nanna mamma portami con te
nel tuo letto grande solo per un po'
una ninna nanna io ti canterò
e se ti addormenti mi addormenterò.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è
sette le scodelle sulla tavola del re
ninna nanna mamma ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è solo un chicco di caffè.
Dormono le case dorme la città
solo l'orologio suona e fa tic tac
anche la formica si riposa ormai
ma tu sei la mamma e non dormi mai.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è ... (ritornello)
Quando sarò grande comprerò per te
tante cose belle come fai per me
chiudi gli occhi e sogna quello che non hai
i tuoi sogni poi mi racconterai.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è
sette i piatti d'oro sulla tavola del re
ninna nanna mamma ce n'è uno anche per te
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu.
Ho pianto appena l'ho sentita, e piango ogni volta che la sento. Nonostante il fatto che di tanto in tanto mi guardo alo specchio e mi dico: "Oddio sono mamma!", commuiovendomi per questa canzoncina direi che sono decisametne irrimediabilmente mamma.
Ninna nanna mamma portami con te
nel tuo letto grande solo per un po'
una ninna nanna io ti canterò
e se ti addormenti mi addormenterò.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è
sette le scodelle sulla tavola del re
ninna nanna mamma ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è solo un chicco di caffè.
Dormono le case dorme la città
solo l'orologio suona e fa tic tac
anche la formica si riposa ormai
ma tu sei la mamma e non dormi mai.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è ... (ritornello)
Quando sarò grande comprerò per te
tante cose belle come fai per me
chiudi gli occhi e sogna quello che non hai
i tuoi sogni poi mi racconterai.
Ninna nanna mamma insalata non ce n'è
sette i piatti d'oro sulla tavola del re
ninna nanna mamma ce n'è uno anche per te
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu.
Ho pianto appena l'ho sentita, e piango ogni volta che la sento. Nonostante il fatto che di tanto in tanto mi guardo alo specchio e mi dico: "Oddio sono mamma!", commuiovendomi per questa canzoncina direi che sono decisametne irrimediabilmente mamma.
lunedì 7 dicembre 2009
Goodbye my boppy, welcome original boppy!
Il my boppy tagliato cucito ed imbottito con tanto ammmmmore ,mentre avevo ancora il pancione, ha retto l'arduo compito di "cuscino da allattamento" per 2 settimane, poi si è smosciato ed è rimasto lì. A sostituirlo il mio cuscino da notte, che ad onor del vero si è difeso bene, fino a che non ho scoperto che in realtà lui faceva finta di fare la parte del cuscino d'allattamento settimana scorsa quando la Marmocchia ha deciso di abbandonare i 4,990 kg per raggiungere la ragguardevole massa di 5,200 kg con "somma gioia" della mia schiena.
Votata al dolooore permanente, distoglievo il pensiero da esso leggendo il sito-blog-forum-quel-che-l'è veremamme dove trovo una serie di testmonianze, alcune scritte in modo davvero spassoso, sul boppy, perciò decido che è ora di vederlo di persona e valutare se è il caso di o di non.
quindi vado sul sito boppyworld e scopro che da prenatal a lodi lo vendono.
Perfetto! ieri, seconda domenica d'avvento, ( leggasi domenica in cui tutti i negozi sono aperti) Marmocchia, mami e papi si fiondano a Lodi city per scoprire che i negozi si sono aperti, ma che la piccola realtà di neo capoluogo di regione non contempla ancora gli "orario continuato". Quindi si attende in un bar pasticceria contemplando cappuccino e paste alla frutta l'arrivo delel 15.30.
Da prenatal scopro che loro il boppy ce l'hanno solo su ordinazione. O_o
Lo trovo un po' triste, sopratutto quando cercano di rifilarmi il cuscino salsicciotto legami-altrimenti-faccio-quel-che-voglio marchiato prenatal.
Ci si ributta in macchina direzione casa, pensando di fare una puntata ad un grosso negozio di giocattoli ed articoli per l'infanzia per vedere se lì magari....
Dopo che mami e papi si sono lustrati per benino gli occhi sui futiri regali di natale per la Marmocchia, mi rivolgo alla commessa e le chiedo: "Scusi avete il boppy?"
Ok non sei un negozio specializzato in neonatologia, quindi la faccia stupita ci sta alla parola "boppy", però se ti parlo di "cuscino da allattamento a forma di ferro di cavallo" non mi puoi far vedere un salsicciotto piegato a U in un sacchetto di plastica: va bene che siamo nella terra dei baluba, ma dovresti vedere dalla mia faccia che non sono indigena e non è il caso di vendermi fischi per fiaschi!
Ultimo tentativo: il negozio vicino a casa.
Stessa scena: salsicciotot piegato ad U spacciato epr ferro di cavallo. Quando alla signora le dico "no questo non è un ferro di cavallo è un salsicciotot piegato in una busta", lei risentita lo tira fuori per farmi vedere che non è un salsicciotto dritto! Aveva ragione: era a forma di boomerang, che comuque non è salsicciotto dritto quanto non è ferro di cavallo. Quando le dico che non è quello che cerco, e che non è possibile trovarlo in zona, mi risponde con " si vede che non è un buon prodotto e nessuno lo tiene!" Mi sono morsicata la lingua dal rispondere: "Se qui siete tutti legati all'idea si è sempre fatto così quindi va bene così, non è colpa mia!", ma la voglia era tanta.
Scoraggiata mi rituffo sul sito della boppy e digito Milano.
trovo il punto più vicino a me che sta comunque ad un bel 25-30 km da casa mia. Chiamo viste le prewgeresse deludendi esperienze.
"Si signora ne abbiamo un po' e se vuole abbiamo anche quello da esposizione così lo può provare!"
Oggi ho provato nel migliore dei modi il boppy: sono arrivata al negozio con la Marmocchia affamata e con il boppy sulle ginocchia nel camerino prova ho sodidsfatto el sue necessità culinarie.
Ora ho un boppy sul letto che mi attende per lavorare.
Votata al dolooore permanente, distoglievo il pensiero da esso leggendo il sito-blog-forum-quel-che-l'è veremamme dove trovo una serie di testmonianze, alcune scritte in modo davvero spassoso, sul boppy, perciò decido che è ora di vederlo di persona e valutare se è il caso di o di non.
quindi vado sul sito boppyworld e scopro che da prenatal a lodi lo vendono.
Perfetto! ieri, seconda domenica d'avvento, ( leggasi domenica in cui tutti i negozi sono aperti) Marmocchia, mami e papi si fiondano a Lodi city per scoprire che i negozi si sono aperti, ma che la piccola realtà di neo capoluogo di regione non contempla ancora gli "orario continuato". Quindi si attende in un bar pasticceria contemplando cappuccino e paste alla frutta l'arrivo delel 15.30.
Da prenatal scopro che loro il boppy ce l'hanno solo su ordinazione. O_o
Lo trovo un po' triste, sopratutto quando cercano di rifilarmi il cuscino salsicciotto legami-altrimenti-faccio-quel-che-voglio marchiato prenatal.
Ci si ributta in macchina direzione casa, pensando di fare una puntata ad un grosso negozio di giocattoli ed articoli per l'infanzia per vedere se lì magari....
Dopo che mami e papi si sono lustrati per benino gli occhi sui futiri regali di natale per la Marmocchia, mi rivolgo alla commessa e le chiedo: "Scusi avete il boppy?"
Ok non sei un negozio specializzato in neonatologia, quindi la faccia stupita ci sta alla parola "boppy", però se ti parlo di "cuscino da allattamento a forma di ferro di cavallo" non mi puoi far vedere un salsicciotto piegato a U in un sacchetto di plastica: va bene che siamo nella terra dei baluba, ma dovresti vedere dalla mia faccia che non sono indigena e non è il caso di vendermi fischi per fiaschi!
Ultimo tentativo: il negozio vicino a casa.
Stessa scena: salsicciotot piegato ad U spacciato epr ferro di cavallo. Quando alla signora le dico "no questo non è un ferro di cavallo è un salsicciotot piegato in una busta", lei risentita lo tira fuori per farmi vedere che non è un salsicciotto dritto! Aveva ragione: era a forma di boomerang, che comuque non è salsicciotto dritto quanto non è ferro di cavallo. Quando le dico che non è quello che cerco, e che non è possibile trovarlo in zona, mi risponde con " si vede che non è un buon prodotto e nessuno lo tiene!" Mi sono morsicata la lingua dal rispondere: "Se qui siete tutti legati all'idea si è sempre fatto così quindi va bene così, non è colpa mia!", ma la voglia era tanta.
Scoraggiata mi rituffo sul sito della boppy e digito Milano.
trovo il punto più vicino a me che sta comunque ad un bel 25-30 km da casa mia. Chiamo viste le prewgeresse deludendi esperienze.
"Si signora ne abbiamo un po' e se vuole abbiamo anche quello da esposizione così lo può provare!"
Oggi ho provato nel migliore dei modi il boppy: sono arrivata al negozio con la Marmocchia affamata e con il boppy sulle ginocchia nel camerino prova ho sodidsfatto el sue necessità culinarie.
Ora ho un boppy sul letto che mi attende per lavorare.
martedì 1 dicembre 2009
Letture
Come c'era da aspettarselo, ultimamente nelle letture sono stata un po' "monotematica". A ridosso del parto ho finito di leggere questo:
Scelto agli inizi della gravidanza, tra mille altri che parlavano di tante cose e di niente. Questo almeno ti dà delle dritte su come affrontare LA situazione. Perchè madri non si nasce, si diventa: anzi per dirla tutta Nasci mamma nel momento in cui il tuo marmocchio sta tirando il suo primo urlo (dopo che hai urlato te però!).
Libro bellissimo affrontato in gravidanza: ti dà un idea di massima su come relazionarti con il tuo bambino. Tante balle quelle dell'istinto materno! Hai questo fagottino piccolo rannicchiato ed indifeso che dipende da te, e se fosse SOLO per te non sapresti nemmeno da che parte incominciare per dargli la tetta, tant'è che te lo dicono le ostetriche e le infermiere del nido come fare. L'istinto materno, semmai sia questo, è quello che ti fa correre dal tuo fagottino quando piange perchè ti chiama ed ha bisogno di te. Peccato però che non si capisce, così come uno schioccar di dita, cosa voglia da te col suo pianto. Ecco questo libro è un po' un diogene per gli inizi di una nuova vita, perchè un'avventura che dura fino alla fine dei tuoi giorni E' una nuova vita. Per contro se è bellissimo affrontato in gravidanza, riletto nel puerperio ti fa porre (o almeno così è successo a me) mille dubbi ed interrogativi sul fatto che forse stai sbagliando qualcosa, o tutto, e non sai da che parte riprenderti. Ebbene nel mio caso sono ripartita da San Mylicon e vaffazum! Ho preso quello che mi serviva dal libro e l'ho adattato alla mia situazione. Il risultato ho realizzato un paio di settimane dopo che quello che ho fatto era ESATTAMENTE ciò che mi suggeriva il libro: "prendi 'ste linee di massima e adattale a te e al tuo bambino"
Intanto che realizzavo ciò leggevo questo libro:
Consigliatissimo!
Non è un manuale, o se lo è, lo è come "Inglese: lezioni semiserie" di Beppe Severgnini, cioè un libro che ti dà degli ottimi spunti, facendoti divertire, senza avere la pretesa di essere un manuale o un pezzo di saggistica. Intanto mi ha aiutato nel momento della poppatina. Mi spiego meglio: dal momento che quell'esserino fa il suo primo vagito, anche se non lo sai ancora, il tempo per te e per tutto quello che facevi un tempo è decisamente decimato. Puoi contarlo col contagocce. Quindi da brava donna quale sei, sei un essere multitasking e ti arrangerai come hai già fatto in altre occasioni a fare due o più cose contemporaneamente. Così, contravvenendo al dictat del primo libro "quando allatti dedicati a tuo figlio: non parlare al telefono, non distrarti etc" ho iniziato a leggere il libro di Paola Maraone e sono successe 2 cose. La prima è che leggendo non avevo la mente libera di pensare facendomi anche, e soprattutto, delle paranoie allucinanti, la seconda è che leggendo mi divertivo e rilassavo e questo si è riflesso positivamente su Marina.
Ho fatto tesoro di questa esperienza ed ora mentre allatto continuo a leggere. Ovvio che bisogna fare una scelta oculata di ciò che si sceglie: mica ti puoi leggere uno Stephen King, anche se ti piace il genere: e se ti si traumatizza il marmocchio? Perchè i bambini, a dispetto di quello che si può pensare della loro inermità (inermitudine? mah!), sono dannatamente empatici: se sei rilassato sono rilassati, se sei nervoso, apriti cielo! Così ho fatto una selezione di titoli tra quelli presenti nella mia bibblioteca che non ho ancora letto.
Per ora ho tirato fuori un classico della narrativa per ragazzi. James Mathiew Barrie: "Peter Pan e Wendy" che dovrebbe essere la versione romanzata dell'opera teatrale. E la cosa bella è che da questo Libro sto tirando fuori un metodo per combattere la difficoltà a riprendere sonno dopo le poppatine notturne ed anche l'insonnia!
Scelto agli inizi della gravidanza, tra mille altri che parlavano di tante cose e di niente. Questo almeno ti dà delle dritte su come affrontare LA situazione. Perchè madri non si nasce, si diventa: anzi per dirla tutta Nasci mamma nel momento in cui il tuo marmocchio sta tirando il suo primo urlo (dopo che hai urlato te però!).
Libro bellissimo affrontato in gravidanza: ti dà un idea di massima su come relazionarti con il tuo bambino. Tante balle quelle dell'istinto materno! Hai questo fagottino piccolo rannicchiato ed indifeso che dipende da te, e se fosse SOLO per te non sapresti nemmeno da che parte incominciare per dargli la tetta, tant'è che te lo dicono le ostetriche e le infermiere del nido come fare. L'istinto materno, semmai sia questo, è quello che ti fa correre dal tuo fagottino quando piange perchè ti chiama ed ha bisogno di te. Peccato però che non si capisce, così come uno schioccar di dita, cosa voglia da te col suo pianto. Ecco questo libro è un po' un diogene per gli inizi di una nuova vita, perchè un'avventura che dura fino alla fine dei tuoi giorni E' una nuova vita. Per contro se è bellissimo affrontato in gravidanza, riletto nel puerperio ti fa porre (o almeno così è successo a me) mille dubbi ed interrogativi sul fatto che forse stai sbagliando qualcosa, o tutto, e non sai da che parte riprenderti. Ebbene nel mio caso sono ripartita da San Mylicon e vaffazum! Ho preso quello che mi serviva dal libro e l'ho adattato alla mia situazione. Il risultato ho realizzato un paio di settimane dopo che quello che ho fatto era ESATTAMENTE ciò che mi suggeriva il libro: "prendi 'ste linee di massima e adattale a te e al tuo bambino"
Intanto che realizzavo ciò leggevo questo libro:
Consigliatissimo!
Non è un manuale, o se lo è, lo è come "Inglese: lezioni semiserie" di Beppe Severgnini, cioè un libro che ti dà degli ottimi spunti, facendoti divertire, senza avere la pretesa di essere un manuale o un pezzo di saggistica. Intanto mi ha aiutato nel momento della poppatina. Mi spiego meglio: dal momento che quell'esserino fa il suo primo vagito, anche se non lo sai ancora, il tempo per te e per tutto quello che facevi un tempo è decisamente decimato. Puoi contarlo col contagocce. Quindi da brava donna quale sei, sei un essere multitasking e ti arrangerai come hai già fatto in altre occasioni a fare due o più cose contemporaneamente. Così, contravvenendo al dictat del primo libro "quando allatti dedicati a tuo figlio: non parlare al telefono, non distrarti etc" ho iniziato a leggere il libro di Paola Maraone e sono successe 2 cose. La prima è che leggendo non avevo la mente libera di pensare facendomi anche, e soprattutto, delle paranoie allucinanti, la seconda è che leggendo mi divertivo e rilassavo e questo si è riflesso positivamente su Marina.
Ho fatto tesoro di questa esperienza ed ora mentre allatto continuo a leggere. Ovvio che bisogna fare una scelta oculata di ciò che si sceglie: mica ti puoi leggere uno Stephen King, anche se ti piace il genere: e se ti si traumatizza il marmocchio? Perchè i bambini, a dispetto di quello che si può pensare della loro inermità (inermitudine? mah!), sono dannatamente empatici: se sei rilassato sono rilassati, se sei nervoso, apriti cielo! Così ho fatto una selezione di titoli tra quelli presenti nella mia bibblioteca che non ho ancora letto.
Per ora ho tirato fuori un classico della narrativa per ragazzi. James Mathiew Barrie: "Peter Pan e Wendy" che dovrebbe essere la versione romanzata dell'opera teatrale. E la cosa bella è che da questo Libro sto tirando fuori un metodo per combattere la difficoltà a riprendere sonno dopo le poppatine notturne ed anche l'insonnia!
domenica 29 novembre 2009
Collaborazioni domestiche.
Domenica mattina, cambio delle lenzuola e dei pigiami (visto che sono dello stesso colore)
Io: Tato, metti per favore i pigiami nella lavatrice?
Luca: Li metto dentro?
Io: mah non so se ce li vuoi mettere sopra a mo' di cappellino....
A quanto pare non sono io l'unica rinco....nita in casa...
Domenica mattina, cambio delle lenzuola e dei pigiami (visto che sono dello stesso colore)
Io: Tato, metti per favore i pigiami nella lavatrice?
Luca: Li metto dentro?
Io: mah non so se ce li vuoi mettere sopra a mo' di cappellino....
A quanto pare non sono io l'unica rinco....nita in casa...
Vado sul Mercato e....
....Guardate un po' che amore di tutina ho trovato!
Ed abbiamo acneh già provato la cuffietta!
E per finire ora posso mostrarvi dal vivo il Gatto col Marsupio!
Ed abbiamo acneh già provato la cuffietta!
E per finire ora posso mostrarvi dal vivo il Gatto col Marsupio!
sabato 28 novembre 2009
Ohhhh là!
Finalmente c'ho qualcosa da scrivere anche qui. Si perchè la mia vita è attualmente fatta di poppate, pannolini, ruttini e nanne che lasciano ben poco spazio ad altro materiale ciarliero.
