Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
giovedì 31 marzo 2011
Tessera Fedeltà
Da ieri noi abbiamo ufficialmente la tessera fedeltà pediatra. Dall'ultima visita barriera dove ci ha congedato con un "ci vediamo appena compiuti i 2 anni" detto a fine gennaio, siamo tornate per: febbriaciattole, tosse persistente, acetone, influenza, e ieri per tonsillite!
Ho chiesto a questo punto la tesserà fedeltà come al supermercato: la zia Tonks ( la pediatra) mi ha detto che quando vanno al nido c'è una cadenza di 10 - 15 giorni tra una visita e l'altra dal pediatra....
Però la tonsillite un vantaggio ce l'ha: mangia e beve e non devo entrare in panico da crisi di acetone dietro l'angolo.
Io in ocmpenso mi sento una mamam puzzle: avrei bisogno di qualcuno che rimeta insieme i pezzi, a maggior ragione sapendo che mi attende il turno in clinica stanotte.
Ok, ora siete stati avvisati e quindi posso parlare liberamente di siringhe aghi e vene, facendo outing.
Io ho una caga bestia ogni volta che devo prendere una vena per un prelievo, figuriamoci quando devo mettere un ago cannula. Ho la caga di non centrarla, di spaccarla di far fuori cefaliche e tarsali, di dover ripiegare su giugulari o femorali. Caga che si accentua se prendo in considerazione il fatot che OGNI SANTA VOLTA che in clinica si opera mi dicono di prendere la vena con il cane o il gatto già bello che prequillato ( termine veterinariese che sta per pre-anestesia) e quindi le vene belel che collassate ed impalpabili. Ca770.
Sta sera sono andata a fare un prelievo, per un timore di filaria. Intendo timore perchè il cane infetto è il cane della sorella, passeggiante in zone a rischio e che, guarda-che-caso, ha smesso di prendere le pastiglie un po' troppo presto. risultato? Microfilarie in circolo. Così la mia cliente mi ha chiamata per sapere se è possibile che impasticcando di cardotek il cane possa prendere la filaria. Teoricamente no, in pratica si, se si cicca qualcosa, più le varie sfighe probabilistiche tipo " se prendi la pillola hai il 99,99% di possibilità di non rimanere incinta" una sora di salvacondotto che se qualcosa va storto non è colpa della casa farmaceutica, ma del tuo cane fuori dalla campana gaussiana delle probabilità.
Però la mia cliente è brava ed molto legata al suo cane, tanto da non sgarrare nella somministrazione delle pastiglie come dico io: fino a novembre compreso. L'iniezione di Guardian non la si può fare: cagnolina un pelino dolicocefala ( muso lungo come collie e levrieri) e per di più allergica ai vacicni di alcune case farmaceutiche: chi si fida a farglielo?
Comunque se la filaria non mi spaventa, mi spaventava di fare un disastro col prelievo, ed invece è filato tutto liscio. Laccio messo bene ( eh già perchè a volte cicco pure quello!), tricotomia minima con rasoio bic modificato ( ma mi sa che mi devo decidere a prendere un rasoio di quelli "del nonno"), bagnaot come si deve vena bella in vista. Ok ora sono print fare il danno, spaccare la vena, sporcare in giro, ricominciare sull'altra zampa.... Ed invece no, mi spavento quando la butterfly si sporca appena di sangue e temo di aver già fatto il danno, ma la retrocedo un pelo e il sangue fluisci che è un amore. Il prelievo continua fino a quel tanto che mi basta per fare questo test, e anche solo mezzo cc è sufficiente. Ora arriva il momento di fare il danno, ma PER UNA VOLTA TANTO mi ricordo di togliere prima il laccio e mettere l'ovatta sull'ago, e poi di toglierlo dalla vena. E ce la faccio. Niente danni, a meno che non lo faccia ora con la provetta. No nemmeno quella. Oh ma che è successo mi sono giocata il bonus culo spropositato sta sera? Non ho nemmeno rotto la vena.
Bah, sono basita. Come al solito quando devi dimostrare al tuo capo o ad un collega che lo sai fare fai una ca77ata dietro l'altra, poi quando sei da sola ce la fai. bah. Di fornte a questo mistero rimango basita esattamente come Stanis La Rochelle e Corinna Negri.
mercoledì 30 marzo 2011
il magico mondo del nido
Iniziato in modo turbolento con i denti e l'otite a seguire, quando la mimi sta bene, è un piacere vederla sorridente salire in macchina, lottare per toglierle le scarpe e metterle le antisdruciolo prima di entrare in classe e ridicolo vedela fare il frignisteo da pochi secondi appena entrata, che si vede che è finto.
Questo primo mese si è svolto con una marea di acciacchi che ha superato la media del primo annoe mezzo di vita della mimi, ma non voglio dare colpa solo al nido. ragionevolmente, non è colpa del nido se i canini decidono di spuntare tutti insieme, e non credo sia colpa del nido l'otite che è insorta pochi giorni dopo essere state in macchina col nonno che ha aperto il finestrino perchè lui lo apre sempre, non è colpa del niodo la crisi di acetone insorta per il digiuno da denti, e non è colpa del nido se la mamma scellerata in una giornata di sole ha preferito metterle solo un bel maglione pesante per andare al parchetto anzichè metterle la giacca a vento. Però magari il cagotto si, è colpa del nido.
Ma al di là di tutti questi inghippi, ( via diciamo che è colpa del cambio di stagione!) vedo una Mimi felice, sia quando ci va che quando esce, anzi sono un paio di giorni che bisogna distoglierla a forza dai giochi perchè di venire a casa non pare proprio averne voglia.
Ieri la maestra dagli occhioni ha detto che bisogna aiutare la Mimi ad imparare ad usare la forchetta. Ieri sera ci siamo messe lì io e la nonna alternativamente a guidarle al mano. La cena l'ha finita da sola inforchettandosi i maccheroni. Quindi o lo sa fare ed è pigra, o ha imparato subito. Questo comunque mi fa presagire un futuro di insegnanti che ci guarderanno e diranno " Si vostra figlia è intelligente e dotata, però non si applica", e a quel punto avremo entrambi la consapevolezza che E' nostra figlia.
domenica 27 marzo 2011
"Senza contare che poi dalla voce di Luca Ward, qualsiasi personaggio faccia parlare, viene solo voglia di esserne abbracciata e cullata."
poi , non potendo godermi il film che desideravo vedere, ho girovagato per you tube cercando materiale su Luca Ward, che ha dato voce a parecchi personaggi dotandoli così di un carisma unico, ed ho trovato la sua lettura di "Barcarola" di Neruda.
Io non amo le poesie, anzi ci sto proprio alla larga, ma ieri sera, forse perchè ero stanca, o forse perchè ne avevo bisogno, sentendola, letta da Ward, non sono riuscita a fare a meno di sciogliermi in lacrime (senza singhiozzi)
Me la riporto qui, un po' come ci si porta dietro l'orso della nanna.
sabato 26 marzo 2011
Sta sera ho una gran voglia di rivedere questo film.
1994. Ero al primo anno di università, e di quel periodo mi ricordo l'ebbrezza di sentirmi "grande", ma non ero meno pirla di prima e tantomeno meno pirla di adesso. Mi ci sono fatta el flebo con questo film, e tutt'ora non saprei dire cosa mi attraesse così tanto ne cosa mi attragga tutt'ora. Forse va a toccare un lato di me che neanch'io conosco poi tanto bene, o non voglio conoscere.
Forse non era tanto erp al storia ma per le picocle cose che venivano dette, per quelle perle come " madre è il secondo nome di dio sulle labbra e sui cuori dei nostri figli"
o come questa:
Senza contare che poi dalla voce di Luca Ward, qualsiasi personaggio faccia parlare, viene solo voglia di esserne abbracciata e cullata.
giovedì 24 marzo 2011
Penso che vorrei scirvere della comicità del viaggio paesuccolo-Casalmaggiore con telefonata " ciao tesoro non è che apriresti google maps? ci siamo perse" tutto perchè chiacchierando ho preso l'uscita sbagliata per Parma-Cisa e non avevo nemmeno il fichissimo atlante deagostini in macchina; penso che vorrei scrivere della gita da ikea intenzionata ad acquistare il grembiulino per la pittura per la Mimi ed esco con zaino nuovo, regali per la festa di 2 papà, un regalo di compleanno, la cintura da carpentiere giocattolo per la Mimi, e i biscotti con le letterine scoprendo poi che non ci sono tutte ma solo I, K, E, ed A, ma che strano caso; penso poi ad oggi, che prima vorrei scirvere della gita da oviesse per comprare mutande per me e pigiami per la mimi e ne esco con un paio di jeans a pinocchietto taglia 48 (Cioè capite?!?!?! sto ritornando in taglie un po' più vicine al pre-mamma, cosa che potrebbe significare rientro nella tuta da moto!) e poi mentre torno verso casa sento la radio scoprendo che è morta Liz Taylor, un'altra delle icone femminili cinematografiche, al pari di Audrey Hepburn, e vorrei scrivere di lei, anche se non sono un'appassionata, ma sicuramente una incantata dal suo fascino.
E così a volte perdo i post, perchè rimangono semplici frasi come titoli di temi da sviluppare e per un motivo o per un altro non trovano mai lo svolgimento ( oddio che termini da lezioni di italiano!) oppure perdo pure quelli, perchè oggi pomeriggio mentre ero in bici con la mimi, pensavo che mi sarebbe piaciuto scricere di un'altra cosa ancora, ma me ne sono compleatamente dimenticata.
mercoledì 23 marzo 2011
Sproloqui pilotati
Alla mattina si esce con a me le chiavi di casa alla mimi quelle della macchina, e mentre si scendono le scale le scambiamo.
E tutte le mattine facciamo sempre lo stesso discorso.
"more come fa la mucca?"
"mmmmmmmmmmmmmmmmmmmm"
" e come fa il pescecane?"
"bau bau!"
Non la correggo apposta.
martedì 22 marzo 2011
Maquando?!?!?
....
....
....
Ma quando la piantate di scrivere sta cazzata immensa?
A stare a seguire certe indicazioni io ho una figlia cerebrolesa, che ad un anno e mezzo anzichè sostenere simposi in fluido e corretto italiano, come dovrebbe essere secondo l'articolo pedagogico del momento, si limita ad avere 4 o 5 "parole sue" tra cui non figurano " cibo ed acqua".
Oppure ho una figlia ultra precoce che ad una settimana dal compimento dell'anno e mezzo di età fa i capricci che dovrebbe fare tra sei mesi....
Oh, a me tutte 'ste tate che si mettono lì a dire "da questa età..." m'hanno bell'e che stracciato le palle. Possiamo chiamarle " età dei capricci"? "età dei primi passi"? "età del mi voglio vestire da sola"? senza metterci dei paletti anagrafici che più che depistare le mamme dalla propria realtà e generare ansie e confusione non fanno?
Ecco, quindi:
Mia figlia che tra una settimana scarsa compie diciotto mesi o un anno e mezzo a dir che si voglia fa:
- gli stessi capricci che farebbe una bambina di 2 anni (secondo il manuale di Tata Lucia) con urla, strepiti, e compagnia bella
- fa i versi di 10 animali compresa l'ape e il pesce
- ogni giorno elabora una parola nuova ( ceci = pesci, tatta= questo che cos'è)
- si racconta storie da sola con parole che ovviamente capisce solo lei
- cerca di vestirsi da sola correttamente e di mettersi le scarpe da sola
- dorme nel letto da bambini grandi
Ed ora la piantiamo di parlare di età, che già solo per i denti, il primo grande fenomeno della vita di un bambino, non esistono età precise, e che FINO AD ORA NON HO INCONTRATO NEMMENO UN BAMBINO CHE ABBIA INIZIATO LA DENTIZIONE QUANDO UN QUALSIASI MANUALE DICE CHE DOVREBBE FARLO?!?!?!?!?
domenica 20 marzo 2011
Ieri sera dalle Mie parti ( no, non dove abito dove sono di casa!) c'è stato lo tzunami a gocce e grandine, giusto perchè la workaholic city lombarda non poteva non emulare gli industriosissimi figli del Sol Levante.
Tzunami corredato da gran fulmini e tuoni.
Ieri sera ero di turno in PSV (altrimenti che senso avrebbe intitolre il post " preveggenza veterinaria?!?!!?) e mi sono portata il cibo da casa, come sempre, ma stavolta mi sono dimenticata le posate ( le volte precedenti viaggiavo a tramezzini), così sono andata al bar a chiederne in prestito una da dolce: ho già mangiato un insalata mista con un cucchiaino da caffè di plastica ed è un espereienza che farei volentieri a meno di ripetere.
Si fanno quindi 2 chiacchiere e mi pongono la domanda di cortessia: " sarà una notte tranquilla? ci saranno tanti casi?" E si risponde ovviamente di cortesia: " mah con tutta uesta pioggia in genere ben si guardano di uscire a fare giri lunghi coi cani, perciò non dovrebbe accadere niente: tuttalpiù mi chiamerà qualcuno perchè ha il cane o il gatto terrorizzato dal temporale e non sa che fare."
Manco a dirlo, mezz'ora dopo non mi chiama una signora di una certa età con il barboncino tremante?
sabato 19 marzo 2011
prima mail:
Umh...
...Un ospite che si nasconde... :-P
Seconda mail:
Strane creature: timide, a quanto pare....
Terza Mail:
Acc... pure nel cassetto!
Ed io cuore di mamma: " che carino ha preso un peluches per la Mimi..."
Quando ho riguardato per la terza volta le foto perchè ero troppo curiosa di capire che animale fosse, ed ho capito che cos'era, ho realizzato che non era per la Mimi ma per me!
Mi ha preso la Lince della Trudi della serie Oasi WWF!
E' moooooorbidissima, di muso potrebbe pure sembrare un gatot vero, e ieri appoggiata sul divano si è beccata una carezza in automatico perchè vista con la coda dell'occhio l'ho presa per uno dei miei gatti!
Va detto però che le Linci le ho viste dal vivo, ahimè al Tierpark di Berlino (da non confondere col più famoso, per questioni letterario-flimografiche Tiergarten!) e di timido non hanno proprio niente! Anzi sono dei gattoni, con le stesse pulsioni di gatto maschio palle-dotato che pensano di usare, te che stai commuovendoti nel vederle, come utile "coso" segna territorio a spruzzo di piscio! Timida, la, emh, il Lince, eh?
Ammetto però che con la Mimi avere l'esclusiva id un peluches è alquanto difficile....
giovedì 17 marzo 2011
intanto preciso che ho realizzato la terza manifestazione solo quando sono uscita: credevo fossero altri stand dell'obbi sciò con il punto interogativo " ma che cavolo c'entrano con le arti creative eco-pellicce, cashmere e centri estetici?"
Poi mi cade l'occhio su ino stando molto rosa, molto intrigante, come le standiste e scopro che in Italia è finalmente arrivato il tuppersex!
Avete presente i tupperware? i contenitori di plastica fantastici che costano un occhio della testa o un rene o tutti e due insieme che li butti completamente in lavastoviglie e che te livendono solo a casa tua con un caffè davanti? ecco lo stesso meccanismo di vendita domicilare, e soprattuto intima e privata, ma per oggetistica dedicata al piacere dell'eros. Quindi tupper sex!
Fantastico mi dico! il piacere di poter acquistare questi tipi di articoli senza dover andare in un sex shop, dove comunque anche se ci vai per una guepiere trovi sempre il lubrico individuo con gli occhiali scuri lì per qualche filmato. però pensandoci bene: lubrico individuo, mi fai pena tu ti accontenti del filmino mentre io faccio il live! nannanannaanna! A parte sfottere temporaneamente il lubrico individuo, che comunque ti spoglia da dietro i suoi occhiali e ti immagina non come mamma vorrebbe vederti, la tranquillità di poter vedere acquistare una guepiere, un olio da masaggio, una mutandina mangiabile, o perchè no ,una paperella vibrante ( fatta esattamente come una paperellla di quelle da bagno, ma vibrante!) comodamente a casa tua e SOPRATTUTTO tra donne dove affronti l'argomento con ben altri sentimenti e perchè non con una certa ilarità, è tutt'un altra cosa.
Così me ne torno a casa con il volantino e il numero di una consulente ed inizio a mandare inviti a chi, mi pare abbastanza smaliziata, da poter rispondere anche con un " no grazie, senza scandalizzarsi", e mi stupisco delel risposte positive!
Peccato che però le risposte cambiano decisamente umore quando comunico alle potenziali partecipanti, che è richiesto un acquisto minimo di 10 euro. Allora lì si che ho visto reazioni veramente scandalizzate. Ma come ti faresti trastullare la patata da un pisellone di gomma, ma guai a dirti " dovresti mettere mano al portafoglio per un biglietto da 10 euro"? Va bene che i soldi non crescono sugli alberi, ma non facciamo le ingenue: si sa che queste riunioni sono fatte per vendere e comprare, mica per fare 2 chiacchiere tra amiche e te l'ho pure detto che si trattava di un incontro di questo tipo.
Mi sa che alle mie invitate serve qualcosa di vibrante e possibilmente dotato di carta vetra.
Io invece voglio una paperella fucsia.
mercoledì 16 marzo 2011
della parte creativa ne parlerò nel blog creativo: c'è, lo si sfrutta, ma ci sono altre cose dell'obbi sciò che vale la pena raccontare.
Inanzitutto va detto che sono entrata gratis: grazie Roberta! Anche Luca, e la Mimi pure, ma per limiti d'età lei.
Poi abbiamo scoperto che c'è cartoomics e che ci entri con lo stesso biglietto dell'obbi sciò, ed altrettanto lo fai con week-end donna.
Noi non siamo fumettari incalliti, e nemmeno patiti del cosplaying, tanto che quelli che lo fanno ci paiono molto strani ( e lo diciamo io e Luca che ci siamo vestiti prima dal Elfi e poi da Vampiri per i giochi di ruolo dal vivo) ma parecchio, però cartoomics vuol dire che potrebbe esserci uno stand di shockdom!
C'è ma vallo a trovare. Si perchè c'erano delle discrepanze tra ciò che la gente chiedeva e ciò che gli organizzatori avevano scritto, così l'info point più che dare informazioni le chiedeva a chi girava tra gli stands, in modo da farsi una cultura. Sta di fatto che dietro a Diabolik scorgo un micro stand con la maggica scritta shockdom e dentro pigiati ci sono l'orso ciccione, kaneda, scottecs, ed eriadan, attorniati dalle loro pubblicazioni e da noi web fan ( che non andremo in giro in costume ma siamo strani anche noi) a sbavare per la dedica.
Abbiamo anche la fortuna sfacciata di conoscere la signora eriadan e le due eriandanine: per quanto il loro papà le ami non riesce affatto a disegnarle altrettanto bene: insomma la versione 3D l'ha fatta meglio. Conosco anche al signora Kaneda, che sapevo già da pregresse vignette essere anche una crocettina. La mimi cerca di rubare un biscotto alla eriadan senior, le luma e ri-luma pimpi, e guarda incuriosita la eriadian junior. Poi decide che ha fame e il plasmon gentilmente offerto da mamma eriandan non basta, così s'addenta qualcos'altro:
avete indovinato cos'è? si vede un po' male, ma se non avete capito vi faccio vedere meglio di cosa si tratta qui.
