Oggi la mimi fa 25 mesi.
E' vero abbiamo passato la boa dei 2 anni, e l'età non si conta più in mesi, ma in anni e mezzi anni: caspita vuoi mettere l'orgoglio di dire che hai 4 anni e mezzo e non 4?
Comunque visot che è un bel po' che non scirvo, colgo questa fittizia occasione del complemese per scrivere un po' altrimenti ci date io mimi e panza, per disperse.
La mimi continua ad esere una bimba che alla domanda " quanti anni hai?" ti guarda con vacuo interrogativo del tipo " riformulate la domanda non ho capito": mamma degenerata non glielo insegna a dire 2 o a farlo con le dita. Però dice "grazie",alla facciaccia di quei bambini che vanno già alle elementari e non lo sanno fare.
Tuttavia è ligissima al programma di evoluzione linguistico-personale con delel magnifiche fasi " no" e " no, mio!" da dieci e lode. Non chiedetemi come a volte riesca a mantenermi sufficientemente calma da dirle che a volte non si può fare come vuole lei, ma che bisogna fare come dico io. Forse è effetto della gravidanza.
Chiachicera: ne troppo ne troppo poco, però se le fai delle domande facili risponde (tranne per l'età che comunque ad una signora, sebbene ancora senza tette, non si dovrebbe mai chiedere) e adora le canzoni, prima fra tutte il valzer del moscerino che a furia di farmela cantare la sta imparando a memoria. Il problema è che mi chiede anche le canzoni che cantano al nido e che ignoro completamente: una inizia con "guarda guarda in cielo, volano le streghe", canzone di cui San Google, che tutto sa, nulla sa, ed un altra sui nani di cui ho afferrato " pum pum pum" e "montagna", senza ancora aver interrogato il santo sopracitato.
Un anno fa all'incirca decise che si poteva provare a camminare senza appoggi. Oggi si discute se mettere le scarpe da ginnastica ( che mette correttamente destra su piede destro e sinistra su piede sinistro) o gli stivali di gomma: basta che fuori ci sia l'asfalto bagnato che parte con il mantra: "Chiobe, 'vali, 'bello!" Peccato però che magari ha smesso di piovere da almeno 24 ore, le scarpe da ginnasitca siano più che sufficienti e l'ombrello completamente inutile. Ma questa mamma degenere ha insegnato che l'ombrello e gli stivali di gomma se piove fanno divertente la giornata: perchè negarsi il piacere di fare sciff sciaff nelle pozzanghere?
Due mesi fa per farla sedere sul "bruco" un giocattolo modificato a poltrona della parrucchiera, mi ci è voluto del bel bello. l'altro ieri è entrata nel negozio, come se fosse un abituè e alla domanda " vuoi sederti sul bruco?" ha risposto con un "Cì" senza pensarci troppo e con fare deciso ci si è diretta. E' stato forse un po' più complicato il taglio della frangia con questa testolina che girava a destra e a sinistra, un po' per girarsi verso le persone che parlavano di lei, un po' per la vanità di guardarsi allo specchio. Il sorriso " a ruota di pavone" scesa dal bruco sotto i complimenti della parrucchiera e delle clienti ve lo lascio immaginare. I complimenti avevano un fono di "sentito": non perchè fosse bella da oscurare il sole, ma perchè, a detta della parrucchiera, non ci sono altri bimbi così tranquilli nel farsi tagliare i capelli.
All'inizio del mese abbiamo ripreso a fare nuoto, nel corso "baby" dove la mamma in vasca non c'è più, ma ti ci accompagna e ti molla lì con altri bimbi e 2 maestre per mezz'ora di giochi in vasca con braccioli e cuffietta ( a coccinella, ma solo noi ce l'abbiamo!!!!!). Ecco il "la mamma in vasca non c'è più" ti fa effetto doccia fredda il priomo giorno: eri abituata ad immergerti in questa vasca a 32 gradi, con tua figlia che dopo un anno di piscina, si faceva beatamente gli affari suoi e tu che te la godevi. Arrivi alla prima lezione, pensando alla scenata napoletana perchè non entri in acqua con lei ed invece l'ingrato frutto del tuo ventre appena pucica i piedi in acqua si dimentica completamente della tua essitenza, ti volta le spalle e va a recuperare la pallina rossa che galleggia civettuola. E tu ti senti umiliata nel profondo per averti spiattellato quanto puoi essere non indispensabile. Dalla seconda lezione in poi ti godi quella mezz'ora extra di relax, tra galline bercianti travestite da madri.
Ed ora attendiamo: ogni giorno me ne riserva una nuova.
le galline bercianti travestite da madri ci sono anche al calcio e in piscina con bambini ben più grandi della Mimi. Ma rende perfettamente l'idea delle persone da cui sto alla larga.
RispondiEliminaRoberta