La cameretta....
Non è una semplice stanza in disordine, è una distorisione spazio temporale generatrice di caos! E per di più non localizzato in un solo punto della casa ma espansivo, come blob il fluido che uccide sommergendoci di scartoffie e minchiatelle varie.
E mentre metti a posto ti rendi conto che quella è la tua " isola che non c'è". Il posto dove hai bloccato la tua adolescenza fatta di ritagli di giornale, di minchiatelle, di cartoline che ti sei portata da un trasloco ad un altro fino al momento in cui, fisicamente, devi fare spazio per qualcuno che adolescente lo sarà veramente tra un po' ( anzi tranpò), e tirendi conto che quelel cose sono state lasciate lì senza un motivo più valido di " beh è carino" "beh è un pensiero che mi hanno fatto" "beh può tornare utile" E così si accumulano oggetti più da discarica che da ripostiglio. Ed è ora di buttare.
Si ma come? con quale criterio? E tutta la roba che non ha posto dove la si mette? e come si girano i mobili? e poi riuscirò/emo a dare una mano di "bianco" alle pareti prima dell'arrivo della grumetta?
Così oltre alle scartoffie ti ritrovi subissata da una marea di "poi" e di "come diavolo faremo". Perciò rimane da fare un unica cosa: applicare la tecnica madre Teresa di Calcutta, in modo meno nobile, ma altrettanto fuzionale: occuparsi della prima cosa che capita sotto gli occhi.
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