Oggi la mia amica Lalla mi manda questa mail:
"E’ una catena, ma innocua e simpatica.
Sei invitata/o a far parte di uno scambio di ricette. Spero che parteciperai.
Per favore, manda una ricetta alla persona che si trova al numero uno della lista qui sotto (anche se non la conosci).
Dovrebbe essere una ricetta rapida, facile e senza ingredienti rari.
La migliore e' quella ricetta che sai a memoria e che puoi scrivere anche subito.
Non ti stressare cercando chissà quale ricetta. Pensa alla ricetta che fai quando non sai che cucinare e non hai tempo di andare al supermercato; questa e' la ricetta ideale da condividere. Ti invito a lasciar volare la tua immaginazione e creatività....E' UN GIOCO MOLTO DIVERTENTE!
Dopo aver inviato la ricetta alla persona nº1 della lista qui sotto, copia questo testo in una nuova mail, metti il mio nome nella posizione nº1 e metti il tuo nome e indirizzo di posta elettronica nella posizione nº2.
Si devono vedere solo il tuo nome e il mio. Invia la mail a 20 amici.
Inviala come CCN (copia nascosta). Specifica da dove scrivi.
Se non puoi farlo entro 5 giorni, avvisami per correttezza nei confronti di tutti i partecipanti. Dovresti ricevere molte ricette.
É divertente vedere da dove arrivano! La gente generalmente non si ritira; tutti possiamo usare ricette nuove e facili. Il giro é rapido perché ci sono solo due persone nella lista e si partecipa una volta sola."
Oddio un tuffo nel passato!
Questa catena la conoscevo come la torta dell'amicizia, la ricetta dell'amicizia etc... ed era ancora una cosa manuense e postale! L'ultima lettera così, prima di questa, l'ho ricevuta ben oltre 20 anni fa: all'epoca l'elenco delle persone era 5, ma la dinamica la stessa. Ed ho SEMPRE partecipato, ma mai che abbia ricevuto una ricetta (d'altro canto mai che ne abbia spedita una!)
Così ho deciso che questa catena la farò, così un po' per nostalgia: le 20 destinatarie gli improperi sanno dove mandarmeli. ;)
Finalmente c'ho qualcosa da scrivere anche qui. Si perchè la mia vita è attualmente fatta di poppate, pannolini, ruttini e nanne che lasciano ben poco spazio ad altro materiale ciarliero.
Oggi la mia amica Lalla mi manda questa mail:
"E’ una catena, ma innocua e simpatica.
Sei invitata/o a far parte di uno scambio di ricette. Spero che parteciperai.
Per favore, manda una ricetta alla persona che si trova al numero uno della lista qui sotto (anche se non la conosci).
Dovrebbe essere una ricetta rapida, facile e senza ingredienti rari.
La migliore e' quella ricetta che sai a memoria e che puoi scrivere anche subito.
Non ti stressare cercando chissà quale ricetta. Pensa alla ricetta che fai quando non sai che cucinare e non hai tempo di andare al supermercato; questa e' la ricetta ideale da condividere. Ti invito a lasciar volare la tua immaginazione e creatività....E' UN GIOCO MOLTO DIVERTENTE!
Dopo aver inviato la ricetta alla persona nº1 della lista qui sotto, copia questo testo in una nuova mail, metti il mio nome nella posizione nº1 e metti il tuo nome e indirizzo di posta elettronica nella posizione nº2.
Si devono vedere solo il tuo nome e il mio. Invia la mail a 20 amici.
Inviala come CCN (copia nascosta). Specifica da dove scrivi.
Se non puoi farlo entro 5 giorni, avvisami per correttezza nei confronti di tutti i partecipanti. Dovresti ricevere molte ricette.
É divertente vedere da dove arrivano! La gente generalmente non si ritira; tutti possiamo usare ricette nuove e facili. Il giro é rapido perché ci sono solo due persone nella lista e si partecipa una volta sola."
Oddio un tuffo nel passato!
Questa catena la conoscevo come la torta dell'amicizia, la ricetta dell'amicizia etc... ed era ancora una cosa manuense e postale! L'ultima lettera così, prima di questa, l'ho ricevuta ben oltre 20 anni fa: all'epoca l'elenco delle persone era 5, ma la dinamica la stessa. Ed ho SEMPRE partecipato, ma mai che abbia ricevuto una ricetta (d'altro canto mai che ne abbia spedita una!)
Così ho deciso che questa catena la farò, così un po' per nostalgia: le 20 destinatarie gli improperi sanno dove mandarmeli. ;)
2 mesi
Ieri era il secondo complemese della Mimilotta.
Però la figura e me' fatta in questura andava sbloggata quindi il post sdolcinatamente mieloso e zuccheroso sul secondo complemese ve lo beccate oggi.
La Mimilotta ha concluso il secondo mese di vita ed è entrata nel terzo!
Bilancio dal 27 di settembre ad oggi:
E' aumentata di oltre 1 chilo e 600 grammi, si è allungata di sei centimetri, e alcune tutine le sono già corte (anche 2 del Power Ranger Mistic Force, anzi in una non ci è mai entrata proprio) i capelli le sono cresciuti, ma poco, in compenso le ciglia da bianco trasperente sono diventate bionde tanto da riuscirle a vedere senza sforzo, ma le sopracciglia, pur esistendo, latitano nel colorarsi. Il colore dei capelli? Boh il tanto decantato "è rossa!" dell'immediato post partum probabilmente era frutto di allucinazioni da sforzo, tant'è che il colore è un qualcosa di chiaro indefinito che a seconda di come prende la luce pare avere delle sfumature ramate, sempre che non siano frutto di allucinazioni da allattamento.
Gli occhioni sono di quel blu grigio indefinito che rimarrà tale per parecchio tempo ancora: mi da da sperare che vedendoli blu-grigi rimangano poi chiari, come ho letto da qualche parte. E sono molto vispi: siamo ancora alla fase " guardo quella macchia strana là che è distante e mi piace anche se nonc apisco bene cosa sia".
Ha delle cosciotte cicciottellissime! Anche se i piedini sono qualcosa di spettacolare: mo fanno impazzire.... Beh a dire a verità mi fa impazzire qualsiasi parte del suo corpicino bonsai-in-crescita: cosi miniaturisticamente perfetto e funzionante!
Il bagnetto è una pratica indolore: non si lamenta (tranne la volta che per errore l'acqua era a 39°C), se c'è tanta acqua da galleggiare sgambetta un po', e spalanca la bocca tutte le volte che le faccio scivolare un po' d'acqua lungo il collo. Da qualche giorno abbiamo introdotto un blando massaggio posto bagno: in ptatica si tratta di carezze oleosesu tutti il corpo. Il primo giorno un po' di indifferenza, il secondo la faccia " che cos'è questa roba qui, ah già me lo ha fatot pure ieri", e il terzo giorno una faccina apprezzante, o almeno così mi pare. Fatto è che a parte ieri ( ma ha dormito parecchio durante la giornata) il blando massaggino me l'ha tenuta nel mondo dei sogni il primo giorno per 5 poi il secondo per 7 ore e mezza fi-la-te!
Tiene su la testa abbastanza bene, con lo svantaggio che si agita molto più di prima in braccio e la mia schiena comincia già a mandare i primi "sentiti ringraziamenti".
Oggi è un po' noiosa, ma credo che la colpa sia del circolo vizioso "ha dormito troppo durante il girono ieri, ha dormito male la notte, ho dormito la male la notte perchè si svegliava, sono stanca e nervosa perchè ho dormito male"
Maledetti circoli viziosi.
Ah: ha anche ampliato la gamma di suoni che emette.
A parte i botti che giungono dall'interno del pannolino e i boati emessi con l'aiuto del ruttinologo, al pianto nelle sue modulazioni, pappa, nanna, cacca, pancia, bua (sperimentato quest'ultimo la prima volta pizzicandola per errore nel chiuderle un bottone automatico della tutina) adesso abbiamo qualche "ghi" e "ghe" che immagino siano una sorta di apprezzamento per "le macchie strane là", qualche "eh" soprattutto nel sonno,e quel "arf" "arf" simile all'affanno di un maniaco sessuale, che non ho anc ora ben collegato per cosa lo faccia. Ah e ride. Si ma solo mentre sogna.
Il singhiozzo permane, adesso finalmente non ce l'ha ad ogni poppata, ma a complicare le cose ora non si riattacca alla tetta per quelle due o tre ciucciate stoppa-singhiozzo. Anzi mi guarda torva col cipiglio " che diavolo cerchi di farmi fare mamma?"
Ecco ha solo 2 mesi e della mamma già non si fida più.
Però la figura e me' fatta in questura andava sbloggata quindi il post sdolcinatamente mieloso e zuccheroso sul secondo complemese ve lo beccate oggi.
La Mimilotta ha concluso il secondo mese di vita ed è entrata nel terzo!
Bilancio dal 27 di settembre ad oggi:
E' aumentata di oltre 1 chilo e 600 grammi, si è allungata di sei centimetri, e alcune tutine le sono già corte (anche 2 del Power Ranger Mistic Force, anzi in una non ci è mai entrata proprio) i capelli le sono cresciuti, ma poco, in compenso le ciglia da bianco trasperente sono diventate bionde tanto da riuscirle a vedere senza sforzo, ma le sopracciglia, pur esistendo, latitano nel colorarsi. Il colore dei capelli? Boh il tanto decantato "è rossa!" dell'immediato post partum probabilmente era frutto di allucinazioni da sforzo, tant'è che il colore è un qualcosa di chiaro indefinito che a seconda di come prende la luce pare avere delle sfumature ramate, sempre che non siano frutto di allucinazioni da allattamento.
Gli occhioni sono di quel blu grigio indefinito che rimarrà tale per parecchio tempo ancora: mi da da sperare che vedendoli blu-grigi rimangano poi chiari, come ho letto da qualche parte. E sono molto vispi: siamo ancora alla fase " guardo quella macchia strana là che è distante e mi piace anche se nonc apisco bene cosa sia".
Ha delle cosciotte cicciottellissime! Anche se i piedini sono qualcosa di spettacolare: mo fanno impazzire.... Beh a dire a verità mi fa impazzire qualsiasi parte del suo corpicino bonsai-in-crescita: cosi miniaturisticamente perfetto e funzionante!
Il bagnetto è una pratica indolore: non si lamenta (tranne la volta che per errore l'acqua era a 39°C), se c'è tanta acqua da galleggiare sgambetta un po', e spalanca la bocca tutte le volte che le faccio scivolare un po' d'acqua lungo il collo. Da qualche giorno abbiamo introdotto un blando massaggio posto bagno: in ptatica si tratta di carezze oleosesu tutti il corpo. Il primo giorno un po' di indifferenza, il secondo la faccia " che cos'è questa roba qui, ah già me lo ha fatot pure ieri", e il terzo giorno una faccina apprezzante, o almeno così mi pare. Fatto è che a parte ieri ( ma ha dormito parecchio durante la giornata) il blando massaggino me l'ha tenuta nel mondo dei sogni il primo giorno per 5 poi il secondo per 7 ore e mezza fi-la-te!
Tiene su la testa abbastanza bene, con lo svantaggio che si agita molto più di prima in braccio e la mia schiena comincia già a mandare i primi "sentiti ringraziamenti".
Oggi è un po' noiosa, ma credo che la colpa sia del circolo vizioso "ha dormito troppo durante il girono ieri, ha dormito male la notte, ho dormito la male la notte perchè si svegliava, sono stanca e nervosa perchè ho dormito male"
Maledetti circoli viziosi.
Ah: ha anche ampliato la gamma di suoni che emette.
A parte i botti che giungono dall'interno del pannolino e i boati emessi con l'aiuto del ruttinologo, al pianto nelle sue modulazioni, pappa, nanna, cacca, pancia, bua (sperimentato quest'ultimo la prima volta pizzicandola per errore nel chiuderle un bottone automatico della tutina) adesso abbiamo qualche "ghi" e "ghe" che immagino siano una sorta di apprezzamento per "le macchie strane là", qualche "eh" soprattutto nel sonno,e quel "arf" "arf" simile all'affanno di un maniaco sessuale, che non ho anc ora ben collegato per cosa lo faccia. Ah e ride. Si ma solo mentre sogna.
Il singhiozzo permane, adesso finalmente non ce l'ha ad ogni poppata, ma a complicare le cose ora non si riattacca alla tetta per quelle due o tre ciucciate stoppa-singhiozzo. Anzi mi guarda torva col cipiglio " che diavolo cerchi di farmi fare mamma?"
Ecco ha solo 2 mesi e della mamma già non si fida più.
venerdì 27 novembre 2009
Vai diritto in Questura passando per la Posta
Non sono le idee che mancano per i post. Manca il tempo minimo per raccoglierle, metterle in ordine, e scriverle, anche perche se ti vengono mentre allatti, non puoi metterti al pc: non solo per una questione di rispetto verso il tuo marmocchio, ma anche tecnica: le mani le hai entrambe impegnate, una sotto il marmocchio, una per reggere e indirizzare la tetta.
Ma oggi devo. Devo perchè ne vale la pena. Oggi sono stata in Questura per il passaporto. Ma facciamo un passo indietro come dice il buon Lucarelli, anzi due.
Il primo passo ci porta a martedì 24 novembre in un ufficio postale della provoncia Lodigiana. Esattamente a Sant'angelo Lodigiano, dove una neo mamma di quasi due mesi sta scribacchiando carte, pagando bollettino al ministero degli interni, bollo elettronico (l'evoluzione pronto-stampa della vecchia marca da bollo) e commissione postale, per farsi rilasciare un passaporto in cui vi sia scritto il nome della figlia. Solo il nome perchè la foto ci va solo se ha più di dieci anni.
Il secondo passo, ci porta più indietro nel tempo. La neomamma ha solo pochi giorni quando la raggiunge la notizia. "a Natale si va a Berlino, a trovare la neo nonna" altrimenti detta "la suocera". Questo fatto la fa riflettere: ho una bimba piccola, sebbene si sia all'interno della comunità europea avere un documento per lei è buona cosa.
Così oggi ero in questura, nonostante abbia fatto la pratica in poste, perchè alle poste hanno smarrito una fototessera necessaria per inoltrare la pratica. Lo so perchè un agente della polizia di stato, mi chiama alle 9.30 per dirmi che la foto manca. Alle 9.45 mi chiama l'ufficio postale che smarrisce le foto come Cenerentola le sue scarpe, per dirmi che la questura li ha avvisati della foto mancante, e che l'hanno ritrovata e non c'è bisogno che mi muova: ci pensano loro a spedirla. Ma è tardi nel mentre è successo un altro fatto per il quale andare in questura è bene. Facciamo, sempre ocme dice il buon Lucarelli, un altro passo indietro. Ed una giravolta. Falla un 'altra volta. Guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu. Smack.
E'il mattino del 25 novembre e come tutte le mattine il neo papà guarda i siti dei giornali. Sono alle prese col cambio pannolino, quando sento provenire dalla cucina, sede dei pc, un gran bestemmione. Ed il motivo è questo qui. Pare che il governo di punto in bianco abbia deciso di adeguarsi con effetto im-me-dia-to ad una direttiva UE per cui non è più possibile inserire sul passaporto dei genitori i figli minorenni, ma che debbano avere un passaporto tutto loro. Il che, se da una parte è molto sensato, dall'altra è assurdamente ridicolo: come si può ritenere valido un documento che mostra la foto di un bimbo di pochi mesi quando lo stesso ha pochi anni?
Così imbacucco la marmocchia facendola diventare un fagotto-confettino rosa, e si parte tutti e tre, come gli orsi della fiaba di riccioli d'oro, alla volta prima della posta, a recuperare la foto scarpetta, poi della questura sia per portar la foto che per capire che fare, dato che, l'agente Vladi non sa nemmeno lui se le richieste pervenute da altri uffici possano essere ritenute valide o no, ma che intanto posso fare il lasciapassare da vidimare poi in questura per l'espatrio.
Arrivata in questura trovo un altro agente, che non sa nulla della mia pratica con la foto mancante ed inizia a cercarla dovunque, finchè gli urlo attraverso il vetro" agente la mia pratica è qui: riconosco la foto!"
La domanda è obbligatoria: considerato che la richiesta per il passaporto con minore a carico l'ho fatta il 24, viene ritenuta valida?
"Signora, la sua richiesta a noi è arrivata ieri che era il 26. Si figuri che a me hanno detto ieri, il 26, che non dovevo più accettare le pratiche con il minore a carico dal 25. E lo sono venuto a sapere dal telegiornale. A noi almeno lo dovrebbero dire 15 giorni prima per informarci ed informare la gente."
Il pensiero-commento sorge spontaneo: "wow! che perfetta informazione che fa il governo ai vari ministeri ed agli enti sottoposti!"
La pratica per il passaporto viene comunque aperta, giacchè lo scherzetto in tasse e commissioni costa un bel 100 euro, e seguendo la dritta dell'agente della telefonata, richiedo il modulo per la vidimazione pro espatrio.
"Signora, quando ha il lasciapassare dal comune viene qui con quello, il modulo, fotocopia della carta d'identità dei genitori e firma della mamma, del papà,(e) della bambina."
"Ma come fa a firmare mia figlia che ha solo 2 mesi???"
"..." dell'agente
"..." della neo mamma
altro
"..." della neo mamma
"O_o" della neo mamma che realizza che la (e), l'ha sentita solo lei, sprofondando in un totale imbarazzo da rincoglionita.
Per fortuna certi "dati" non vengono riportati sui documenti.
Ma oggi devo. Devo perchè ne vale la pena. Oggi sono stata in Questura per il passaporto. Ma facciamo un passo indietro come dice il buon Lucarelli, anzi due.
Il primo passo ci porta a martedì 24 novembre in un ufficio postale della provoncia Lodigiana. Esattamente a Sant'angelo Lodigiano, dove una neo mamma di quasi due mesi sta scribacchiando carte, pagando bollettino al ministero degli interni, bollo elettronico (l'evoluzione pronto-stampa della vecchia marca da bollo) e commissione postale, per farsi rilasciare un passaporto in cui vi sia scritto il nome della figlia. Solo il nome perchè la foto ci va solo se ha più di dieci anni.
