lunedì 18 giugno 2007

Oggi è l'anniversario di matrimonio di mamigà (AUGURI!) e ne parlo perchè mi ha dato lo spunto per un post.
Io non sono sposata, a Luglio saranno 9 anni di convivenza con i suoi alti e i suoi bassi. Luca sostiene che in questi nove anni siamo più sposati di tante coppie sposate, e di fatto i nostri alti e bassi senza che io mi possa far chiamare legalmente la signora Baule, li abbiamo visti ed affrontati. Dal canto mio ho sempre sostenuto che non c'è molta differenza tra il convivere e l'esser sposati: alla mattina chi si alza e prepara il caffè sono io.
Ogni tanto al matrimonio ci penso e di tanto in tanto ci abbiamo pure fantasticato, anzi più al viaggio di nozze che al matrimonio in sè. Tanto tempo fa pensavamo di andare a sciare ad Aspen, poi di fare un corso di musher a Tolketna e una settimana al caldo chissà dove, e recentemente si è parlato di un viaggio di nozze di gruppo andando a capo Nord in moto.
Io ci penso e ci fantastico, ma sarà lo stress che mi sto trascinando da un po', la mancanza di sonno ed altre piccole sciocchezze, che credo che queste cose rimarranno per sempre mie fantasie. Il vestito bianco, i fiori, l'eccitazione che posso solo immaginare oggi, rimarranno tali come tanti altri sogni.
Ci tengo molto a queste cose che ormai per troppe persone sono delle sciocchezze: Se penso che nell'ultima famiglia per cui ho lavorato poco ci mancava che di fronte al sindaco fossero in jeans e maglietta, mi vengono i brividi. No non deve essere eccessivo, sfarzoso, opulento, come nel mio grasso grosso matrimonio greco, ma cavoli è un giorno importante per la vita di due persone e lo intristisci con le foto fatte con la polaroid?
Io desidero, anzi no, voglio proprio, il vestito bianco, Luca tirato a lucido (anche per la mia tesi lo voglio così) che non mi deve aver visto dalla sera prima a costo di dormire dai suoceri,  i fiori, i capelli ben pettinati, mia mamma che piange (anche se quello che piange potrebbe essere mio papà), gli amici str... che mi subissano di riso fin nelle mutande, il rinfresco con solo gli amici e i parenti veramente cari ( mica le vagonate di persone che non si vedono se non ai matrimoni) e alla fine Luca che mi porta in casa prendendomi in braccio ( anche se lo ha già fatto nella prima casa dove siamo andati a vivere e l'emozione è stata tanta) e delle foto decenti anche senza quelle orrende con tutti i parenti dell'uno e dell'altro o altre tavanate. Non voglio lo sfarzo, ma voglio che sia un giorno indimenticabile di gioia e non di tristezza.
E prima ancora di tutto questo voglio una richiesta di matrimonio decorosa, anche fatta con un anello di stagnola, ma non buttata lì come si butta la borsa rientrando stanchi la sera dal lavoro.
Io a queste cose ci tengo: possono essere fatte in modo modesto, ma devono essere fatte bene, non buttate lì come si fa coi vestiti sporchi nella cesta della roba da lavare.

3 commenti:

  1. Anche io avevo dei sogni per il mio matrimonio e sono sogni che rimarranno tali. Ma ce n'è uno a cui non rinuncio per niente al mondo: l'uomo che mi farà perdere la testa a tal punto da indurmi a sposarlo. E dovrà essere ben ben folle...

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  2. veee hai fatto centro.
    la penso cosi anche io !!!
    pero ora che ci penso non mi ricordo piu' come Brontolo mi ha chiesto di sposarlo.
    O sono stata io a chiederlo ???

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  3. @ krishel: attendo fiduciosa l'ommo che te farà perde' a testa, il che vuol dire di piandatla con le seghe mentali ;)

    @ bicchiera: mi stai dicendo che a settembre ti vedo in bianco?

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