giovedì 31 agosto 2006

Vi ricordate il post in cui parlo dei menù degustazione?

Beh dovete sapere che la pratica di pianificare i pranzi e le cene settimanalmente è in uso da un bel po' di tempo anche se con periodi altalenanti. Mi è molto utile per evitare di buttare via del cibo e soprattutto per evitare il classico discorso coniugale " cosa vuoi per cena?" " non lo so: cosa c'è di già pronto?" cosa che mi fa incazzare 2 volte il primo è per il "non lo so" e la seconda è per il "già pronto" come se passassi il tempo a spignattare e a mettere in frigo cose pronte da riscaldare e mangiare o peggio ancora come se avessI il frigo pieno di precotti da supermercato.
Così ho pensato che se in passato si mangiava quel che c'era e se non ti andava saltavi il pasto allora visto che non ho ancora vinto il superenalotto, si può adattare il "si mangia quel che c'è" ad una versione ragionata e pianificata dei pasti.
Ora il mio menù è sempre stato un bel foglietto di carta appeso scritto a volte a matita a volte a penna a volte stampato (quando la stampante funzionava) e per quanto trasudi affetto e calore quel foglietto è sempre un foglietto che poi viene buttato. Ora non sono un ecologista sfegatata ma faccio attenzione al fatto che ci sono sprechi che possono essere evitati, così ho deciso di trovare un modo per evitarne. Mi creo una lavagnetta fatt'apposta di quelle che si possono usare con i pennarelli statici, quelli che si cancellano con un dito per intnderci. Come?
Beh con  una cornice a giorno e un fondo ricamato! Non è ancora completato ma mi piace molto e ho proprio voglia di farlo vedere in giro.


9 commenti:

  1. bello il carattere dell'alfabeto! è un JJ??

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  2. L'idea è galatticamente stratosfericamente geniale, quasi quasi te la copio per la lista della spesa. Ma i pennarelli di cui parli tu si cancellano anche dal vetro?
    Mamigà

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  3. @ mamigà e tittiz
    si i pennarelli si cancellano anche sul vetro: ho provato prima d'intraprendere l'avventura. La cornice a giorno ha il vantaggio che se s'inzozza forte la staccchi e la lavi per bene nel lavandino ;)

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  4. Ritorno sul "Gatto" dopo un po'... sai, l'ultima volta mi sono beccato un graffio.
    L'idea della tovaglietta è bella, e anche il ricamo mi piace. Quello che non mi convince è il fatto di programmare cosa si mangia (lo so, è un OT).
    Sarò strano, ma sapere cosa mangerò di qui a qualche giorno me ne fa passare la voglia.
    Mi succede così quelle rare volte che mi è capitato di stare in albergo a pensione completa e la mattina ti fanno scegliere i piatti della sera... non riesco a farmi piacere nulla!

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  5. @ fully:
    si si mi ricordo la bella zampata che ti sei preso....
    Capisco il tuo punto di vista ed il mio non è poi tanto diverso da quello degli albergatori: ottimizzare tempo e risorse. Probabilmente per cena non innervosisci la tua dolce metà con un " non lo so cosa c'è di già pronto" come capita a certi gatti ;)

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  6. @Fully: a me è successa una cosa simile a quella dell'albergo... ma in un contesto legggggggggermente diverso. Ero in pieno travaglio, entra la signora della mensa in sala travaglio e mi chiede cosa avessi voluto per cena. Ovviamente feci finta di non capire, in quanto il contesto non era proprio assimilabile a un ritrovo al ristorante. Sta di fatto che decise lei, e la sera in camera mia (io stavo ancora partorendo, fai tu) mi dissero che erano comparsi magicamente un primo, un secondo e un contorno per me. Che non vidi mai.
    Strana la vita... Laura, scusa la deviazione :)
    Mamigà

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  7. Ora che ci penso.... Da me non succede perché la mia dolce metà non me lo chiede proprio cosa vorrei per cena!
    Lei, conoscendo ormai quello che piace in famigli e quello che no, prepara quello che le va di preparare (a volte anche niente, si va di pizza a taglio...). E a chi non va? Pazienza, se lo mangia domani...
    Dopo i primi anni ho imparato che conviene mangiare subito quel che c'è. Sono poche le pietanze riscaldate che ti fanno venire l'acquolina....

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