Colleghi....
E' un mese che me ne sono andata da Lodi e sembra un eternità.
All'ultimo giorno tutti a dire " mi raccomando facci sapere come stai e facci sapere del tuo bambino". Dopo di quello solo una mail, dalla persona più squallida che ci fosse lì dentro, scritta per sincerarsi che il rapporto non si fosse interrotto male, e visto che c'era, per aggiungere ai concetti "medico che non vale una sega, inutile (perchè incinta) e che combina solo casini" il concetto " sei stata una delusione". Mi chiedo se il super intelligentone che ha scritto questa mail ha capito che la mia risposta era un cordiale e non troppo velato "vaffanculo", ma sospetto che troppo preso nelle sue seghe mentali (e non solo quelle) su come si "forma" il personale non lo abbia affatto capito.
Detto questo la considerazione che sto ricevendo da colleghi con cui sono stata a stretto contatto per oltre un anno è pari a meno di zero. Stando a come li chiama uno dei due capi della struttura "gli scienziati", probabilmente sono persi dietro a una delle tante patologie degenerative incurabili tranne se non con un miracolo, da pensare che esista una vita sociale ed umana oltre alla luce artificiale della clinica che non si fermi a vacue frasi di circostanza.
Tutto questo lo dico perchè al mondo esistono colleghi superiori. Superiori perchè si ricordano di essere persone al posto di elevarsi al rango di salvatori, con la loro scienza, della specie canina e felina.
Ieri sera mi è arrivato un SMS da una collega di San Donato, che per turni incontro solo alle riunioni. Quindi non ci ho passato un anno a stretto contatto. Mi chiedeva come stavamo io e il marmocchio. Non ho risposto con un SMS, l'ho proprio chiamata e abbiamo chiacchierato per un po' passando da aneddoti veterinari a questioni personali. Questi sono i colleghi per cui ti viene voglia di sbatterti a migliorare come medico, ad essere puntuale per dare il cambio, a compilare il più dettagliatamente una scheda clinica e a divulgare informazioni mediche che possono interessare anche a loro. Colleghi che si ricordano di essere ANCHE delle persone.
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