Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
martedì 30 dicembre 2008
Il malessere o malore, quelo che ci stende al letto per un giorno o due è sempre visto e visuto come un qualcosa di brutto.
si è vero si sta male, si è inerti, incapaci talvolta di tenere gli occhi aperti o rimanere seduti o fare banali e semplici cose, ma personalmente trovo che a volte questo stato di mal essere fisico che può ottundere i sensi talvolta lascia uno spiraglio introspettivo che ci permette di guardarci dentro, di vedere se oltre la mal di stomaco al mal di testa al cagotto elettrico non ci sia dell'altro, una sorta di malessere interiore che assuma quasi la consistenza di nocciolo dei malesseri.
Così ho trovato un nocciolo di rabbia ieri. So bene da cosa è data: è data dall'impotenza di fronte ad una situazione che mi tocca, ma che non dipende da me in nessun modo. Ci sarà un bel lavoro da fare per non farsi ferire, ma ci devo lavorare seriamente su, perchè senza rendermene conto mi sta facendo davvero molto male.
sabato 27 dicembre 2008
svegliarsi inversi, non è solo una questione di carattere, è una questione di come si è andati a letto la sera precedente.
Così ieri sera ho visto un film orrbile, credendo che fosse una di quelle belle cose mielose e sdolcinate che ti propinano sotto Natale, ed invece mi sono sciroppata " Ritorno a cold mountain" zeppo di sangue, dolore e violenza in varie forme come contorno alla storia di un lui e di una lei conosciutisi poco prima della partenza di lui per la guerra di secessione, stati lontani 3 anni, e il cammino verso il paese natio a cui non ci arriva, perchè lo uccidono prima ma non senza essersi trombato quella gran topona della sua lei che altro non è che la Kidman.
bleah! che schifo di film. E si ch a me i film in costume piacciono, ma quello è una vera porcheria.
Così sta storia schifosa mi ha lasciato un po' di malumore con cui ci sono andata a letto e mi ci sono svegliata stamattina.
Sarà la nuova tendenza dei film, ma a me tutta questa crudeltà gratuita per far sembrare i film più reali mi da a dir poco il voltastomaco: vedere un film dovrebbe essere come leggere un bel libro che ti dia qualcosa di bello o dei valori, mica dirti "il mondo è uno schifo". Per quello quasiasi persona di normale intelligenza ci arriva da sola.
giovedì 25 dicembre 2008
E per non smentirmi è già un wip!
Conto di finirlo per natale prossimo :DDDD (spero!)
Buon Natale a tutti a chi mi vuole bene a chi mi vuole male a chi mi vuole ignuda a letto e a chi più ne ha ne metta!
lunedì 22 dicembre 2008
Come si può dare dell'affetto ad una persona che rifiuta l'affetto? Come si può dare amore a chi non crede che esista l'amore? Come si può illuminare la notte affinchè la notte stessa si renda conto che esistono i colori e il mondo non sia grigio e tetro? Come si può impedire che questa notte si espanda avvelenando i cuori e le anime?
So solo che non so che fare perchè tutto ciò cessi. E talvolta mi sento un po' come l'imperatrice bambina di Fantàsia impotente di fronte al Nulla che divora il suo regno. Solo che in questo caso non c'è nessun Bastiano Baldassarre Bucci.
domenica 21 dicembre 2008
Ditemi perchè all'alba del 2009 esiste gente che mette mano al pc per mandare mail e non sa cosa sia la copia conoscenza nascosta (CCN) e manda elenchi di indirizzi e-mail validi in chiaro da far gola a spammers e virus??????
Babbo Natale, per favore potresti lasciare a casa la borsa kelly di Hermes in coccodril e portare un po' di sale per queste zucche?!?!?!?!!?!?!!??
sabato 20 dicembre 2008
giovedì 18 dicembre 2008
La pietra dello scandalo è decisamente più vivibile e presentabile. Ammetto che è stata una situazione molto dura, più che altro perchè ci sono talmente tante cianfrusaglie che la rendono difficile da sistemare, senza contare che il famoso armadio " più facile da montare di quelli di Ikea" ha dei ganci porta bastone appendiabiti di me' ed oggi se ne è sputtanato un altro. Comunquesono riuscita a sopravvivere: somani se riesco affornto il lato scrivanie che non è cosa da poco.
Lavorando a turni capita talvolta di avere una giornata libera, che male male non è: se ne può approfittare per fare quelle cose che sono da fare.
Così mi alzo e nel breve tragitto letto - water (credo che si tratti di meno di 10 passi) rifletto che avrei un mucchio di cose da fare, che probabilmente mi si chiederà di fare anche altro che non è strettamente di mia competenza e che alla fine della giornata avrò fatto meno della metà di quello che avrei dovuto fare.
Oggi è il 18 dicembre.
Tra 7 giorni è Natale.
Non ho la benchè minima idea di cosa regalare a Natale a Luca.
Ho la casa in stato post atomico.
I gatti, come da contratto sindacale felino, non mi aiutano e mi hanno già distrutto 2 lanterne di Natale, di cui una era la famosa casetta di pan di zenzero.
Ho/abbiamo la spada di Damocle "suocera" che non si sa ancora se viene oppure no da noi. Questo implica che in molto meno di 7 giorni la casa deve essere quanto meno vivibile da 3 persone 4 gatti e un cane dannatamente dominante peggiorata nel comportamento con l'avanzare dell'età, che non lascia nemmeno avvicinarsi all'acqua i gatti.
Rifletto quindi sul fatto che dovrei darmi un elenco di priorità domestiche, e che la priorità è bene o male incentrata sulla pietra dello scandalo di casa mia: la stanza da letto quella che nei progetti dell'architetto è prevista per dei figli e che per noi è una specie di ripostiglio con finestra.
Va bene mi dedicherò al ripostiglio con finestra, in cui da novembre è accampato lo stendibiancheria con deumidificatore e porta ben chiusa, per la disperazione dei gatti perchè fondamentalmente quella è una stanza prevalentemente usata da loro.
domenica 14 dicembre 2008
il pollo: ciao
Laura GDS : ciao a te. mi aiuti a ricordare come mai ci conosciamo?
il pollo: ciao stavo vedendo il forum delle moto, ho trovato il tuo indirizzo e ti ho aggiunto; se vuoi ti cancello
Laura GDS : asp
il pollo: comunque piacere il pollo
Laura GDS : scusa ma sono al lavoro....
il pollo: non preoccuparti. di dove sei?
Laura GDS :eccomi. capisco: non ci conosciamo direttamente ma mi hai recuperata tramite forum
il pollo: di che parte sei dell'italia?
Laura GDS :di quella del 90% degli iscritti de forum
il pollo: come mai il nick Laura GDS?
Laura GDS : quanti anni hai?
il pollo: 34
Laura GDS :e fai domande di questo genere? Ma ce l'hai una fidanzata? o una moglie?
il pollo: no single. che lavoro fai? che moto hai? dalla tua foto sembra un vts (ndr non ho idea di che moto sia un vts!!!)
Laura GDS : immaginavo fossi single. tutti i single che mi contattano usano sempre le stesse domande: "di dove sei, perchè il tuo nick è Laura GDS, che lavoro fai...." insomma è un po' come se andaste in giro con il cartello sono single e sto cercando di ampliare le mie conoscenze dell'altro sesso. Comunque ho una ninja
il pollo: ti ho contattato perchè eri motociclista
Laura GDS : non ero ma sono
il pollo: vado pazzo per le moto e la velocità. 600 o 1000 il ninja?
Laura GDS : 600 (buggia!!!! buggia!!! ma non ho saputo resistere)
il pollo: ti mando una mia foto
Laura GDS : non posso accettare nulla su questo pc: non è il mio e comunque non ho interesse in una tua foto
il pollo invia:
ANNULLATO!
Impossibile ricevere il file .
il pollo: scusa pesavo fossi curiosa di vedere con chi stavi parlando
Laura GDS : no
il pollo: hai fatto qualche bel giro in moto quest'estate?
Laura GDS : mah in genere io mi diverto sempre quando sono in moto anche quando mi prendo delle gran ramate d'acqua, quindi direi che ho fatto molti bei giri
il pollo: :)
il pollo: che colore hai il ninja?
Laura GDS : scusa ma tu a parte prendere il mio contatto msn dal forum hai letto/ visto qualcosa?
il pollo: i tuoi 800 post non li ho letti tutti. ciao buon lavoro
Laura GDS: ah quindi prendi contatti la gente fai figuracce chiedendo d che colore ho la moto, cosa che guardando il mio avatar si capisce e pensi di aver gioco facile?
il pollo: scusa se ti ho disturbata, ciao.
E si disconnette.
Amerà la velocità ma questo sorpasso in interno curva da una ninja 250 non se lo aspettava proprio.
giovedì 11 dicembre 2008
Si si lo so la colpa è mia; dovrei avere la testa per ricordarmi di prendere certe cose come i vaccini al lavoro anzichè provare ad acquistarli in una delle tante farmacie di Baluba city. In realtà li acquisto anche in farmacia, dal mio fido farmacista di colle dei passeri che non solo si è fatto una cultura sui farmaci ad uso veterinario ma ha l'intelligenza di chiedermi lumi prima di far minchiate, e che ieri purtorppo causa neve non aveva aperto ( non abita ne a colle dei passeri ne a baluba city), costirngendomi ad andare dal baluba-farmacista l'uomo che vince il premio miglior sguardo di vacuità bovina 2008. Al secondo posto si piazza il suo collega che non capisce le parole compitate con le città italiane, figuriamoci se avessi usato l'alfabeto icao.
fatto sta che gli ordino i vaccini gatto.
