lunedì 7 dicembre 2015

Seminario di percussioni

Fedele ai consigli dati sia da Dina che da Jamila, ieri sono andata a fare un seminario di percussioni arabe presso il mio attuale insegnate: Aladin El Kholi.

(foto proprietà di Tanzstudio Aladin)


E ci è venuto anche Luca, che si è alquanto divertito ed intrippato.

Ovviamente ero l'unica mancina, ma tanto ormai so che "destra" in realtà vuol dire " sinistra".

Dunque ieri in tre ore, sono stati più che toccati, letteralmente battuti in Dum, tak, es: le 3 variazioni saidi, melfuf, gulf, zahr, maqsum, masmudi sagir, masmudi kibir e variazione, samai.
Chi volesse capire di più sui ritmi arabi clicchi qui : attenzione sono 2 pagine.

La cosa che mi ha spiazzato più di tutte è stato il battere l'es, che talvolta, per lo spirito di arricchimento/riempimento arabo diventa forte come un tak. Talvolta viene battuto così forte che tanto che la conclusione di un ritmo s-tak-s non è mai un tak semplice e finito, ma una sorta di  "ra-ka-tak" .

Prima di ieri ho fatto un solo seminario teorico e  pratico di percussioni, ma l'es
"lo respiravamo" perciò per me il grosso problema è stato usare la mano destra per tutti gli es.

C'è una bella differenza tra sentirli e tradurli in un movimento di piedi e sentirli riconoscerli e riprodurli sulla darbouka. Luca che non li balla è stato decisamente più bravo di me. Io su buona parte non sono stata poi tanto brillante. Dò la colpa alla mano destra, che però alla fine ha capito che doveva fare la sua parte e mi è venuta un po' meglio dietro.

Mi piacerebbe andare avanti a praticarli, ma l'unica cosa che mi frena un po' è che è una pratica "rumorosa" e non so come la prenderebbero i miei vicini di casa, non abitando in una sperduta radura in mezzo alla foresta.

Beh magari prima di preoccuparmi del rumore, mi preoccupo di trovare una se non 2 darbouka.

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