Ciao 2021, scusa se non ti accolgo esultante come tante altre persone, ma arrivi comunque con una pesante eredità con cui dovrai fare i conti. Sì è vero si ta già vaccinando, ma a quanto pare c'è già un nuovo virus, e perdonami ma se c'è una cosa che mi ha insegnato il 2020 più di tutte le altre è essere cauta. Quindi ti accolgo con un sorriso, ma non urlando di gioia e a braccia aperte come magari qualcun altro fa. Non ripongo in te miliardi di speranze, nemmeno quelle di portare avanti i buoni propositi che ho fatto poco dopo natale (libri in tedesco, dimagrire, e ce ne aggiungo un terzo che desidero più di qualsiasi altro, cambiare lavoro), ma ti accolgo così come sei, neonato non neonato con il tuo primo giorno di vita festività come tutti gli altri anni che sono venuti prima di te e che verranno dopo. Non mi aspetto da te che tu sia un anno come sono stati il 2019 o il 2018, e mi auguro che tu non sia come il 2020 anche se al momento sei come il 2020. Non mi aggrappo speranzosa al giro di calendario illudendomi che sei diverso perchè in giro per il mondo si è già incominciato a vaccinare contro il covid 19. Aspetto. Aspetto che evolvano le cose, in che direzione non lo so. Quello che posso fare con te, è cambiare qualcosa di mio, come smettere di aspettare che arrivi il 6 di gennaio per smontare l'albero di Natale, ed infatti l'ho fatto ieri. Però voglio essere sincera: questo cambiamento ha avuto il "pilot" come si dice per i telefilm, nel 2020: non ho aspettato dicembre per acquistare i regali di Natale, ne per ascoltare Michael Bublè, Mariah Carey e Frank Sinatra: ho iniziato a Novembre perché lo volevo. E sai cosa c'è? ha funzionato mi ha fatto stare bene. Sarà una battuta umoristica di Renato Pozzetto, ma "il Natale quando arriva, arriva" e devi solo farlo entrare così com'è, e godertelo. Forse funziona anche con altre cose. Quindi 2021, prego accomodati, Benvenuto. Mi aspetto che tu sia chi tu sia, senza chiederti nulla, lasciandomi stupire.
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