Il secondo passo, ci porta più indietro nel tempo. La neomamma ha solo pochi giorni quando la raggiunge la notizia. "a Natale si va a Berlino, a trovare la neo nonna" altrimenti detta "la suocera". Questo fatto la fa riflettere: ho una bimba piccola, sebbene si sia all'interno della comunità europea avere un documento per lei è buona cosa.
Così oggi ero in questura, nonostante abbia fatto la pratica in poste, perchè alle poste hanno smarrito una fototessera necessaria per inoltrare la pratica. Lo so perchè un agente della polizia di stato, mi chiama alle 9.30 per dirmi che la foto manca. Alle 9.45 mi chiama l'ufficio postale che smarrisce le foto come Cenerentola le sue scarpe, per dirmi che la questura li ha avvisati della foto mancante, e che l'hanno ritrovata e non c'è bisogno che mi muova: ci pensano loro a spedirla. Ma è tardi nel mentre è successo un altro fatto per il quale andare in questura è bene. Facciamo, sempre ocme dice il buon Lucarelli, un altro passo indietro. Ed una giravolta. Falla un 'altra volta. Guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu. Smack.
E'il mattino del 25 novembre e come tutte le mattine il neo papà guarda i siti dei giornali. Sono alle prese col cambio pannolino, quando sento provenire dalla cucina, sede dei pc, un gran bestemmione. Ed il motivo è questo qui. Pare che il governo di punto in bianco abbia deciso di adeguarsi con effetto im-me-dia-to ad una direttiva UE per cui non è più possibile inserire sul passaporto dei genitori i figli minorenni, ma che debbano avere un passaporto tutto loro. Il che, se da una parte è molto sensato, dall'altra è assurdamente ridicolo: come si può ritenere valido un documento che mostra la foto di un bimbo di pochi mesi quando lo stesso ha pochi anni?
Così imbacucco la marmocchia facendola diventare un fagotto-confettino rosa, e si parte tutti e tre, come gli orsi della fiaba di riccioli d'oro, alla volta prima della posta, a recuperare la foto scarpetta, poi della questura sia per portar la foto che per capire che fare, dato che, l'agente Vladi non sa nemmeno lui se le richieste pervenute da altri uffici possano essere ritenute valide o no, ma che intanto posso fare il lasciapassare da vidimare poi in questura per l'espatrio.
Arrivata in questura trovo un altro agente, che non sa nulla della mia pratica con la foto mancante ed inizia a cercarla dovunque, finchè gli urlo attraverso il vetro" agente la mia pratica è qui: riconosco la foto!"
La domanda è obbligatoria: considerato che la richiesta per il passaporto con minore a carico l'ho fatta il 24, viene ritenuta valida?
"Signora, la sua richiesta a noi è arrivata ieri che era il 26. Si figuri che a me hanno detto ieri, il 26, che non dovevo più accettare le pratiche con il minore a carico dal 25. E lo sono venuto a sapere dal telegiornale. A noi almeno lo dovrebbero dire 15 giorni prima per informarci ed informare la gente."
Il pensiero-commento sorge spontaneo: "wow! che perfetta informazione che fa il governo ai vari ministeri ed agli enti sottoposti!"
La pratica per il passaporto viene comunque aperta, giacchè lo scherzetto in tasse e commissioni costa un bel 100 euro, e seguendo la dritta dell'agente della telefonata, richiedo il modulo per la vidimazione pro espatrio.
"Signora, quando ha il lasciapassare dal comune viene qui con quello, il modulo, fotocopia della carta d'identità dei genitori e firma della mamma, del papà,(e) della bambina."
"Ma come fa a firmare mia figlia che ha solo 2 mesi???"
"..." dell'agente
"..." della neo mamma
altro
"..." della neo mamma
"O_o" della neo mamma che realizza che la (e), l'ha sentita solo lei, sprofondando in un totale imbarazzo da rincoglionita.
Per fortuna certi "dati" non vengono riportati sui documenti.
venerdì 20 novembre 2009
Myllicon Santo Subito!
Mentre padre e figlia dormono alla grande io intento il processo di canonizzazione per il Mylicon, che dopo due notti passate ad essere letteralmente il materasso di Marina, mi ha concesso una giornata ed una notte tranquille (più la seconda della prima).
Santo anche perchè piace. Prima di somministrare un farmaco alal mia marmocchia, lo assaggio epr sapere che sapore ha: insomma a me rifilavano medicine che facevano schifo dicendomi "è buono ti fa bene" (vi ricordate che schifo era lo sciroppo Bactrim?), a me di fare la m..da così proprio no, se devo dire una frase del genere, voglio essere sicura che sia veramente buono, oppure poter essere onesta e dire " tesoro, fa schifo anche a me, ma va preso se vuoi stare bene". (beh magari troverò una parola alternativa a "schifo")
Comunque detto questo, che al momento posso dire ma non sortisce ancora grosse reazioni nella mia marmocchietta, il Mylicon è buono e rispecchia bene le promesse di " aroma lampone ed estratto di vaniglia" riportati nella sua composizione. Ha il difetto di non essere intuitivamente somministrabile ad un bambino allattato al seno col suo contagocce incorporato e al richiesta di essere diluito in acqua. Ci ho messo un attimo ieri mattina nel rincoglionimento post notte semi insonne a capire come fare: si fa come coi cani e gatti: se non posso mettergli la pipetta in bocca si versa il contenuto su un cucchaino , meglio ancora una tazzina visto che va pure diluito, e lo si tira su con una siringa senz'ago.
Dicevo "Santo anche perchè piace": dovreste vedere come se la gode quando le faccio cadere le gocce di acqua e Mylicon in bocca! Poco ci manca che si metta a ghe-ghe-ggiare.
Così dopo le somministrazioni di ieri, sta notte abbiamo dormito come ghiri tutte e due (il papà dorme quasi sempre come un ghiro, perchè lui le tette non ce le ha!) e stamattina mentre la cambiavo da capo a piedi epr il primo vero devasto cacchifero pannolino-body-tutina fatto non sul fasciatoio ero talmente ben messa da pensare alla terra di mezzo e ai bebè.
Si si terra di mezzo e bebè! perchè Tolkien mi sa che di marmocchi non ne ha mai parlato nel suo mondo mitologico.
Così ci ho pensato io.
I bambini elfici sono semplicemente angelici. Non piangono mai, si addormentano senza essere mai esausti, non pesano affatto sulle braccia e non hanno coliche. Le mamme elfe non hanno problemi di chili di troppo, smagliature, ne travagli lunghi ed estenuanti.
I bambini dei nani nascono già con la barba. Sono sempre ingrugniti con tutti tranne che con la mamma , ma devono essere soli a sorriderle. Adorano il latte sostanzioso, per questo al mamma nana mangia cose molto sostanziose. Producono grandi boati di sedere. Attenzione: le nane durante il parto possono diventare molto violente.
I bambini Hobbit sono SEMPRE attaccati alla tetta. Le mamme hobbit di questo ne sono felici perchè vedono che i loro piccolini hanno appetito il che è indice di ottima salute. Si staccano solo per cambiare tetta e in quel caso si prendono la briga di sorridere a chiunque, e le mamme ne approfittano per per il cambio che deve essere rapido altrimenti il piccolo hobbit piange perchè ha fame. Dopo il parto le mamme hobbit sono in grado di svuotare la dispensa per la fame.
I bambini umani sono come li conosciamo di già.
Dei bambini dei Dunedainn non si sa nulla, come di quelli degli Ent, visto che hanno perso le Entesse, ma si sospetta che nasconano come ghiande e vengano sotterrati, fino a che non si sviluppano da soli.
Santo anche perchè piace. Prima di somministrare un farmaco alal mia marmocchia, lo assaggio epr sapere che sapore ha: insomma a me rifilavano medicine che facevano schifo dicendomi "è buono ti fa bene" (vi ricordate che schifo era lo sciroppo Bactrim?), a me di fare la m..da così proprio no, se devo dire una frase del genere, voglio essere sicura che sia veramente buono, oppure poter essere onesta e dire " tesoro, fa schifo anche a me, ma va preso se vuoi stare bene". (beh magari troverò una parola alternativa a "schifo")
Comunque detto questo, che al momento posso dire ma non sortisce ancora grosse reazioni nella mia marmocchietta, il Mylicon è buono e rispecchia bene le promesse di " aroma lampone ed estratto di vaniglia" riportati nella sua composizione. Ha il difetto di non essere intuitivamente somministrabile ad un bambino allattato al seno col suo contagocce incorporato e al richiesta di essere diluito in acqua. Ci ho messo un attimo ieri mattina nel rincoglionimento post notte semi insonne a capire come fare: si fa come coi cani e gatti: se non posso mettergli la pipetta in bocca si versa il contenuto su un cucchaino , meglio ancora una tazzina visto che va pure diluito, e lo si tira su con una siringa senz'ago.
Dicevo "Santo anche perchè piace": dovreste vedere come se la gode quando le faccio cadere le gocce di acqua e Mylicon in bocca! Poco ci manca che si metta a ghe-ghe-ggiare.
Così dopo le somministrazioni di ieri, sta notte abbiamo dormito come ghiri tutte e due (il papà dorme quasi sempre come un ghiro, perchè lui le tette non ce le ha!) e stamattina mentre la cambiavo da capo a piedi epr il primo vero devasto cacchifero pannolino-body-tutina fatto non sul fasciatoio ero talmente ben messa da pensare alla terra di mezzo e ai bebè.
Si si terra di mezzo e bebè! perchè Tolkien mi sa che di marmocchi non ne ha mai parlato nel suo mondo mitologico.
Così ci ho pensato io.
I bambini elfici sono semplicemente angelici. Non piangono mai, si addormentano senza essere mai esausti, non pesano affatto sulle braccia e non hanno coliche. Le mamme elfe non hanno problemi di chili di troppo, smagliature, ne travagli lunghi ed estenuanti.
I bambini dei nani nascono già con la barba. Sono sempre ingrugniti con tutti tranne che con la mamma , ma devono essere soli a sorriderle. Adorano il latte sostanzioso, per questo al mamma nana mangia cose molto sostanziose. Producono grandi boati di sedere. Attenzione: le nane durante il parto possono diventare molto violente.
I bambini Hobbit sono SEMPRE attaccati alla tetta. Le mamme hobbit di questo ne sono felici perchè vedono che i loro piccolini hanno appetito il che è indice di ottima salute. Si staccano solo per cambiare tetta e in quel caso si prendono la briga di sorridere a chiunque, e le mamme ne approfittano per per il cambio che deve essere rapido altrimenti il piccolo hobbit piange perchè ha fame. Dopo il parto le mamme hobbit sono in grado di svuotare la dispensa per la fame.
I bambini umani sono come li conosciamo di già.
Dei bambini dei Dunedainn non si sa nulla, come di quelli degli Ent, visto che hanno perso le Entesse, ma si sospetta che nasconano come ghiande e vengano sotterrati, fino a che non si sviluppano da soli.
sabato 14 novembre 2009
Cassetti Mentali
Come diceva il prof. Scanziani durante le sue lezioni di anatomia patologica, quando ci troviamo davanti a un caso clinico dobbiamo aprire i cassetti mentali in cui abbiamo messo le nostre informazioni.
Ebbene i cassetti mentali esistono! e non solo per l'anatomia patologica...
Stamattina nel dormiveglia mi si è riaperto un cassetto mentale da cui è sbucata fuori dopo parecchi anni questa cosa qui:
"In una casetta
laggiù nel bosco nero
c'era un cow-boy che si chiamava Piero.
E la sua cavalla
dormiva nella stalla,
mentre lui beveva allegramente il the.
Il cow-boy Arturo
pian pian scavalcò il muro
e la sua cavalla gli rubò: oibò!
Ma l'indiano bello
col chiodo nel cervello,
prese la cavalla e gliela riportò"
Ma alla realtà più che un cassetto è stata riportata alla luce una cassettiera! Già perchè mentre preparavo la colazione (dopo una notte più in bianco che dormita) sono saltate fuori una dietro l'altra:
"Se sei felice tu lo sai batti le mani (battere le mani due volte) x2
Se sei felice tu lo sai, e mostrarmelo vorrai
Se sei felice tu lo sai batti le mani (battere le mani due volte)
Se sei felice tu lo sai batti i piedi ...
Se sei felice tu lo sai schiocca le dita ...
Se sei felice tu lo sai manda un bacio...
Se sei felice tu lo sai dillo a me ...
Se sei felice tu lo sai cuoricino ...
Se sei felice tu lo sai fai tutto insieme fare tutti i gesti insieme)"
Che nella mia personale versione in realtà fa anche altre cose tra cui fare le boccacce, le pernacchie, le smorfie,
agitare le chiappe... e soprattutto le mosse si sommano le une alle altre finendo inesorabilmente a ridere come matti.
E subito dopo un ricordo dell'asilo delle suore...
"Ho incontrato stamattina mentre andavo a lavorare
il lattaio, il postino, e la guardia comunal.
Per la prima volta vedo gente intorno a me.
Ieri non ci badavo, non so proprio perché.
Viva la gente la trovi ovunque vai
viva la gente simpatica più che mai!
Se più gente guardasse
alla gente con favor
avremmo meno gente difficile
e più gente di cuor."
A queste vanno sommate altre canzoncine che si sono manifestate nei giorni precedenti come "la saponetta" testo dei Lupetti che non riesco a trovare, e "c'è un albero piantato".
Sarà Marina che me le riporta alla mente o la mancanza di sonno?
Ebbene i cassetti mentali esistono! e non solo per l'anatomia patologica...
Stamattina nel dormiveglia mi si è riaperto un cassetto mentale da cui è sbucata fuori dopo parecchi anni questa cosa qui:
"In una casetta
laggiù nel bosco nero
c'era un cow-boy che si chiamava Piero.
E la sua cavalla
dormiva nella stalla,
mentre lui beveva allegramente il the.
Il cow-boy Arturo
pian pian scavalcò il muro
e la sua cavalla gli rubò: oibò!
Ma l'indiano bello
col chiodo nel cervello,
prese la cavalla e gliela riportò"
Ma alla realtà più che un cassetto è stata riportata alla luce una cassettiera! Già perchè mentre preparavo la colazione (dopo una notte più in bianco che dormita) sono saltate fuori una dietro l'altra:
"Se sei felice tu lo sai batti le mani (battere le mani due volte) x2
Se sei felice tu lo sai, e mostrarmelo vorrai
Se sei felice tu lo sai batti le mani (battere le mani due volte)
Se sei felice tu lo sai batti i piedi ...
Se sei felice tu lo sai schiocca le dita ...
Se sei felice tu lo sai manda un bacio...
Se sei felice tu lo sai dillo a me ...
Se sei felice tu lo sai cuoricino ...
Se sei felice tu lo sai fai tutto insieme fare tutti i gesti insieme)"
Che nella mia personale versione in realtà fa anche altre cose tra cui fare le boccacce, le pernacchie, le smorfie,
agitare le chiappe... e soprattutto le mosse si sommano le une alle altre finendo inesorabilmente a ridere come matti.
E subito dopo un ricordo dell'asilo delle suore...
"Ho incontrato stamattina mentre andavo a lavorare
il lattaio, il postino, e la guardia comunal.
Per la prima volta vedo gente intorno a me.
Ieri non ci badavo, non so proprio perché.
Viva la gente la trovi ovunque vai
viva la gente simpatica più che mai!
Se più gente guardasse
alla gente con favor
avremmo meno gente difficile
e più gente di cuor."
A queste vanno sommate altre canzoncine che si sono manifestate nei giorni precedenti come "la saponetta" testo dei Lupetti che non riesco a trovare, e "c'è un albero piantato".
Sarà Marina che me le riporta alla mente o la mancanza di sonno?
venerdì 13 novembre 2009
Quello che non ti dicono...
Quando sei incinta, le amiche le mamme e le zie ti raccontano tante cose tra cui le più "scomode" sono i rigurgitini, le sveglie di notte, le colichine gassose, se va male le coliche vere e proprie, per poi non parlare dei dentini.....
Ma nessuno, ripeto nessuno, ti dice che i bambini possono fare la pupù a spruzzo raggiungendo distanze considerevoli!
Ma nessuno, ripeto nessuno, ti dice che i bambini possono fare la pupù a spruzzo raggiungendo distanze considerevoli!
Rediviva!
Sta sera, nonstante abbia pure pensato di non farlo, sono andata in piscina per un tuffo con bombole e pinne, mollando il papi a casa con la marmocchia, e questo mi ha ri-ge.ne-ra-ta!!!!
Tanto che sono qui pronta a sparlare un po' della terra dei baluba e dei suoi abitanti autoctoni.
Ci siamo resi conto, io e il papi, che gli autoctoni quando vedono Marina, anzi quando vedono un neonato, esordiscono con "caaaaarrrrraaaa!!!!!"
Questo suono pluriarticolato con una molteplicità di A e di R, a seconda del paesino da cui si proviene, è una variante di " cara" , che nelle zone pi ù periferiche delal balubalandia può diventare un "caaaarrrrrrriii!!!!"
Comunuqe giusto per sparlare di una baluba d.o.c. ,che ho rivisto sta sera, e che se non l'avessi vista sarei pier stata meglio, ho sentito la variante con 5 A 10 R 15 A in chiusura.
Qualcosa di allucinante! O_o
Sta sera, nonstante abbia pure pensato di non farlo, sono andata in piscina per un tuffo con bombole e pinne, mollando il papi a casa con la marmocchia, e questo mi ha ri-ge.ne-ra-ta!!!!
Tanto che sono qui pronta a sparlare un po' della terra dei baluba e dei suoi abitanti autoctoni.
Ci siamo resi conto, io e il papi, che gli autoctoni quando vedono Marina, anzi quando vedono un neonato, esordiscono con "caaaaarrrrraaaa!!!!!"
Questo suono pluriarticolato con una molteplicità di A e di R, a seconda del paesino da cui si proviene, è una variante di " cara" , che nelle zone pi ù periferiche delal balubalandia può diventare un "caaaarrrrrrriii!!!!"
Comunuqe giusto per sparlare di una baluba d.o.c. ,che ho rivisto sta sera, e che se non l'avessi vista sarei pier stata meglio, ho sentito la variante con 5 A 10 R 15 A in chiusura.
