venerdì 18 dicembre 2015

Biscotti, secondo giro.

Dopo la prima produzione andata in regali di cui solo una parte mimina è rimasta a me e alle mie aiutanti, ho deciso di fare una seconda produzione stando attenta a non mettere quei 200 grammi di farina di troppo ed usare la pistola sparabiscotti presa l'anno scorso coi punti della Bennett e mai usata.

Ecco, o quella pistola sparabiscotti fa cagare oppure sono io impedita nell'uso: per ogni biscotto saltava via la parte pulsante e anche a perderci del gran tempo a girarla la ghiera saltava via e non faceva presa.

Quindi o sono impedita io o fa cagare quella che ho preso: quella svedese di mia mamma, tutta in metallo se ciccava era perchè sbagliava la pressione mia mamma.

Così fin da subito ho rinunciato alla pistola sparabiscotti e..... deliriooooooooooo!!!!!

L'impasto più morbido era difficile da lavorare con gli stampini, tant'è che all'ultimo mi sono arresa ed ho infornato un maxi biscotto pretagliato e ritagliato caldo, altrimenti sarei ancora lì a metter formine su formine.

Perciò, se volete usare la ricetta dell'altro post con gli stampini tradizionali  NON FATELO!!!! aggiungeteci da subito quei 200 grammi di farina in più e non vene pentirete.

Io continuo a farli col burro per un semplice motivo: senza ricadere nella attualissima fobia dell'olio di palma, che sinceramente "mi ci sciacquetto la cicciabaffa" per fare una citazione colta da Paolo di Leonix, la margarina, che è fatta ANCHE con quello, è innaturale. si prender un olio con i sui bei doppi legami e lo si sottopone ad un processo chimico di idrogenazione per far si che da liquido qual'è diventi solido. In pratica è un po' come se prendessi un cavallo e gli innestassi chirurgicamente in fronte un corno per farlo diventare un unicorno.

quindi evviva il burro.

Sta volta però ho modificato lo zucchero mettendone la metà a velo e aggiungendolo come prima cosa alle uova. E poi ho aggiunto la scorza d'arancia grattuggiata, che qui si trova comodamente in bustina.

Lo sentite il profumo, vero?

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