Le confezioni sono in genere di tre tipi: 1, 10 e 30 o 50 a seconda delle case farmaceutiche. La casa farmaceutica FA la reale differenza: il prezzo.
So bene di aver detto I..... (miglior prezzo) e non V.... (molto cara)
mi ricordo di aver parlato di T....(nome commerciale di vaccino miglior prezzo) e non F.... (nome commerciale di vaccino molto caro)
e di aver dato per scontato parlando di I.... e di T.. ( non di V.. ed F...) che la confezione minima era da10 pezzi.
ebbene, mica mi ritrovo con un vaccino, dico UNO, F... della casa farmaceutica molto cara V.... che il singolo pezzo mi costa più del doppio di una confezione da 10 del vaccino T... della casa farmaceutica miglior prezzo I...?!?!?!?
e poi non ditemi che non c'è da inca77arsi! Questo tizio ha preso una laurea per fare un lavoro da droghiere e lo fa senza la scienza di sapere cosa sia un farmaco ad uso veterinario (perchè c'è tutto il siparietto tragico di ieri) e la coscienza di chiedere più informazioni a me che sono l'addetta del settore?!?!?!?
mercoledì 10 dicembre 2008
lunedì 8 dicembre 2008
devo anche ASSOLUTAMENTE smettere di cercare o vedere il buono dove c'è la falsità.
devo inoltre ASSOLUTAMENTE smettere di dare retta a personaggi che si credono spiritosi quando sono in realtà irritanti.
La questione è che mi spiace vedere cotanta idiozia nel mondo e mi costringo, facendomi una letterale violenza, a non rispondergli, perchè una delle leggi cosmiche incorruttibili è che non è mai buona cosa discutere con un idiota: prima ti abbassa al suo livello e poi ti batte. Ed io non ho voglia di abbassarmi al loro livello: sono sempre stata un idiota outsider e ci tengo molto ad esserlo!
domenica 7 dicembre 2008
Il motivo per cui non volevo iscirvermici mi ha contattata e la situazione sta evolvendo verso un dipanamento del mio rancore. Tanto è inutile tenerlo per oltre 11 anni: mi ha sufficientemente chiesto scusa in forma scritta abbastanza volte: mi servirebbe guardarlo in faccia per capire se veramente è cambiato o se mi sta pigliando per il culo. O forse è meglio id no. melgio tenermi l'idea che siano cambiate un po' le cose e che ciò che volevo alla fine è arrivato.
Altri nodi vengono al pettine: più ridicioli che importanti a dir la verità. E allora li riconsideri sotto una luce diversa, perchè se gli anni sono passati per me lo saranno ben passati pure per gli altri migliorando o peggiorando. E ti viene da sorridere pensando che un piccolo scambio di attenzioni sessuali siano state prese come un " stare insieme". Ma non erano le donne che vedevano "Sesso = Coppia"? Bah mi sa che io già 18 anni fa ero smaliziata più dei maschietti....
Poi arriva gente che era poco più di una conoscenza che ti hciede la tua amicizia: sia ben chiaro l'amicizia di facebook ha un valore inferiore a quello dell'aria fritta, diciamo che è un po' coem riavere in memoria il numero di telefono di vecchi conoscenti per fare due chiachciere su un passato che comunque ha avuto i suoi lati divertenti.
E poi tornano le cose grandiose.
Ieri sono stata sulla fiera degli obei obei ( che i finti milanesi chiamano oh bej oh bej, vanagloriosi di un milanese acquisito sulle pagine del Carlo Porta) con la mia Amica Betty!
Non ci sono parole per spiegare chi è la mia Amica Betty: E' La mia Amica Betty, e basta! Ci siamo allontanate per vari motivi, ma se ieri eravamo in giro come se non ci fossimo mai perse di vista i motivi allora non sono stai poi così seri. Scelte diverse, strade diverse e un piccolo malinteso per non parlarsi e perdersi di vista per quasi 15 anni! Ma ora ho ritrovato la mia Amica Betty e non ho più intenzione di perderla di vista.
E soprattutto non vedo l'ora di presentare vicendevolmente La mia Amica Betty alLa mia Amica MEG!
venerdì 5 dicembre 2008
Poi mi fermo a riflettere che anch'io non scrivo qualcosa di divertente sul mio blog da un po'. Poi "un po' " per me è una quantità di tempo che varia da 24 ore in su. A dire la verità è che scrivere ci va il suo tempo, che non è necessariamente una questione di minuti, ma di disposizione mentale: so che posso mettermi lì a scrivere in tranquillità e lo faccio, altrimenti vengono fuori ciofecate. a questo poi va aggiunto il tempo che passa, perchè più sorre e meno l'intenzità ilare ed il ricordi di qualcosa che desidero raccontare scema. In pratica scrivere è un piacere come il caffè di moca alla mattina:svita riempi avvita atendi versa siediti e gusta. Prenderlo al volo alla macchinetta è un contentino dal tipico gusto " se non lo prendevo era meglio!"
martedì 2 dicembre 2008
sabato 29 novembre 2008
A me piacciono un sacco gli stivali.
beh non per niente sono "IL" gatto dagli stivali...
Quindi ai miei stivali storici neri scamosciati che hanno 17 anni, ai miei stivali troppo stretti per essere portati con le gonne ma con un tacoc interessante ma non esagerato, ai miei stivali marroni comprati 2 anni fa ed inseparabili (in pratica se non c'è neve l'inverno lo pasos con quegli sitvali) si è aggiunto un paio di stivali da sogno.
volete vederli?
Eccoli!
Non sono bellissimi?!?!?!?
venerdì 28 novembre 2008
Però pensando alla neve che cadeva, incurante del fatto che le strade potevano diventare via via impraticabili, ho tenuto in mente tutto il giorno questa canzone:
Red skies are gleaming oh
Seagulls are flyin' over
Swan are floatin' by smoking chimneytops
Am I dreaming
Am I dreaming
The night draw in
There's a silky moon up in the sky yeah
Children are fantasising
Grownups are standing by
What a super feeling
Am I dreaming
Am I dreaming
Wohu wohu wohu wohu
So quiet and peaceful
Tranquil and blissful
There's a kind of magic in the air
What a truly magnificent view
A breaktaking scene
A cosy fireside chat
A little this a that
Sound of merry laughter skippin' by
Gentle rain beatin' on my face
What an extraordinary place!
It's all so beautiful
Like scape painting the yeah
Mountains are zooming higher
Little girls scream cry
My is spinnin'
It's unbelievable
Send me reeling
Am I dreaming
Am I dreaming
che dedico a Rossino, Micia, Alice, Asso. Chi di loro è già un fiocco di neve e chi lo è quasi.
giovedì 27 novembre 2008
giorni che passano....
Ok:
mancano 28 giorni a Natale e so che non ho preparato nulla anche se le idee non mi mancano, ma peggio ancora sono passati 27 giorni da quando dovevo piantare i Tulipani e non l'ho ancora fatto!
devo mettermici di buona lena.
vediamo un po' quando potrei....
Stamattina se mi sbrigo nonostante il mal di testa forse riesco a preparare i vasi.
Domani sono in PSV tutto il giorno
Sabato sono a Genova (forse) e non so quando torno indietro
Domenica sono in PSV tutto il giorno....
Mi sa che per i tulipani dovrò attendere Lunedì....
lunedì 24 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
A me piace il Natale. Si si va bene la solita festa consumista, etc etc.... ecchepalle! tanto quelli che fanno i santarellini poi sono sempre i peggiori ipocriti. Giacchè, poi, la festa d'inverno pre cristiana è stata coperta con una festività d'altra religione, non ci vedo poi nulla di male a portarla quanto meno a un livello di ateo, ateissimo consumismo, dove, grazie al cielo, è vero che tutti si sentono più buoni e la beneficienza si fa.
Dicevo a me piace il Natale, a me piace per quello che sono le luci, i colori, i profumi, il freddo pungente e il vinbrulè caldo tra le mani.
Mi piace un po' meno il giorno di Natale, perchè spesso non c'è quello spirito di voler stare insieme che secondo me lo rende speciale. Quando si parla del giorno di Natale, chi vedo intorno a me pensa subito al pranzo Natalizio e storce il naso: troppa roba poche persone per una cucina da esercito. Questo perchè forse potendo mangiare tutto quello che vogliamo quando lo vogliamo il piacere di assaporare certi piatti scompare, tanto da non sapere più distinguere cosa sia un tipico piatto natalizio da uno no.
Quando ero piccola a Natale si mangiava il bollito con la mostarda, che poi si finiva nei giorni successivi, ma prima di Natale la mostarda non compariva mai in tavola. E col bollito si facevano i tortellini come primo perchè c'era il brodo. E c'erano gli antipasti di salumi e sottaceti: solo un po' più grandicella iniziò a comparire il salmone, che oggi ormai si compra in qualsiasi giorno al supermercato. E poi il panettone, che però per me compariva già ad ottobre in casa visto che mia mamma lavorava (e lavora) per un azienda che li fa.
Il giorno di natale in pratica è la parte più triste dell'atmosfera natalizia: spesso per "conformismo" persone che non hanno nulla da spartire si ritrovano a recitare finta allegria perchè accomunati magari da qualche gene.
Ma il bello viene prima!
fare l'Albero, mettere in giro per casa le decorazioni, accendere le candeline, gli incensi profumati.... In pratica riempirei già la casa ( ed ho già fatto anche degli acquisti, delle deliziose palline di vetro trasparente con dei rami che sembrano ghiacciati: poi ve le farò vedere) ma mi sto trattenendo aspettando il sette di dicembre, il giorno di Sant'Ambrogio. Perchè proprio quel giorno? perchè a Milano, città dove sono nata e cresciuta, l'albero si fa a sant' Ambrogio, quando poi c'è pure la festa degli oh-bei oh-bei, che è il nostro mercatino natalizio. Almeno noi ne abbiamo uno nostro senza dover copiare tirolesi austriaci e tedeschi.
mercoledì 19 novembre 2008
Emozioni.