E poi ce del'altro ma magari lo scrivo in un altro post.
della parte creativa ne parlerò nel blog creativo: c'è, lo si sfrutta, ma ci sono altre cose dell'obbi sciò che vale la pena raccontare.
Inanzitutto va detto che sono entrata gratis: grazie Roberta! Anche Luca, e la Mimi pure, ma per limiti d'età lei.
Poi abbiamo scoperto che c'è cartoomics e che ci entri con lo stesso biglietto dell'obbi sciò, ed altrettanto lo fai con week-end donna.
Noi non siamo fumettari incalliti, e nemmeno patiti del cosplaying, tanto che quelli che lo fanno ci paiono molto strani ( e lo diciamo io e Luca che ci siamo vestiti prima dal Elfi e poi da Vampiri per i giochi di ruolo dal vivo) ma parecchio, però cartoomics vuol dire che potrebbe esserci uno stand di shockdom!
C'è ma vallo a trovare. Si perchè c'erano delle discrepanze tra ciò che la gente chiedeva e ciò che gli organizzatori avevano scritto, così l'info point più che dare informazioni le chiedeva a chi girava tra gli stands, in modo da farsi una cultura. Sta di fatto che dietro a Diabolik scorgo un micro stand con la maggica scritta shockdom e dentro pigiati ci sono l'orso ciccione, kaneda, scottecs, ed eriadan, attorniati dalle loro pubblicazioni e da noi web fan ( che non andremo in giro in costume ma siamo strani anche noi) a sbavare per la dedica.
Abbiamo anche la fortuna sfacciata di conoscere la signora eriadan e le due eriandanine: per quanto il loro papà le ami non riesce affatto a disegnarle altrettanto bene: insomma la versione 3D l'ha fatta meglio. Conosco anche al signora Kaneda, che sapevo già da pregresse vignette essere anche una crocettina. La mimi cerca di rubare un biscotto alla eriadan senior, le luma e ri-luma pimpi, e guarda incuriosita la eriadian junior. Poi decide che ha fame e il plasmon gentilmente offerto da mamma eriandan non basta, così s'addenta qualcos'altro:
avete indovinato cos'è? si vede un po' male, ma se non avete capito vi faccio vedere meglio di cosa si tratta qui.
E poi ce del'altro ma magari lo scrivo in un altro post.
Obbi sciò
E decisi che non ne valeva la pena.
Poi settimana scorsa, Roberta ha offerto i suoi ingressi omaggio e sconti a chi avesse intenzione di andarci. Non avevo proprio intenzione, ma mi faceva piacere vederla e perchè no, uscire di casa.
Così' domenica pomeriggio, di sacra famiglia, ci siamo recati all'obbi sciò con tutta la scomodità del caso legata all'area fiera Portello.
Alla scomodità estrinseca, va aggiunta quella intriseca dell'area espositiva, ed una certa qual scialbezza sia dell'obbisciò che dell'angolo crocette: se non fosse stato per Michael Powell (e mi chiedo ma chi glil'ha fatto fare di venire fin qua dal Regno Unito) e per Passione e Ricamo ci sarebbe stato da metterci una bella crocetta sopra; gli altri 2 stands "crocettosi" di 2 associazioni di ricamatrici, esalavano tristezza e una certa spocchiosità.
Qui potete ammirare lo stand di Passione e Ricamo.
Ma perchè vi sto dicendo tutto ciò?
Perchè sono caduta nella trappola "si belli, ma non credo ne ricamerò mai uno". Così io che non stravedo per i lavori decisamente impegnativi come quelli di Powell e di passione e Ricamo, ho comprato un kit per segnalibro di Powell (anzi due ma il secondo, quello col panorama, è di Luca e se lo ricama lui!!!)
e la Winter Little Fae di PR!
che ho già iniziato....
Che dire il ghiaccio è rotto e il passo a fare Galatea di PR e Beach Huts Triptych di Powell è breve davvero breve per ufo indeterminabili....
Gli oscuri lati folkloristici della genitorialità
Già perchè se il/la tuo/a marmocchio/a va a letto mogio, un po' caldino, magari senza aver mangiato molto e con un vago odore da laboratorio di sviluppo fotografico, puoi immaginarti che non stia bene, che stia salendo l'acetone e che il gomito ( rubo l'epsressione da Paola, ma ho sentito anche altri bimbi dirlo) sia in agguato dietro l'angolo.
Ma se va a letto come tutte le sere, s'addormenta tranquilla, fa una sveglia in più di quello che ha fatto nelle tre notti precedenti, come puoi aspettarti la gomitata alle 5 del mattino tra i tuoi capelli mentre cerchi di addormentarti nel lettino (per fortuna quello da bimbi grandi) insieme a lei?
