-Disclaimer: questo post è stato scritto su iobloggo e copia-incollato a mano, perchè non è possibile importarlo in altro modo-
E' così che la mia nuova dottoressa di base (un mito di donna davvero!) chiama i secondogeniti: vengono su più scafati, spartani senza fronzoli, e di fatto per "la bestiaccia" (il soprannome ufficiale e sentito della secondogenita) è così. Non mi sto fronzolando, non posso fermarmi dal fare quello che devo fare, anche se forse nella mia testolina ciò che "dovrei fare" è di più di quello che in realtà dovrei fare, e non riesco a coccolarmi nell'idea del come sarà e come non sarà: non mi immmagino occhi, capelli, naso, bocca, ne alcun "speriamo che le caviglie le prenda da me che quelle di Luca sono troppo massicce e in una ragazza stanno male. Anzi no. In realtà se penso alla bestiaccia, un immagine mi viene in mente: che assomigli un po' alla più piccola delle Polly's Girls, che si faceva chiamare "Stitch"; diciamo la stessa espressione furfantella. L'unico prensiero "mieloso" che mi è passato per la mente come una nuvola a pecorella che fa i centro metri piani spinta dal vento, è stata "non vedo l'ora di averla tra la braccia" idea che, guarda che caso mi è venuta durante il penultimo turno in clinica quando lì il tempo è davvero tutto per me, anche se si tratta del mio lavoro (e se poi mi entra qualcosa di un po' più succulento di un banale occhio arrossato sarei pure più contenta!). Fine dei pensieri mielosi. Beh non proprio. Settimana scorsa sono andata da Oviesse per cercare qualcosa da mettermi, e non ho trovato nulla. Però ho visto una delizioserrima tutina a salopette rosa e avorio che non riesco a togliermi dalla testa anche se la Lilli cucciola che c'è su mi sembra un po' triste. Perchè ci sono delle cose a cui tengo: come il fiocco (tremendamente indietro), e la coperta (non ho nemmeno acquistato ancora l'aida di lana!) la prima tutina e il camicino della buona fortuna ci tengo davvero tanto che ogni sorella abbia i Ieri ho fatto una delle tante visite di controllo, e la bestiaccia è ancora podalica. Ora mi spiego perchè i movimenti li sentivo tutti in basso. La dottoressa ha fatto parecchia fatica a prendere le misurazioni, perchè la suddeta bestiaccia di stare ferma non ne aveva la benchè minima voglia. Comunque dicevo podalica. La cosa non mi preoccupa affatto: primo perchè non mi spaventa minimamente l'idea di affrontare un cesareo programmato, casomai servisse, e secondo perchè ha liquido e tempo a sufifcienza per girarsi, e terzo mi è stato detto che talvolta si rigirano anche il giorno prima del parto.
Comunque alla mia ginecologa l'ho detto: spero proprio che ci sia lei in sala operatoria ed anche M. l'anestesista biondo ricciolo con gli occhi azzurri, che ho conosciuto per caso al parto scorso. Almeno godermi lo spettacolo dell'anestesista figo.
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