Qualcosa di allucinante! O_o
giovedì 12 novembre 2009
Trova Le Differenze
Si ringrazia Raffaello Sanzio per aver concesso l'uso dell'immagine di uno dei suoi cherubini.
mercoledì 11 novembre 2009
Non c'è due senza tre.
E per quello che è successo non è per niente bello.
Del gattone grigio ne ho già parlato nel post precedente. Il fatto è accaduto giovedì 29 ottobre.
Domenica 25 ottobre ho inviato in clinica un altro micio di 15 anni con insufficienza epatica per l'ultimo gesto caritatevole che si possa fare.
Lui era l'uno.
Il gattone grigio il due.
Mistral, quello che è scappato per non farsi tagliare i maroni ed è stato ritrovato 19 giorni dopo, è il tre.
Ora basta.
Non provo tristezza, non provo vuoto, non provo nulla tranne un grande frustrazione perchè vorrei solo stare in pace un po', non dover pensare ad affari veterinari incastrati tra una poppata e l'altra. Anche perchè sta volta per il decesso di Mistral potrebbe intervenire la ASL per un cane aggressivo.
Purtroppo dico "potrebbe" perchè le prove che sia stato questo cane ad ucciderlo non le ho, posso al massimo avere un pezzo di carta dell'istituto di anatomia patologica che accerta la morte per traumi da morso, da allegare alle foto di questo cane libero nel campo dietro casa dopo aver già ricevuto una diffida dai Carabinieri dal lasciarlo libero, e da allegare all'esposto con testimoni per l'uccisione di un altro gatto.
Ora devo trovare la forza di scrivere la relazione su ciò che è accaduto, firmarlo come veterinario e mandarlo alle autorità competenti, sperando che il pericolo di "cane aggressivo lasciato libero in terreno pubblico che fin'ora ha fortunatamente ucciso solo gatti" basti per far recepire che la prossima vittima potrebbe essere un bambino.
E per quello che è successo non è per niente bello.
Del gattone grigio ne ho già parlato nel post precedente. Il fatto è accaduto giovedì 29 ottobre.
Domenica 25 ottobre ho inviato in clinica un altro micio di 15 anni con insufficienza epatica per l'ultimo gesto caritatevole che si possa fare.
Lui era l'uno.
Il gattone grigio il due.
Mistral, quello che è scappato per non farsi tagliare i maroni ed è stato ritrovato 19 giorni dopo, è il tre.
Ora basta.
Non provo tristezza, non provo vuoto, non provo nulla tranne un grande frustrazione perchè vorrei solo stare in pace un po', non dover pensare ad affari veterinari incastrati tra una poppata e l'altra. Anche perchè sta volta per il decesso di Mistral potrebbe intervenire la ASL per un cane aggressivo.
Purtroppo dico "potrebbe" perchè le prove che sia stato questo cane ad ucciderlo non le ho, posso al massimo avere un pezzo di carta dell'istituto di anatomia patologica che accerta la morte per traumi da morso, da allegare alle foto di questo cane libero nel campo dietro casa dopo aver già ricevuto una diffida dai Carabinieri dal lasciarlo libero, e da allegare all'esposto con testimoni per l'uccisione di un altro gatto.
Ora devo trovare la forza di scrivere la relazione su ciò che è accaduto, firmarlo come veterinario e mandarlo alle autorità competenti, sperando che il pericolo di "cane aggressivo lasciato libero in terreno pubblico che fin'ora ha fortunatamente ucciso solo gatti" basti per far recepire che la prossima vittima potrebbe essere un bambino.
domenica 1 novembre 2009
Teorie Paranormali
Ho notato che tutte le volte che qualcuno mi chiede: "Ma ti fa dormire la notte?" "Ma mangia?" "Ma piange? perchè non la sentiamo mai", ed altre cosette del genere a cui io rispondo con un: "Beh non mi posso lamentare", giustamente Marina me ne fa pentire, com'è giust'appunto capitato ieri notte in cui ho dormito poco e niente e male.
Però non credo possa essere un infamata di una bimba, ma credo che ci sia qualcos'altro, o meglio sto elaborando la mia teoria paranormale.
Incominciamo dal fatto che esistono mamme con bambini difficili, che le tengono veramente sveglie che hanno coliche ogni volta che mangiano e che urlano da svegliare un quartiere intero, senza pensare a nulla di patologico, ovviamente. Quindi mamme in queste condizioni possono inconsciamente nutrire un po' di sana invidia di fronte a quelle mamme che hanno bambini tranquilli, no? E che fine fa questa inconsapevole invidia? Ecco, aleggia come la fantozziana nuvoletta della pioggia del gitante, pronta a colpire la mamma che asserisce innocentemente: "Il mio bambino è tranquillo non mi dà problemi".
E così...
E così mi capita che ogni fottuta volta che dico: "non mi posso lamentare di mia figlia", accade qualcosa tipo la notte in cui di dormire nel lettino non se ne parla, o ci si sveglia ogni ora e mezza, o rimane nervosa tutto il giorno.
Perciò parto con uno scaramantico "Ma fatevi un po' i ca77i vostri!" per chi fa ste domande, e sopratutto inzierò a lamentarmi anch'io per delle vaccate. Se ne starà ben lontana sta nuvolette dell'invidia no?
Però non credo possa essere un infamata di una bimba, ma credo che ci sia qualcos'altro, o meglio sto elaborando la mia teoria paranormale.
Incominciamo dal fatto che esistono mamme con bambini difficili, che le tengono veramente sveglie che hanno coliche ogni volta che mangiano e che urlano da svegliare un quartiere intero, senza pensare a nulla di patologico, ovviamente. Quindi mamme in queste condizioni possono inconsciamente nutrire un po' di sana invidia di fronte a quelle mamme che hanno bambini tranquilli, no? E che fine fa questa inconsapevole invidia? Ecco, aleggia come la fantozziana nuvoletta della pioggia del gitante, pronta a colpire la mamma che asserisce innocentemente: "Il mio bambino è tranquillo non mi dà problemi".
E così...
E così mi capita che ogni fottuta volta che dico: "non mi posso lamentare di mia figlia", accade qualcosa tipo la notte in cui di dormire nel lettino non se ne parla, o ci si sveglia ogni ora e mezza, o rimane nervosa tutto il giorno.
Perciò parto con uno scaramantico "Ma fatevi un po' i ca77i vostri!" per chi fa ste domande, e sopratutto inzierò a lamentarmi anch'io per delle vaccate. Se ne starà ben lontana sta nuvolette dell'invidia no?
sabato 31 ottobre 2009
murphy 3
Se dovete fare qualcosa e decidete di aspettare la prossima poppata per garantirvi il tempo necessario, il neonato dormirà MOLTO più del previsto, e appena svegliato non vi darà un attimo di tregua per le successive ore indispensabili a fare quanto programmato.
venerdì 30 ottobre 2009
A volte ho proprio bisogno di sfogarmi.
In sé sta volta non ce l'ho con nessuno ma con la tensione e il nervosismo che si è creato ieri per una
situazione che si è pure conclusa male, anche se c'è un amaro lato positivo.
Partiamo dal fatto che sono in maternità. Quindi dovrei pensare strettamente a me e a Marina, giusto?
Ma così non è.
Ho scelto di lavorare come veterinarioa domicilio nel paese in cui vivo e questo mi comporta il fatto che non
esiste sabato ne domenica, e di persè non mi socccerebbe, ma non esiste nememno la maternità, e chi ci è passata sa
quanto è difficile ritagliarsi dieci minuti per sé, figuriamoci far saltar fuori il tempo per una visita.
Certo si può rispondere " sono in maternità andatevene da un altro veterinario" ma è certo che il cliente non lo
rivedo più e di questi tempi checchè ci sia qualcuno che sostiene che la crisi è finita, la crisi c'è ancora e in
un mondo lavorativo sovraffolato come quello veterinario ti devi tenere il cliente anche per 2 pulciosissimi euro. Quando li prendo.
Due settimane fa mi sono dovuta organizzare per una sterilizzazione d'urgenza, e relativi controlli seguenti. Eh vabbeh questa era un emergenza.
Ieri verso l'una del pomeriggio, mi citofona la cliente-vicina di casa che mi dice: "credo mi abbiano avvelenato il
gatto". I gatti qui dalle mie parti vanno in giro liberi, e certi incidenti, fortuiti o no, capitano.
Il gatto in questione è un bel micione di un anno grigio tigrato con due maroni da far impallidire quelli di Cuneo.
Ma non è avvelenato. Questo bel micio è un reale "sfigatto" che a sei mesi di vita ha manifestato sindrome urinaria
felina, una patologia che in genere non compare prima dei 5 anni di vita. Ma lui a sei mesi ce l'aveva di già e
questo è un biglietto di sola andata sul rapido per il cimitero.
Così i "sintomi da avvelenamento" erano in realtà i sintomi dell'intossicamento per ritenzione urinaria. In pratica
il micio in questione erano giorni che non faceva la pipì come avrebbe dovuto.
La diagnosi la faccio in meno di un minuto, e non c'è altro da fare che mettergli un catetere urinario.
La faccio breve: tra problemi di tempo e di costi da sostenere, i proprietari ci mettono oltre un ora a decidere, e il lavoro che volevo delegare a qualcun'altro perchè i ritmi delle poppate non mi consentono di affrontarlo, ricade comunque su di me, dal trasporto del gatto in clinica all'operazione vera e propria. Non critico i proprietari, per carità, i loro problemi non sono di quelli liquidabili con "se vuoi un animale te ne devi prendere cura per bene" a volte si arriva al punto in cui sei veramente in una situazione che nessuno vorrebbe trovarsi, ed è per questo che, accidenti a me, alla mia passione per il mio lavoro e al rispetto per la vita, mi sono ritrovata a correre tra il nutrire mia figlia e cercare di salvare un gatto che purtroppo ci ha lasciato proprio sul tavolo operatorio.
Non so se quelle tre ore che ha dovuto attendere tra quando l'ho visitato a quando gli ho svuotato la vescica avrebbero fatto la differenza tra la vita e la morte, ma so che a me l'interrompere il pranzo per visitarlo (e finirlo in piedi), il cercare di convincere i proprietari a farlo operare, il giro di telefonate per avvisare dell'arrivo del gatto in delega, poi disdire, per poi ritrovarmi a dover correre io sballottando mia figlia perchè non c'è una regolarità certa tra una poppata e l'altra ed anche se ci fosse stata non sarei stata certa io di farcela in tempo ad operarlo, mi ha snervata.
Non so poi quanto la mia frustrazione di ieri abbia influito su Marina, ma fatto sta che da stamatitna prestissimo poppa irregolarmente e dorme male, e iul mio stato di frustrazione e stanchezza aumenta.
Non vedo l'ora di andare a dormire sta sera sperando di infondere un po' di serenità a mia figlia: se dorme lei dormo anch'io.
In questi casi mi odio per la grande disponibilità che dò nel mio lavoro e per la passione che nutro, perchè poi va a finire che le persone, prima o poi, se ne approfittano.
P.S. Non c'entra ma visto che si tratta di sfoghi....
Ho una gran voglia di ricamare, ma non ho tempo ne forza: anche questo mi manda in sbattimento, per fortuna molto modico.
In sé sta volta non ce l'ho con nessuno ma con la tensione e il nervosismo che si è creato ieri per una
situazione che si è pure conclusa male, anche se c'è un amaro lato positivo.
Partiamo dal fatto che sono in maternità. Quindi dovrei pensare strettamente a me e a Marina, giusto?
Ma così non è.
Ho scelto di lavorare come veterinarioa domicilio nel paese in cui vivo e questo mi comporta il fatto che non
esiste sabato ne domenica, e di persè non mi socccerebbe, ma non esiste nememno la maternità, e chi ci è passata sa
quanto è difficile ritagliarsi dieci minuti per sé, figuriamoci far saltar fuori il tempo per una visita.
Certo si può rispondere " sono in maternità andatevene da un altro veterinario" ma è certo che il cliente non lo
rivedo più e di questi tempi checchè ci sia qualcuno che sostiene che la crisi è finita, la crisi c'è ancora e in
un mondo lavorativo sovraffolato come quello veterinario ti devi tenere il cliente anche per 2 pulciosissimi euro. Quando li prendo.
Due settimane fa mi sono dovuta organizzare per una sterilizzazione d'urgenza, e relativi controlli seguenti. Eh vabbeh questa era un emergenza.
Ieri verso l'una del pomeriggio, mi citofona la cliente-vicina di casa che mi dice: "credo mi abbiano avvelenato il
gatto". I gatti qui dalle mie parti vanno in giro liberi, e certi incidenti, fortuiti o no, capitano.
Il gatto in questione è un bel micione di un anno grigio tigrato con due maroni da far impallidire quelli di Cuneo.
Ma non è avvelenato. Questo bel micio è un reale "sfigatto" che a sei mesi di vita ha manifestato sindrome urinaria
felina, una patologia che in genere non compare prima dei 5 anni di vita. Ma lui a sei mesi ce l'aveva di già e
questo è un biglietto di sola andata sul rapido per il cimitero.
Così i "sintomi da avvelenamento" erano in realtà i sintomi dell'intossicamento per ritenzione urinaria. In pratica
il micio in questione erano giorni che non faceva la pipì come avrebbe dovuto.
La diagnosi la faccio in meno di un minuto, e non c'è altro da fare che mettergli un catetere urinario.
La faccio breve: tra problemi di tempo e di costi da sostenere, i proprietari ci mettono oltre un ora a decidere, e il lavoro che volevo delegare a qualcun'altro perchè i ritmi delle poppate non mi consentono di affrontarlo, ricade comunque su di me, dal trasporto del gatto in clinica all'operazione vera e propria. Non critico i proprietari, per carità, i loro problemi non sono di quelli liquidabili con "se vuoi un animale te ne devi prendere cura per bene" a volte si arriva al punto in cui sei veramente in una situazione che nessuno vorrebbe trovarsi, ed è per questo che, accidenti a me, alla mia passione per il mio lavoro e al rispetto per la vita, mi sono ritrovata a correre tra il nutrire mia figlia e cercare di salvare un gatto che purtroppo ci ha lasciato proprio sul tavolo operatorio.
Non so se quelle tre ore che ha dovuto attendere tra quando l'ho visitato a quando gli ho svuotato la vescica avrebbero fatto la differenza tra la vita e la morte, ma so che a me l'interrompere il pranzo per visitarlo (e finirlo in piedi), il cercare di convincere i proprietari a farlo operare, il giro di telefonate per avvisare dell'arrivo del gatto in delega, poi disdire, per poi ritrovarmi a dover correre io sballottando mia figlia perchè non c'è una regolarità certa tra una poppata e l'altra ed anche se ci fosse stata non sarei stata certa io di farcela in tempo ad operarlo, mi ha snervata.
Non so poi quanto la mia frustrazione di ieri abbia influito su Marina, ma fatto sta che da stamatitna prestissimo poppa irregolarmente e dorme male, e iul mio stato di frustrazione e stanchezza aumenta.
Non vedo l'ora di andare a dormire sta sera sperando di infondere un po' di serenità a mia figlia: se dorme lei dormo anch'io.
In questi casi mi odio per la grande disponibilità che dò nel mio lavoro e per la passione che nutro, perchè poi va a finire che le persone, prima o poi, se ne approfittano.
P.S. Non c'entra ma visto che si tratta di sfoghi....
Ho una gran voglia di ricamare, ma non ho tempo ne forza: anche questo mi manda in sbattimento, per fortuna molto modico.
martedì 27 ottobre 2009
Alla "come viene, viene."
Di tanto in tanto riesco a trovare un attimo di quiete, o forse decido semplicemente di non pensare alle tante cose che ci sarebbero da fare per cazzeggiare al PC tra le ML, il forum di babywhisperer, alla ricerca di informazioni utili, e perchè no pensare anche ai blogs, perchè scrivere mi manca parecchio.
Così oggi in occasione del primo complemese della belva, che stanotte mi ha tolto un' ora bonus di sonno, facciamo un post un po' alla come viene, viene.
Iniziamo dai gatti.
For the courage Awards the winner is....
Si si proprio il gatto fifone, quello che appena entra un estraneo in casa si volatilizza come l'azoto liquido all'aria, è lui quello che è entrato nel lettino con la marmocchia dormiente, ed è sempre lui che quando la marmocchia dorme nel lettone con noi non si fa scrupoli ad infilarsi sotto le coperte sotto i piedini di Marina! Inoltre la foto è stata fatta almeno 2 settimane fa quindi la cosa è diciamo "datata".
Ma più datata ancora è l' istituzione di una nuova disciplina olimpica.
Dopo essere stati messi al corrente da mamigà che l'inzozzamento del pannolino appena cambiato è disciplina olimpica ormai nota, abbiamo deciso di farne una nostra: il sonno sincronizzato!
Io e Marina abbiamo iniziato già in ospedale a fare le prime performances di sonno sincornizzato ( testimone la tizia che era in stanza con me), poi ci si è provato anche col papi e bisogna ammettere che anche loro due non se la cavano male.
E per ultima cosa, ma non ultima, in questo mese sono arrivati altri pensierini di cui non ho fatto le foto, non per cattiveria, ma proprio per mancanza di tempo e di testa. Comunque ne approfitto per ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno pensato a Marina.
Così oggi in occasione del primo complemese della belva, che stanotte mi ha tolto un' ora bonus di sonno, facciamo un post un po' alla come viene, viene.
Iniziamo dai gatti.
For the courage Awards the winner is....
Shami!
Si si proprio il gatto fifone, quello che appena entra un estraneo in casa si volatilizza come l'azoto liquido all'aria, è lui quello che è entrato nel lettino con la marmocchia dormiente, ed è sempre lui che quando la marmocchia dorme nel lettone con noi non si fa scrupoli ad infilarsi sotto le coperte sotto i piedini di Marina! Inoltre la foto è stata fatta almeno 2 settimane fa quindi la cosa è diciamo "datata".
Ma più datata ancora è l' istituzione di una nuova disciplina olimpica.
Dopo essere stati messi al corrente da mamigà che l'inzozzamento del pannolino appena cambiato è disciplina olimpica ormai nota, abbiamo deciso di farne una nostra: il sonno sincronizzato!
Io e Marina abbiamo iniziato già in ospedale a fare le prime performances di sonno sincornizzato ( testimone la tizia che era in stanza con me), poi ci si è provato anche col papi e bisogna ammettere che anche loro due non se la cavano male.
E per ultima cosa, ma non ultima, in questo mese sono arrivati altri pensierini di cui non ho fatto le foto, non per cattiveria, ma proprio per mancanza di tempo e di testa. Comunque ne approfitto per ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno pensato a Marina.
A volte ci osno degli articoli su giornali veterinari che mi lasciano decisamente basita.
Stamatitna trovo: "Intubare una cavia: Più sicuro se eseguito sotto guida endoscopica"
A parte che mi viene da dire "e grazie al ca': anche il cane o il gatto sono più sicuri se eseguiti con assistenza endoscopica, vedi meglio ciò che stai facendo", ma io mi chiedo, conoscendo le cliniche che ci sono dalle mie parti, e conoscendo le tasche strette dei clienti sia le braccina corte generalizzate, "ma in quale cavolo di clinica (privata mica universitaria!) ti intubano una cavia e soprattutto in endoscopia!"
Stamatitna trovo: "Intubare una cavia: Più sicuro se eseguito sotto guida endoscopica"
A parte che mi viene da dire "e grazie al ca': anche il cane o il gatto sono più sicuri se eseguiti con assistenza endoscopica, vedi meglio ciò che stai facendo", ma io mi chiedo, conoscendo le cliniche che ci sono dalle mie parti, e conoscendo le tasche strette dei clienti sia le braccina corte generalizzate, "ma in quale cavolo di clinica (privata mica universitaria!) ti intubano una cavia e soprattutto in endoscopia!"
domenica 25 ottobre 2009
Non fatelo mai e poi mai
Non va mai e poi mai fatto.
Cosa?
Dire qualsiasi cosa di bello e positivo tipo " toh che bello Marina sta regolarizzando le poppate ogni tre ore"
Ecco io ho fatto questo errore giovedì mattina dopo 3 gironi passati a spaccare il minuto ( e non scherzo sullo "spaccare il minuto") ogni tre ore per la poppata. Giovedì mattina, l'ho scritto in un forum che come tanti altri e meglio perderlo che trovarlo ( insomma ci sono ricascata coi forum) e giust'appunto mezz'ora dopo Marina si è scatenata in poppate irregolari, sveglie fringantissime (per quello che il suo frignare) e disturbi di pancia.
E tutt'ora sta continuando questa situazione un po' caotica.
Grazie al cielo la mia guru personale, Anna, che ha 4 figli (direi che un po' di esperienza lei ce l'ha e può essre il mio guru), mi ha confermato che mi sono ritrovata di fronte a delle coliche e che il massagigno della pancia fatto a pancia in giù è un toccasana.
Questo un po' mi salva perchè riesco ad affrontare la situazione per tempo.
Il problema, o altrimenti detto "il fattore snervante" è che adesso con queste poppate irregolari non riesco talvolta ad avere nememno il tempo per fare la pipì. Alla mattina in pratica riuscire a fare colazione è un impresa. Non è tanto il fatto che Marina abbia bisogno di me o del suo papà, ma il fatto che è così irregolare da non lasciarti nemmeno il tempo per respirare.
Passerà. Su questo almeno ci conto.
Cosa?
Dire qualsiasi cosa di bello e positivo tipo " toh che bello Marina sta regolarizzando le poppate ogni tre ore"
Ecco io ho fatto questo errore giovedì mattina dopo 3 gironi passati a spaccare il minuto ( e non scherzo sullo "spaccare il minuto") ogni tre ore per la poppata. Giovedì mattina, l'ho scritto in un forum che come tanti altri e meglio perderlo che trovarlo ( insomma ci sono ricascata coi forum) e giust'appunto mezz'ora dopo Marina si è scatenata in poppate irregolari, sveglie fringantissime (per quello che il suo frignare) e disturbi di pancia.
E tutt'ora sta continuando questa situazione un po' caotica.
Grazie al cielo la mia guru personale, Anna, che ha 4 figli (direi che un po' di esperienza lei ce l'ha e può essre il mio guru), mi ha confermato che mi sono ritrovata di fronte a delle coliche e che il massagigno della pancia fatto a pancia in giù è un toccasana.
Questo un po' mi salva perchè riesco ad affrontare la situazione per tempo.
Il problema, o altrimenti detto "il fattore snervante" è che adesso con queste poppate irregolari non riesco talvolta ad avere nememno il tempo per fare la pipì. Alla mattina in pratica riuscire a fare colazione è un impresa. Non è tanto il fatto che Marina abbia bisogno di me o del suo papà, ma il fatto che è così irregolare da non lasciarti nemmeno il tempo per respirare.
Passerà. Su questo almeno ci conto.
ninna nanna...
Oggi mi son sentito il gatto che canticchiava questa come ninna nanna...
però il Davide ha fatto anche una vera ninna nanna... quindi vi lascio anche questa :)
però il Davide ha fatto anche una vera ninna nanna... quindi vi lascio anche questa :)
lunedì 19 ottobre 2009
Guardarsi allo specchio e....
.... vedersi mamma.
Vedo un viso che mi ritorna, è famigliare, ma non è il mio. Poi osservo meglio. Sembra il mio invecchiato maturato, sembra quello di una Laura che però è mamma. E' allucinante ma è così, ti cambia il volto. Saranno le poppate notturne, o chi lo sa.
So che sono cambiata, più o meno come il bruco che diventa farfalla.
.... vedersi mamma.
Vedo un viso che mi ritorna, è famigliare, ma non è il mio. Poi osservo meglio. Sembra il mio invecchiato maturato, sembra quello di una Laura che però è mamma. E' allucinante ma è così, ti cambia il volto. Saranno le poppate notturne, o chi lo sa.
So che sono cambiata, più o meno come il bruco che diventa farfalla.
venerdì 16 ottobre 2009
Sono viva, ma senza niente da raccontare per il sacco.
Beh semplicemente sto facendo la mamma a tempo pieno, estraniata completamente dal mondo: voglia di vedere la TV zero, tanto sonno, e la lettura è moooolto limitata a riviste specializzate di pannolini e creme all'ossido di zinco, e poco ci manca che non mi ricordi come si tiene l'ago in mano.
Ed è tanto bello quanto sconvolgente. Non credo ci sia nulla al mondo di paragonabile. Si possono fare molti cambiamenti nella propria vita, ma nulla è così definitivo come un bambino. Come c'è scritto in un libro che sto leggendo "sarai mamma per tutta la vita" e non credo ci sia molto altro al mondo di paragonabile.
A parte essere GDS.
Beh semplicemente sto facendo la mamma a tempo pieno, estraniata completamente dal mondo: voglia di vedere la TV zero, tanto sonno, e la lettura è moooolto limitata a riviste specializzate di pannolini e creme all'ossido di zinco, e poco ci manca che non mi ricordi come si tiene l'ago in mano.
Ed è tanto bello quanto sconvolgente. Non credo ci sia nulla al mondo di paragonabile. Si possono fare molti cambiamenti nella propria vita, ma nulla è così definitivo come un bambino. Come c'è scritto in un libro che sto leggendo "sarai mamma per tutta la vita" e non credo ci sia molto altro al mondo di paragonabile.
A parte essere GDS.
murphy 2
Se un neonato dovesse (apparentemente per caso) fare la poppata in un momento propizio per tutti, sta preparando una vendetta più grande.
Cose Ordinarie Che Diventano Straordinarie
Mettetevi nei miei panni:
Iniziate ad 11 anni a "fare la babysitter" alla vostra cuginetta ( quella grande parac..a che se ne va alle Galapagos in viaggio premio) continuate a fare la tata saltuariamente fino ai 17, per poi farne un lavoretto di tutto rispetto fino ai 30, e in tutto questo periodo leggete, raccontate ed inventate fiabe a Sara, Francesca, Silvia, Andrea, Mattia, Simone, Maddy Giuseppe, Bea, Cami e Bernardo, vi viene una sorta di "callo" no?
Ecco ve lo dico io viene. Viene tanto che ti devi fare una sorta di doccia fredda mentre stai raccontando una fiaba "a caso" (non ditemi che non avete capito di che fiaba sto parlando) per intrattenere una bimba che fa versetti e non ha voglia di starsene nel lettino mentre sistemate la biancheria che vi hanno stirato, per renderti conto che quella non è "una fiaba raccontata come tante", ma è la prima fiaba che racconti a tua figlia che è lì nel lettino e che sta calma ad appisolarsi perchè sente che è la tua voce che le parla, la voce della mamma.
Questa è una cosa ordinaria che però è straordinaria: straordinaria perchè la fai con la naturalezza con cui lo hai fatto per i figli degli altri per tante volte, ma questa volta non è per il bambino di qualcun'altro, e per la tua piccola fagottina che sa di latte, bebygella e pupù. (Beh l'ultimo forse non a tutti può risultare come un profumo "romantico" ma ammetto che la pupù del tuo fagottino è diversa come odore da quella degli altri)
Per mamigà: si si la fiaba è quella, ma senza il "patapim e patapam" che piace a PRMF: insomma a quasi 3 settimane ci vuole una versione dai toni più soft.
Iniziate ad 11 anni a "fare la babysitter" alla vostra cuginetta ( quella grande parac..a che se ne va alle Galapagos in viaggio premio) continuate a fare la tata saltuariamente fino ai 17, per poi farne un lavoretto di tutto rispetto fino ai 30, e in tutto questo periodo leggete, raccontate ed inventate fiabe a Sara, Francesca, Silvia, Andrea, Mattia, Simone, Maddy Giuseppe, Bea, Cami e Bernardo, vi viene una sorta di "callo" no?
Ecco ve lo dico io viene. Viene tanto che ti devi fare una sorta di doccia fredda mentre stai raccontando una fiaba "a caso" (non ditemi che non avete capito di che fiaba sto parlando) per intrattenere una bimba che fa versetti e non ha voglia di starsene nel lettino mentre sistemate la biancheria che vi hanno stirato, per renderti conto che quella non è "una fiaba raccontata come tante", ma è la prima fiaba che racconti a tua figlia che è lì nel lettino e che sta calma ad appisolarsi perchè sente che è la tua voce che le parla, la voce della mamma.
Questa è una cosa ordinaria che però è straordinaria: straordinaria perchè la fai con la naturalezza con cui lo hai fatto per i figli degli altri per tante volte, ma questa volta non è per il bambino di qualcun'altro, e per la tua piccola fagottina che sa di latte, bebygella e pupù. (Beh l'ultimo forse non a tutti può risultare come un profumo "romantico" ma ammetto che la pupù del tuo fagottino è diversa come odore da quella degli altri)
Per mamigà: si si la fiaba è quella, ma senza il "patapim e patapam" che piace a PRMF: insomma a quasi 3 settimane ci vuole una versione dai toni più soft.
mercoledì 14 ottobre 2009
Sono viva!
Va bene va bene, adesso lo dico anch'io: avere un figlio ti stravolge la vita!
Insomma quello che puoi immaginare dopo venti anni come tata è distante oltre mille miglia dalla realtà di un numero indeterminato di notti da dormire modello via crucis di tappe poppata-pannolino. E visto che ci sono preciso che come personal "Lola" di Marina non c'è scampo: le tappe sono tuuutte mie. "Stranamente" ora non soffro più di insonnia.
Detto fra noi, a parte quei momenti in cui si fa il wrestling della tetta (testolina che vaga a destra e manca in modo frenetico con bocca a paperotta semi ululante e mamma che cerca di porgere la tetta in modo consono) è magnifico vederla poppare. Meglio ancora quando si stacca con quella faccettina beata, pasciuta e sorridente da gourmeta che ha mangiato in modo divino!
Siamo a metà (quasi) della terza settimana: Le prime due le ho passate fuori dalla grazia divina, e per fortuna mi hanno detto essere normale per il 99% delle "prime mamme": dalla beatitudine goffa ed inamovibile del pancione, passi per un momemto più o meno lungo ma molto "intenso" per poi essere coccolata per 2-3 giorni da infermiere ed ostetriche senza avere veramente null'altro da fare che porgere la tetta, cambiare il pannolino, dormire, riposare etc...
Poi torni a casa e il tuo universo, ordinato o incasinato che sia come lo è sempre stato, fa da incudine al martello marmocchia arrivata e in meno di 24 ore sei un hamburger che deve ripigliarsi nella sua forma umana diventando un giocoliere per far fronte a tutto ciò che c'è da fare (con e senza aiuti esterni) possibilmente senza strafare, che nel mio caso vuol dire " prendersi a dosi omeopatiche". Il tutto escludendo l'ottovolante ormonale-emotivo post-partum, e i fastidi fisici e psicologici di episiotomia e lochiazioni. Ah condiamolo anche da una bella paranoia in seconda settimana del tipo: "oddio sto perdendo il latte!"
Tranquilli il latte c'è, e la Lola m'invidia.
Intanto attendo la prossima chiamata latte. Con pane e nutella.
Insomma quello che puoi immaginare dopo venti anni come tata è distante oltre mille miglia dalla realtà di un numero indeterminato di notti da dormire modello via crucis di tappe poppata-pannolino. E visto che ci sono preciso che come personal "Lola" di Marina non c'è scampo: le tappe sono tuuutte mie. "Stranamente" ora non soffro più di insonnia.
Detto fra noi, a parte quei momenti in cui si fa il wrestling della tetta (testolina che vaga a destra e manca in modo frenetico con bocca a paperotta semi ululante e mamma che cerca di porgere la tetta in modo consono) è magnifico vederla poppare. Meglio ancora quando si stacca con quella faccettina beata, pasciuta e sorridente da gourmeta che ha mangiato in modo divino!
Siamo a metà (quasi) della terza settimana: Le prime due le ho passate fuori dalla grazia divina, e per fortuna mi hanno detto essere normale per il 99% delle "prime mamme": dalla beatitudine goffa ed inamovibile del pancione, passi per un momemto più o meno lungo ma molto "intenso" per poi essere coccolata per 2-3 giorni da infermiere ed ostetriche senza avere veramente null'altro da fare che porgere la tetta, cambiare il pannolino, dormire, riposare etc...
Poi torni a casa e il tuo universo, ordinato o incasinato che sia come lo è sempre stato, fa da incudine al martello marmocchia arrivata e in meno di 24 ore sei un hamburger che deve ripigliarsi nella sua forma umana diventando un giocoliere per far fronte a tutto ciò che c'è da fare (con e senza aiuti esterni) possibilmente senza strafare, che nel mio caso vuol dire " prendersi a dosi omeopatiche". Il tutto escludendo l'ottovolante ormonale-emotivo post-partum, e i fastidi fisici e psicologici di episiotomia e lochiazioni. Ah condiamolo anche da una bella paranoia in seconda settimana del tipo: "oddio sto perdendo il latte!"
Tranquilli il latte c'è, e la Lola m'invidia.
Intanto attendo la prossima chiamata latte. Con pane e nutella.
mercoledì 7 ottobre 2009
giovedì 1 ottobre 2009
A casa!
Grazie a tutte e ai tutti per le felicitazioni e belle parole.
Siamo a casa da poco meno di 24 ore e sono letteralmente stravolta, ma oltre a ringraziarvi avevo dimenticato di spiegare a Luca come mettere le foto in splinder. ;)
Siamo a casa da poco meno di 24 ore e sono letteralmente stravolta, ma oltre a ringraziarvi avevo dimenticato di spiegare a Luca come mettere le foto in splinder. ;)
lunedì 28 settembre 2009
sempre foto...
Ne ho aggiunte un altro paio... quindi direttamente il link all'album... almeno non c'e' bisogno di prenderle una per una :)
http://www.facebook.com/album.php?aid=26847&id=1662366885&l=0adaabcea1
http://www.facebook.com/album.php?aid=26847&id=1662366885&l=0adaabcea1
Non vogliatemene... ma non riesco a pubblicare le foto su Splinder e il server web è morto in attesa di essere resuscitato, mi tocca mettervi i link alle foto su facebook :)
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423335&l=c67ccf0e50&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=421539&l=00734b5565&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423334&l=5505675b9c&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423336&l=089c902af5&id=1662366885
Ciao a tutti! :)
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423335&l=c67ccf0e50&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=421539&l=00734b5565&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423334&l=5505675b9c&id=1662366885
http://www.facebook.com/photo.php?pid=423336&l=089c902af5&id=1662366885
Ciao a tutti! :)
accc..... :)
Ho pubblicato la notizia nel blog sbagliatooooooo!!!!
Alle 14.52 di oggi... ehm, ieri (27 Settembre) è nata Marina! :)
Pesa 3130g, bimba e mamma stanno bene e ringraziano!
Grazie a tutti!
PS: Domani (cioè oggi) vedo di pubblicare almeno la foto del fiocco :)
Alle 14.52 di oggi... ehm, ieri (27 Settembre) è nata Marina! :)
Pesa 3130g, bimba e mamma stanno bene e ringraziano!
Grazie a tutti!
PS: Domani (cioè oggi) vedo di pubblicare almeno la foto del fiocco :)
domenica 27 settembre 2009
ci siamo...
Stanotte alle 3 il Gatto è stato ricoverato per la rottura delle acque.
In attesa di sviluppi. :)
In attesa di sviluppi. :)
sabato 26 settembre 2009
Intanto che aspetto che la marmocchia decida che è ora di uscire, mi sono messa lì e oltre ad aver fatto il cuscino da allattamento, l' "accapatoino" quadrato (un quadrato di 1 metro di lato è bello grosso e la seguirà fino alla laurea) con questi topini della Sherry,
il punto scritto al bavaglino di Luca (cioè le crocette le ha fatte il papà!),
oggi ho messo il bordo a Teodosio, e non paga ho creato un saccoletto per la carrozzina con un vecchio doppio RR che attendeva di essere usato,
relativa federa per il cuscino,
e iniziato e finito la prima tappa del SAL "Thè ou Café" del blog di Lo', dopo aver colorato da me la stoffa unsando del carcadè che avevo lì e che non mi piace affatto.
Non male direi....
il punto scritto al bavaglino di Luca (cioè le crocette le ha fatte il papà!),
oggi ho messo il bordo a Teodosio, e non paga ho creato un saccoletto per la carrozzina con un vecchio doppio RR che attendeva di essere usato,
relativa federa per il cuscino,
e iniziato e finito la prima tappa del SAL "Thè ou Café" del blog di Lo', dopo aver colorato da me la stoffa unsando del carcadè che avevo lì e che non mi piace affatto.
Non male direi....
venerdì 25 settembre 2009
Scusa, Vorresti Uscire Di lì ?!?!?!
Ok mancano 5 giorni alla DPP, ma posso, anzi possiamo essere un po' impazienti?
Giacchè mi sono messa il cuore in pace sul fatto che nasce Bilancia....
Ma non è questo il punto.
Il punto è che settimana scorsa mi è stato detto: " Tu a fine settimana prossima non ci arrivi" e siamo a venerdì, anche se effettivamente Sabato e Domenica sono giorni di questa settimana.
Poi Lunedì ho avuto una prima avvisaglia del tipo: "Ehi sto per arrivare", detta in termini tecnici perdita del tappo mucoso, con conseguente paranoia del tipo:"oddio non sono materialmente preparata!"
Mercoledì ho visto la mia ginecologa, che alla visita non mi ha fatto pensare che stessi per partorire da un momento all'altro (testolina alta, etc), ma ci ha tenuto a dirmi che è di turno sia sabato pomeriggio che domenica notte. Cos'è un modo velato per dirmi: "Ci vediamo in ospedale sabato o domenica"?
Qui siamo divisi in 3 fazioni: impazienti indifferenti e ingombranti.
Gli impazienti siamo io e Luca che tutto sommato vorremmo pure vederla in faccia, giacchè ce la sorbiremmo per i prossimi 30 anni....
Gli indifferenti sono Manolo, la Tabi, Shami e Lenticchia, di cui non so effettivamente quanto abbiano capito, ma di certo Manolo contina a fare le prove di endurance morfeica nel lettino uscendone di notte o per la pipì o per le coccole (comprensive di pausa "poppatina" alla ricerca dell'orecchio tetta tra i miei capelli alla bellezza dei suoi 9 anni), Shami non ha capito che è meglio piantarla di entrare nell'armadio con la biancheria della Mimi tirandomela fuori in malo modo se ci tiene a non diventare il primo scendiletto della Mimi, la Tabi che fa qualche test giornalieri del lettino, e Lenticchia che da quando ho messo il porta enfant in altroa posizione non se lo fila più di tanto. Aspetto solo di toranre a casa con la marmocchia e piazzargliela sul lettone a tutti e 4.
Gli ingombranti, o meglio l'ingombrante è solo una, la Mimi che ormai ha raggiunto la dimensione appropriata per uscire, ma di uscire non ci pensa proprio, puntandomi i piedi qui e là e muovendosi in modo pachidermico. In pratica io sono il boa e l'lei l'elefante. Ma non è che per farla uscire devo presentarle davanti alla mia patata l'ufficiale giudiziario coi carabinieri per lo sfratto esecutivo?
Ed oggi pure mi sento gnecca: solo che non ricordo se può essere un segno oppure no. Ho perso 2-3 ore di sonno, mi sento sfasata, lo stomaco fa l'antipatico (già da stanotte), e la mimi si agita. Contrazioni? nemmeno l'ombra.
Sopportatemi: non sono mai stata uno zuccherino, figuriamoci adesso.
Giacchè mi sono messa il cuore in pace sul fatto che nasce Bilancia....
Ma non è questo il punto.
Il punto è che settimana scorsa mi è stato detto: " Tu a fine settimana prossima non ci arrivi" e siamo a venerdì, anche se effettivamente Sabato e Domenica sono giorni di questa settimana.
Poi Lunedì ho avuto una prima avvisaglia del tipo: "Ehi sto per arrivare", detta in termini tecnici perdita del tappo mucoso, con conseguente paranoia del tipo:"oddio non sono materialmente preparata!"
Mercoledì ho visto la mia ginecologa, che alla visita non mi ha fatto pensare che stessi per partorire da un momento all'altro (testolina alta, etc), ma ci ha tenuto a dirmi che è di turno sia sabato pomeriggio che domenica notte. Cos'è un modo velato per dirmi: "Ci vediamo in ospedale sabato o domenica"?
Qui siamo divisi in 3 fazioni: impazienti indifferenti e ingombranti.
Gli impazienti siamo io e Luca che tutto sommato vorremmo pure vederla in faccia, giacchè ce la sorbiremmo per i prossimi 30 anni....
Gli indifferenti sono Manolo, la Tabi, Shami e Lenticchia, di cui non so effettivamente quanto abbiano capito, ma di certo Manolo contina a fare le prove di endurance morfeica nel lettino uscendone di notte o per la pipì o per le coccole (comprensive di pausa "poppatina" alla ricerca dell'orecchio tetta tra i miei capelli alla bellezza dei suoi 9 anni), Shami non ha capito che è meglio piantarla di entrare nell'armadio con la biancheria della Mimi tirandomela fuori in malo modo se ci tiene a non diventare il primo scendiletto della Mimi, la Tabi che fa qualche test giornalieri del lettino, e Lenticchia che da quando ho messo il porta enfant in altroa posizione non se lo fila più di tanto. Aspetto solo di toranre a casa con la marmocchia e piazzargliela sul lettone a tutti e 4.
Gli ingombranti, o meglio l'ingombrante è solo una, la Mimi che ormai ha raggiunto la dimensione appropriata per uscire, ma di uscire non ci pensa proprio, puntandomi i piedi qui e là e muovendosi in modo pachidermico. In pratica io sono il boa e l'lei l'elefante. Ma non è che per farla uscire devo presentarle davanti alla mia patata l'ufficiale giudiziario coi carabinieri per lo sfratto esecutivo?
Ed oggi pure mi sento gnecca: solo che non ricordo se può essere un segno oppure no. Ho perso 2-3 ore di sonno, mi sento sfasata, lo stomaco fa l'antipatico (già da stanotte), e la mimi si agita. Contrazioni? nemmeno l'ombra.
Sopportatemi: non sono mai stata uno zuccherino, figuriamoci adesso.
giovedì 24 settembre 2009
Are you goin to scarborough fair?
parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there,
she once was a true love of mine
Tell her to make me a cambric shirt,
parsley, sage, rosemary and thyme
Without no seams nor needlework,
then shell be a true love of mine
Tell her to find me an acre of land,
parsley, sage, rosemary and thyme
Between the salt water and the sea strand,
then shell be a true love of mine
Tell her to reap it in a sickle of leather,
parsley, sage, rosemary and thyme
And to gather it all in a bunch of heather,
then shell be a true love of mine
Are you goin to scarborough fair?
parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there,
she once was a true love of mine
parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there,
she once was a true love of mine
Tell her to make me a cambric shirt,
parsley, sage, rosemary and thyme
Without no seams nor needlework,
then shell be a true love of mine
Tell her to find me an acre of land,
parsley, sage, rosemary and thyme
Between the salt water and the sea strand,
then shell be a true love of mine
Tell her to reap it in a sickle of leather,
parsley, sage, rosemary and thyme
And to gather it all in a bunch of heather,
then shell be a true love of mine
Are you goin to scarborough fair?
parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there,
she once was a true love of mine
Sondaggi...
Ho due grandi Sondaggi da proporre a chi passa di qui, magari dotato di account di Splinder. Chi non ce l'ha ma mi conosce può contattarmi per altre vie e poi io aggiorno i sondaggi. Ovvio che dovete esprimere un parere per entrambi se no che gusto c'è?
Primo sondaggio: Secondo voi che animale è?
Non vale rispondere " un cesso", a meno che non vogliate far incazzare mia cuggina che lo ha scelto ed in questo caso potrei darvi tutto il mio appoggio.
Secondo sondaggio: quale tra questi due è il più urendo?
Primo sondaggio: Secondo voi che animale è?
Non vale rispondere " un cesso", a meno che non vogliate far incazzare mia cuggina che lo ha scelto ed in questo caso potrei darvi tutto il mio appoggio.
Secondo sondaggio: quale tra questi due è il più urendo?
Esiste qualcuno in questo paesuccolo di 3000 anime (anima più anima meno) che conosca Guerre stellari e il Maestro Yoda?
Vi assicuro è un incubo incontrare persone sui 50 - 55 anni, che non solo non sanno chi sia il Maestro Yoda, non solo lo chiamano "brutto mostriciattolo", ma hanno anche il coraggio di dire: "eh è roba da voi giovani!"
Ma se era un film del 1976!?!?!!?!?
Noi giovani chi? io avevo 3 anni. Specifichiamo con le maiuscole: IO AVEVO TRE ANNI !!!! Per pignoleria diciamo che esattamente ne avevo 7 e l'ho visto al cinema "L'impero colpisce ancora", episodio in cui compare il Maestro Yoda.
Con che coraggio gente che nel '76 poteva avere si e no 20-30 anni, viene a dirmi "roba da voi giovani", quando era un film della loro epoca? E non venitemi a dire che era roba solo per quelli delle città, per favore.
Forse mia cugina che abita a 3 km da qui non ha poi tutti i torti....
Ma soprattutto se non sapete CHI sia il Maestro Yoda, evitate di venirmi a parlare di Orsetto Puh, di Wimx, e di Hello Kitty (che se la guardi bene assomiglia al maestro Yoda solo più grassa di faccia e più bianca!) come se fossero "valori positivi a cui assurgere per poter nascere" solo perchè li trovate visivamente più "belli" o perchè avete questo o quell'altro prodotto da vendere con la loro effige.
Ma fatemi il piacere, e fatevi una cultura, va!
Vi assicuro è un incubo incontrare persone sui 50 - 55 anni, che non solo non sanno chi sia il Maestro Yoda, non solo lo chiamano "brutto mostriciattolo", ma hanno anche il coraggio di dire: "eh è roba da voi giovani!"
Ma se era un film del 1976!?!?!!?!?
Noi giovani chi? io avevo 3 anni. Specifichiamo con le maiuscole: IO AVEVO TRE ANNI !!!! Per pignoleria diciamo che esattamente ne avevo 7 e l'ho visto al cinema "L'impero colpisce ancora", episodio in cui compare il Maestro Yoda.
Con che coraggio gente che nel '76 poteva avere si e no 20-30 anni, viene a dirmi "roba da voi giovani", quando era un film della loro epoca? E non venitemi a dire che era roba solo per quelli delle città, per favore.
Forse mia cugina che abita a 3 km da qui non ha poi tutti i torti....
Ma soprattutto se non sapete CHI sia il Maestro Yoda, evitate di venirmi a parlare di Orsetto Puh, di Wimx, e di Hello Kitty (che se la guardi bene assomiglia al maestro Yoda solo più grassa di faccia e più bianca!) come se fossero "valori positivi a cui assurgere per poter nascere" solo perchè li trovate visivamente più "belli" o perchè avete questo o quell'altro prodotto da vendere con la loro effige.
Ma fatemi il piacere, e fatevi una cultura, va!
martedì 22 settembre 2009
E' ormai certo.
Fanno il remake di Fame, poco conosciuto il film, famosissimo il serial che ha fatto sognare un'intera generazione. Chi non si ricorda Leroy Johnson?
Beh capisco che bisogna acchiappare le nuove generazioni con cose più attuali e un remake di una storia di sogni non è male, ma ho appena sentito il remix della sigla.... Moscio a dire poco.
Rifamoci le orecchie con l'originale.
Fanno il remake di Fame, poco conosciuto il film, famosissimo il serial che ha fatto sognare un'intera generazione. Chi non si ricorda Leroy Johnson?
Beh capisco che bisogna acchiappare le nuove generazioni con cose più attuali e un remake di una storia di sogni non è male, ma ho appena sentito il remix della sigla.... Moscio a dire poco.
Rifamoci le orecchie con l'originale.
My Boppy!
C'ho il tarlo da un po' del cuscino d'allattamento.
Così mi sono documentata su quale fosse meglio e alla fine il risultato è che di qualunque forma esso sia è una manna venuta dal cielo!
E nel fare la mia ricerca una delle cose che è emersa è che questi cuscini hanno un prezzo variabile da una cifra abbordabile alla vendita di un rene. Così qualcuna che non so chi sia e che vorrei tanto ringraziare si è fatta il suo cartamodello con tanto di spiegazioni scaricabili qui. E mi sono fatta il mio boppy!
Ho rinunciato per il momento a metergli una zip, ho chiuso la federa che vedete cucendola, ma solo per pigrizia: la prossima federa metterò o una zip o del velcro.
Così mi sono documentata su quale fosse meglio e alla fine il risultato è che di qualunque forma esso sia è una manna venuta dal cielo!
E nel fare la mia ricerca una delle cose che è emersa è che questi cuscini hanno un prezzo variabile da una cifra abbordabile alla vendita di un rene. Così qualcuna che non so chi sia e che vorrei tanto ringraziare si è fatta il suo cartamodello con tanto di spiegazioni scaricabili qui. E mi sono fatta il mio boppy!
Ho rinunciato per il momento a metergli una zip, ho chiuso la federa che vedete cucendola, ma solo per pigrizia: la prossima federa metterò o una zip o del velcro.
Scrubs
Dopo aver scoperto sotto Natale, di essere una delle poche a non aver mia visto questa serie, ho acquistato tutti i cofanetti in commercio, ed ora che sono in astinenza da clinica, uso come palliativo grey's anatomy e i cofanetti si Scrubs. A dire la verità hanno uno scarsissimo contenuto medico scientifico, ma a me basta quel pullulare di camici e di fonendoscopi per sentirmi meglio.
Ieri mentre stiravo stavo riguardando la prima serie di scrubs. Quando guardi un film o un telefilm la prima volta spesso battute o scene non fanno presa, magari perchè non ti senti coinvolto, ma ieri nella puntata degli amici del dr. Cox in dolce attesa ho notato questa scena:
e mi sono ribaltata dal ridere!
Si va bene ho uno strano senso dell'umorismo, ma come si fa a non ridere di fronte ad una verità catastrofica se presentata così come hanno fatto loro?
Ieri mentre stiravo stavo riguardando la prima serie di scrubs. Quando guardi un film o un telefilm la prima volta spesso battute o scene non fanno presa, magari perchè non ti senti coinvolto, ma ieri nella puntata degli amici del dr. Cox in dolce attesa ho notato questa scena:
e mi sono ribaltata dal ridere!
Si va bene ho uno strano senso dell'umorismo, ma come si fa a non ridere di fronte ad una verità catastrofica se presentata così come hanno fatto loro?
sabato 19 settembre 2009
Sono ferma da 2 mesi dal lavoro, e mi rendo conto che mi manca.
In realtà ce ne siamo accorte in 2: io e mia figlia. Ieri sono passata in clinica per fare degli esami del sangue e la marmocchia, come se fosse a casa, ha iniziato a fare le capriole, alla faccia del fatto che nell'ultimo periodo si dovrebbero muovere poco. Temo di sfagiolare un cucciolo di veterinario, e triste com'è il quadro della nostra professione spero che ci ripensi nei prossimi 18-19 anni. Oppure di avere sufficieti mezzi per spedirla all'estero.
Adesso però sono un po' angosciata.
Il quadro clinico degli esami che ho fatto ieri è abbastanza normale e naturale: gatto di 15 anni che inizia ad avere degli acciacchi, controllabili con cambio della dieta e con, al momento, solo un integratore alimentare. Chi mi angoscia sono i proprietari. Certamente si prenderanno cura del loro gatto, ma sono loro che mi preoccupano: mi preoccupano che prendano in modo esageratamente grave l'anzianità del loro gatto, cioè che in pratica gli scavino già la fossa nel loro cuore,e questo non fa bene ne agli umani ne al gatto, che a vederlo sembra quello con più carattere in famiglia.
D'altro canto c'è da dire che il modo in cui faccio il medico non è convenzionale: non visito su un freddo tavolo di acciaio il cane o il gatto di turno con cui, a parte termometro e fonendoscopio, non condivido nessun altro contatto. I miei pazienti, e le loro famiglie, finisce che li conosco, e che li coccolo, e perchè no talvolta li vizio pure, se questo mi permette di fargli un vaccino senza che mi stacchino una mano. Non sono come certi colleghi che una volta intascata la parcella ed usciti dalla porta cliente e paziente, è come se nulla fosse stato. Così finisce che mi metto in una posizione in cui non sapere mi crea imbarazzo con me stessa, perchè non mi sento in grado di rassicurare gli umani che hanno a cuore i loro pelosi. Questo è il mio limite, ma fa parte anche del mio modo di lavorare: lavoro come "medico veterinario di famiglia" non come il veterinario del cane o del gatto, ma come il medico di un membro della famiglia, a volte esageratamente coccolato viziato e protetto tanto da essere aggressivo, a volte amato e ben educato da lamentarsi solo per l'ago sotto cute e riempirmi poi di bacini.
Mi rattrista, in casi come questi, non saper dare una prognosi, ma sono felice di essere un medico così.
In realtà ce ne siamo accorte in 2: io e mia figlia. Ieri sono passata in clinica per fare degli esami del sangue e la marmocchia, come se fosse a casa, ha iniziato a fare le capriole, alla faccia del fatto che nell'ultimo periodo si dovrebbero muovere poco. Temo di sfagiolare un cucciolo di veterinario, e triste com'è il quadro della nostra professione spero che ci ripensi nei prossimi 18-19 anni. Oppure di avere sufficieti mezzi per spedirla all'estero.
Adesso però sono un po' angosciata.
Il quadro clinico degli esami che ho fatto ieri è abbastanza normale e naturale: gatto di 15 anni che inizia ad avere degli acciacchi, controllabili con cambio della dieta e con, al momento, solo un integratore alimentare. Chi mi angoscia sono i proprietari. Certamente si prenderanno cura del loro gatto, ma sono loro che mi preoccupano: mi preoccupano che prendano in modo esageratamente grave l'anzianità del loro gatto, cioè che in pratica gli scavino già la fossa nel loro cuore,e questo non fa bene ne agli umani ne al gatto, che a vederlo sembra quello con più carattere in famiglia.
