Da un paio di settimane la Mimi, insieme ai suoi coetanei, sono stati passati nella classe dei grandi, classe che fisicamente conoscevano già (come intermedi avevano il privilegio di girovagare tra la classe dei grandi e la classe dei piccoli gattonatori e non), ma non erano un entità unica di gruppo con i grandi e le educatrici dei grandi.
Il cambiamento è stato vissuto un po' in modo traumatico: Marina si è sentita un po' spaesata e il gatto Tommy ha ripreso ad accompagnarla tutti i giorni al nido, per poi essere letterlamente abbandonato dopo poco, dandole un minimo punto di riferimento. Tommy santo subito! La statua sarebbe pure molto carina....
Il cambiamento di classe ha anche comportato il cambiamento di maestre o educatrici a dir che si voglia.
Ci sono la "tanta", che è anche la responsabile del nido, e ti mette serenità solo a vederla, e la secca talmente tanto magra da potersi mettere i vestiti della barbie. Se la Tanta ispira simpatia, la secca mi sta proprio sulle palle.
Sarà perchè non credo che vestirsi in bianco e nero, modello colonnina paracarro, con ciabattine bianche in rete col tacco sottile, sia un abbigliamento adatto ad un nido (più adatto ad una commerciante o ad un 'impiegata), sarà che si fa bionda colpi di sole con, forse, permanente, sarà che c'ha gli anni di Noè e si veste da ventenne vamp, sarà che è un po' str... coi genitori e si sente che ha la voce falsa coi bambini, sarà che se il cartello dice nanna dalle 13.30 ed io arrivo alle 13.05 e suono anzichè bussare forse non è propriamente colpa mia se disturbo il sonno dei bambini e tu ti permetti di cazziarmi, ma a me sta qui mi sta simpatica come un brufolo tra le chiappe.
Stranamente sembra che la stessa simpatia la riservi anche la mimi alla secca, tant'è che non ha MAI fatto storie per entrare, e da quando l'accoglienza al matitno la fa la secca, marina piange disperata aggrappandosi a tutte el forze a me.
Poi c'è la Giovane. La giovane è una ragazza fresca di diploma, con poca esperienza: sul suo volto che sforza per far apparire sereno ed accogliente si legge sempre un filo di panico ed imbarazzo. Ovvio si dovrà fare, come tutti del resto.
Stamattina ci ha aperto la porta la Tanta, e Marina ha sorriso. Cambio calzature e Tommy tra le braccia si è diretta sua sponte verso la porta che separa l'ingresso-spogliatoio dai locali del nido vero e proprio. Poi si è ricordata che doveva farmi la scenata " mamma non abbandonarmi". Alla porta c'era la Giovane. Le ho guardate tutte e due e mi sono permessa di spiegare a Marina una cosa imbarazzante.
" vedi la Giovane Mimi? ecco lei è qui da poco, non è come la tanta la bionda o la mora, e non sa ancora come fare con le teppe come te. Ecco adesso vai fai la teppa così aiuti la Giovane ad imparare come si fa"
Sul volto della giovane a questa spiegazione si sono seguiti un misto di imbarazzo indignazione e rasserenamento, come se averla sgamata nella sua poca esperienza le abbia fatto tirare un sospiro di sollievo. Se sono riuscita a darle davvero un briciolo di serenità, non farà altro che rilassarsi giovando a lei e ai bimbi.
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