sabato 30 giugno 2007

stanchezza....

eccola qui di nuovo a poco più di 48 ore dal prossimo appello con 3500 pensieri per la testa, 3500 cose fatte e 3500 cose da imparare che non ho imparato minimamente e il, voltastomaco (ma non troppo) per una docente che non mi va ne su ne giù, ma sicuramente meglio del prof di Anestesiologia di cui ho il numero 3500 del'elenco per tiragli una schioppettata.
E' l'esame di clinica medica: dovrei ragionare su cose che mi hanno già chiesto a parassitologia patologia generale e specialistica fisiologia malatie infettive, e tu mi chiedi di raccontarti la rava e la fava di 4 fotocopie orrende che hai messo a disposizione in bibblioteca? ma mica è un esame del primo anno! santo cielo dovrebbe essere l'esame che mi consacra medico e mi chiedi una goccia nell'oceano delle cose che dovrei sapere ( e di cui non mi vengono dati gli strumenti per saperle) e per di più in modo sterilmente nozionistico? la ma diagnosi differenziale l'anamnesi le hai lasciate in bagno da usare come carta igienica?
la stanchezza si associa anche allo stress e alla paura di non farcela col risultato che la capacità di concentrarsi va a puttane. Inoltre mi chiedo ma perchè cazzo devono lavorare in cantiere il sabato e fare tutto sto casino!?!?!?
Ho voglia di scappare da me stessa dall'ultimo esame e da tutti i pensieri del "non farcela" che mi assalgono. Ma scappare vuol dire solo posticipare, non evitare. L'unico modo per evitarli è affrontarli: non ci sono ne se ne ma.

Cerco distrazione in internet: ML , blogs, siti: ma ne esco con un grande senso di vuoto se non di fastidio. recenbtemente mi sono iscirtta in una ML  di un argomento che mi interessa e mi pare di essere finita in un coacervo di bionde, a livello delle donne di Stepford (rif. " la moglie perfetta" con Nicole Kidman).

E sono scontenta di me stessa dandomi da sola della stronza: non capisco Luca nei suoi ragionamenti e nei suoi desideri (o almeno è successo ieri, concludendosi con 4 o 5 morsicate sue e una mia crisi di pianto) vengono fuori fraintendimenti per mezze frasi mezze dette e mezze capite. Sono troppo stanca per dargli tutta l'attenzione che serve per non litigare. Avrei bisogno di essere lasciata in pace, coccolata, ed invece faccio agli altri quello che vorrei fosse fatto a me senza risparmiarmi col risultato che non vedo poi tanto ritorno se non una carezzina o un abbraccio. Credo che forse pretendo troppo. Dovrei accontentarmi di qualcosa in meno: insomma nessuno tranne me può sapere ciò che penso o sento se non fuoriesce dalle labbra.

voglio finire questo esame. che rischia di trascinarsi anche a settembre. con quale faccia dico a Luca che i progetti di vacanze a settembre potrebbero saltare? beh tesoro leggi il mio blog e ora lo sai. Tutto il potere che ho sui miei esami lo uso, forse male perchè potrei tirarmi di più il culo per farcela di quello che in . realtà faccio. E la tesi? non so quando la darò. Non ne posso più. E quando sarà finita sarò troppo staca per tirare un sospiro di sollievo.

2 commenti:

  1. Mi dispiace moltissimo, posso capire cosa provi. A volte più hai bisogno d'amore e d'affetto e più t'imbatti in scontri, nervosismi ed incomprensioni, con il risultato che ci si sente più sole di prima e soprattutto a vuoto di coccole. Spero tanto che lo studio seppur difficile e scoraggiante possa poi darti le soddisfazioni che meriti...
    In bocca al gatto! ^__-

    Baci, Liù.

    p.s. non mi sono scordata del rak eh! Sto solo cercando il tempo che scarseggia, per realizzarlo! =P

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  2. io cerco il tempo per portartelo il rak ;)

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