Non sta a me parlarvi del papà, starebbe a lui, solo che non mi va di punzecchiarlo affinchè scriva anche dei soli aneddoti che viviamo insieme più delle sue emozioni. Non mi va perchè se cercassi di invogliarlo so che ottereei l'effetto contrario di chiusura ( che poi ricadrebbe anche su di me) che di apertura (che per lo meno in privato mi sto godendo). E' un uomo, si sa, vivono l'emotività in modo diverso dalla donne, generalizzando, in modo più introverso, oserei dire.
Però il papà è uno spettacolo, credetemi.
Ve lo lascio immaginare, perchè so che sarebbe fargli un torto se vi scrivessi di ciò che leggo nel suo sguardo, nei suoi sorrisi, nei suoi atteggiamenti e nei suoi pensieri esternati. Così come non sarebbe giusto se scrivessi io delle gag spontanee che ci vengono e che mi/ci fanno ribaltare dal ridere, ma che viste dal di fuori potrebbero sembrare tutt'altro che fonte di risate qualitativamente superiori allo zelig.
Ma credetemi se vi dico che è un vero spettacolo.
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