(Battisti-Mogol)
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
E di una noia mortaaaaaaaalllleeeeeee!!!!!!!!!!!
A parte il fatto che a me non piace il modo in cui vede Marley, mettendolo, volente o nolente, a paragone costante con il cane della sua infanzia tanto bello e figo da non sembrare vero, e poi per me il libro parte già subito male: prendere un cane per farsi l'idea di come potrebbe essere l'essere genitori. Ma scherziamo?!?!!? Un cane non è un bambino! Gli puoi volere tutto il bene del mondo, ma primo non è tuo figlio e secondo è un cane, vivrà e si comporterà con te sempre da cane. Il tipo di educazione e di responsabilità che hai su un cane è completamente diverso da quello che devi avere per un figlio, come si può anche solo lontanamente pensare di "allenarsi" a fare i genitori con un cane?
Odio questo modo di relazionarsi con gli animali.
Altra cosa che mi ha disgustato di questo libro è lo stile americano di infilare in un libro, che dovrebbe parlare delle avventure ( forse disavventure) di Marley, i fatti della vita di coppia degli umani: ci sono passaggi del libro lenti e noiosi dove Marley è uan figura marginale se non assente.
Forse sarò una delle poche al mondo a non averlo apprezzato questo libro tanto osannato, ma come James Herriot non ho trovato nessuno in grado di ritrarre in modo naturale puro e senza impachiugamenti umani il mondo degli animali. Magari la differenza sta tra l'essere un veterinario e l'essere un giornalista.
martedì 18 novembre 2008
Io spero di ricevere la Sua risposta! Se Lei equipaggia socievole e gentile! Nizza ed interessante! Chi desidera costituire conoscenza con ragazza il bel dialogo. E fra non molto, io entrero in Italia. Io voglio percorrere italy rotondo e studiare suo nella mia strada pubblica. Io posso venire a Lei su riunione familiare o vedere in un'altra citta. Io cavalchero a mio zio. Io aspetto di giro affascinante nel paese del mio sogno! Io voglio impararLa migliori e chiaramente vedere la Sua fotografia! Se Lei vuole, io posso spedirLa alcune le mie fotografie... Io vivo sull'Ucraina a Kiev urbano. Penso, Lei conosce questa citta?! Io non ho problemi finanziari, io non ho problemi con la vita mette a Kiev che e perche io ricevero il mio visto: -) io faccio attenzione a salute mia, e liberamente vado ad alcun paese! Io ho il buono sentire di Umorismo: -) Scriva esatto, dove Lei vive, io guardero su mappa: -)!!! Se Lei vuole conoscersi piu, chieda! Io andro in Italia attraverso molti giorni ed io desiderero trovare amici nel poco familiare paese per me! Io sono aperto per atteggiamenti piu dell'amicizia, ma io penso, essere amici nel primo luogo! Io spero che noi non avremo problemi con comunicazione e noi troveremo molti temi per dibattito: -) Lei puo realizzarmi come al mio e-mail....
Allora: al PSVSD mi sono resa disponibile con un turnista a smezzargli il suo turno. Fin qui niente di male. Niente di male se si pensa che ad inizio novembre gli ho detto: " guarda che ho bisogno di sapere quando hai bisogno di essere sostituito perchè devo organizzarmi col PSVL".
La sua risposta è stata " si si, si si, non ti preoccupare per questo mese solo i finie settimana"
Poi....
Settimana scorsa mi chiede con 48 ore di anticipo se posso fargli la notte di quella settimana. Gli spiego che è tardi per organizzarmi dall'altra parte ma di farmi sapere se ha bisogno per questa settimana. I giorni passsano e un altro collega mi chiede per la notte successiva. Gli spiego la situazione, attendo una risposta da D. che non arriva, e dico di si all'altro collega.
Ieri D. ,mi chiama e mi chiede se posso coprirlo stanotte.
E ma allora ci sei o ci fai? Ma porca miseria se ti dico che ho bisogno di tempo per organizzarmi dall'altra parte perchè c'è una schiacciante incongruenza nei tempi che ti ho palesato più e più volte, che ti costa venirmi incontro ed avvisarmi per tempo visot che io sarei quella che para il culo a te?
Così sta sera mi tiro un po' il collo ma riesco a coprirgli la notte. Per setitmana prossima non so, ma per il mese prossimo io mi metto libera un paio di martedì per coprire la notte e se poi non ne ha bisogno cavoli suoi.
domenica 16 novembre 2008
Pochi giorni di feisbuc e posso dire di esserene contenta.
Lo stronzolo (dicesi di persona la cui visione della sua testa spiccata dal collo con abbondante spargimento del suo sangue non basterebbe a placarmi) non mi ha contattato direttamente, ma è arrivata una persona che dice di aver sentito tanto parlare di me da una persona che mi conosce. Ed io che sono curiosa come un gatto ( e se no non sarei il gatto dagli stivali) ci ho chiacchierato per un po'. Non so se sia una persona reale o inventata, non mi interessa tutto sommati mi sono emozionata. Incazzata divertita intrigata, ma sono fatta così a me piacciono le emozioni.
Mi rendo conto che di quello che è stato il passato con la persona S (vedi sopra) a me è rimasta solo una gran rabbia, che sinceramente non so se esista una via per placarla. Beh ad esere sinceri mi è rimasta anche la passione per la lettura.Non so quanto sia diversa dalla Laura di 15 anni fa, ma sono sempre di base la stessa persona che rimane ferita per un nonnulla, per una parola brusca detta inutilmente, per una risposta secca senza possibilità di spiegazione.
Adesos mi fa solo piacere stabilire un ocntatto con persone che non sento da tempo con cui ho passato bei momenti e che per un nonnulla ( o perchè è finita una storiella sentimentale) sono stati persi di vista. E la cosa mi fa solo un gran piacere.
Poi vabbeh stringo anche conoscenze con persone nuove, ma per me questa è la normalità.
venerdì 14 novembre 2008
L'altro ieri mi sono iscritta ed ho iniziato a cercare nomi. No no senza le reti di conoscenze: usando la mia memoria. Nel giro di mezz'ora ho ritrovato la mia amichetta delle medie che in foto fatta eccezione per i colpi di sole è i-den-ti-ca a come me la ricordo io, quella con cui ho passato un'estate intera prima che lei cambiasse casa, e ieri ho scambiato non so quante mail con un'altra amica quella della tarda adolescenza che per me era come una sorella.
Ed ho capito una cosa.
Il passato non lo si può fuggire ne dimenticare: è una parte di noi, perchè senza di esso non saremmo ciò che siamo ora. Possiamo fare finta di dimenticarcelo, di ripudiarlo, ma lui è lì. volenti o nolenti va accettato per quello che è comprese le pegio figure di me', e i sentimenti feriti che ci sono stati.
Sono felice di aver fatto questa scelta, perchè ritrovando il mio passato sto ritrovando una parte di me stessa.
e magari ci scappa una cena con le mie amiche dei tempi andati, a ricordare sfilze di figure di me' e a riderne come matte! Poi chissà magari si riaprono amicizie perchè di aver perso B, che ho ritrovato ieri, mi è spiaciuto un casino.
giovedì 13 novembre 2008
Lo so lo so questo post è decisamente criptico per chi non conosce nulla ma proprio nulla del mondo disco inventato da Terry Pratchett.
Comunque entrambe le ricette sono venute alla perfezione: forse un po' meno cipolla e una presa di sale in più nei tortini di scuotivento non sarebbe male.
mercoledì 12 novembre 2008
Dicevo non proprio per caso, perchè dovevo aspettare in strada il meccanico che mi riportasse la macchina e poi andare in PSV-L dove circa 2 settimane fa è arrivato un gatto che assomiglia molto a quello di nonnina Ogg, (purtroppo in questa immagine si vede malissimo) e dovevo farlo vedere alla Ele. Ammetto che il gatto vero era un po' meno pieno di cicatrici di quello disegnato, ma la somiglianza era abbastanza elevata.
Ma le cose non vengono mai per caso. Non so se "il balletto" "tesoro cosa vuoi da mangiare? non lo so: cosa c'è di pronto in frigo?" si consumi in latre case, ma questo è come dire d'abitudine in casa nostra, tanto quanto l'inno nazionale prima di ogni manifestazione negli USA.
Perciò oggi per pranzo ( che Luca chiama "mezzogiorno, ma in realtà sono le due del pomeriggio) farò i tortini di patate di scuotivento e la ricetta del bibbliotecario.
E se non gli piace chiamerò il "vero Baule" a difendermi.
p.s. questo post potrebbe essere criptico per chi non conosce il mondo disco
sabato 8 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Rido per non piangere, perchè arrabbiarsi in questo caso più che in altri non porta da nessuna parte, e tragicamente non posso nemmeno scherzarci su con la diretta interessata, perchè purtroppo per barrire linguistiche lo scherzo non viene colto.
Però nulla vieta di scrivere per me stessa una risposta del ca' per riderci su almeno per me.
"Cara Suocera,
Mi spiace di non aver capito nulla della lettera che mi hai mandato.
D'altronde l'hai scritta in tedesco con paroloni che sul mio dizionario non riuscivo a trovare, perciò me l'ha tradotta tuo figlio: mi spiace che lui per colpa mia si sia dimenticato il tedesco.
Sinceramente del negozio di addobbi natalizi al Quartiere di Nicola non me ne ricordo affatto, e non mi ricordo nemmeno di doverle cercare per un amica. Sai, non posso ricordarmi tutte le ca77ate che ti racconto pur di tenerti buona.
Il mio stress da esami? non è mai durato 12 anni. E' successo una volta sola ma per te è diventato lo scopo della mia vita, ed ora che mi sono laureata ho deciso che lo scopo della mia vita è esserti rivale, perchè è più divertente.
Non posso chiamarti "mutti" perchè mi verrebbe da ridere ogni volta, pensando alla passata di pomodoro che qui si vende al supermercato, e non posso nemmeno chiamarti "mamma" perchè una ce l'ho già è una straccia palle versione bonsai che mi basta e mi avanza. Quindi se vuoi un nome tuo che ti designi come straccia palle dovrai accontentarti di "suocera", ma, se non ti piace, chiamarti col tuo nome per me va bene ugualmente.
Ti ringrazio della tua squisita gentilezza nell'offrirmi la possibilità di rispondere, che sinceramente ne avrei fatto a meno dovendo impiegare del tempo per trovare le parole e le troiate giuste da raccontarti, anzichè magari lasciarmi conivolgere una volta in più a fare una sana seduta di sesso.
Purtroppo per Natale c'è un grosso inconveniente: viene a trovarci una mia carissima amica con suo marito e suo figlio e si fermeranno da noi per qualche giorno. Pur essendoci un divano e volendo stringercisi per starci tutti, c'è il problema che la mia amica ha una folle paura dei cani, nonchè è allergica alle conifere. Perciò sarebbe molto scortese farle trovare un albero di Natale vero, senza contare che potrebbe essere problematico confinare un husky in un piccolo spazio in casa nostra. Putroppo questa volta dovremo rinunciare alla tua squisita presenza: ne siamo addolorati.
Ti auguro di passare serene feste,
Laura ( quella che si scopa tuo figlio per sbollire lo stress da esami da 12 anni)
giovedì 6 novembre 2008
E se fosse possibile vorrei per una volta tanto rimanermene nel mio brodo.
Quella che segue è una riflessione estemporanea ai fatti odierni ma eviscerata dalla mia inversitudine.
Sto cercando di cambiare, di non farmi convolgere più di tanto dalle persone e dalle situazioni stupide, ma tant'è che le persone stupide e le situazioni stupide che riescono a creare, esercitano su di me un fascino a dir poco magnetico, ed è per questo che vado in rissa, perchè non riesco a fare a meno di cimentarmi con gli stupidi, sperando di riuscire a spiegargli qualcosa, dimenticandomi del principio primo: " Mai mettersi a discutere con uno stupido perchè prima ti abbassa al suo livello e poi ti batte".
E gli stupidi sono anche meschini da infamarti dicendoti che sei una brutta persona, sono permalosi da capire solo quello che gli fa comodo meglio se può suonare come un insulto alla propria persona, e via dicendo.
Settimana scorsa con una persona stupida mi sono avvalsa di un precetto interessante: " con un si ci si impiccia, con un no ci si spiccia", e così alla sua richiesta di ri-entrare nella ML che gestisco da anni, per non avere pensieri di sorta con questa persona le ho detto di no.
Come se l'è presa! Me ne ha dette di ogni: che sono un immatura, che sono una rancorosa, che sono una brutta persona e che TUTTI sanno che lo sono....e allora?
Il mondo è pieno di persone che si fermano alle apparenze. Ad ognuno di noi sta il compito di scegliere che apparenze vogliamo dare, e se vogliamo fermarci solo a conoscere le apparenze che gli altri ci forniscono. Forse è per quello che perdo tempo a parlare con gli stupidi, perchè mi piace scoprire se è solo apparenza o c'è dell'altro.
Perchè con tutto il bene che voglio al signor Baule proprio proprio di notte quando russa non mi viene poi tanto facile amarlo....
Sveglia alle 5.43.
La sequenza è stata più o meno questa:
- La sveglia di mia mamma al piano di sotto che ha un "bip" talmente penetrante da passare la soletta;
- Lenticchia e la Tabi che si azzuffano;
- Il Baule russante.
Ora se i primi due eventi sono finiti nel tempo, il terzo evento è si un evento finito nel tempo all'atto espiratorio, ma ripetitivo e mai uguale a se stesso. Una volta è a sibilo (e vabbeh ci si può anche dormire!) la volta dopo a brontolìo, e la volta dopo a trombone! e la sequenza non è mai uguale. Eccheppalle!
Certo, lo so che non lo fa apposta, ma c'è un modo per spiegare all'ommo de casa che se la mattina sono inversa, è perchè sono stata tenuta sveglia dal suo russare?
Vado a mettere a posto un po' in giro che almeno mi tengo la testa occupata, che la cosa peggiore del rigirarsi nel letto è che con il fastidio di non riuscire a prendere sonno ti vengono in mente solo pensieri frustranti che predipsongono ad essere inversi tutto il giorno.
martedì 4 novembre 2008
Diciamo che un po' me la sono andata a cercare: è da qualche giorno che girovago tra blogs di ricamatrici e a vedere le tante belle cosettine create poi di prassi ti viene la scimmia da ricamo nuovo da incominciare, se non fosse che di lavori da finire ne avrei un bel po', tra cui i topini regalo di nozze del matrimonio di Laura e Salvo, nozze avvenute un anno fa, e il regalo di compleanno di una mia amica avvenuto a settembre. Forse forse dovrei pensare a finire almeno prima questi, senza pensare che avrei da finire tre schemi, non complicati ma a punti microscopici come model stitcher ormai da anni (per fortuna che chi me li ha dati mi vuole moooolto bene!), i draghetti invernali, cioccoberta, la copertina per il log book, che è comunque un progettino semplice e veloce e come ultimo lavoro iniziato è quello più vicino alla conclusione, il pannello di Baudelaire, i bavaglini per Viola e non so più che altro.Lo dico a meg della scimmia e conveniamo che se tanto ci da tanto da brave gemelle quali siamo ( per chi non lo sapesse io e lei siamo gemelle atipiche: nate lo stesso giorno con 3 anni di differenza da madri diverse, ma una la pensa e l'altra la dice) optianmo per una soluzione wilderiana: “l'unico modo per resistere ad una tentazione è quella di cederle”. Così mi convinco che è il caso di infilare il naso nella scatola delle cose da ricamare alla ricerca di uno strofinaccio ( perché a me piace ricamare sugli asciugapiatti) che possa andare bene per: angioletti natalizi ( che non saprei nemmeno quali); renne di babbo natale. Così mi tuffo nello scatolone e trovo asciugapiatti a tema:
caffè;
colazione;
cani;
2 con gatti
2 con animali della fattoria;
angeli e dolcetti di natale
pupazzi di neve
2 a righe
2 bianchi con un bordino uno rosso e l'altro verde
e se ce ne sono altri non ricordo.
Così pur avendo trovato quello giusto per gli angeli, che mi erano passati un po' in secondo piano prediligendo le renne di babbo natale, non ho trovato quello che si adatta alle renne! Si perché lo volevo rosso con babbo natale, ma quello che avevo lo ricamai tanto tempo fa. Perciò al momento ho lasciato perdere. Anche perché è vero che c'ho la scimmia addosso, ma se incominci male un lavoro ti viene a noia velocemente. Quindi aspettando l'ispirazione, che spero non sia come Godot, ieri sera, dopo che domenica ho messo a posto i fili nel vano tentativo di acquietare la scimmia, ho messo mano al pannello di Baudelaire che avevo iniziato per la beneficenza, ma che essendosi ormai conclusa dovrò rigirare in altro modo. Avevo già deciso tempo addietro di “tagliare” un po' la poesia di Baudelaire per facilitarmi la vita e ieri sera ho deciso proprio di privarla del finale che perde il tema di elogio al gatto per diventare un elogio alla patata (non quella che si coltiva nell'orto) e che secondo me, stona. Così ieri sera ho apprezzato il piacere di portare avanti un ricamo disfandone una parte, che è decisamente più difficile del ricamarla, ma togliere la parte che stona da più soddisfazione che terminarla.
(seguirà post, o aggiornamento di questo post, fotografico)
venerdì 31 ottobre 2008
Per me, da un punto di vista strettamente personale, è un momento molto bello: Ho passato un mese di ottobre piuttosto turbolento con 2 proposte in 2 Pronto soccorso distanti una ventina di km tra di loro e con orari poco compatibili; ho passato una bella vacanza nella seconda metà del mese, e ieri per la prima volta sono andata in PSVL non a gratisse come ho fatto per parecchi mesi,ma per il mio primo giorno di lavoro. Direi che come inizio anno, secondo il calendario dei Tuatha de Danann, non è niente male.
Ma parliamo del primo giorno lavorativo.
No niente emozione da scolaretta: in realtà ieri mattina ci ho messo un po' a realizzare che non stavo andando a Gratisse in PSVL, ma che finalmente venivo pagata per essere là. La degenza era piuttosto vuota: 3 gatti, un cane e un gattino, poco da fare fortunatamente rispetto ad altre giornate che ho visto, se non fosse che il gatto Bagus ha fatto di tutto per essere star della giornata con effetti tipo l'esorcista, che comportavano il cambio della gabbia di degenza, la pulizia di quella precedentemente occupata, il lavaggio del pavimento e a mezza giornata pure il cambio del mio camice....
Per ieri mi posso ritenere fortunata: è stata una giornata tutto sommato molto tranquilla, per gli standard del PSVL. E da oggi può scatenarsi l'inferno che tanto sono pronta, dopo il gatto da esorcizzare!
Mamma GDS: Laura vuoi una Veneziana*?
LauraGDS: preferirei una tapparella.
e con questo credo di sentire mia madre dal piano di sotto che mi ci stia mandando...
