giovedì 17 marzo 2011

Allora un biglietto obbi sciò, cartoomics e ah già weekend donna!

intanto preciso che ho realizzato la terza manifestazione solo quando sono uscita: credevo fossero altri stand dell'obbi sciò con il punto interogativo " ma che cavolo c'entrano con le arti creative eco-pellicce, cashmere e centri estetici?"
Poi mi cade l'occhio su ino stando molto rosa, molto intrigante, come le standiste e scopro che in Italia è finalmente arrivato il tuppersex!
Avete presente i tupperware? i contenitori di plastica fantastici che costano un occhio della testa o un rene o tutti e due insieme che li butti completamente in lavastoviglie e che te livendono solo a casa tua con un caffè davanti? ecco lo stesso meccanismo di vendita domicilare, e soprattuto intima e privata, ma per oggetistica dedicata al piacere dell'eros. Quindi tupper sex!
Fantastico mi dico! il piacere di poter acquistare questi tipi di articoli senza dover andare in un sex shop, dove comunque anche se ci vai per una guepiere trovi sempre il lubrico individuo con gli occhiali scuri lì per qualche filmato. però pensandoci bene: lubrico individuo, mi fai pena tu ti accontenti del filmino mentre io faccio il live! nannanannaanna! A parte sfottere temporaneamente il lubrico individuo, che comunque ti spoglia da dietro i suoi occhiali e ti immagina non come mamma vorrebbe vederti, la tranquillità di poter vedere acquistare una guepiere, un olio da masaggio, una mutandina mangiabile, o perchè no ,una paperella vibrante ( fatta esattamente come una paperellla di quelle da bagno, ma vibrante!) comodamente a casa tua e SOPRATTUTTO tra donne dove affronti l'argomento con ben altri sentimenti e perchè non con una certa ilarità, è tutt'un altra cosa.

Così me ne torno a casa con il volantino e il numero di una consulente ed inizio a mandare inviti a chi, mi pare abbastanza smaliziata, da poter rispondere anche con un " no grazie, senza scandalizzarsi", e mi stupisco delel risposte positive!
Peccato che però le risposte cambiano decisamente umore quando comunico alle potenziali partecipanti, che è richiesto un acquisto minimo di 10 euro. Allora lì si che ho visto reazioni veramente scandalizzate. Ma come ti faresti trastullare la patata da un pisellone di gomma, ma guai a dirti " dovresti mettere mano al portafoglio per un biglietto da 10 euro"? Va bene che i soldi non crescono sugli alberi, ma non facciamo le ingenue: si sa che queste riunioni sono fatte per vendere e comprare, mica per fare 2 chiacchiere tra amiche e te l'ho pure detto che si trattava di un incontro di questo tipo.

Mi sa che alle mie invitate serve qualcosa di vibrante e possibilmente dotato di carta vetra.

Io invece voglio una paperella fucsia.

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