venerdì 27 novembre 2009

Vai diritto in Questura passando per la Posta

Non sono le idee che mancano per i post. Manca il tempo minimo per raccoglierle, metterle in ordine, e scriverle, anche perche se ti vengono mentre allatti, non puoi metterti al pc: non solo per una questione di rispetto verso il tuo marmocchio, ma anche tecnica: le mani le hai entrambe impegnate, una sotto il marmocchio, una per reggere e indirizzare la tetta.

Ma oggi devo. Devo perchè ne vale la pena. Oggi sono stata in Questura per il passaporto. Ma facciamo un passo indietro come dice il buon Lucarelli, anzi due.

Il primo passo ci porta a martedì 24 novembre in un ufficio postale della provoncia Lodigiana. Esattamente a Sant'angelo Lodigiano, dove una neo mamma di quasi due mesi sta scribacchiando carte, pagando bollettino al ministero degli interni, bollo elettronico (l'evoluzione pronto-stampa della vecchia marca da bollo) e commissione postale, per farsi rilasciare un passaporto in cui vi sia scritto il nome della figlia. Solo il nome perchè la foto ci va solo se ha più di dieci anni.

Il secondo passo, ci porta più indietro nel tempo. La neomamma ha solo pochi giorni quando la raggiunge la notizia. "a Natale si va a Berlino, a trovare la neo nonna" altrimenti detta "la suocera". Questo fatto la fa riflettere: ho una bimba piccola, sebbene si sia all'interno della comunità europea avere un documento per lei è buona cosa.

Così oggi ero in questura, nonostante abbia fatto la pratica in poste, perchè alle poste hanno smarrito una fototessera necessaria per inoltrare la pratica. Lo so perchè un agente della polizia di stato, mi chiama alle 9.30 per dirmi che la foto manca. Alle 9.45 mi chiama l'ufficio postale che smarrisce le foto come Cenerentola le sue scarpe, per dirmi che la questura li ha avvisati della foto mancante, e che l'hanno ritrovata e non c'è bisogno che mi muova: ci pensano loro a spedirla. Ma è tardi nel mentre è successo un altro fatto per il quale andare in questura è bene. Facciamo, sempre ocme dice il buon Lucarelli, un altro passo indietro. Ed una giravolta. Falla un 'altra volta. Guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu. Smack.

E'il mattino del 25 novembre e come tutte le mattine il neo papà guarda i siti dei giornali. Sono alle prese col cambio pannolino, quando sento provenire dalla cucina, sede dei pc, un gran bestemmione. Ed il motivo è questo qui. Pare che il governo di punto in bianco abbia deciso di adeguarsi con effetto im-me-dia-to ad una direttiva UE per cui non è più possibile inserire sul passaporto dei genitori i figli minorenni, ma che debbano avere un passaporto tutto loro. Il che, se da una parte è molto sensato, dall'altra è assurdamente ridicolo: come si può ritenere valido un documento che mostra la foto di un bimbo di pochi mesi quando lo stesso ha pochi anni?

Così imbacucco la marmocchia facendola diventare un fagotto-confettino rosa,  e si parte tutti e tre, come gli orsi della fiaba di riccioli d'oro, alla volta prima della posta, a recuperare la foto scarpetta, poi della questura sia per portar la foto che per capire che fare, dato che, l'agente Vladi non sa nemmeno lui se le richieste pervenute da altri uffici possano essere ritenute valide o no, ma che intanto posso fare il lasciapassare da vidimare poi in questura per l'espatrio.

Arrivata in questura trovo un altro agente, che non sa nulla della mia pratica con la foto mancante ed inizia a cercarla dovunque, finchè gli urlo attraverso il vetro" agente la mia pratica è qui: riconosco la foto!"
La domanda è obbligatoria: considerato che la richiesta per il passaporto con minore a carico l'ho fatta il 24, viene ritenuta valida?
"Signora, la sua richiesta a noi è arrivata ieri che era il 26. Si figuri che a me hanno detto ieri, il 26, che non dovevo più accettare le pratiche con il minore a carico dal 25. E lo sono venuto a sapere dal telegiornale. A noi almeno lo dovrebbero dire 15 giorni prima per informarci ed informare la gente."

Il pensiero-commento sorge spontaneo: "wow! che perfetta informazione che fa il governo ai vari ministeri ed agli enti sottoposti!"

La pratica per il passaporto viene comunque aperta, giacchè lo scherzetto in tasse e commissioni costa un bel 100 euro, e seguendo la dritta dell'agente della telefonata, richiedo il modulo per la vidimazione pro espatrio.
"Signora, quando ha il lasciapassare dal comune viene qui con quello, il modulo, fotocopia della carta d'identità dei genitori e firma della mamma, del papà,(e) della bambina."

"Ma come fa a firmare mia figlia che ha solo 2 mesi???"

"..." dell'agente
"..." della neo mamma
altro
"..." della neo mamma

"O_o" della neo mamma che realizza che la (e), l'ha sentita solo lei, sprofondando in un totale imbarazzo da rincoglionita.

Per fortuna certi "dati" non vengono riportati sui documenti.

2 commenti: