mercoledì 13 maggio 2009

C'è una cosa che non mi va ne su ne giù, ed è sempre stata così.

Gestisco una ML e ne frequento altre: le trovo più ordinate dei forum. La posta del giorno ti arriva in casella, non devi girovagare qui e là per cercare cosa si è scritto, e se vuoi te la leggi off line. Tralasciamo anche il fatto che se sai amministrare bene una ML, non ti ritrovi con le firme da adolescente idiota (peccato che chi le usa ha 40 e passa anni!)  piene di immagini di bambinette pseudo cartone animato giapponese, manco fosse la casa di una devota cattolica piena di santini.

Ma non è questo il punto.

Tempo fa in quella che chiamo "la mia ML storica" ci fu un boom di gravidanze: 3 contemporaneamente. Un fatto che non si ripetè mai più.
In quell'occasione in molte, chi mamme, chi in attesa di poterlo diventare perchè studentesse o senza fidanzato, ci lasciammo prendere la mano dall'entusiasmo e le chiacchiere a riguardo divennero un po' più presenti rispetto al tema portante della ML.

Ne seguirono mail che giunsero solo a me in privato, poichè amimnistratrice, in cui un po' di iscritte dissero che se l'argomento fosse andato molto oltre, e trasceso trasformando la ML, se ne sarebbero andate, perchè loro erano anni che provavano ad avere un bambino, ma non c'era nulla da fare, e questo sentir parlare di gravidanza faceva loro male.

All'epoca non cercavo una gravidanza, ma desideravo comunque diventare prima o poi mamma e capii appieno il loro disagio. C'era chi si era fermata ai metodi naturali, che aveva fatto più volte le terapie per l'inseminazione artificiale; insomma un vero calvario emotivo che tocca una sfera così profonda ed intima di una donna che non credo possa esser paragonato a nessun'altro tipo di sofferenza.
Se perdi un braccio o una gamba, esistono protesi, ma non esistono uteri sintetici od ovaie o testitcoli sintetici, senza contare che l'aparato genitale maschile e femminile è così complesso che sarebbe da sostituire eventualmente in blocco, sperando che il problema sia solo lì e non esteso all'apparato endocrino in generale. Senza contare che si perderebbe una parte fondamentale: dare quella metà di te stesso per far si che sia TUO figlio.

E' per questo motivo che ho aperto un blog parallelo in cui parlare della mia gravidanza. Perchè indubbiamente avrebbe, ed ha, monopolizzato la mia vita, ma non volevo monopolizzasse il blog dove desidero che chiunque possa leggere.  Sebbene ci sono molte privazioni che possono fare male, come la morte del proprio animale domestico, una disabilità permanente congenita o acquisita, credo che non ci sia privazione peggiore della natura che ti dica "beh sai ti ho fatto credere fino ad oggi che potevi essere mamma, ma invece ciccia!" Perchè se morto un gatto se ne fa un altro, se ad un'invalidità puoi sopperire con ausilii e protesi, ad una cosa del genere si potrebbe sopperire forse con un adozione (se non fosse che in questo paese è un affare esageratamente complicato)?  Credo che la risposta sarebbe solo ed esclusivamente personale, ma sta di fatto è che nessuna delle persone che ho conosciuto e che non ha figli per scelta ma per obbligo, non ha adottato nessun bambino. Solo perchè scoraggiata dalle leggi sull'adozione, o magari anche per il senso di "non appartenenza"? Questo non sta a me dirlo.

Quello che non mi va ne su ne giù è l'ottusità egoistica che vedo in chi è diventata mamma senza troppi sforzi. Certo diventare mamma è naturale, è naturale essere entusiasta del proprio marmocchio, ma cavoli fate uno sforzo d'immaginazione e mettetevi nei panni di chi vorrebbe vivere le stesse gioie, ma le sono state negate: mettetevi nel suo cuore.

Ce la fate? O il vostro cervello è troppo piccolo per uno sforzo d'immaginazione come questo? O il vostro cuore è troppo pieno di felicità materna?

Ecco, svuotate il cuore da questa felicità. Come vi sentite? E sentite come ci soffrono, nonostante se ne siano fatte una ragione?

E allora smettetela di berciare come oche allo stagno e rendetevi conto che non il vostro mondo non è il mondo di altre, e che la vostra libertà finisce dove va a ledere quella altrui.

19 commenti:

  1. E' sempre difficile mettersi nei panni altrui...per tutti....ma proprio tutti.
    Se io provo ad immaginare come mi sarei sentita se a suo tempo non avessi avuto figli.....so bene che l'avrei vissuta come una grande privazione.
    Ma....
    perdonami se dissento sul resto del discorso...
    C'è di peggio,Laura...hai voglia se c'è...
    Per esempio....avere un figlio disabile.
    E no....non bastano ausili e protesi.
    Niente possono fare questi contro l'infelicità di un figlio.
    E ti assicuro che niente può essere peggiore della sofferenza che ti provoca veder un figlio soffrire.
    Nemmeno il NON avere figli.... solo che se non li hai non puoi saperlo.Tutto qui.
    Ciao e scusa lo sfogo.

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  2. E' sempre difficile mettersi nei panni altrui...per tutti....ma proprio tutti.
    Se io provo ad immaginare come mi sarei sentita se a suo tempo non avessi avuto figli.....so bene che l'avrei vissuta come una grande privazione.
    Ma....
    perdonami se dissento sul resto del discorso...
    C'è di peggio,Laura...hai voglia se c'è...
    Per esempio....avere un figlio disabile.
    E no....non bastano ausili e protesi.
    Niente possono fare questi contro l'infelicità di un figlio.
    E ti assicuro che niente può essere peggiore della sofferenza che ti provoca veder un figlio soffrire.
    Nemmeno il NON avere figli.... solo che se non li hai non puoi saperlo.Tutto qui.
    Ciao e scusa lo sfogo.

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  3. Neve, quello è un altro discorso che non ho voluto prendere in considerazione, perchè dal mio punto di vista sarebbe basato su luoghi comuni e magari pure ipocrita.
    Sono discorsi che vanno oltre e che credo sia giusto ne parli chi li vive direttamente.

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  4. Neve, quello è un altro discorso che non ho voluto prendere in considerazione, perchè dal mio punto di vista sarebbe basato su luoghi comuni e magari pure ipocrita.
    Sono discorsi che vanno oltre e che credo sia giusto ne parli chi li vive direttamente.

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  5. Hai ragione Laura....
    E questo è il solo motivo per cui mi sono permessa di scrivere quello che ho scritto...
    E ho scritto di quello che conosco fin troppo bene,in quanto io lo vivo da 31 anni e 3 giorni....con mio figlio.

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  6. Hai ragione Laura....
    E questo è il solo motivo per cui mi sono permessa di scrivere quello che ho scritto...
    E ho scritto di quello che conosco fin troppo bene,in quanto io lo vivo da 31 anni e 3 giorni....con mio figlio.

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  7. Laura grazie per la sensibilità che hai verso il dolore altrui. Grazie di cuore...

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  8. Lo so neve, se vuoi ti lascio lo spazio per parlarne qui da me. Ne sarei onorata. Mi sono permessa di cancellare il commento doppione.

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  9. Citazione tua:
    "Sebbene ci sono molte privazioni che possono fare male, come la morte del proprio animale domestico, una disabilità permanente congenita o acquisita, credo che non ci sia privazione peggiore della natura che ti dica "beh sai ti ho fatto credere fino ad oggi che potevi essere mamma, ma invece ciccia!"

    ...permettimi di dissentire in toto.
    E permettimi di dirti che no, non è la privazione più grande del mondo, io ci metterei la firma per avere una privazione tale invece che altre.

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  10. Citazione tua:
    "Sebbene ci sono molte privazioni che possono fare male, come la morte del proprio animale domestico, una disabilità permanente congenita o acquisita, credo che non ci sia privazione peggiore della natura che ti dica "beh sai ti ho fatto credere fino ad oggi che potevi essere mamma, ma invece ciccia!"

    ...permettimi di dissentire in toto.
    E permettimi di dirti che no, non è la privazione più grande del mondo, io ci metterei la firma per avere una privazione tale invece che altre.

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  11. Grazie Laura....
    cerco di limitarmi perchè l'argomento è veramente inesauribile..
    Mio figlio è disabile in conseguenza di un medico sciagurato,che si è disinteressato della nascita di un bambino a favore di una partita di pallone....ma lasciamo perdere.
    Allora avevo 20 anni,e suo padre 22..,impreparati? incoscienti? Di più!
    ma di certo ottimisti e positivi,e combattivi,abbiamo dedicato a Simone e al suo recupero tutte le nostre forze,i nostri (pochissimi) soldi,le nostre energie...tutto insomma.
    Ci siamo indebitati e poi abbiamo saldato i debiti,abbiamo rinunciato a ...beh...a quasi tutto.
    Le amicizie,il lavoro,il tempo libero, sono parole che per noi hanno un significato che è sempre rapportato a ...come possiamo fare tenendo conto che...ecc ecc..
    Ma va bene,tutto questo rappresenta una scelta.Difficile,ma consapevole.La nostra vita non è "nostra" ma è sua...volenti o nolenti... e la sola alternativa è il ricovero in istituto.No...non ne siamo capaci.
    Ma ancora dico che va bene,che andrebbe bene anzi,sil fatto di aver cancellato tutti i nostri progetti/sogni/ aspirazioni ecc
    avesse permesso a Simone di essere se non felice ( felice è una parola enorme e non la uso) almeno sereno. E invece no,lui soffre. E noi con lui ,per lui e per noi.
    E poi c'è il futuro: il suo futuro.
    Una grossa spada nel fianco. Un'angoscia infinita. Il terrore di lasciarlo qui senza di noi.
    Non riesco a descriverti cosa si prova.
    Ma dico solo che se avessi potuto prevedere,sapere ....PRIMA.... della sua nascita, anzi, del suo concepimento... ora io non avrei certo un figlio.So che sarebbe stata una scelta dura per me.Ma non avrei visto soffrire Simone.E questo è il solo o quasi scopo della mia,della nostra vita.
    Ciao,scusa ancora.

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  12. Grazie Laura....
    cerco di limitarmi perchè l'argomento è veramente inesauribile..
    Mio figlio è disabile in conseguenza di un medico sciagurato,che si è disinteressato della nascita di un bambino a favore di una partita di pallone....ma lasciamo perdere.
    Allora avevo 20 anni,e suo padre 22..,impreparati? incoscienti? Di più!
    ma di certo ottimisti e positivi,e combattivi,abbiamo dedicato a Simone e al suo recupero tutte le nostre forze,i nostri (pochissimi) soldi,le nostre energie...tutto insomma.
    Ci siamo indebitati e poi abbiamo saldato i debiti,abbiamo rinunciato a ...beh...a quasi tutto.
    Le amicizie,il lavoro,il tempo libero, sono parole che per noi hanno un significato che è sempre rapportato a ...come possiamo fare tenendo conto che...ecc ecc..
    Ma va bene,tutto questo rappresenta una scelta.Difficile,ma consapevole.La nostra vita non è "nostra" ma è sua...volenti o nolenti... e la sola alternativa è il ricovero in istituto.No...non ne siamo capaci.
    Ma ancora dico che va bene,che andrebbe bene anzi,sil fatto di aver cancellato tutti i nostri progetti/sogni/ aspirazioni ecc
    avesse permesso a Simone di essere se non felice ( felice è una parola enorme e non la uso) almeno sereno. E invece no,lui soffre. E noi con lui ,per lui e per noi.
    E poi c'è il futuro: il suo futuro.
    Una grossa spada nel fianco. Un'angoscia infinita. Il terrore di lasciarlo qui senza di noi.
    Non riesco a descriverti cosa si prova.
    Ma dico solo che se avessi potuto prevedere,sapere ....PRIMA.... della sua nascita, anzi, del suo concepimento... ora io non avrei certo un figlio.So che sarebbe stata una scelta dura per me.Ma non avrei visto soffrire Simone.E questo è il solo o quasi scopo della mia,della nostra vita.
    Ciao,scusa ancora.

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  13. Tittiz non so di che tipo di privazione parli, e mi conosci abbastanza per sapere che non sto chiedendoti di parlane ne in pubblico ne in privato.

    E mi conosci abbastanza da sapere che sto parlando di un argomento ben preciso, tagliando fuori altri aspetti in modo più o meno consapevole. E' probabile che esistano cose peggiori, Neve ce ne ha detto qualcosa, ma sto parlando di una situazione e di un contesto ben definito (forse non ben chiarito in questo post, devo ammetterlo), non sto facendo un discorso universale applicabile a tutte le vite e situazioni.

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  14. Tittiz non so di che tipo di privazione parli, e mi conosci abbastanza per sapere che non sto chiedendoti di parlane ne in pubblico ne in privato.

    E mi conosci abbastanza da sapere che sto parlando di un argomento ben preciso, tagliando fuori altri aspetti in modo più o meno consapevole. E' probabile che esistano cose peggiori, Neve ce ne ha detto qualcosa, ma sto parlando di una situazione e di un contesto ben definito (forse non ben chiarito in questo post, devo ammetterlo), non sto facendo un discorso universale applicabile a tutte le vite e situazioni.

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  15. Lo so Laura che ciò che hai scritto è parte di un discorso diverso, ma si deve anche riflettere sulle varie opinioni espresse:
    nel contesto, leggere "accomunate", come sciagure secondarie al non avere figli, privazioni come la morte di un amico a 4 zampe e menomazioni congenite o acquisite fa un bel pò effetto.

    E per quello che è il vero succo del tuo discorso, quello della beata noncuranza delle persone per chi soffre in un determinato contesto (se ho capito bene), anche qui mi trovi leggermente in disaccordo.
    Sarà che nella mia esistenza, se mi permettevo debolezze sarei sprofondata in un tunnel senza fondo, sono da questo punto di vista forse fin troppo dura, con me stessa e con gli altri. Ma con questo non voglio dire di essere spietata con chi soffre, anzi, ma ci sono dei "come" e dei "quando" che debbono essere chiariti.
    Ma questo è un altro discorso, che appena ho un pò più di tempo giusto ti farò con una mail privata!