(*mia mamma lavora in una nota casa dolciaria e da quando ero piccola vedo panettoni, pandori e veneziane dalla metà di settembre in poi)
mercoledì 29 ottobre 2008
Dunque se non ci si tuffa, non si mangia e non si dorme, l'attività principale in barca è il cazzeggio. Attività a cui io non prendo facilmente parte, perché mi sento un po' fuori luogo, forse perché buona parte della compagnia si conosce da un sacco di tempo. Tuttavia quest'anno è venuto con noi un amico che non li conosceva affatto e si è messo a cazzeggiare con loro senza alcun problema, e se ci è riuscito lui potrei riuscirci anch'io quindi dalla prossima volta si cazzeggia! Il cazzeggio ha anche un gran vantaggio: per farlo non devi portarti nulla di pesante nel bagaglio, anche perché per quello serve il cer.. cer.. oddio non ricordo come si chiami, ma so che pesa poco.
Altri in barca Lavorano.
Io come al mio solito avevo libri e ricami, attività che sconsiglio a chiunque soffra un pelo il mal di mare. A me non fa ne caldo ne freddo, solo che in barca non riesco a ricamare come se fossi in treno pullman o macchina: troppo vento, perciò fili e schemi svolazzano rendendo il lavoro un supplizio più che un piacere. Quindi il ricamo è sconsigliato per la barca, ma ottimo in aereo: lo si può iniziare da prima del decollo e terminare quando si spengono i motori. Ovviamente non fate come me che mi sono portata dietro montagne di UFO da finire e che non hanno visto nemmeno una crocetta. Uno al massimo due UFO, o un ricamo nuovo che vi impegni per bene. Mi raccomando per l'aereo fili pre-tagliati e la forbicina nel bagaglio che va in stiva oppure preparatevi a dire addio alla vostra forbicina da ricamo quando passate dal metal detector. Ah ma volete pure sapere cosa ho ricamato? Ho portato avanti il regalo di compleanno per un'amica che ha fatto gli anni a settembre (opps!) si tratterebbe di quella tela che avete visto tempo fa divisa in 12 riquadri, e poi ho iniziato la copertina per il mio Log book, altrimenti detto registro delle immersioni. Se il primo non ve lo posso mostrare, il secondo però si!
Seguirà foto a lavoro terminato. Non nascondo che ogni volta che mmi metto dietro a qualche ricamo mi rendo conto che avrei voglia di terminare quelli che ho lì a mezzo e iniziarne di nuovi:, spero solo di riuscire a fare per bene il punto della situazione e a terminare gli avanzi e iniziare nuove cose.
Libri: portati dietro 3 finiti 2.
Terry Pratchett il tristo mietitore
Arthur Goldberg: memorie di una geisha
Lauren weisberger: al diavolo piace dolce
Partiamo dal primo: per chi non conosce Pratchett a vedere una copertina così
con sifatto titolo, viene in mente qualcosa di macrabro, gotico, vicino allo stile di Lovecraft (come mi stato detto, ma io non ho mai letto nulla di Lovecraft), ma nulla è più lontano dalla realtà pratchettiana! In Pratica La Morte, quella col mantello nero e la falce, viene licenziata e dal sul licenziamento ne scaturisce un caos che solo nel mondo disco può avvenire. Un Caos che vede protagonista il triste mietitore alla ricerca di un lavoro finendo in una fattoria dove il gallo non solo non si ricorda come si fa a cantare ma è pure dislessico e non riesce a leggere il cartello dove gli hanno scritto correttamente cosa deve cantare. Ora come è possibile che sia, questo,un romanzo gotico, o dark? Credo che chi ha giudicato male dalle apparenze se ne sia reso conto sentendomi ridere. Comunque la parte più divertente è stato spiegare alla guida elvetico egiziana che parla correttamente inglese francese tedesco spagnolo ed egiziano, capendo un po' di italiano, cosa accadeva nel libro e forse forse sono riuscita a creare un nuovo Pratchettiano interlingua, perché spiegare del mondo disco in inglese non è proprio facile facile.
Memorie di una geisha.
Questo libro non ha suscitato meraviglie o stupori alcuni: il che vuol dire che è troppo ordinario, ma bello veramente. Oddio mi sono ritrovata catupultata in due realtà esotiche: quella reale del mondo medio orientale “arabo”, e quella virtuale dell'estremo oriente nipponico, conturbata dal fascino di due realtà diverse sia in spazio che in tempo. Come ho scritto nel commento su anobii questo libro è fantastico per far nascere la curiosità verso al cultura nipponica, di cui attraverso i cartoni animati ne abbiamo ricevuto un infarinatura talvolta completamente sbagliata.
E con questo termino le cronache dal Mar Rosso, guardando al pioggerellina sottile che cade giù nella pianura padana, ripensando al fatto che pesci e subacquei hanno una cosa in comune; la curiosità: stai fermo 2 minuti in un punto e i pesci verranno ad osservarti, ma se lì attorno c'è un pesce pagliaccio lui verrà a cacciarti via dal suo territorio. Per fortuna che non sono più grossi di 10 cm!
(sta aggredendo la macchina fotografica di Luca se non si fosse capito!)
* le foto non sono presenti su wikipedia o su siti di subacquea. Mi rifiuto di mettere link a negozi di acquariologia per mostrarveli. Questi pesci non sono ne autoctoni ne domestici.
lunedì 27 ottobre 2008
La subacquea è uno sport che ti fa fare un sacco di fatica prima ancora di tuffarti in acqua, anzi una volta che sei in acqua di fatica ne fai poca, o meglio non la senti esageratamente.
Tutto incomincia dal mettere il gav (giubbetto ad assetto variabile) sulla bombola: tirare la cinghia di bloccaggio non è facile perché la devi stringere bene bene, altrimenti la bombola scivola e non è mai bello. Però in una crociera questo è un compito che fai appena arrivi in barca e poi non lo fai più perché la bombola viene ricaricata stando attaccata al gav: infatti per ricaricarla basta staccare il gruppo degli erogatori, quella serie di “tubi” che ti permettono di respirare di gonfiare il gav (altrimenti perché si chiamerebbe “giubbetto a d assetto variabile”?) sapere quanta aria hai e permettere a qualcun altro che abbia finito troppo velocemente la sua bombola di respirare un po' dalla tua.
La vera fatica per immersione sta nella muta.
Umida o semistagna, non saprei dire se c'è differenza nell'indossarla, ma a me è stata prestata una semistagna ed ogni volta che la dovevo mettere era un rosario di accidenti. La prima volta perché l'ho messa “a secco”. Ecco una cosa che una muta si rifiuta di fare, è di essere collaborativa a secco: cioè se non la bagni (e non ti bagni) col cavolo che sale! E ti fai “male” alle mani, cioè a tirarla su fai tanto di quello sforzo che poi ti fanno male. Quindi per fare meno sforzo il trucco è bagnarsi e fare il tutto il più velocemente possibile di modo che l'acqua non evapori. In barca non c'è una doccia sotto la quale ti butti tu e la muta per bagnarti, ma si fa a secchiate e quando sei quella che fa immersioni separate, che sorride e dice “grazie” all'equipaggio, le secchiate arrivano abbondanti, generose, e alla fine per divertimento più loro che reale e aiuto, ma più c'è acqua e più la muta scivola che è un piacere, quindi stai al gioco e via.
Il passo successivo è la cintura dei pesi, quella che ti permette di “affondare”. Già di affondare, perché se naturalmente per via dei polmoni galleggiamo (chi più chi meno), con la muta galleggiamo ancora di più e come fai ad andare giù se stai galleggiando? Usando un po' di piombo che nel mio caso si aggirava intorno a 10 kg: 6 in cintura, e 4 sul gav. Sei kg di piombo sulla vita non sono poi tanti, ma poi devi metterti il gav, che oltre ai 4 kg di cui sopra è gravato del peso della bombola che non è poi poco se si pensa che è un aggeggio che contiene aria sottopressione.
Infine il colpo di grazia: le pinne. Le pinne che si usano nella subaquea sono un po' più lunghe di quelle che si comprano nei bazar al mare per nuotare alla buona e un bel po' più corte di quelle da apnea, ma sono ugualmente scomode per camminarci e quel metro che devi fare per buttarti in acqua può essere la cosa più complicata del mondo. Fortunatamente sono pinne in due pezzi: una scarpetta comoda per camminare e la pinna vera e propria che si stringe con un cinghiolo dietro al tallone. Questo ovviamente ti permette di camminare meglio di quanto già stai facendo a fatica con tutto il popo' di armamentario che hai addosso.
Quindi ti rimane da mettere la maschera preventivamente sputazzata e sciacquata in acqua per evitare che si appanni, e l'erogatore in bocca, spostarti sul bordo della piattaforma e....
domenica 26 ottobre 2008
Non avrei mai pensato di dirlo, ma una vacanza mi ci voleva proprio!
Ho staccato la spina, mi sono rilassata, divertita, ho dormito e come al solito, non mi sono abbronzata. Si perché a me di essere abbronzata non m'importa poi tanto: ci sto un po' al sole e poi quando, nonostante la protezione solare, sento la pelle scottare preferisco trasferirmi all'ombra, che comunque non essendo ottenuta con una copertura in piombo, un po' di sole passa sempre, quel po' che basta per ustionarsi se non metti la crema o abbronzarsi appena appena, se te la sei messa.
Sono stata a Marsa alam.
Prima della partenza credevo che marsa alam fosse una città, piccola o grande che fosse, ed invece ho scoperto che in pratica è il nome di una regione, e che quella che potrebbe essere la “città di marsa alam” che trovate sulle cartine è un piccolo agglomerato di case senza nemmeno un porto, ma con appena una rada dove attraccano le barche che caricano e scaricano i turisti via gommone.
