giovedì 2 ottobre 2008

Parliamo di tempo...

Argomento molto "British" ma visto il grigio che c'è fuori direi che l'autunno è arrivato e che sia il caso di fare il cambio degli armadi.

Cambio
degli
Armadi....

La cosa non mi manda in panico per la mole di vestiti perchè sia per me che per Luca si riduce ad una scatola che d'estate contiene i maglioni e d'inverno i pantaloncini corti, ma mi rendo conto che oltre a questo sarebbe il caso di considerare ciò che indosso e ciò che non indosso ed eventualente dargli una nuova casa, e sinceramente non ne ho voglia. Non ne ho voglia perchè è comunque un segno di cambiamento e non ho voglia di cambiare: è passata un estate che mi lascia il sapore del "beh ma c'è stata? e se c'è stata io dov'ero?" un estate dove i pantaloncini corti non li ho praticamente mai indossati, dove le mie scarpe di corda e tela le ho usate pochissimo soppiantate da un paio di scarpe da barca freschissime, ma che mi obbligavano all'uso del calzino, un estate in cui le gonne che tanto mi piacciono sono state ancora una volta lasciate nell'armadio sia per praticità che per un piccolo problema di ciccietta "là sotto" e di sudore.
Vedo l'armadio pieno di cosettine pure belle e alla fine tutte le mattine jeans e maglietta. E' vero che in più di venti anni di questa specie di uniforme, è difficile pensare di passare ad altro, e soprattutto pensare che si può star comodi in cose un po' più in misura di quelle cose extra larghe che ho sempre portato da quando avevo 12-13 anni e mi sentivo culona perciò portavo le magliette ad effetto burka per nascondere quello che sette anni dopo mi venne spiegato non essere un culone ma un bel-vedere.
Dififcile si, ma non impossibile. Infatti da qualche anno sto cercando di capire e trovare la mia taglia. E non è facile. Se ho dovuto fare i conti con l'allargamento del bel vedere ( che grazie al cielo è semplicemente diventato un bel vedere più panoramico!) La scoperta della taglia della maglietta mi ha permesso di valorizzare meglio le spalle (che mi sono sempre piaciute e che mettevo in mostra anche a da ragazzina) ma anche quello che sta poco sotto le spalle e che grazie a san push-up urlano "presente!"  come all'appello a scuola.
Ecco, con la ricerca della taglia giusta salta fuori giusto un po' di pancetta che si vede di più quando sto seduta, però ad onore del vero non mi posso lamentare. E' verò mi sono incicciottellita nel corso degli anni, sarà anche che non abitando più al quarto piano senza ascensore mi manca molta ginnastica, però dicevo non mi posso lamentare: non rotolo come certe quindicenni che vedo in giro e non sto su nemmeno perchè tirano i quattro venti come certe trentenni ossessionate dalla dieta. Facendo un paragone con le strade se le prime sono circonvallazioni e le seconde autostrade, ecco io sono contenta di essere una morbida e sinuosa strada di montagna.

4 commenti:

  1. ehm...mettiamoci pure che incamminati (da parecchio) i trent'anni il corpo della donna cambia inesorabilmente, e i chili in più sono fisiologici, certo, è che "in medium stat virtus", quindi se non sei sovrappeso in maniera grave....tutta salute!!
    Come si riesce ad essere in forma a venti comincia a diventare difficile con gli anni che passano.
    E poi vuoi mettere, quando c'è carne è molto meglio di quando ci sono ossa sporgenti che a volte sono pure fastidiose nel contatto!
    ;-)

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  2. ehm...mettiamoci pure che incamminati (da parecchio) i trent'anni il corpo della donna cambia inesorabilmente, e i chili in più sono fisiologici, certo, è che "in medium stat virtus", quindi se non sei sovrappeso in maniera grave....tutta salute!!
    Come si riesce ad essere in forma a venti comincia a diventare difficile con gli anni che passano.
    E poi vuoi mettere, quando c'è carne è molto meglio di quando ci sono ossa sporgenti che a volte sono pure fastidiose nel contatto!
    ;-)

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  3. Ciao!
    Bellissima la metafora della strada di montagna. Molto dolce...
    ;)
    @r

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  4. Ciao!
    Bellissima la metafora della strada di montagna. Molto dolce...
    ;)
    @r

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