Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
giovedì 2 dicembre 2021
ansia da viaggio
venerdì 26 novembre 2021
Viaggio manzoniano
- quando andare scegliendo la meno peggio delle settimane;
- trovare un volo che mi permettesse di assistere alla gara di figlia grande che fino a lunedì non mi voleva tra il pubblico, e permettere a Luca la partecipazione alla festa di Natale del THW (ognuno ha le sue ricorrenze intoccabili), volo che noi si trova a meno di non stare in ballo quasi 24 ore;
- alberghi esauriti unico posto in albergo affidabile prenotato on line con compagnia terza a booking che non so manco come si chiami
- Lunedì è una giornata tranquilla, tutto sembra placido.
- Martedì la mia collega mi avvisa che il fattorino M. è risultato positivo e che per questo motivo dovremmo testarci quotidianamente tutte noi che abbiamo fatto i controlli aeroportuali con lui. Rispolvero di nuovo i ricordi del catechismo in modo non ortodosso ed inizio a contemplare anche l'antico testamento, perchè nonostante la terza vaccinazione l'idea di vedere 2 linee rosse sullo schnell-test è possibile e non mi garba affatto.
- Mercoledì messaggio SMS di Egyptair: il suo volo per Sharm di domenica sera è stato cancellato, ma può prendere quello delle 10 del mattino di Lunedì. Rispolvero Catechismo, antico testamento e vangelo secondo Giovanni. Quindi parte una serie di telefonate e mail per sistemare la situazione: le immersioni del lunedì saltano, Egyptair mi offre il pernotto a spese sue al Cairo ma ti devi recuperare i bagagli e rifare il check-in lunedì mattina, il tassista è "meshi mafish muskela ( va bene no problem) fammi sapere solo il numero del tuo volo", il diving mi tiene buono il pacchetto, e l'albergo mi dice che la prenotazione non me la cambiano, non danno via la cmera per il check in il giorno seguente, ma la notte persa la devo pagare ugualmente. Gli unici non contattati sono quelli del parchegigo di Dusseldorf.
- Giovedì lezione di danza. Il mio insegnante è Egiziano, del Cairo. mi da una dritta importantissima: prendi l'albergo attaccato all'aeroporto che se prendi quello distante non sai che traffico ci possa mai essere e non vuoi rischiare di perdere il volo.
- Venerdì, cioè oggi, inizio ad assaporare il viaggio che insomma negli ultimi giorni aveva visto qualche nuvola, fino a quando mio marito attorno alle 16 mi manda questa immagine:
domenica 17 ottobre 2021
Parigi
Siamo stati fortunati abbiamo avuto 5 giorni di bel tempo, con solo un paio di ore di grigio e di freddo per un "tuffo" continuo nella bellezza ad ogni angolo.
Ci siamo stati solo 5 giorni e devo dire che sono troppo pochi. L'essenziale lo abbiamo visto: ho fatto camminare due pigre colossali per km portandole da les Marais ( dov'era il nostro albergo) al Sacre Coeur e ritorno, poi a Notre Dame, dal Louvre alla Torre Eifel, ma non fidatevi di Maps, perchè vi farà fare la strada più corta ma meno bella passando sul retro dell'assemblea nazionale, seguite la Senna; dal Louvre all' Hard Rock Cafe e poi in albergo; Avenue des Champs Elyseés con tappa al Disney Store, Adidas, Mac, Montblanc e Mac Donalds (in Francia hanno panini diversissimi e non hanno il royal TS) fino al Arc de Triomphe. Ci è venuto in aiuto anche un bus turistico che altrimenti la vista della torre Eifel dal Trocadero, l'Opera, la Sorbona, Place de la Concorde ed altro che ora mi sfugge, ce li saremmo persi.
Parigi mi ha anche fatto venire una gran nostalgia di Milano: anche se la mia città non c'è quasi più, intendo i miei negozi le linee dei mezzi che usavo, ma il camminare tra la folla, i negozi aperti, le panetterie che non appartengono a grandi catene di distribuzione e che sono aperte dalla mattina alla sera (e non chiudono alle 4 del pomeriggio), il traffico caotico con una densa popolazione di moto e motorini, il mercato all'aperto in Boulevard Richard Lenoir (che è poi Canal St. Martin tombinato), mi hanno riportato nella mia città per tutte quelle cose che qui tra Colonia e Bonn non trovo e che mi mancano.
giovedì 29 luglio 2021
Campo scout in 3...2...1.
giovedì 22 luglio 2021
A Sharm dove le strade ti danno del T.U.