Ora il lettino è disfatto, ci sono stati tre episodi in un ora ( no no sta volta se non ha i bubboni da peste non la porto in pronto soccorso!) io devo lavarmi i capelli, la mimi pure ( e glieli avevo lavati ieri sera! :'( ) noi siamo in piedi e lei ronfa come un ghiro nel lettone con doverosi asciugamani sotto la testa.
E giust'appunto ieri la maestra dle nido mi ha detto che molti hanno caghetta e vomito.
lunedì 14 marzo 2011
Dizionario Mimilese - Italiano
Mamma: tu donna mia schiava che fai tutto per me ed io ti ripago con qualche sorriso ed abbraccio.
Nonna: luce dei miei occhi che stai troppo poco tempo con me abbandonandomi a questi due scigurati
Paaaa-p-à: uomo subalterno a quella che io chiamo mamma
paaaaa-pà: cibo
Ca-cga: Gatto vivo o rapprensentato. talvolta anche cane, ma corretta prontamente che il ca-cga del caso è un cane, sottolinea prontamente la differenza con "bau bau". raramente "mucca", che con la stessa dinamica del cane segue un "mmmmmm"
Taaa-ti oppure Taaa-tte: Grazie. Sovente detto quando le si porge qualcosa, lo dice anche quando offre qualcosa.
Lalla: Farfalla. E' da appurare se non significhi anche Palla.
Ci ( o suono simile non trascrivibile): Pesci
ta-ta-ta-ta-ta: "Quella cosa là" prontamente specificata da dito indice puntato.
domenica 13 marzo 2011
qualcuno tempo fa mi disse che ero un medico che non valevo niente.
questa cosa mi ha pesato tantissimo consapevole della mia scarsa esperienza e della mia bassa autostima.
Ho creduto che avesse ragione, tanto da pensare di abbandonare la professione.
o forse, più probabilmente, non ero perfetta per gli standard che voleva e, stranamente, da quella struttura sentivo e sento tutt'ora, solo gente che va via, con un continuo leggere annunci sulla bacheca mediatica del veterinari: "selezioniamo medici da inseirire nell'organico". O là vanno solo inetti ( che poi stranamente riescono ad andare a specializzarsi all'estero in cose che qui manco ci sognamo) o vogliono la luna, oppure con i modi di fare del caxxo che hanno trattando tutti da deficienti i risultati si vedono.
Si vede anche che tutt'ora a 2 anni di distanza io il dente avvelenato ce l'ho ancora.
Un paio di sere fa, ero di turno al PSV con ammOre ed ho avuto un'altra prova che questa persona si sbagliava.
Gatto 10 anni, 10 chili, cardiopatico dalla nascita, mi arriva con grave insufficienza respiratoria.
Faccio, anche commettendo un errore, e con l'ansia alle stelle salvo quesot gatot dall'insufifcineza respiratoria.
Seno felice per lui, perchè l'ho aiutaot a continuare a vivere, se non che, spostandolo dalal tenda ad ossigeno alla gabbia di degenza noto che è paraplegico, non muove el zampe posteriori che sono fredde e completamente insensibili al dolore.
So cosa è successo. Con la crisi respiratoria si è formato un embolo che gli ha provocato la paraplegia e c'è poco o niente da fare.
Il micio 48 ore dopo è passato a miglior vita.
La soddisfazione di averlo tirato fuori dalla crisi respiratoria.
La soddisfazione di aver diagnositcato il problema delle zampe.
Non sono nulla di fronte all'amarezza di sapere che non solo non si poteva fare nulla per lui, ma che nel aver agito bene, gli hai solo allungato "la pena".
sabato 12 marzo 2011
prendetela mettetela in google e troverete un ppo' di link, a blogs articoli e perfino ad un libri scaricabile come e-book che tratta dell'argomento.
E ci sono anche delle dritte, dei consigli, degli spunti utili.
forse la risposta più attinente è 42, o forse no.
credo che anche per una donna sia difficile rispondere, perchè la realtà è che siamo umorali. Non è che non sappiamo ciò che vogliamo, ma sappiamo che vorremmo questo e quell'altroe che a seconda dell'umore e delle circostanze desidereremmo di più una cosa o l'altra.
Io so cosa voglio in questo momento ed è un accrocchio di cose insieme, perchè sono tutte legate l'una all'altra. La prima che su di me avrebbe solo un azione di riflesso, è la sua serenità: se c'è questa allora tutto il resto può venire da sè senza troppo sforzo, senza domande stupide la cui unica risposta ammissibile è "evidentemente no", senza musi lunghi o malumori.
lunedì 7 marzo 2011
dopo lunga attesa...
Perdonatemi, avevo detto che avrei fatto il tutorial, ma non è stato possibile realizzando oggettivamente il costume proprio nei ritagli di tempo.