    RispondiElimina
  16. Lo so Laura che ciò che hai scritto è parte di un discorso diverso, ma si deve anche riflettere sulle varie opinioni espresse:
    nel contesto, leggere "accomunate", come sciagure secondarie al non avere figli, privazioni come la morte di un amico a 4 zampe e menomazioni congenite o acquisite fa un bel pò effetto.

    E per quello che è il vero succo del tuo discorso, quello della beata noncuranza delle persone per chi soffre in un determinato contesto (se ho capito bene), anche qui mi trovi leggermente in disaccordo.
    Sarà che nella mia esistenza, se mi permettevo debolezze sarei sprofondata in un tunnel senza fondo, sono da questo punto di vista forse fin troppo dura, con me stessa e con gli altri. Ma con questo non voglio dire di essere spietata con chi soffre, anzi, ma ci sono dei "come" e dei "quando" che debbono essere chiariti.
    Ma questo è un altro discorso, che appena ho un pò più di tempo giusto ti farò con una mail privata!

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  17. Riaccendo il pc dopo giorni e che trovo.. Mi spiace Laura ma tu parli di "cervello troppo piccolo".. poi che fai? Pure tu fai pochi sforzi di immaginazione. Appunto, chiunque può passare a leggere e quindi, quando scriviamo, possiamo urtare la sensibilità di chiunque. Chi ha un figlio disabile, chi ha un figlio tossico, chi ha perso un figlio e magari il paragone con la perdita di un cane e un gatto.. stona. Anche se amo moltissimo i gatti. Ma amo molto molto di più mia sorella e la sua famiglia, e Simone è mio nipote, l'unico. E solo chi vive dopo dopo giorno questa vita sa che cos'è. Altro che gioia della maternità.
    I miei figli hanno fatto (Ivan) o ancora fanno (Michela) le vacanze, pagandole, con i disabili, 24 ore al giorno, a totale disposizione. Ma se non lo fanno quei pochi che hanno questa sensibilità, per tanti ragazzi e adulti disabili non c'è poi tutta quella gioia, nemmeno per una vacanza quasi "normale" (mi si perdoni il termine). Figurati la vita. E guarda che io sono stata una di quelle che ho perso un figlio e ho fatto salti mortali per averne due. Poi ho fatto due affidi. Adozioni no, ce ne sono poche ma affidi quanti ne vuoi. Ma l'affido non è un "possedere", non è mai un bimbo tuo (ma i figli lo sono?) e quindi? Quindi ci sono una valanga di minori nelle case famiglia e nessuno li vuole. Perchè non sai mai se restano (ma i nostri figli? sono tutti in affido... tutti tutti) E la felicità materna.. è una rosa con molte spine.
    Scusa se ho invaso il tuo blog, ma.. mi sono sentita presa in causa. Se poi vuoi.. mandami vaff@. Ma quello che sento, lo dico.

    RispondiElimina
  18. Riaccendo il pc dopo giorni e che trovo.. Mi spiace Laura ma tu parli di "cervello troppo piccolo".. poi che fai? Pure tu fai pochi sforzi di immaginazione. Appunto, chiunque può passare a leggere e quindi, quando scriviamo, possiamo urtare la sensibilità di chiunque. Chi ha un figlio disabile, chi ha un figlio tossico, chi ha perso un figlio e magari il paragone con la perdita di un cane e un gatto.. stona. Anche se amo moltissimo i gatti. Ma amo molto molto di più mia sorella e la sua famiglia, e Simone è mio nipote, l'unico. E solo chi vive dopo dopo giorno questa vita sa che cos'è. Altro che gioia della maternità.
    I miei figli hanno fatto (Ivan) o ancora fanno (Michela) le vacanze, pagandole, con i disabili, 24 ore al giorno, a totale disposizione. Ma se non lo fanno quei pochi che hanno questa sensibilità, per tanti ragazzi e adulti disabili non c'è poi tutta quella gioia, nemmeno per una vacanza quasi "normale" (mi si perdoni il termine). Figurati la vita. E guarda che io sono stata una di quelle che ho perso un figlio e ho fatto salti mortali per averne due. Poi ho fatto due affidi. Adozioni no, ce ne sono poche ma affidi quanti ne vuoi. Ma l'affido non è un "possedere", non è mai un bimbo tuo (ma i figli lo sono?) e quindi? Quindi ci sono una valanga di minori nelle case famiglia e nessuno li vuole. Perchè non sai mai se restano (ma i nostri figli? sono tutti in affido... tutti tutti) E la felicità materna.. è una rosa con molte spine.
    Scusa se ho invaso il tuo blog, ma.. mi sono sentita presa in causa. Se poi vuoi.. mandami vaff@. Ma quello che sento, lo dico.

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