No, no avete capito male: la poesia in questo titolo la trovi solo quando in una grigia giornata di Luglio che sembra Ottobre, ti trovi a scarabocchiare sul bordo del tuo manuale-bigino di "tutto quello che devi sapere per lavorare in un posto di controllo frontaliero" il profilo della punta sud del Sinai da Naama bay a Marina Travco.
Svoltare a destra
Proseguire per una quantitá indefinita di metri che varia da 100 a qualche km fino alla prima U turn
Fare inversione
Ripercorrere in direzione opposta il tratto di strada appena fatto
Svoltare a destra nella strada che era davanti a te circa 50 km prima e mezzo secolo fa.
Le U turn sono ben fatte con tanti di spartitraffico che ti permettono di rallentare, girare ed inserirti senza creare rallentamenti o rischiare incidenti, ma rendono semplicemente il percorso più lungo e talvolta piú complesso.
SE invece sei a piedi é tutt´altro discorso: ti fermi a bordo strada, attendi il momento giusto per attraversare mentre qualche tassista ti suona, attraversi e sei dove volevi. Sicuramente hai fatto prima e pagato di meno che col taxi.
In base la principio del T.U. della viabilità sharmese, per una come me che basa l'orientamento sulla sequenza "albero, panchina fermata dell'autobus" ( fermo restando che comunque a Sharm alberi e panchine non ne trovi un granché) e a ritroso, orientarsi vien difficile.
- Svoltare a destra,
- Percorrere 2 km in direzione nord
- U turn,
- Percorrere 2 km e 200 metri in direzione sud con magnifico cartello „ Cairo 500 km“ che un po' d´ansia te la mette addosso: sia mai che il tassista abbia capito male
- Alla rotonda degli uffici comunali svolta a destra,
- Giù per la discesa in curva continua
- Dritto per un altro buon km
- U turn
- Prosegui nell'altra direzione per un km meno 50 metri
- E dritto fino al semaforo di Old Market.
lunedì 28 giugno 2021
no ma io prendo il primo volo e torno tra anthias e carangidi!
beep beep beep where you go? ( titolo citazione di una canzone dei Deco Boys)
domenica 27 giugno 2021
Epilogo comodo
situazioni scomode
martedì 22 giugno 2021
the long way to thistlegorm
once again silly o clock I the morning
lunedì 21 giugno 2021
perché di Amin non c'è n'è uno solo
sabato 19 giugno 2021
Se c'è star Trek original series e Star Trek the Next generation...
domenica 6 giugno 2021
considerazioni e elucubrazioni varie ( un titolo che potrei riutilizzare spesso)
venerdì 21 maggio 2021
sono arrabbiata e allora reagisco!
martedì 13 aprile 2021
Lessico Famigliare
giovedì 18 marzo 2021
il decimo UFO
domenica 14 marzo 2021
Boris: il Coniglio
Sono ormai 3 settimane abbondanti che non lavoro più al rifugio animali e devo dire che non mi manca affatto. 2 anni passati con i conigli per dirla in modo carino. Non sono animali cattivi, ma non sono nemmeno animali da compagnia se per "da compagnia" si vuole intendere un animale che interagisca con noi come un cane o un gatto o, perchè no, cavallo. Al coniglio manca ancora quelle 3 o 4 migliaia di anni insieme all'uomo per metabolizzare il passaggio da "fonte di nutrimento" ad "amico non commestibile", e soprattutto adeguarsi alla vita nell'ambiente umano. Dicevo che non mi mancano affatto il rifugio animali, ma per effetto della quarantena ho potuto osservare meglio il comportamento dei conigli e affezionarmi a uno di loro, Boris. Ho saputo l'altro ieri che Boris, insieme al suo compare Chuck sono stati adottati. Sono contenta che siano andati via insieme. Ho visto, anzi sono stata artefice e partecipe, l'evolversi della loro amicizia un po' forzata per questioni di salute: entrambi con problemi di dentizione, potevano solo mangiare verdure fresche grattugiate. Boris è un tipo "spavaldo" come lo definisco io. Le mie college invece lo definivano maleducato e aggressivo, perchè mordeva. Loro non hanno mai conosciuto Lola ne Igor: loro si che erano veri conigli aggressivi. Il coniglio " aggressivo" ha un pregio: è più interattivo degli altri e se non è davvero acido dentro (come Igor) si riesca a calmarlo e ad ottenerci qualcosa di buono, e non intendo la casseruola con le patate, anche perchè si parla di conigli nani, per un peso massimo di 2 kg se davvero grassi. Boris è un bullo, non è acido. Quando ha incontrato Janet che gliele ha suonate e cantate, si è dato una regolata: lei non era aggressiva ma molto molto territoriale, e non ha gradito che lui mettesse il suo naso nel suo, di lei, territorio. L'esperienza è stata così traumatica, che alla sola vista, Boris faceva dietrofront. L'esperienza con Janet lo ammorbidì quel tanto da capire che con Chuck si poteva andare d'accordo, e fu coppia. 