Perciò vengo subito alla nota dolente: per chi si aspetta un souvenir o una cartolina, mi duole dire che non ce ne saranno, per il semplice fatto che:
A - siamo scesi a terra poco prima di essere messi sul pullman per andare all'aeroporto
B - non esistendo un paese turistico non esistono nemmeno negozi per turisti.
C – in aeroporto trovo sigarette profumi cammelli di peluche souvenir a prezzi esorbitanti ma niente, e sottolineo niente, cartoline.
Poi angolo della confessione: non è la prima volta che vado in Egitto. Ci sono stata l'anno scorso sharm el sheik, ma non ho mai scritto niente, tranne forse qualche accenno poco prima di partire questa volta. Comunque Sharm, a differenza di marsa alam, è studiata per i turisti: tant'è che la vera sharm el sheik, altrimenti detta sharm vecchia, è tipica, ed ha la sua succursale da “lungomare” che si chiama Naama Bay, piena di locali negozi e qualche albergo, ma in pratica un certo di svago e divertimento per turisti. Marsa Alam al di fuori di quello che possono offrire i villaggi non mi pare abbia molto, a parte il deserto e la vita tipica del posto.
Come dicevo sono stata sbarcata, il che è in aperto contrasto con la mia conoscenza del villaggio turistico: il fatto è che prima di essere imbarcati, per una serie di disguidi che ci hanno portato alla non lieta sorpresa del cambio barca (insomma ne avevamo scelta una figa ed avevamo pagato qualcosa in più per avere quella e ci hanno rifilato una ciofeca rugginosa e scrostata dicendoci che era migliore solo perché aveva televisore e frigo in cabina oggetti che non si potevano usare contemporaneamente perché c'era una sola presa di corrente per entrambi), siamo stati parcheggiati in un villaggio turistico a Port Ghalib (o Ghaleb) al cui interno oltre al ristorante e al ber c'era il diving center (che non può mancare visto che sul Mar Rosso non ci si va per il sole, ma per i pesci) 2 negozi di souvenir e un parrucchiere. Solo al ritorno ho compreso che quella era l'unica opportunità per poter acquistare cartoline (brutte per la verità: ci avevamo pensato di assolvere all'incombenza “cartoline” mentre eravamo lì ma non ci ispiravano poi molto) e quant'altro.
Quindi mentre vi sarete già persi nei meandri dei dettagli vi richiamo alla mente che ero in crociera per fare immersioni e le ho fatte! Altrimenti a cosa ho fatto a fare il brevetto Open Water e le ripetizioni in piscina prima di partire?
Cercherò di non limitarmi a un semplice “bellissimo!” reale, ed altrettanto inefficace a spiegare la situazione, perciò con parole adatte a comuni mortali fuori dal gergo dei subacquei cercherò di spiegare a tutti anche a chi ha, con l'acqua, l'affabilità di un gatto idrofobico, il bello del tutto.
Partiamo dallo stendere un velo pietoso sulla prima immersione, durata forse 5 minuti dacché sono entrata in acqua a quando sono risalita in barca con una profondità massima raggiunta di un metro. Dalla piscina, dove si impara, al mare il passo è notevole: e lo sgomento e il senso di smarrimento che si prova può essere notevole ed è ciò che il primo giorno mi ha impedito di scendere, però non è stato sufficientemente spaventevole per farmi desistere. Infatti il giorno dopo sono scesa e portata in giro per mano dal mio istruttore in un posto bellissimo chiamato Malahi. Immaginatevi di essere dentro a un tempio con tante colonne, che però sono disposte in modo casuale e non sono dritte, ma sono piramidali, a otto, a fungo, a albero frondoso, e per nulla lisce piene di cose strane a ventaglio bucato, a coppa a tubi contorti, a vaso dal bordo frastagliato che le ricoprano tutte, con sciami di “cose che si muovono più o meno freneticamente” tutt'attorno, e che soprattutto non stiate camminando sul pavimento ma stiate sospesi a mezz'aria sdraiati sulla pancia. Ecco questo è quello che si vede immergendosi in un posto come Malahi, un posto ottimo per la prima immersione della propria vita in mare dove sei talmente distratto dalle cose belle da vedere che all'assetto, all'aria nella bombola e ai metri d'acqua sopra di te non ci pensi, ti diverti e ti appassioni e vualà! il gioco è fatto si è creato un nuovo appassionato di subacquea. Se poi ti avvicini ad una di queste colonne, che in gergo si chiamano pinnacoli, ne vedi di ogni: è come guardare un acquario dal di dentro solo che ci sono 100 volte più cose e più pesci da vedere in immersione che in un acquario che abbia la stessa capacità di litri d'acqua del tuo campo visivo là sotto.
Fine del primo resoconto, altrimenti sto qua tutto il giorno a scrivere ed ho tutta la roba da lavare e sistemare col fatto che fuori c'è già la nebbia (se penso che ieri mattina mi sono svegliata con un bel sole caldo :( !!!) e farla asciugare sarà un dramma!
E poi devo pure fare i conti con il mal di terra. Cosa non sapete cos'è? Beh quella sensazione che ti fa sentire di essere in barca e che tutto ondeggi anche se in realtà non è affatto possibile!
venerdì 17 ottobre 2008
giovedì 16 ottobre 2008
mercoledì 15 ottobre 2008
vado mi sparo le mie 11 ore e mezza di PSV torno e cosa mi trovo sul blog di Krishel? questo premio qua.
Il premio sull'amicizia.
Ora, non c'ho voglia di spiegare il meccanismo del gioco, ma elenco i miei bloggers Amici, di cui la maggior parte sono Amiche da prima che si aprissero un blog, ma se siamo diventate amiche è tutto merito di internet che ci ha fatte incontrare.
Fantasy meg. Una la pensa e l'altra la dice: questo è il riassunto della nostra amicizia. Storia nata da uno scambio rapido di battute.
"fantasymeg: ho un coniglio che si chiama Benjamin
Laura GDS: e Peter?
fantasymeg: purtroppo è morto."
Se non capite il riferimento Benjamin, Peter e coniglio, vi consiglio prima una ricerca su google e poi un salto in una libreria ben fornita.
Mamigà: quando non sono acida io lo è lei per tutte e due, ma non sono sicura lo vorrà mai ammettere. C'è una frase che ripeto spesso a mamigà quando voglio prenderla in giro perchè anche se ormai non è più un rinfacciare la punzecchia nel suo animo.
Krishel: l'incontro si potrebbe definire "maggico". Se leggete il mio blog e il suo starete li a chiedervi " beh, ma ste due che c'hanno in comune?" Forse niente, o forse quello che abbiamo in comune non è dato sapere ai oiù.
Sicuramente a loro tre va dato il premio amicizia.
Poi ci sono una svalangata di blog bloggers e persone non legate a questo mondo che andrebbero menzionate, ma non c'ho tempo!!!!!
vado mi sparo le mie 11 ore e mezza di PSV torno e cosa mi trovo sul blog di Krishel? questo premio qua.
Il premio sull'amicizia.
Ora, non c'ho voglia di spiegare il meccanismo del gioco, ma elenco i miei bloggers Amici, di cui la maggior parte sono Amiche da prima che si aprissero un blog, ma se siamo diventate amiche è tutto merito di internet che ci ha fatte incontrare.
Fantasy meg. Una la pensa e l'altra la dice: questo è il riassunto della nostra amicizia. Storia nata da uno scambio rapido di battute.
"fantasymeg: ho un coniglio che si chiama Benjamin
Laura GDS: e Peter?
fantasymeg: purtroppo è morto."
Se non capite il riferimento Benjamin, Peter e coniglio, vi consiglio prima una ricerca su google e poi un salto in una libreria ben fornita.
Mamigà: quando non sono acida io lo è lei per tutte e due, ma non sono sicura lo vorrà mai ammettere. C'è una frase che ripeto spesso a mamigà quando voglio prenderla in giro perchè anche se ormai non è più un rinfacciare la punzecchia nel suo animo.
Krishel: l'incontro si potrebbe definire "maggico". Se leggete il mio blog e il suo starete li a chiedervi " beh, ma ste due che c'hanno in comune?" Forse niente, o forse quello che abbiamo in comune non è dato sapere ai oiù.
Sicuramente a loro tre va dato il premio amicizia.
Poi ci sono una svalangata di blog bloggers e persone non legate a questo mondo che andrebbero menzionate, ma non c'ho tempo!!!!!
martedì 14 ottobre 2008
lunedì 13 ottobre 2008
Come tutti i lunedì mattina mi vedo recapitare nella casella e-mail il "Settimanale Salute" publbicazione firmata dal ministero stesso. E come primo titolo cosa leggo?
"Okkio alla salute: mappa sull'obesità infantile"
Scusate ma c'è scritto VERAMENTE "occhio" con 2 k?
Si è così: "occhio" con 2 k.
No questo è troppo: questa non è evoluzione della lingua questo è rimbambimento. Quindi scrivo e protesto.
"Egregia Redazione,
Sono un umile medico veterinario, non una letterata dell'accademia della crusca, ma vorrei esporre il mio disappunto per aver letto il titolo: "Okkio alla salute: mappa sull'obesità infantile" Riportato del recente numero Settimanale Salute, arrivatomi per posta elettronica.
