sabato 15 ottobre 2011

Questo blog langue.

Certo: cose divertenti che non siano a crocette, o connesse all'essere mamma sono difficili da trovare, soprattutto quando il resto della tua vita si divide tra l'essere una desperate housewife, un medico veterinario e un intermediario immobiliare improvvisato (ma di questo ve ne parlerò in un altro post).

Oggi parliamo di veterinaria (ettepareva!) ma non un post di sfogo o ilare, quanto più qualcosa, a mio parere, di utile.

Ieri sono stata contattata via mail da una vecchia conoscenza splinderiana, nevepioggia, di cui ammetto, non seguire il suo blog come meriterebbe. Per farla breve voleva sapere il mio punto di vista sull'alimentazione dei gatti solo a croccantini di buona/ ottima qualità.
Poichè non percepisco alcun compenso dall'azienda mangimistica a cui faccio riferimento, il nome verrà omesso, ma il principio vale anche per le aziende concorrenti purchè ci si tenga a 2 principi fondamentali: acquistare SOLO nei negozi per animali (non supermercato) e acquistare SOLO marche consigliate dal veterinario. Uso il plurale, perchè quando chiedono a me cosa dare da mangiare, non indico mai una sola azienda mangimistica: i nomi più grandi si assomigliano, per non dire eguagliano, nella qualità del prodotto. Possono eventualmente differire per una questione di preferenza soggettiva da parte degli animali. 

ll mio punto di vista sull'alimentazione, sia del cane che del gatto, concorda con quello della collega da cui va nevepioggia: SOLO croccantini e di ottima qualità.
Questo parere puramente medico, spesso mette in difficoltà il proprietario perchè si sente in difetto, come se non si prendesse cura del suo peloso, quando non è così. Buttata lì, non vengono eviscerati i perchè e i per come sia decisamente meglio per l'animale il proprietario e, soprattutto, il portafoglio, passare a questo tipo di alimentazione, abbandonando la via del supermercato. Però visto che questo è il mio blog e non sono in clinica dove devo spicciarmi perchè ci sono altre visite o perchè è tardi mi posso dilungare nelle spiegazioni, che sebbene indicate per il gatto, valgono altrettanto per il cane.

Manolo e la Tabi sono i miei gatti più anziani (cioè Lenticchia sarebbe più anziano, ma è con noi solo da 4 anni) sono cresciuti solo a croccantini di ottima qualità, sacchi da 10 kg per un prezzo attorno ai 60 €, e se li vedi non dimostrano affatto la loro età. Certo il costo da sostenere in un unica soluzione è elevato, ma se ci si ferma a fare 2 conti di costo al giorno non è poi così esagerato, soprattutto se si rispettano le tabelle fabbisogno alimentare/peso animale riportati sulle confezioni: io spendo 36 centesimi al giorno per nutrire ogni mio gatto, per un totale di 1,44 € al giorno. E non mi pare di spendere una fortuna.
Quando si parla di cibi di ottima qualità, bisogna davvero fare i conti per capire la convenienza senza fermarsi solo al consiglio del veterinario. Conti che vanno affrontati anche all'interno dello stesso prodotto per quello che riguarda il costo al kg a seconda della confezione: più è grande e più il prezzo al kg è minore. Si può vedere
qui.

 Poi ci sono i vantaggi del secco sull'umido che anche senza una laurea in veterinaria si possono ben capire ;)



  • Inanzitutto il sacco del cibo secco una volta aperto si conserva meglio e più a lungo di una qualsiasi scatoletta.


  • A parità di sostanze nutritizie il secco pesa di meno ed è meno voluminoso perchè non c'è l'acqua. L'acqua delle scatolette la paghi nel prezzo della scatoletta, quando la puoi prendere a molto meno dal rubinetto.


  • Le scatolette pesano di più e fanno più spazzatura di un enorme sacco di plastica vuoto che può essere a sua volta usato per l'imballo della spazzatura.


  • Il cibo umido puzza parecchio di più del cibo secco in qualsiasi stagione e d'estate attira un sacco d'insetti.


  • La ciotola usata solo con croccantini, anche se non viene lavata ad ogni pasto, non sembra un letamaio.


  • Le feci saranno più compatte e più facili da pulire dalla lettiera. ( ed anche lì andando a ben vedere hai un ulteriore risparmio se ne devi buttare/cambiare di meno)


I VERI problemi che vedo nel passare a questo tipo di alimentazione sono 3:


  1. Di tipo umano-economico che sta nel capire ed accettare che sborsare 60 euro in un unica soluzione anzichè un po' per volta senza avere un vero polso della situazione alimentare gatti può essere economicamente vantaggioso;


  2. Di tipo umano-sentimentale che si blocca di fronte al fatto "eh ma così tutti i giorni gli dò la stessa cosa da mangiare" fattore che ai gatti non gliene può fregar di meno, sempre che non si sia schiavi dei capricci felini. Aggiungo inoltre che "dare sempre la stessa cosa da mangiare" regolarizza la funzione intestinale, preservando da diarree e cacche molli, e nel lungo periodo regolarizza la funzionalità epatica e di riflesso quella cutanea. Nel caso di soggetti obesi per mal nutrizione ( leggasi roba da supermercato data per anni) spesso conduce ad un sano dimagrimento lento con migliorie sul sistema cardio-circolatorio.


  3.  L'accettazione da parte del gatto del nuovo regime alimentare. Per farla semplice è come passare un bambino da un regime alimentare esclusivo a pane e nutella ( a causa di additivi ed appetizzanti che mettono nelle scatolette da supermercato), ad un menù con verdure carne e pasta o riso, meno appetitoso ma più salubre. Questo andrà fatto gradualmente: a volte ci si mette anche più di un mese di tempo per abituare il/i gatto/i.


Ora se  si spende meno di 36 centesimi a gatto al giorno per farli mangiare comprando alimenti di tutt'altro tenore al supermercato, tutto quello che ho scritto sarà utilissimo per cultura personale, ma completamente inutile dal punto di vista del cambio di regime alimentare in virtù del profilo economico. Se si passa ad un alimentazione del genere, gli extra, tipo la scatoletta che piace tanto, vanno eliminati, sia perchè sarebbe dannosa per l'equilibrio alimentare per il gatto, sia perchè inficierebbe il risparmio monetario. Ma in genere sono tollerante e concedo lo strappo a Natale e a Pasqua.

Aggiungo anche che è facile pensare male, e abbandonare il consiglio del veterinario al passare a questo tipo di dieta (che in caso di patologie è a dir poco obbligatoria con prodotti molto specifici). Putroppo la diceria (non sta a me ne smentirla ne verificarla) "il medico mi ha prescritto quel farmaco piuttosto che quell'altro perchè evidentemente c'ha il suo tornaconto" si riflette anche sul campo veterinario, anche se noi non rilasciamo ricette che vengono trattenute dalla farmacia e quindi non ci pososno essere riscontri del tipo: "La d.ssa GDS ha venduto tot farmaco X e quindi ha diritto a tal tornaconto". No, assolutamente no. Fateci caso: le nostre ricette (beh la maggior parte, quelle in triplice copia per prodotti altamente specifici) sono su carta bianca, e vi vengono restituite. E per i cibi non stacchiamo alcuna ricetta: il blocchetto  può essere lo stesso, ma è un semplice promemoria per il cliente.
Il VERO tornaconto, se ci deve essere, c'è quando i cibi o i farmaci vengono venduti direttamente in ambulatorio (cosa possibile per legge) o negli acquisti di farmaci ad uso ambulaotriale tipo " se compri un tot di vaccini ti facciamo il tot di sconto o ti regaliamo l'ingresso alla conferenza tal dei tali".
Perciò su tutto quello che viene acquistato FUORI dall'ambulatorio di pertinenza, fosse anche il negozio per animali proprio accanto alla clinica, non dà il benchè minimo tornaconto, salvo il fatto che il veterinario proprietario della clinica sia proprietario anche del negozio per animali, ma di veterinari così ricchi da poter investire in due attività non ne conosco affatto.

5 commenti:

  1. Eh sì, devo dire che mi hai convinta.
    Non credevo che un certo tipo di  cibo secco potesse essere meglio del pollo o del tacchino( o di altro cibo secco ).
    Ma visto che è così, sarò sollevata dal dover cucinare anche se non ne ho voglia. Grazie Laura per il tempo speso.

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  2. Sto faticosamente cercando di abituarle al nuovo regime.
    Vicky ( e mesi e mezzo) fa meno storie, salvo però poi andarew a leccare tutte le briciole che cadono a terra, di qualunque natura siano.
    Maggie ( due mesi in più) fa più storie.... ma ce la posso fare.

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  3. La tua vete ti ha detto come fare?
    Si fa una settimana a 1/4 della pappa nuova e 3/4 di quella vecchia
    la seconda settimana metà e metà
    la terza 3/4 della nuova 1/4 della vecchia
    e alla quarta sei passata a quella nuova.

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  4. Ovviamente non me lo aveva detto....però ho trovato un compromesso.
    Sto camuffando un po' il nuovo pasto con qualche briciola di carnne fresca  o prosciutto cotto, mettendone però sempre meno. Devo dire che Vicky non ha praticamente più problemi.Invece Maggie mi guarda con sguardo accusatorio.... :(
    Grazie Laura e buona domenica

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  5. OPS!! Non mi ero accorta che soneanima ( che è a casa mia....) aveva fatto login!! Ovviamente ero io....

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