lunedì 6 ottobre 2008

esistono due categorie di problemi a mio parere. quelli superficiali e quelli penetranti.

Quelli superficiali possono essere dal fazzoletto dimenticato a casa al mutuo da pagare senza avere un lavoro decente; quelli penetranti sono quelli che minano il tuo amor proprio. I problemi penetranti a seconda della scorza che hai, possono rimanere per un tempo variabile superficiali, ma quando rompono la scorza diventano profondi e spesso lasciano passare anche quelli superficiali, "ammalandoti" un po' come i batteri di seconda irruzione, cioè quelli che da soli non sono in grado di combinare nulla, ma se li si aiuta fanno disastri.
Ho chiesto ieri maggiori speigazioni sul fatto che non sarei più la persona solare di una volta. Mi è stato deto che una volta quasiasi problema lo affrontavo con un sorriso. In realtà spesso li affrontavo con un sorriso ed altre tacevo quello che ora dico: cioè che se hai a che fare con un problema "recidivo" dififcilmente lo risolvi, anche se la consapevolezza della recidività dovrebbe aiutrarmi ad andare avanti. Ma fa male, e a volte non hai la forza per combattere il dolore.

Comunque sono stanca di farmi carico dei problemi altrui: cazzo strigateveli. Non avete tempo? Beh neanche io che ho solo una giornata e mezza per riposarmi, e in quella giornata e mezza devo badare alla casa, ai gatti e ad un uomo che richiede la sua dose di attenzioni e forse se mi rimane qualche briciola di tempo da misurarsi con il contagocce, nemmeno con la bilancia da orefice, vorrei farmi beatamente i cazzi miei. Volete sapere cosa faccio la sera? Beh se riesco a sedermi due ore dopo essere rientrata è un successo, perchè tra cucinare rasettare e compagnia bella di sedersi dopo 10 ore di pronto soccorso di cui 9 e 3/4 passate in piedi possibilità di sedersi e tiorare il fiato non ce n'è.

6 commenti:

  1. Uhm c'è qualcosa di personale. Molto personale in gioco. Cosa non lo so e non lo voglio sapere, sono affari tuoi. Ma dubito che sia davvero arrabbiata con chi ti dice che non sei più solare come un tempo. Mi viene più logico intuire che ci sia in ballo qualcosa che davvero ti fa rizzare il pelo, qualcosa che ti fa male, qualcosa che tira fuori una ferita che te la stai trascinando da chissà quanto tempo e adesso non ne puoi più. Risponditi a questa domanda: da dove arriva questa rabbia? Perchè è troppo che ti sento arrabbiata, e per sul serio. E non penso che centri la gente che ti addossa i suoi problemi perchè se davvero non te ne fregasse nulla, non staresti qui a urlare contro.
    Sei autorizzata a mandarmici dove sai tu.

    RispondiElimina
  2. Una volta saltellando su internet mi sono imbattuto in questo articolo:

    http://www.salutedonna.it/la%20felicita.htm

    RispondiElimina
  3. Krishellina sto solo mettendo in ordine i casini vari.La situazione è ben più vasta delle due righe che ho scritto, ma tranquilla cado in piedi. D'altronde rimango IL Gatto Dagli Stivali.

    @ 40 allora: mi conosci poco e sei arrivato qui in un momento di transizione. Non conosco l'articolo ma conosco bene il concetto. comunque grazie del pensiero

    RispondiElimina
  4. posso ?
    secondo me hai un grado di stress e stanchezza non da ridere .. ti ricordi quando è successo a me ? ... lì mi hai aiutato anche tu a capire che ero al limite .. se hai bisogno sai dove bussare :)

    RispondiElimina
  5. Lone, mi ricordo del tuo periodo buio, e permettimi di dire che i miei problemi, in confronto a quelli che hai dovuto affrontare tu, sono ridicoli. Con questo non dico che non potresti avere ragione: ci sono stress che logorano palesemente come un bel fuoco ardente, altri più subdoli come la brace.

    RispondiElimina
  6. Tempo fa mia suocera mi accusò bonariamente (si fa per dire) di aver cambiato mio marito: perchè "prima" era spensierato e scherzava su qualunque cosa, ora è più serio e appesantito.
    Sai cosa penso... che ci sono tanti modi di affrontare i problemi, e non sempre si adotta la stessa tecnica perchè con gli anni si cambia, cambia la consapevolezza, cambiano i problemi, cambia la quantità di energia che si ha a disposizione per farlo, e non è un difetto, anzi... si cresce, e crescere porta a cambiare, volenti o nolenti.
    Opinione personale, io diffido alla stragrande di chi sorride sempre, di chi davanti ai problemi tira fuori la dentatura te la fa splendere davanti come uno stemma. O meglio, non è che diffido, non ci credo che per queste persone si a tutto poi così facile da affrontare. Spesso sorridere semrpe è un modo per difendersi come un altro. E a sorridere troppo ci si incastra la dentatura. Non correre questo pericolo, non lo stai facendo e ne sono orgogliosa.
    Se non sono stata chiara chiedimi lumi, so di aver arzigogolato un po' con le parole, ma non mi è facile esprimere il concetto che ho per la testa.

    RispondiElimina