Però nulla vieta che ne faccia ampia descrizione.
La base di partenza è stato il body. Fatto indossare all'aspirante Trilli, con un pennarello ho segnato i contorni dell'abito, dopo averlo studiato attentamente guardando Trilli, Trilli e il tesoro perduto, Trilli e il grande salvataggio, ed aver letto e riletto l'arrivo di Trilli, Trilli e un problema spinoso e Trilli e un dono speciale, giungendo talvolta al lecito dubbio che forse più che Trilli le piace il topo Caciotta.
La fase successiva è stato mettere insieme le due stoffe: la ciniglia verde con il tulle morbido ( nome d'invenzione, ma che rende l'idea) paillettato ottenendo un ottimo effetto molto simile al vestito della fata, non trocando una stoffa del giusto colore e sbrilluccichio. In pratica si taglia una strisca larga poco più del body, giusto per avere i margini di cucitura, sia della ciniglia verde che del tulle, poi si cuciono dritto del tulle contro rovescio della ciniglia lungo uno dei lati corti replicando la curva segnata sul davanti del body.
Si taglia l'eccesso e si risvolta, dopodichè a mano si punta sul body il davanti.
La lunghezza l'ho fatta ad occhio. coi vestiti per bimbi si tente a fare tuniche talvolta molto lunghe che poi storpiano l'effetto. Ora avendo studiato approfonditamente il costume, tanto da poter dire che Trilli ha un vestito smanicato, completamente aperto sulla schiena, con minigonna a giropassera (ed un fondoschiena di tutto rispetto a mandolino), ho tagliato la lunghezza del davanti usando coem riferimento il tassello del body chiuso. Per il sedere a mandolino ci pensa il pannolino.
Poi si taglia il dietro. Caso vuole che io il dietro l'ho fatto con l'avanzo del davanti, comunque per tagliarlo visto che viene fuori un semplice rettangolo larghezza body ( più uno o due centimetri), alto quanto la distanza tra la riga segnata sul body e il tassello chiuso, più uno o 2 centimetri.
Stessa cucitura, davanti tulle contro retro ciniglia, si risvolta e si cuciono i fianchi del vestitino dritto contro dritto, partendo dal basso. Il dietor si ritrova così dal verso sbagliato sul davanti, ma non ci vuole nulla a girarlo dalla parte giusta e poi, a mano si punta la parte alta del retro sul body.
A questo punto il vestito è fissato sul body. Io pensavo di ripassare a macchina tutto il lavoro fatto a mano, ma per necessità di tempo ho solo fermato meglio l'imbastitura, sfrangiato il fondo e lavato il tutto per togliere i segni di pennarello.
Intanto che la lavatrice faceva il suo dovere, ho fatto le ali.
In realtà ne avevo acquistate un paio, ma per una bimba di un anno e mezzo e per u na festa al nido, sono troppo grandi. Ho trovato un delizioso tulle sbrilluccicoso ed ho optato per usarlo. Ho fatto il disegno della mezza ala su un foglio di carta (come ho fatto per la spada di Peter Pan che attualmetne ha la febbre, povero tatino) e ritagliato. Poi ho piegato il tulle a metà, fissato il cartamodello con un paio di spillini e via di forbici!
Le ali che ho fatto io sono in 4 strati perchè uno era troppo poco sia visivamente che come corposità, strati che ho tagliato tutti insieme per non avere sbavature.
Poi li ho fissati tra di loro con un pezzettino di orlosvelto, quella phygata di colla in strisce che ti permette di fare gli orli senza impazzire a mano. Attenzione però! il tulle è una rete e l'orlosvelto una colla che si fissa col ferro da stiro. Ho strappato 4 pezzetti e li ho messi sulle punte delle ali, in mezoz ai 2 strati di tulle centrali, che sono la parte che più facilmente tenderà a sfaldarsi (essendo 4 strati...) poi ho preso un pezzo di carta da forno piegato a metà che avvolgesse l'ala e ci ho appoggiaot sopra il ferro da stiro senza vapore e senza muoverlo per una manciata di secondi. La carta da forno proteggerà il tulle da ferro, l'asse dalla colla, il ferro dal tulle e dalla colla e tutti saremo più contenti.
Per fissarle ulteriormente, e farle sembrare di più le ali di Trilli ho ricamato a punto scritto con del filo argentato delle venature sulle ali. Infine le ho fissate cucendole a mano sul body e per farle vedere bene ho mesos anche 2 punti sulle spalle. Non saranno ali perfettamente dispiegate, ma saranno ali comode e non pericolose considerata l'età dei partecipanti alla festa.
Infine le scarpe.
Avrei potuto fare della babbucce a ballerina all'uncinetto, ma a parte la mancanza di tempo, non avrei saputo dove recuperare la gomma antiscivolo come quella delle omonime calzine, perciò mi sono recata la supermercato e con grande botta di cu... emh.. e fortunatamente ho trovato delle antisdruciolo verdi, anche se non della stessa tonalità, ma lisce a cui ho applicato i pom-pom bianchi.