La prima Parola del titolo si scrive "Occhio" come ci è stato ben insegnato alle elementari e come è parimenti riportato in un qualsiasi dizionario della lingua italiana. Il mezzo posta elettronica non giustifica l'uso di un linguaggio da SMS o adolescenti che usano lettere non proprie alle nostra lingua per abbreviare parole troppo lunghe per la presenza di una "h". Inoltre questo settimanale non è un giornaletot per ragazzini, in cui per essere "alla moda" si scrive in modo scorretto, ma è un settimanale firmato "ministero della salute" da cui ci si aspetta quantomeno la correttezza nei contenuti e nella forma. Tuttavia se s'incomincia a perdere credibilità nella forma, tra quanto bisogna aspettarsi la perdita di credibilità nei contenuti?
Immagino che si tratti di una svista, nemmeno di un licenza letterale, e che prossimamente ci sarà una maggior attenzione verso una forma adeguata al tipo di pubblicazione.
Grazie della cortese attenzione,
Laura .... Medico Veterinario"
E sapete che è successo subito dopo aver cliccato su invia?
"La richiesta non è andata a buon fine per problemi tecnici.
La preghiamo di riprovare più tardi grazie. "
Sarò anche maliziosa, ma non mi stupirebbe fosse la risposta standard.
domenica 12 ottobre 2008
Questo post lo scrivo pensando al commento lasciato da Tittiz e a tutte quelle altre persone che vorrebbero magari provare il piacere di una nuotata o di immergersi sott'acqua ma che rimangono frenate perchè hanno paura dell'acqua.
Io non so nuotare, o meglio quel poco che so, imparato a malapena in un anno e mezzo di piscina, lo faccio malissimo. Il piacere dell'acqua lo affronto di norma con le pinne che mi permettono una certa permanenza e sicurezza in acqua senza un esagerato sforzo, visto che sono pure una di fiato breve. Il piacere di mettere la testa sotto per vedere ciò che c'era sotto mi venne a quasi 18 anni quando per un desiderio di mia madre andammo 2 settimane all'isola d'elba col la motivazione "Laura sta per diventare maggiorenne e questa è l'ultima occasione che abbiamo per fare una vacanza di famiglia". Così attrezzandomi di maschera, pinne, boccaglio, e una cima di 5 metri con legato un salvagente (copia rudimentale di una boa di sicurezza per sub e specie di copertina di Linus per una che non sa nuotare) andavo a vedere cosa c'era sugli scogli di Marciana Marina. Mi ricordo poco dei fondali, tranne un mini pesce pietra di circa 2 centimetri che vidi nello stesso posto per 2 giorni consecutivi, e il terranova addestrato al salvataggio in un'altra spiaggia che mi riportò a riva contro il mio parere.
Poi niente più mare per un sacco di tempo, e le rare volte che andavo in acqua per me era panico se mi si fosse avvicinato qualcuno per giochi o scherzi.
Qualche anno fa in Sardegna ci proposero di fare un "discovery", in pratica una immersione di prova che a me non andò affatto bene: mi diedero l'attrezzatura sbagliata e nel tuffarmi persi una pinna, ritrovandomi sotto sopra (mi mancava il peso di quella pinna per avere la stabilità minima), spaventandomi quindi a morte. Fermandomi a quell'esperienza la subacquea non sembrava affatto cosa per me.
L'anno scorso per una serie di eventi che non è il caso di rivangare, Luca fa il brevetto open water, che è il primo passo per la subacquea ricreativa prima di partire per un viagigo sul mar Rosso. Io non lo faccio: non tanto per la paura dell'acqua, ma per stress. Stavo concludendo la tesi ed ero appena uscita da una mazzata morale motociclistica al primo GSSS. Ero a pezzi, e di buttarmi sott'acqua non ne avevo poi molta voglia. Credo che di quel mio stress Luca se ne ricordi ancora la risposta, più urlata che detta, al suo: " Ma davvero non vuoi provarci?"
A novembre si parte per il Mar Rosso: lui col suo brevetto, io con le mie pinne arancioni della Mares, le stesse comprate all'Elba. In barca collezziono una serie di oscenette che riguardano me e il contatto con l'acqua, oscenette che vanno in calando e che mi vedono uno degli ultimi giorni a fare snorkeling (la stessa cosa che facevo all'isola d'Elba) in una specie di piscina naturale di pochi metri con una delle guide subacque che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio. Una delle cose che vedi più spesso è il così detto "fritto misto di barriera" cioè tutti quei pesciolini colorati che vivono a ridosso della barirera corallina e che hanno fatto la fortuna del mar rosso perchè anche chi non fa immersioni può andarseli a vedere con pinne maschera e boccaglio.
Venne la folgorazione. Sotto di me ho visto una tartaruga, bella enorme e pacifica: la quinta essenza della serenità e desideravo toccarla. Per farlo però hai bisogno dell'attrezzatura da sub se non sei un apneista. E dopo la prima, una seconda, ed una terza tartaruga, e il sortilegio è fatto: devo assolutamente prendere il brevetto.
Su come sia stato preso il mio brevetto sorvolo, perchè non è mistero che non sia contenta dell'approccio che mi hanno riservato i miei istruttori, ma ho abbastanza testa per prendere qualche ripetizione prima della pertenza. La piscina non è la stessa cosa del mare, ma almeno ho un po' più di sicurezza in me stessa ed è quello che conta.
sabato 11 ottobre 2008
Poi Pizza: si perchè usciti dalla piscina un lupo ci fa un baffo, anzi due, per la fame che si ha, e a tavola il capo del dive center, il Beppe o Bepi, mi ha dato 3 consigli: 1 rilassati ( ca77o! ma è lo stesso che mi ha dato Corsetti in moto!) 2 per l'assetto dai il tempo all'aria di espandersi, di capire cosa succede e quando lo capisci anticipa col respiro; 3 e chi se lo ricorda.
Però ammetto che le cose stanno andando per il verso giusto dal punto di vista subacqueo: ho fatto bene a seguire il mio istinto e a cercare qualcuno che mi aiutasse un po' prima della partenza.
venerdì 10 ottobre 2008
giovedì 9 ottobre 2008
Lunedì sera sono andata a vaccinare il gatto alla viicna id casa e mi sono portata a casa oltre al compenso una bella sacchettata di basilico. La sera l'ho lavato e la mattina mentre stavo approntandomi a metterlo via cedo una cosa che sembra uba pallina su una foglia. Prendo la foglia e....
aspettate vi spiego meglio quanto era grande...
Quella cosa rosa là dietro è il mio dito e dista si e no mezzo centimetro dalla chiocciolina che ora spero viva felice nel prato sotto casa.
mercoledì 8 ottobre 2008
lunedì 6 ottobre 2008
Quelli superficiali possono essere dal fazzoletto dimenticato a casa al mutuo da pagare senza avere un lavoro decente; quelli penetranti sono quelli che minano il tuo amor proprio. I problemi penetranti a seconda della scorza che hai, possono rimanere per un tempo variabile superficiali, ma quando rompono la scorza diventano profondi e spesso lasciano passare anche quelli superficiali, "ammalandoti" un po' come i batteri di seconda irruzione, cioè quelli che da soli non sono in grado di combinare nulla, ma se li si aiuta fanno disastri.
Ho chiesto ieri maggiori speigazioni sul fatto che non sarei più la persona solare di una volta. Mi è stato deto che una volta quasiasi problema lo affrontavo con un sorriso. In realtà spesso li affrontavo con un sorriso ed altre tacevo quello che ora dico: cioè che se hai a che fare con un problema "recidivo" dififcilmente lo risolvi, anche se la consapevolezza della recidività dovrebbe aiutrarmi ad andare avanti. Ma fa male, e a volte non hai la forza per combattere il dolore.
Comunque sono stanca di farmi carico dei problemi altrui: cazzo strigateveli. Non avete tempo? Beh neanche io che ho solo una giornata e mezza per riposarmi, e in quella giornata e mezza devo badare alla casa, ai gatti e ad un uomo che richiede la sua dose di attenzioni e forse se mi rimane qualche briciola di tempo da misurarsi con il contagocce, nemmeno con la bilancia da orefice, vorrei farmi beatamente i cazzi miei. Volete sapere cosa faccio la sera? Beh se riesco a sedermi due ore dopo essere rientrata è un successo, perchè tra cucinare rasettare e compagnia bella di sedersi dopo 10 ore di pronto soccorso di cui 9 e 3/4 passate in piedi possibilità di sedersi e tiorare il fiato non ce n'è.
domenica 5 ottobre 2008
sabato 4 ottobre 2008
venerdì 3 ottobre 2008
giovedì 2 ottobre 2008
Argomento molto "British" ma visto il grigio che c'è fuori direi che l'autunno è arrivato e che sia il caso di fare il cambio degli armadi.
Cambio
degli
Armadi....
La cosa non mi manda in panico per la mole di vestiti perchè sia per me che per Luca si riduce ad una scatola che d'estate contiene i maglioni e d'inverno i pantaloncini corti, ma mi rendo conto che oltre a questo sarebbe il caso di considerare ciò che indosso e ciò che non indosso ed eventualente dargli una nuova casa, e sinceramente non ne ho voglia. Non ne ho voglia perchè è comunque un segno di cambiamento e non ho voglia di cambiare: è passata un estate che mi lascia il sapore del "beh ma c'è stata? e se c'è stata io dov'ero?" un estate dove i pantaloncini corti non li ho praticamente mai indossati, dove le mie scarpe di corda e tela le ho usate pochissimo soppiantate da un paio di scarpe da barca freschissime, ma che mi obbligavano all'uso del calzino, un estate in cui le gonne che tanto mi piacciono sono state ancora una volta lasciate nell'armadio sia per praticità che per un piccolo problema di ciccietta "là sotto" e di sudore.