D'altro canto c'è da dire che il modo in cui faccio il medico non è convenzionale: non visito su un freddo tavolo di acciaio il cane o il gatto di turno con cui, a parte termometro e fonendoscopio, non condivido nessun altro contatto. I miei pazienti, e le loro famiglie, finisce che li conosco, e che li coccolo, e perchè no talvolta li vizio pure, se questo mi permette di fargli un vaccino senza che mi stacchino una mano. Non sono come certi colleghi che una volta intascata la parcella ed usciti dalla porta cliente e paziente, è come se nulla fosse stato. Così finisce che mi metto in una posizione in cui non sapere mi crea imbarazzo con me stessa, perchè non mi sento in grado di rassicurare gli umani che hanno a cuore i loro pelosi. Questo è il mio limite, ma fa parte anche del mio modo di lavorare: lavoro come "medico veterinario di famiglia" non come il veterinario del cane o del gatto, ma come il medico di un membro della famiglia, a volte esageratamente coccolato viziato e protetto tanto da essere aggressivo, a volte amato e ben educato da lamentarsi solo per l'ago sotto cute e riempirmi poi di bacini.
Mi rattrista, in casi come questi, non saper dare una prognosi, ma sono felice di essere un medico così.
venerdì 18 settembre 2009
Il D-day si avvicina
La pancia si è abbassata, la Mimi è, come dire, accartocciata sul fondo, lasciando la parte alta a placenta e amnios (pancia sofficiosa) e si muove un po' meno irruentemente e frequentemente di prima.
La sola idea mi eccita da morire, lasciando poco spazio alle paure. O meglio: mi forzo all'idea che vada tutto per il verso giusto anzichè pensare, di questo cambio piuttosto improvviso, "oddio si è rotto qualcosa!"
Ammetto però che sentire le parti solide sul fondo e quelle liquide in alto mi danno l'idea di essere diventata come le bocce di vetro con dentro i monumernti e i finti fiocchi di neve: se non le agiti finisce tutto sul fondo.
Prima però che il D-day arrivi e me ne scordi c'è da mettere on line l'ultimo pensierino per la Mimi arrivato. Questo è un pensierino come quello di micia pallina: un pensiero che arriva da una persona che non sa nemmeno che faccia ho, che mi conosce solo dai mei blogs, e che ne ha abbastanza da raccontare per fare allibire molte persone che vanno in paranoia per un nonnulla. Grazie Nevepioggia.
Ok e adesso necessito dell'aiuto di chi passa di qui: Già mamigà l'altro ieri mi ha cazziata perchè non ho nemmeno un pacco di pannolini in casa, e sospetto di non avere moltissime cose utili dal primissimo istante.
Scatenatevi nei commenti a chiedermi se ho questo e quell'altro, anche le cose che vi paiono ovvie, perchè ciò che è ovvio e scontato per uno, non è detto che sia ovvio e scontato per gli altri.
Mamme perfette ne esistono solo nelle storie, però non mi spiacerebbe essere una mamma abbastanza preparata per affrontare la normale routine di una marmocchia di 3 gironi di vita.
La sola idea mi eccita da morire, lasciando poco spazio alle paure. O meglio: mi forzo all'idea che vada tutto per il verso giusto anzichè pensare, di questo cambio piuttosto improvviso, "oddio si è rotto qualcosa!"
Ammetto però che sentire le parti solide sul fondo e quelle liquide in alto mi danno l'idea di essere diventata come le bocce di vetro con dentro i monumernti e i finti fiocchi di neve: se non le agiti finisce tutto sul fondo.
Prima però che il D-day arrivi e me ne scordi c'è da mettere on line l'ultimo pensierino per la Mimi arrivato. Questo è un pensierino come quello di micia pallina: un pensiero che arriva da una persona che non sa nemmeno che faccia ho, che mi conosce solo dai mei blogs, e che ne ha abbastanza da raccontare per fare allibire molte persone che vanno in paranoia per un nonnulla. Grazie Nevepioggia.
Ok e adesso necessito dell'aiuto di chi passa di qui: Già mamigà l'altro ieri mi ha cazziata perchè non ho nemmeno un pacco di pannolini in casa, e sospetto di non avere moltissime cose utili dal primissimo istante.
Scatenatevi nei commenti a chiedermi se ho questo e quell'altro, anche le cose che vi paiono ovvie, perchè ciò che è ovvio e scontato per uno, non è detto che sia ovvio e scontato per gli altri.
Mamme perfette ne esistono solo nelle storie, però non mi spiacerebbe essere una mamma abbastanza preparata per affrontare la normale routine di una marmocchia di 3 gironi di vita.
giovedì 17 settembre 2009
Divagazioni
Ho parlato di bavaglini, di coperte, e di tutine.
Ora parlo di me: di tanto in tanto mi serve.
Il banner qui sopra ricorda perennemente che mancano pochi giorni a ritrovarmi senza pancia con una cosa ululante tra le braccia, e la realtà è che ho paura. Intanto nove mesi non ti passano più solo quando sei toxoplasma negativa e non puoi toccare quella benedizione celastiale di salumi e carne al sangue, ma per il resto volano, e l'ultimo mese/mese e mezzo è una specie di bigino dei disturbi che hai avuto dal primo al penultimo mese: dolori addominali simil mestruali, nausea, sonnolenza e spossatezza, ed infine sensazione di completa normalità anche se hai una pancia che ti precede per mezzo chilometro. Alla fine del bigino iniziano le piccole contrazioni, che sono un po' come le scosse premionitorie dei terremoti: ti dicono che arriverà, ma non sai quando. Tutto questo vola via e si vorrebbe tornare indietro, primo perchè è bellissimo, secondo perchè la paura di non essere all'altezza della situazione, dal parto in poi, è avvilente. E nonostante la paura si vuole anche concludere il più velocemente possibile.
Mancano 4 giorni all'inizio dell'autuno e fuori c'è quella nebbiolina che sa di polenta e stufati di carne: mia figlia nascerà in quella che per me è la "stagione calda", come me d'altronde, visto che il mio compleanno è stato solo settimana scorsa. E' la stagione calda dei maglioni avvolgenti, delle tisane, dell'odore delle pentole, che ti avvolgono e ti abbracciano, dei marroni, dei rossi e degli ocra, di quell'aria umida del mattino al limite tra farti aprire i polmoni e farti prendere un raffreddore.
Oggi devo uscire per forza dal circondario "paese e paese vicino", fosse anche solo andare a fare 4 passi a Lodi: un cappuccio, una pasta, 4 vetrine, ma ne sento il bisogno, anche se settimana scorsa non avrei messo piede fuori di casa nemmeno se mi avessero pagata ( però per una visita con vaccino l'ho fatto). Io poi, sempre così indipendente, non guido da 2 mesi perchè mi incastro tra sedile e volante, e questo comunque non mi fa star bene con me stessa.
In pratica sono irrequieta e non so cosa possa aiutarmi a sentirmici un po' meno.
Ora parlo di me: di tanto in tanto mi serve.
Il banner qui sopra ricorda perennemente che mancano pochi giorni a ritrovarmi senza pancia con una cosa ululante tra le braccia, e la realtà è che ho paura. Intanto nove mesi non ti passano più solo quando sei toxoplasma negativa e non puoi toccare quella benedizione celastiale di salumi e carne al sangue, ma per il resto volano, e l'ultimo mese/mese e mezzo è una specie di bigino dei disturbi che hai avuto dal primo al penultimo mese: dolori addominali simil mestruali, nausea, sonnolenza e spossatezza, ed infine sensazione di completa normalità anche se hai una pancia che ti precede per mezzo chilometro. Alla fine del bigino iniziano le piccole contrazioni, che sono un po' come le scosse premionitorie dei terremoti: ti dicono che arriverà, ma non sai quando. Tutto questo vola via e si vorrebbe tornare indietro, primo perchè è bellissimo, secondo perchè la paura di non essere all'altezza della situazione, dal parto in poi, è avvilente. E nonostante la paura si vuole anche concludere il più velocemente possibile.
Mancano 4 giorni all'inizio dell'autuno e fuori c'è quella nebbiolina che sa di polenta e stufati di carne: mia figlia nascerà in quella che per me è la "stagione calda", come me d'altronde, visto che il mio compleanno è stato solo settimana scorsa. E' la stagione calda dei maglioni avvolgenti, delle tisane, dell'odore delle pentole, che ti avvolgono e ti abbracciano, dei marroni, dei rossi e degli ocra, di quell'aria umida del mattino al limite tra farti aprire i polmoni e farti prendere un raffreddore.
Oggi devo uscire per forza dal circondario "paese e paese vicino", fosse anche solo andare a fare 4 passi a Lodi: un cappuccio, una pasta, 4 vetrine, ma ne sento il bisogno, anche se settimana scorsa non avrei messo piede fuori di casa nemmeno se mi avessero pagata ( però per una visita con vaccino l'ho fatto). Io poi, sempre così indipendente, non guido da 2 mesi perchè mi incastro tra sedile e volante, e questo comunque non mi fa star bene con me stessa.
In pratica sono irrequieta e non so cosa possa aiutarmi a sentirmici un po' meno.
mercoledì 16 settembre 2009
Di tanto in tanto, spesso in concomitanza degli esami di maturità o delle prove di ammissione all'università, giornali e telegiornali riportano la notizia che i ragazzi non sanno scrivere in italiano.
Io ero una da 4, al massimo 5, nei temi, semplicemente perchè non preparavo mai l'argomento ed andavo fuori tema, parlando forse fin troppo delle mie impressioni personali anzichè riportare i fatti di cronaca o le biografie. Completato anche da qualche strafalcione ortografico di tanto in tanto.
Insomma ho imparato a 14 anni che "d'altronde" si scrive con "d' ", "scienza coscienza" e derivati, vogliono la i, ai 32 mi è stato ricordato che "un altro" non vuole l'apostrofo (ricordato perchè mi era già stato spiegato in seconda elementare, così come la distinzione tra "a", "ha" e "ah") . Tutte cose che s'imparano entro la quinta elementare: non ci vuole una laurea per saperle.
Ma lo scempio della lingua italiana non si ferma solo all'ortografia: non vengono risparmiate ne grammatica, ne sintassi e all'interno di quest'ultima la più maltrattata è la punteggiatura.
Personalmente credo che da come scrive una persona, si capisca, la capacità di relazionarsi col mondo, e non più il titolo di studio. I nostri nonni dicevano: "Eh si vede che ha studiato: guarda come scrive bene!" ma, questo agio, ora non ha più alcun valore.
Conosco gente laureata, che divora libri su libri, e che non sa usare ", ; : ." : perciò per dare quel senso di interruzione nel flusso di pensiero, e di aria che esce dai polmoni leggendo ad alta voce, mette puntini di sospensione. Ora nella lettura, come "misura di pausa", possono corrispondere ad una virgola, ma nel discorso indicano una frase non terminata, un accenno buttato lì a caso. Il senso di un discorso può essere completamente stravolto per l'uso non corretto di puntini al posto della virgola.
Pochi giorni fa mi è stato recapitato il giornale del comune e con sommo raccapriccio trovo un articolo in cui vengono usati solo trattini a sostituire virgole e quant'altro, fatta eccezione per il punto nel concludere una frase. Il trattino, come la parentesi, andrebbe usato per fare degli incisi, delle specifiche e per nient'altro.
Infine oggi, tramite una ML, mi arriva la lettera di una studentessa universitaria di chissà che cosa (spero non di lettere!) il cui uso della punteggiatura e della grammatica lascia parecchio a desiderare. Io mi vergognerei a definirmi "studentessa" scrivendo così male!
In tutto questo però qualcuno ha colpa.
E' un qualcuno dal senso collettivo, non individuale.
Perchè non è la maestra delle elementari che non ti ha insegnato questo o quell'altro, non sono i genitori che non ti hanno seguito negli studi, non è il ministro o qualche associazione psuedo educativo-psicologico-sociale che sostiene che i bambini e i ragazzi non vanno puniti se sbagliano, non è la conoscenza internettiana che "per educazione" non ti dice che sei una capra a scrivere, ma sono tutti insieme che non si curano più dell'educazione, dell'insegnare ai bambini, ai ragazzi, e perchè no, a coetanei e a persone più anziane, ad usare la loro testa per capire gli errori, anche se si trattasse solo di quelli grammaticali.
Non dico che la grammatica sia un valore cardine su cui fondare una società civile, ma è un principio cardine della corretta ed efficace comunicazione, che è a sua volta un cardine della società civile.
Ringrazio mio nonno (una carogna a fin di bene) e la mia maestra delle elementari, per avermi insegnato il valore della punteggiatura, con un aneddoto tra un ispettore dell'istruzione e un maestro elementare che sosteneva l'inutilità della punteggiatura.
L'ispettore andò alla lavagna e scrisse:
Il maestro dice il bidello è un asino
Ora chi è che da dell'asino all'altro?
N.B. Non credo che la mia padronanza della lingua italiana sia perfetta, ma credo di cavarmela un po', se non con un 6 almeno con un 5/6.
Io ero una da 4, al massimo 5, nei temi, semplicemente perchè non preparavo mai l'argomento ed andavo fuori tema, parlando forse fin troppo delle mie impressioni personali anzichè riportare i fatti di cronaca o le biografie. Completato anche da qualche strafalcione ortografico di tanto in tanto.
Insomma ho imparato a 14 anni che "d'altronde" si scrive con "d' ", "scienza coscienza" e derivati, vogliono la i, ai 32 mi è stato ricordato che "un altro" non vuole l'apostrofo (ricordato perchè mi era già stato spiegato in seconda elementare, così come la distinzione tra "a", "ha" e "ah") . Tutte cose che s'imparano entro la quinta elementare: non ci vuole una laurea per saperle.
Ma lo scempio della lingua italiana non si ferma solo all'ortografia: non vengono risparmiate ne grammatica, ne sintassi e all'interno di quest'ultima la più maltrattata è la punteggiatura.
Personalmente credo che da come scrive una persona, si capisca, la capacità di relazionarsi col mondo, e non più il titolo di studio. I nostri nonni dicevano: "Eh si vede che ha studiato: guarda come scrive bene!" ma, questo agio, ora non ha più alcun valore.
Conosco gente laureata, che divora libri su libri, e che non sa usare ", ; : ." : perciò per dare quel senso di interruzione nel flusso di pensiero, e di aria che esce dai polmoni leggendo ad alta voce, mette puntini di sospensione. Ora nella lettura, come "misura di pausa", possono corrispondere ad una virgola, ma nel discorso indicano una frase non terminata, un accenno buttato lì a caso. Il senso di un discorso può essere completamente stravolto per l'uso non corretto di puntini al posto della virgola.
Pochi giorni fa mi è stato recapitato il giornale del comune e con sommo raccapriccio trovo un articolo in cui vengono usati solo trattini a sostituire virgole e quant'altro, fatta eccezione per il punto nel concludere una frase. Il trattino, come la parentesi, andrebbe usato per fare degli incisi, delle specifiche e per nient'altro.
Infine oggi, tramite una ML, mi arriva la lettera di una studentessa universitaria di chissà che cosa (spero non di lettere!) il cui uso della punteggiatura e della grammatica lascia parecchio a desiderare. Io mi vergognerei a definirmi "studentessa" scrivendo così male!
In tutto questo però qualcuno ha colpa.
E' un qualcuno dal senso collettivo, non individuale.
Perchè non è la maestra delle elementari che non ti ha insegnato questo o quell'altro, non sono i genitori che non ti hanno seguito negli studi, non è il ministro o qualche associazione psuedo educativo-psicologico-sociale che sostiene che i bambini e i ragazzi non vanno puniti se sbagliano, non è la conoscenza internettiana che "per educazione" non ti dice che sei una capra a scrivere, ma sono tutti insieme che non si curano più dell'educazione, dell'insegnare ai bambini, ai ragazzi, e perchè no, a coetanei e a persone più anziane, ad usare la loro testa per capire gli errori, anche se si trattasse solo di quelli grammaticali.
Non dico che la grammatica sia un valore cardine su cui fondare una società civile, ma è un principio cardine della corretta ed efficace comunicazione, che è a sua volta un cardine della società civile.
Ringrazio mio nonno (una carogna a fin di bene) e la mia maestra delle elementari, per avermi insegnato il valore della punteggiatura, con un aneddoto tra un ispettore dell'istruzione e un maestro elementare che sosteneva l'inutilità della punteggiatura.
L'ispettore andò alla lavagna e scrisse:
Il maestro dice il bidello è un asino
Ora chi è che da dell'asino all'altro?
N.B. Non credo che la mia padronanza della lingua italiana sia perfetta, ma credo di cavarmela un po', se non con un 6 almeno con un 5/6.
martedì 15 settembre 2009
Paranoie su Paranoie
Luca dice che mi sto preoccupando troppo e che mi fascio la testa prima ancora di essermela rotta.
Io credo di essere tra il giusto e lo scombussolato: cioè è giusto pensarci, ma mi faccio prendere male:forse saranno gli ultimi giorni?
Su quali argomenti? su tutto. punto.
senza contare che mi manda in sbattimento il non sentirmi indipendente. Cioè in casa e dove posso andare a piedi smuovo le montagne (a piccoli pezzi), ma non potendo guidare il mio raggio d'azione è troppo limitato e sclero.
Così oggi per illudermi dell'essere "in giro" mi sono fiondata sull'unico forum di gravidanza a cui mi sono iscirtta e che non frequento affatto (purtroppo non mi piace l'ambiente dei forum) scoprendo di link in link il blog di un papà e da quel poco che ho letto pare essere molto divertente: Lanas blog: se mi rilasso, collasso
Inoltre ho ritrovato un gioco che è passato su bastardi dentro un po' di tempo fa e lo trovo semplicemente delizioso oltre che acidamente rilassante. Poichè non posso importarlo sul mio blog, vi metto il link. mom's revenge rilassante poter torturare la suocera e il marito.....
Ok ora cercherò di fare i conti con le mie paranoie: cosa mi manca in casa per far si che quando torno ho tutto ciò che mi serve?
Io credo di essere tra il giusto e lo scombussolato: cioè è giusto pensarci, ma mi faccio prendere male:forse saranno gli ultimi giorni?
Su quali argomenti? su tutto. punto.
senza contare che mi manda in sbattimento il non sentirmi indipendente. Cioè in casa e dove posso andare a piedi smuovo le montagne (a piccoli pezzi), ma non potendo guidare il mio raggio d'azione è troppo limitato e sclero.