2 maschi insieme: L'eresia secondo i sacri dogmi delle "Tierpfegerinnen", l'esperimento secondo l'istinto scientifico della veterinaria. Che poi c'erano già stati precedenti; Carlos e Rio gli ingeneri del TÜV: dove pulivo loro dovevano controllare. E fu così che Chuck e Boris divennero amici. Boris però non perse del tutto il suo caratteraccio: decise che la scopa e lo scopino erano acerrimi nemici, perciò se un piccolo pellet di erbe si poteva accettare da me, scopa e scopino dovevano perire in battaglia per la salvezza del territorio tra atroci sofferenze, ma chissà come mai tornavano sempre il giorno dopo. Per giri di recinti e sovraffollamento vari, mi ritrovai ad inserire un terzo coniglietto, davvero -etto, che pur non avendo problemi di denti doveva stare attento alla dieta. Arrivò Steffan. La tripletta funzionava a meraviglia, tanto che per un breve periodo furono in 4 maschi e divennero i Village People (i gruppi di conigli finivano ad avere u n nome che li distinguesse per non fare sempre l'elenco dei nomi), ma prima che diventassero i village people iniziai a passare del tempo con loro tre, che comunque erano i coniglietti più socievoli di tutto il rifugio. Avvantaggiandomi con i pellet di erbe mi sedevo per terra con una manciata di cibo da somministrare un boccone alla volta. Chuck e Steffan capirono in meno di 2 minuti la situazione. Boris era troppo orgoglioso. la situazione al primo giorno era questa:
Due giorni dopo la situazione era questa:
Una settimana dopo eravamo messi così io e Boris.
Le orecchie da coniglio le ho solo perchè era carnevale, non per farmi accettare da lui.
Ecco il lavoro al rifugio animale non mi manca, ma questi episodi (troppo pochi per far passare in secondo piano lo stress di un ambiente lavorativo come quello), mi mancano un po'.
Sono stata vaccinata!
domenica 28 febbraio 2021
ansia e panico: niente di nuovo.
lunedì 1 febbraio 2021
l'ultima Stella
martedì 26 gennaio 2021
Un nuovo inizio, un po' inaspettato
Quello che vedete sono 3 copie dello stesso documento: una in italiano una in inglese ed una in tedesco. Il documento è il gazzettino ufficiale dell'unione europea ( scaricabile dal sito ufficiale). Ed è un nuovo inizio inaspettato.
giovedì 21 gennaio 2021
A volte ritornano
Non so ancora se è un effetto della quarantena o che altro, ma ho ripreso a ricamare con interesse e gusto dopo tanto tempo.
Perchè abbia smesso non lo so. Casualmente ho interrotto con la dipartita di mia mamma: era una cosa che condividevamo. La cosa curiosa è che come per la danza sono stata io a tirare lei nel tunnel e non il contrario. Non l'lavrei mia tirata nel tunnel della subacquea perchè lei aveva davvero paura dell'acqua, tanto che odiava farsi il bagno in vasca o lavarsi i capelli. Dopo la sua dipartita ho ricamato ben poche cose e lasciato lì parecchi progetti. Mi portavo un ricamo in vacanza o più di uno ma immancabilmente non usciva mai dal sacchetto. La primavera scorsa ho ritirato fuori qualche progetto iniziato e mia finito, gergalmente chiamati UFO, un-finished object. Ora ho un piccolo cestino con tutti, tutti i progetti da finire.
Alcuni necessitano poche crocette altri molte di più. La scimmia si sta risvegliando un po': l'altro giorno ho ordinato on line le scatole per organizzare i fili: ho un paio di kit di mia mamma ed odio il modo in cui mandano i filati che sembra fatto apposta per sembrare disordinati ed aggrovigliati. Non ho idea di quando metterò mano a quei 2 kit, non sono nel mio stile, ma li farò per mia mamma e li voglio trovare belli ordinati. Mi vengono in mente anche nuovi progetti da avviare: vorrei ricamare una delle sirene di mirabilia o di passione e ricamo, devo solo scegliere quale schema mi piace di più e acquistarlo ma prima mi sono imposta di terminare tutti e dico tutti i progetti del cestino, dovessi anche mettermi a disfare quelli che hanno meno punti fatti e rimettere via stoffa e filati come se niente fosse, cosa che in alcuni casi ho già fatto. Sono stata brava e qualche progetto l'ho concluso: