domenica 29 dicembre 2013

Disgusto

Enorme, nauseante disgusto.
Ho appena finito di guardare Servizio Pubblico lo speciale di Ruotolo sulle discariche abusive in Campania, dove i bambini muoiono entro i 10 anni per tumore e i contadini si battono per spiegare che la loro terra non è inquinata e che ciò che producono è buono.
Tralascio quello che penso sullo spettacolo penoso in diretta di due madri contro il pentito: forse solo a me che sono al di fuori, dietro un televisore ho visto che erano tutti dallo stesso lato della barricata, a combattere la stessa nefandezza.
Ma non riesco a tralasciare il fatto che si sperpera tempo a mandare missioni di pace qui e là nel mondo, che si perda tempo a promuvere leggi per la tu tela degli animali da compagnia, ma che nessuno, cazzo muova il culo per fare qualcosa di serio e concreto tra i governanti per alleggerire la burocrazia che non permette di iniziare bonifiche, che non permette di lavorare i rifiuti che rende più fruttuoso scaricare illegamente piuttostoc he smaltiere in modo corretto.
Ed o che mi preoccuapvo dell'incendio della Ecoltecnica di Baranzate, visto a 200 metri di distanza con tanot di ottimo ricordo sonoro del boato quando è caduto il tetto del magazzino di stoccaggio.
Ed io che trovo ridicolo che l'Expo 2015 dedicato alla nutrizione sorge su terreno inquinato.
Non riesco a tralasciare il fatto che mentre la falda acquifera dell'intera Campania rischia di essere avvelenata per sempre nel giro di 30 anni, che sono dannatamente pochi, che mentre i tarantini non hanno aria da respirare, ci sorbiamo le stronzate degli sciachimicari, degli animalisti che scrivono idiozie contro una tizia che ha avuto il coraggio di dire che sostiene la sperimentazione animale, le stronzate che i problemi della nostra vita sono " pagare il prelievo bancomat", e vogliamoci pure aggiungere quei flaccidi culi caldi dei vip che si lamentano per il black out a Cortina.
No no riesco a tralasciare che alla fine dei conti la terra è quella che ci rimane e trattarla male ci ritorna indietro senza se e ma ne tantomeno proroghe, come quelle che i cazzari burocrati amano fare per non prendere mai decisioni.
No non ci riesco.
E non riesco nemmeno a pensare che se me ne vado da qui, che ne so in Islanda, il problema è risolto, perchè il problema rimane eccome, e la terra è sferica e non è solo un problema confinato in uno stato, in una nazione piccolissima qual'è l'Italia.

Riesco a pensare solo che il problema è grosso, grave, che potrebbe essere anche sotto il mio culo per quello che ne so io, e che va risolto, e che quel poco che si fa in riciclo raccolta differenziata, spesa a km zero e chi più ne ha ne metta, sono meno di una goccia nell'oceano, e che c'è da fare molto molto di più e per moltissimo tempo.

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