Così oggi per illudermi dell'essere "in giro" mi sono fiondata sull'unico forum di gravidanza a cui mi sono iscirtta e che non frequento affatto (purtroppo non mi piace l'ambiente dei forum) scoprendo di link in link il blog di un papà e da quel poco che ho letto pare essere molto divertente: Lanas blog: se mi rilasso, collasso
Inoltre ho ritrovato un gioco che è passato su bastardi dentro un po' di tempo fa e lo trovo semplicemente delizioso oltre che acidamente rilassante. Poichè non posso importarlo sul mio blog, vi metto il link. mom's revenge rilassante poter torturare la suocera e il marito.....
Ok ora cercherò di fare i conti con le mie paranoie: cosa mi manca in casa per far si che quando torno ho tutto ciò che mi serve?
domenica 13 settembre 2009
Sogno o Son Desta?
Appurato che la mia sonnolenza di questi giorni è fisiologica (in pratica vedo un cuscino e mi addormento) Il mio status vivendi si alterna tra sonno e veglia o meglio più che "veglia" si tratta di sonnambulismo cosciente, proprio come in questo momento.
Per favore non venitemi a dire che sono "gli ultimi momenti che si dorme tranquille!" mi irrita da matti. Sarà anche vero, ma che costa lasciarmi nel mio idilliaco paradiso di una bimba che si sveglia fa la sua poppatina con cambio pannolino e si riaddormenta beata?
comunque faccciamo un po' il punto della situazione così per non ritrovarmi con troppi arretrati da smaltire.
Nonostante il mio stato di sonnambulismo cosciente, la sindrome del nido rimane costante come la panza aggirandomi per casa in modo quasi inquietante armata di detersivo e piumino swiffer....
E tra una spolveratina e una sruzzatina il video dello spacchettamento trapuntina è stato finito e caricato on line, ma non viene reso pubblico: arriverà messaggio e-mail con link e password.
Però posso farvi vedere che la Mimi sta già usando la sua trapuntina
Mi applicherò anche per una foto tutta trapunta per farvela vedere bene bene.
Sono arrivati anche altri pensierini, esattamente dalla vicina del piano di sotto:
E per oggi tutti gli aggiornamenti del caso sono stati fatti, ora una cosa in meno che mi tarma l'anima. :)
Per favore non venitemi a dire che sono "gli ultimi momenti che si dorme tranquille!" mi irrita da matti. Sarà anche vero, ma che costa lasciarmi nel mio idilliaco paradiso di una bimba che si sveglia fa la sua poppatina con cambio pannolino e si riaddormenta beata?
comunque faccciamo un po' il punto della situazione così per non ritrovarmi con troppi arretrati da smaltire.
Nonostante il mio stato di sonnambulismo cosciente, la sindrome del nido rimane costante come la panza aggirandomi per casa in modo quasi inquietante armata di detersivo e piumino swiffer....
E tra una spolveratina e una sruzzatina il video dello spacchettamento trapuntina è stato finito e caricato on line, ma non viene reso pubblico: arriverà messaggio e-mail con link e password.
Però posso farvi vedere che la Mimi sta già usando la sua trapuntina
Mi applicherò anche per una foto tutta trapunta per farvela vedere bene bene.
Sono arrivati anche altri pensierini, esattamente dalla vicina del piano di sotto:
E per oggi tutti gli aggiornamenti del caso sono stati fatti, ora una cosa in meno che mi tarma l'anima. :)
sabato 12 settembre 2009
Buon compleanno meg!
...e a me....
Questo post doveva essere scritto ieri, ma giust'appunto un paio di giorni dopo aver difeso la piattaforma gratuita con i suoi disservizi, guarda che caso, la stessa non mi permette di mettere on line i miei post. Piattaforma ingrata: è così che mi tratti? Per fortuna che il mega post per l'altro blog era stato salvato !!!
Comunque dicevo buon compleanno a Me!
oggi, cioè ieri, ne ho fatti 18!
Si per gamba.
Totale 36.
Doveroso il "grazie a tutti per gli auguri!": Oggi mi applico com la funzione "invio multiplo" a rispondervi.
Faccio schifo lo so.
Ma parliamo del mio gattosissimo compleanno!
Quelli veri sono sempre 4, tra un po' tre se Manolo non la pianta di tarmarmi l'anima, ma i pensierini ricevuti sono tutti gattosi!
Una collezione di foto di musetti A-DO-RA-BI-LI e di frasi molto belle quanto personali. Mamigà sa già che apprezzo moltissimo questo libricino, soprattutto la frase:"A volte per cambiare le cose ci vorrebbe una befana con tanto di cappello" sottolineata non a caso.
Segue il regalo che unisce 3 passioni: la collezione di tazze, l'adorare Hello Kitty (ma se voglio continuare ad adorarla mi hanno fortemente sconsigliato di vederne i cartoni animati!), thè e caffè. In genere il caffè lo prendo in tazza grande, ma mi è stato detto che la tazizna era così deliziosa che non poteva mancarmi, ed effettivamnte è così! Grazie meg!
Ultimo ma non ultimo ( tenuto come pezzo forte) il regalo del mio ammore!
L'orologio della Thun col gatto di cui mi sono innamorata non so più quanti anni fa a Glurnz!
Beh col cambio della cucina tutta bellina e molto rustico romantica, l'orologio in plastica nera era un po' sottotono. Avevo meditato già in primavera di sostituirlo con questo, ma poi una spesa tira l'altra ed ho rimandato (anche un po' apposta) fino ad adesso, col risultato piacevolissimo che il mio amore le orecchie aperte ce le ha! Beh ammetto che quando ci si impegna fa dei pensierini fantastici, come la mia scatola porta fili che mi ordinò dagli stati uniti credo almeno 6 anni fa.
Beh ora vado che sta sera si festeggia e la casa è uno schifo!
Da Dove Cominciare?!?!?!?
Cominciamo dal fatto che mancano 19 giorni alla Data Presunta del Parto (come gentilmente indica il banner qui sopra) e sono un mix di sensazioni, riassumibile con "vorrei battermela a gambe levate, ma la panza m'insegue, anzi mi precede".
In pratica è un po' come andare ad un esame universitario, solo che non sai quand'è il giorno dell'appello, che può essere sia prima che dopo quello "presunto", e sai di essere terribilmente indietro con la preparazione dello stesso. A differenza di un esame universitario, però qui non si scappa: non puoi rimandare all'appello dopo per prepararti meglio, e neppure sederti e "vedere come va". Ti "siedi", va, e poi "so' 'zzi tua!"
Ero più serena per la tesi e per l'esame di stato.
Ieri sera ho temuto di ritrovarmi in sala parto oggi: forse per troppa stanchezza avevo una serie di dolorini vari, e vai a sapere se sono "innocui" dolorini o prodromi del travaglio. Certo è facile una volta che ci sei passata dire: "Stai tranquilla te ne accorgi!". No io non sono così: col cavolo che mi basta una risposta del genere.
Comunque torniamo all questione "sono terrribilmente indietro con la preparazione di quersto esame!", perciò oggi affronto un argomento semplice mettendomi in pari: argomenti da mettere nel blog.
Del panico da parto ne ho già accennato. Non ho paura del dolore, anche se dicono che è intenso: la percezione del dolore è soggettiva e se non lo conosco non so cosa aspettarmi, perciò non riesco ad averne paura. Ho paura di non essere all'altezza della situazione. Cioè: mi hanno dato "i compiti da fare a casa" stretching pre-parto, massaggio perineale per evitare sia l'episiotomia che la lacerazione, ma non sono affatto brava nell'impegnarmici. Soprattutto nell'ultimo che mi viene un po' scomodo da fare da sola, e che farmelo fare da Luca mi imbarazza: insomma è una questione medica mica una pratica sessuale! Riuscirà a vedermi la patata come un banalissimo organo del mio corpo, e non come "il suo personale angolo di cielo"?
Ok e il primo angolo della paranoia lo abbiamo aggiornato.
Il secondo angolo della paranoia s'intitola "camicino della fortuna".
Il camicino è arrivato, ed è bellissimo!
In seta, ricamato a mano. La cosa che salta all'occhio a me, e non credo a molti altri, è il "ti voglio bene" che esprime questo camicino per conto di una persona di gran cuore, ma poche parole. Una persona che s'imbarazza pure a sentirsi dire una cosa del genere, ma sapendo che io sono str.. dentro, fuori e tutt'intorno, non può far altro che subire il mio "GRAZIE!" e il mio "ti voglio bene anch'io Lidia, altrimenti non ci avrei tenuto così tanto che fossi tu la madrina di questo gesto".
Il camicino della buona fortuna però ha una storia che ha del fantozziano.
In pratica avevo delegato alla futura nonna di far arrivare la notizia a chi di dovere, solo che la futura nonna, già prima di essere promossa di grado da aspirante nonna a futura nonna, aveva la memoria di uno scoiattolo, e salendo di livello lo status mnemonico è pure peggiorato. Così non solo se ne è dimenticata di dirglielo, ma si è pure convinta che lo avessi fatto io.
Fortunatamente Lidia è una persona che apprezza la schiettezza, qiuindi non se n'è avuta della mia sfacciataggine nel chiederglielo direttamente.
Poi venne l'imbarazzo del come seguire la tradizione.
Sapevo che all'Oviesse ne vendevano di carini a prezzi abbordabili: non volevo spendesse una fortuna per un capo d'abbigliamento simbolico che viene indossato una volta nella vita (beh non ci metto molto a mettere un paio di laccetti in più ed usarlo sotto i body), e temevo il tanto rinomato "Canetta, mani di fata" che se s'intendono di cose per bebè come s'intendono di ricamo c'è da mettersi le mani nei capelli.
L'odissea "camicino della fortuna" sarebbe molto bello se la scrivesse Lidia, che è molto brava nello scrivere e che ha buona parte di colpa se ho 2 blog: chissà se avrò questo onore di poter pubblicare qui la sua storia.
Comunque quello che vedete proviene dal negozio che avrei scartato a priori, lieta di essermi sbagliata e vedere che di cose per bebè s'intendono più che di ricamo.
C'è anche un camicino "di scorta" dell'Oviesse: non è meraviglioso come quello con le coccinelle, ma è carino e divertente.
Comunque la zia Lidia ha corredato il camicino con altre cosette molto graziose ed utili!
una copertina che a sua detta: "è per i gatti"
Corredata da un lenzuolino fucsia (che non ho fotografato) con tappetino salva materasso, e completato da 2 body a manica lunga e una tutina il tutto decisamente gattoso.
Quindi la paranoia camicino si è lietamente conclusa: già lavato, stirato e messo nella busta del primo cambio.
Oltre ai pensierini della zia Lidia, sono arrivati anche altri pensierini ricamosi.
Il primo è il pensierone ricamoso della trapuntina di cui ne ho accennato un paio di giorni fa, ma non ho ancora fatto delle foto belle per farla vedere bene, ne tanto meno messo on-line il video dello spacchettamento che è stato commissionato a Luca da meg (le amiche....), ma prometto di farlo quanto presto.
Sono arrivati anche altri pensierini 2 preannunciati, i bavaglini di zia meg, già mostrati nel suo blog ricamoso: quello con snoopy
E quello con orca e delfino
e 2 inaspettati, ma come tutti gli altri ben graditi e stra accettati da Elygirasoli un bavaglino pescioso
ed un libbriccino di queli ultra cartonati industruttibili sul mare
Che dire? il solito "grazie!" ad ogni pensierino che arriva mi pare sempre più riduttivo....
In pratica è un po' come andare ad un esame universitario, solo che non sai quand'è il giorno dell'appello, che può essere sia prima che dopo quello "presunto", e sai di essere terribilmente indietro con la preparazione dello stesso. A differenza di un esame universitario, però qui non si scappa: non puoi rimandare all'appello dopo per prepararti meglio, e neppure sederti e "vedere come va". Ti "siedi", va, e poi "so' 'zzi tua!"
Ero più serena per la tesi e per l'esame di stato.
Ieri sera ho temuto di ritrovarmi in sala parto oggi: forse per troppa stanchezza avevo una serie di dolorini vari, e vai a sapere se sono "innocui" dolorini o prodromi del travaglio. Certo è facile una volta che ci sei passata dire: "Stai tranquilla te ne accorgi!". No io non sono così: col cavolo che mi basta una risposta del genere.
Comunque torniamo all questione "sono terrribilmente indietro con la preparazione di quersto esame!", perciò oggi affronto un argomento semplice mettendomi in pari: argomenti da mettere nel blog.
Del panico da parto ne ho già accennato. Non ho paura del dolore, anche se dicono che è intenso: la percezione del dolore è soggettiva e se non lo conosco non so cosa aspettarmi, perciò non riesco ad averne paura. Ho paura di non essere all'altezza della situazione. Cioè: mi hanno dato "i compiti da fare a casa" stretching pre-parto, massaggio perineale per evitare sia l'episiotomia che la lacerazione, ma non sono affatto brava nell'impegnarmici. Soprattutto nell'ultimo che mi viene un po' scomodo da fare da sola, e che farmelo fare da Luca mi imbarazza: insomma è una questione medica mica una pratica sessuale! Riuscirà a vedermi la patata come un banalissimo organo del mio corpo, e non come "il suo personale angolo di cielo"?
Ok e il primo angolo della paranoia lo abbiamo aggiornato.
Il secondo angolo della paranoia s'intitola "camicino della fortuna".
Il camicino è arrivato, ed è bellissimo!
In seta, ricamato a mano. La cosa che salta all'occhio a me, e non credo a molti altri, è il "ti voglio bene" che esprime questo camicino per conto di una persona di gran cuore, ma poche parole. Una persona che s'imbarazza pure a sentirsi dire una cosa del genere, ma sapendo che io sono str.. dentro, fuori e tutt'intorno, non può far altro che subire il mio "GRAZIE!" e il mio "ti voglio bene anch'io Lidia, altrimenti non ci avrei tenuto così tanto che fossi tu la madrina di questo gesto".
Il camicino della buona fortuna però ha una storia che ha del fantozziano.
In pratica avevo delegato alla futura nonna di far arrivare la notizia a chi di dovere, solo che la futura nonna, già prima di essere promossa di grado da aspirante nonna a futura nonna, aveva la memoria di uno scoiattolo, e salendo di livello lo status mnemonico è pure peggiorato. Così non solo se ne è dimenticata di dirglielo, ma si è pure convinta che lo avessi fatto io.
Fortunatamente Lidia è una persona che apprezza la schiettezza, qiuindi non se n'è avuta della mia sfacciataggine nel chiederglielo direttamente.
Poi venne l'imbarazzo del come seguire la tradizione.
Sapevo che all'Oviesse ne vendevano di carini a prezzi abbordabili: non volevo spendesse una fortuna per un capo d'abbigliamento simbolico che viene indossato una volta nella vita (beh non ci metto molto a mettere un paio di laccetti in più ed usarlo sotto i body), e temevo il tanto rinomato "Canetta, mani di fata" che se s'intendono di cose per bebè come s'intendono di ricamo c'è da mettersi le mani nei capelli.
L'odissea "camicino della fortuna" sarebbe molto bello se la scrivesse Lidia, che è molto brava nello scrivere e che ha buona parte di colpa se ho 2 blog: chissà se avrò questo onore di poter pubblicare qui la sua storia.
Comunque quello che vedete proviene dal negozio che avrei scartato a priori, lieta di essermi sbagliata e vedere che di cose per bebè s'intendono più che di ricamo.
C'è anche un camicino "di scorta" dell'Oviesse: non è meraviglioso come quello con le coccinelle, ma è carino e divertente.
Comunque la zia Lidia ha corredato il camicino con altre cosette molto graziose ed utili!
una copertina che a sua detta: "è per i gatti"
Corredata da un lenzuolino fucsia (che non ho fotografato) con tappetino salva materasso, e completato da 2 body a manica lunga e una tutina il tutto decisamente gattoso.
Quindi la paranoia camicino si è lietamente conclusa: già lavato, stirato e messo nella busta del primo cambio.
Oltre ai pensierini della zia Lidia, sono arrivati anche altri pensierini ricamosi.
Il primo è il pensierone ricamoso della trapuntina di cui ne ho accennato un paio di giorni fa, ma non ho ancora fatto delle foto belle per farla vedere bene, ne tanto meno messo on-line il video dello spacchettamento che è stato commissionato a Luca da meg (le amiche....), ma prometto di farlo quanto presto.
Sono arrivati anche altri pensierini 2 preannunciati, i bavaglini di zia meg, già mostrati nel suo blog ricamoso: quello con snoopy
E quello con orca e delfino
e 2 inaspettati, ma come tutti gli altri ben graditi e stra accettati da Elygirasoli un bavaglino pescioso
ed un libbriccino di queli ultra cartonati industruttibili sul mare
Che dire? il solito "grazie!" ad ogni pensierino che arriva mi pare sempre più riduttivo....
giovedì 10 settembre 2009
Cats Tested and Approved Too !!!
Nel giro di meno di 24 ore dall'aver disimballato il materasso, posizionato il cusicno, messo il paracolpi e coperto il tutto con il copriletto, il lettino è stato testato ed approvato da TUTTI E QUATTRO i gatti, con una accurata suddivisione dei compiti:
Shami ha testato il porta enfant
Lenticchia ha testato il porta enfanto per al seconda volta perchè Shami aveva dimenticato di collaudare la cappottina
La Tabi ha ispezionato che il paracolpi fosse stato messo a regola d' arte
E Manolo ha fatto le prove di endurance dormendoci tutta la notte.
Direi che il lettino è stato testato e collaudato a dovre per la futura inquilina: ci sarà da ridere quando ne prenderà possesso la legititma destinataria!
Shami ha testato il porta enfant
Lenticchia ha testato il porta enfanto per al seconda volta perchè Shami aveva dimenticato di collaudare la cappottina
La Tabi ha ispezionato che il paracolpi fosse stato messo a regola d' arte
E Manolo ha fatto le prove di endurance dormendoci tutta la notte.
Direi che il lettino è stato testato e collaudato a dovre per la futura inquilina: ci sarà da ridere quando ne prenderà possesso la legititma destinataria!
Iscriviti a:
Post (Atom)