I pom-pom sono fatti con la tecnica veloce: si prende un pezzo di cartone robusto alto la metà della dimensione del pom-pom e si avvolge su la lana, dopo aver posizionato lungo il lato il cordino chiudi pom-pom. Si fanno un bel po' di giri, ma si evita il dentro e fuori della tecnica classica a doppia ciambella, che rende il lavoro lunghissimo, e si ottiene comunque qualcosa di decoroso adatto allo scopo. Raggiunta la quantità di lana desiderata si stringe e annoda il cordino chiudi pom-pom e si taglia lungo il lato opposto e il pom-pom è fatto!
Ora mi manca di vedere il risultato addosso all'aspirante Trilli e soprattutto litigare coi suoi capelli per provare almeno a fare una codina che simuli lo chignon, e poi direi che il costume è perfetto!
venerdì 4 marzo 2011
Mamma Apprensiva
Avevo scirtot ieri sera che i denti sta volta non mi sconfifferavano?
E ci ho sentito giusto: ieri sera nel giro di mezz'ora ho cambiato me, la mimi e il letto per 3 volte per delle belle gomitate.
Ora, io strozzerei quelli che mi chiamano alle tre di notte dicendomi " dottoressa il mio cane vomita dall'altro ieri che cosa gli posso dare?", consapevole che il vomito nei cuccioli non è buona cosa, e considerando una bimba di un anno e mezzo scarso ancora "cucciolo", come potevo non prendere in consideraziole il fare una gita al pronto soccorso, anche se, ad onor del vero, chi ha detto " se vomita una terza volta la portiamo in ospedale" non ero io? (E' altrettanto vero che non mi sono affatto opposta)
Così ho scoperto:
che se sei pannolino-dipendente ti appiccicano sulla bernarda ( o sul pisello) un sacchetitno di plastica per raccogliere le urine e fare lo stick,
e che mia figlia soffre di acetone. Non che ne faccia un dramma, so che è una sorta di banalità nei bimbi, solo che io non ne ho mai sofferto e per me è una cosa nuovissima.
Le due scoperte sopracitate sono state intervallate da dimissioni e rientro in PS, causa allegra vomitata in macchina dopo un paio d'ore di tranquillità che ci avevano fatto ben pensare. Così dopo il cazziatone della pediatra perchè ero tornata, che ci stava anche perchè ero abbastanza rincoglionita di mio per aver assimilato le due cose fondamentali che mi aveva detto, "banale infuenza, può darsi che ri-vomiti", siamo state tenute in osservazione.
Ora attenderò lunedì per contattare la mia pediatra e chiederle lumi su come comportarmi per l'acetone: è vero che potrei fare una riceca in internet, ma è altrettanto vero che in internat si leggono anche della gran caxxate, e da mamma apprensiva, con un briciolo di spirito medico-critico, di farmi intortare (ci vorrebbe poco), e fare la figura della pirla, proprio non mi va.
giovedì 3 marzo 2011
Che si sia all'ultima tornata?
In compenso però i molari, gli ultimi della dentizione decidua o "da latte", per usare un termine più da mamma e meno da medico, hanno deciso di iniziare a farsi sentire e coi fiocchi direi!
Febbriciattola, e talvolta nemmeno " attola", più o meno costante, noia a manetta, dita o ciuccio perennemente in bocca, catarro con respiro alla bulldog, cacca va e vieni. Se non fosse che sono riuscita a sentire il molare premere, sarei in dubbio su qualche pestilenza di vario genere, e nonostante questo il dubbio mi rimane.
Ma al nido ci va lo stesso: non saranno di certo i molari a fermarci!
Però quasi quasi, domani che la pediatra riceve senza appuntamento, un salto lo farei: giusto così per farmi guardare come la solita mamma iperapprensiva che si preoccupa per niente.
per ingannar l'attesa..
Facilissimo.
Beh ok, per chi magari ci sa già fare un po'.....
Il cartamodello lo si prende da una maglietta della taglia più grande di quella portata, e si allunga di 5-10 cm verso il basso in modo da fare la tunichetta.
Lo scollo è semplice: con il davanti peifato a metà si dà un colop di forbice e lo scollo è bell'e che fatto.
Si parte a cucire le spalle dritto contro dritto, poi le maniche, ed infine manica+ fianco.
Poi co la forbice si fa la frastagliatura ad occhio.
I buchi per il laccetto si fanno con un rompiasole affancando i margini dello scollo.
La spada, dopo averne disegnato la sagoma su carta, la si ritaglia da una busta per surgelati, con il nastro adesivo da pacco si rifopre l'impugnatura per dare l'idea del legno, e con un pennarello si disegnano i particolari.
In vita un nastirno verde o marrone: quello che ho usato io è uno scarto del vestito di Trilli.