Vedo l'armadio pieno di cosettine pure belle e alla fine tutte le mattine jeans e maglietta. E' vero che in più di venti anni di questa specie di uniforme, è difficile pensare di passare ad altro, e soprattutto pensare che si può star comodi in cose un po' più in misura di quelle cose extra larghe che ho sempre portato da quando avevo 12-13 anni e mi sentivo culona perciò portavo le magliette ad effetto burka per nascondere quello che sette anni dopo mi venne spiegato non essere un culone ma un bel-vedere.
Dififcile si, ma non impossibile. Infatti da qualche anno sto cercando di capire e trovare la mia taglia. E non è facile. Se ho dovuto fare i conti con l'allargamento del bel vedere ( che grazie al cielo è semplicemente diventato un bel vedere più panoramico!) La scoperta della taglia della maglietta mi ha permesso di valorizzare meglio le spalle (che mi sono sempre piaciute e che mettevo in mostra anche a da ragazzina) ma anche quello che sta poco sotto le spalle e che grazie a san push-up urlano "presente!" come all'appello a scuola.
Ecco, con la ricerca della taglia giusta salta fuori giusto un po' di pancetta che si vede di più quando sto seduta, però ad onore del vero non mi posso lamentare. E' verò mi sono incicciottellita nel corso degli anni, sarà anche che non abitando più al quarto piano senza ascensore mi manca molta ginnastica, però dicevo non mi posso lamentare: non rotolo come certe quindicenni che vedo in giro e non sto su nemmeno perchè tirano i quattro venti come certe trentenni ossessionate dalla dieta. Facendo un paragone con le strade se le prime sono circonvallazioni e le seconde autostrade, ecco io sono contenta di essere una morbida e sinuosa strada di montagna.
mercoledì 1 ottobre 2008
Una volta per me era la regola essere già sveglia a rigirarmi nel letto a quest'ora, ma oggi è un eccezione e so perchè. O meglio so perchè sono nervosa.
Ieri mi è stata fatta una proposta più seria e concreta in PSVL. Wow! congratualzioni! Era quello che volevi, no? Direte voi.Ecco io non son più tanto certa di volerlo. Non ho paura, sono semplicemente terrorizzata di non essere all'altezza. Fino ad adesso colleghi e non mi hanno detto di non preoccuparmi, che è normalissimo averne e che sarebbe preoccupante ed anormale il contrario, perchè nessuno nasce imparato. Già ma sono io che devo fare i conti con me stessa a quasi un anno dalla Laurea.
Mi hanno proposto di fare la degenza e not-turni in due. Sorvoliamo la questione not-turni: troppo lunga e complessa da spiegare. La degenza l'ho vissuta molto con Merlino, quando sono in PSVL passo molto tempo tra le gabbie della degenza e non mi faccio problemi a raccattare pipì e cacche perchè di tutto il lavoro che ci può essere da fare lì dentro, quello è sicuramente il meno oneroso. Ma mi spaventa la competenza che dovrei avere dal punto di vista della clinica medica e che più passa il tempo e più mi is palesa non averne e la mia auto stima medica vaccilla in modo preoccupante (poi qualche botta di culo mi aiuta a ritirarmi su). Non sono poi tanto brava ad interpretare esami biochimici e citologici dle sangue: si ok so capire se un parametro è fuori norma, ma capire che significa è un altro paio di maniche. E' vero che non inizio da domani da sola con tutto il carico di responsabilità, ma quello che sono gli "sconti" che mi fanno gli altri non sono gli stessi di cui credo di aver bisogno. Comunque mi hanno chiesto per tutto questo mese di donare il maggior numero di fettine di culo per poter apprendere ancora un bel po' di cose che mi servirebbero per gattonare in degenza da sola. Ho anche ricevuto qualche complimento: E' bello sentirsi dire che per me dovrebbero ritoccare le schede degenza aggiungendo dei fogli perchè io scrivo più informazioni degli altri, e che sono attenta e scrupolosa, detto poi dal chirurgo, che sembrava quello che meno mi avrebbe voluta tra i piedi, mi fa star bene. No non riesce a riempirmi d'orgoglio, ma mi da la speranza che forse mi sbaglio a non sentirmi la persona adatta per il posto.
E questo è il problema, o meglio il motivo di irrequietezza, più recente.
Poi c'è la chiropratica. Ok in questa me la cavo, disciplina denigrata dai più per ignoranza e per il "mal" costume della medicina ultraconservatrice in cui l'innovazione è solo "male" e null'altro, ma la mia crescita sta per avere una brutta batosta. In facoltà hanno deciso di "regoalrizzarla" non so con che termini, ma so che in questi termini c'è quello secondo il quale i medici laureati non potranno accedervi. Quindi tra poco ciao ciao scricchiolamenti. Ed anche in questa avrei bisogno di andare avanti, perchè ci sono sublussazioni più rare di altre e che nonostante i 20-40 cani al giorno in 4 anni avrò visto si e no 4-5 volte.
Una volta pensavo alla scuola di specializzazione di Hannover, ma mi è stata sconsigliata; ho anche pensato a Bristol, ma sono 4 anni che non me la sento di affrontare perchè vorrebbe dire perdere Luca, e sinceramente vorrei che fossero ben altri i motivi per perderlo piùttosto che la carriera: credo che sia la cosa più squallida perdere la persona che si ama per la carriera.
Comunque con la prospettiva che già domani mattina mi dicano "saluti e baci" in facoltà, la chiropratica non la affronto più con lo stesso entusiasmo che avevo fino a 3 settimane fa.
PSVD: Solo un ora fa mi sono resa conto che lì effettivamente non ho nulla di definitivo. Insomma c'è questo turnmo del giovedì notte, che non è mio è di uno che da luglio ha problemi con la macchina, e che sia il capo del PSVD che altri colleghi sono disposti a vederla più come una scusa che altro, e che copro fino alla partenza delle mie vacanze, ma che potrebbe essere mio. Ed è un buon posto. Mi sento meno sotto pressione e la paga è buona. Inoltre sono d'accordo col capo per iniziare a fare un po' di chirugia non più come secondo.
La casa: la casa va a ramengo. Non venite a parlarmi di "donna delle pulizie" per l'amor del cielo! Una donna delel pulizie è un osldato specializzato nelal guerra con pavimenti da lavare e mobili da spolverare, non è assolutamente qualuificata a combattere ocntor il vero problema id questa casa: il disordine da pigrizia! Perchè IL VERO PROBLEMA QUI non è il pelo di gatto, non è la polvere, non è il pavimento da pulire o la pila da un metro e mezzo di roba da stirare, ma con il mal costume mio e di Luca di lasciare in giro le cose. Cosa? di tutto: dalla giacca da moto alle borse da sub che campeggiano in casa da quasi due mesi ormai la sua, e da due settimane la mia. Abbiamo un tavolo della cucina molto grosso sui cui ci sono in pianta stabile il mio portatile ( emh... trasportabile) e il suo ad orari fissi, poi il resto della superficie non è agibile per carte cartacce oggetti vari.... e questo è pesante perchè se prima facevio fatica a stare dietro al mio e al suo disordine ora ci impazzisco, e se non sbraito è solo perchè so che facendolo non otterrei nemmeno la più piccola collaborazione.
I gatti: non riesco nemmeno a guardarli in faccia. Sebbene Lenticchia con la sua ostruzione al pisello di quasi un anno fa sia più o meno l'artefice delle mie attuali fortune e nervosismi corollari alle fortune, non mi consola affatto, perchè so di trascurarli. Manolo in due giorni l'avrò visto in faccia si e no dieci minuti e in quei dieci minuti mi pare di non avergli visto sta bella cera. Quindi mettete le mie insicurezze da medico, con il mio gatto che forse sta male, e la totale mancanza di tempo perchè devo corredere da un PSV all'altro per fare pratica di vario genere, in che stato vengo fuori.
E in tutto questo spero solo che le mie ansie da subaqueo se ne vadano a farsi benedire perchè di quelle non ne ho proprio bisogno.
martedì 30 settembre 2008
Se sono qui potete ben intuire da soli che sono sopravvissuta al 24 ore in PSVD, e che paradossalmente, se ieri mattina ero solo stanca, questa mattina ho proprio un filo di mal di testa. Ma lasciamo perdere queste inezie, anche se la voglia di strisciare di nuovo a letto è tanta, tantissima!
L'altro ieri tra una buona azione, e un pinscher assassino, ho terminato il mio lavoretto fatto a mano per lo swap caffè segreto! Non ve lo ricordate?!?!?!
Beh, sinceramente io mi ricordavo dello swap, ma mi ricordavo poco della mia abbinata, tant'è che fino a che non sono andata a riprendere la mail con le sue specifiche e l'indirizzo ero convinta si chiamasse Anna! (ma tranquilla non ti chiami Anna e quindi non sai chi sei fino a che non ti arrivi la busta) mi ricordavo giusto il suo lavoro, o meglio il luogo, perchè non ha specificato la mansione, quindi potrei mettere un'altra bandierina figura e me' scampata. Ma oltre al nome, al dettaglio della qualifica lavorativa, il peggio sarebbe venuto se avessi mandato il biglietto che stavo scrivendole con riferimento al caffè della macchinetta automatica (tant'è che ci ho messo un anellino porta chiavi per la chiavetta trasponder casomai ne avesse una), caffè che mi ha dichiarato non bere! ( e se per questo nemmeno io...) Se penso che l'oggetto fatto a mano nasce come idea utile per chi prende quei caffè.... Miiii quanto sono pirla !!!! Però a me piace ciò che ho creato, e non credo verrà disprezzato ;)
Volete vederlo?
ecco il davanti
ed ecco il di-dietro!
I link alle foto ci sono perchè non ho ben capito se Splinder ci fa o ci è stamattina e di farle vedere direttamente non se ne parla !
Emh... ho appena scoperto che dopo AAAANNI, splinder mi ha attivato il mediablog...