venerdì 21 settembre 2012

Analogie?

Questo post nasce come "spin off" (oddio manco fosse un serial tv!) da un paio di comemnti ai post precedenti. Doveva esere una cosa "ad personam" ma poi ho pensato che certe cose è bene metterle in chiaro, perchè una rondine non farà primavera, ma 2 fanno già pensare ad un nido e relative conseguenze.
E' più che normale fare un trasfert tra il proprio vissuto e quello che sta vivendo qualcun'altro: dipende molto quanto si conosce di quel qualcun'altro, per poter sovrapporre le situazioni e fare/dire le proprie considerazioni. Miciapallina ride e inorridisce con me per la questione delle "bombo", Mamigà (che ha questo cuore meraviglioso del preoccuparsi per gli altri) invece si preoccupa che io mi goda il momento e non me lo rovini con le mie mani (accidenti se mi conosce!). Ma non si tratta quasi nemmeno di analogie, ma di ricordi, esperienze condivisibili.

Vedi Alahambra, io non trovo le analogie tra me e te che invece trovi tu. Primo perchè io del tuo matrimonio non ne so nulla quindi non posso forzare il mio vissuto di ora nel tuo dell'altroieri, e secondo perchè, se non mi ricordo male di te, fino a pochi anni fa eri single, ci siamo avvicinate come bloggers solo perchè accomunate da una passione per la moto, e proprio in quel periodo pensavi di farti il cammino per Santiago di Compostela con una tua amica. Io a quell'epoca ero già sposata, da anni. Siamo andati a convivere un anno dopo esserci messi insieme, nel 1998 e noi di anni allora ne avevamo solo 25, studiavamo entrambi e lavoravamo entrambi. Sono già 14 anni che alla mattina uno dei due si alza e prepara il caffè per due, che quando si va a fare la spesa si prende il cibo per due, che si pensa a esigenze diverse per due. Siamo già passati da 2 crisi dei 7 anni, 2 tesi di laurea, 2 gravidanze, 2 post partum e da non saprei dire quante liti che sembravano essere la fine del tutto, e siamo ancora qui, ma non in 2, in 4 per non contare i gatti, altrimenti arrivo a 8.
Noi di fatto siamo già sposati da anni. Non è di certo un dannato pezzo di carta che mi farà cambiare lo stato civile da nubile a sposata al prossimo rinnovo della carta d'identità, che rende "legali" le mie figlie, da naturali (e non venitemi a dire che questa stronzata non è di impronta cattolica!), perchè come naturali se dovesse accadere qualcosa a me e a Luca sarebbero sole al mondo senza nonni anche se i nonni ci sono. Sono le cose di tutti i giorni, e le difficoltà della vita che fanno una coppia "sposata". Non un pezzo di carta che fondamentalmente noi prendiamo per proteggere le nostre figlie.

E non è di certo per "l'emozione del momento" che mi dimentico i pezzi in giro o non realizzo che tra una settimana mi sposo. Anche tu hai organizzato il tuo pomposo matrimonio in chiesa col vestito bianco scontato all'80% tutto da sola e solo in un mese, senza affidarti a nessun professionista che si scapicolla per trovarti l'idea per le bomboniere, o il fiorrista, o il ristorante, o il viaggio di nozze, e nel mentre hai gestito 2 figlie di sette mesi una e 3 anni l'altra, e relativi inserimento alla scuola materna, denti, svezzamento notturno ed esigenze varie?
Anche tu ti sei sposata perchè hai un bene così alto, un figlio, da proteggere da una burocrazia tanto stupida?

Se sì allora ci sono tutte le analogie che vuoi tra il mio e il tuo matrimonio, fatta eccezione per la chiesa e il vestito bianco.

5 commenti:

  1. Oh, non voglio scendere nel particolare, ma i matrimoni sono tutti uguali sotto tanti aspetti, se non altro in quello che uno in teoria dovrebbe infilarci dentro "di default". E' tutto il contorno che li rende personali, che poi è il grosso della cosa, e in questo no, non ce ne saranno mai due di uguali. Come le coppie del resto. E non ho letto nei commenti di Alahambra la pretesa di fare analogie, più semplicemente c'è quello che facciamo un po' tutte in situazioni del genere (tipo "ah, mi ricordo... *___*" con occhi tipo sognanti, o rabbiosi, a seconda). Quando si parla di parto o di neonati succede più o meno lo stesso.
    Anch'io però sono inorridita per le "bombo", dopo che in tv le ho sentite chiamare addirittura "cadeaux de mariage" ;PPP
    La "location"? El posto dove che se magna :D
    Ok, sono spudoratamente andata fuori tema ;)
    Il Gatto Alfa chiede se due chili di riso (che ho comprato giorni fa) siano sufficienti, siamo ancora in tempo per ordinare il camion.

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  2. No, Mamigà non mi trovi d'accordo. c'è una grande differenza tra chi prende la cerimonia del matrimonio come punto di partenza di una vita nuova di coppia, e tra chi decide di ufficializzare una situazione che ha molti doveri e nessun diritto.
    Le cose che ci sono in comune a tutti i matrimoni sono 4:
    una marca da bollo da 14,62 euro per le pratiche burocratiche; un ufficiante; dei testimoni; 2 sposi (in italia obbligatoriamente di sesso diverso). Tutto il resto sono personalizzazioni.

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  3. Ma io di questo parlavo quando dicevo "cose di default", cosa avevi capito? L'essenziale, senza le quali cose non c'è matriaggio (per dirla alla Fronk :D).

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  4. Allora non capisco come fanno ad essere "uguali" se poi tutto il resto è "personalizzazione". Sai com'è terza notte a "stettare" la Iaia... :)

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  5. Ricordi malissimo in effetti. Mai avuto una passione per le moto tale da averne una o prendere una patente A, mai voluto fare il Cammino di Santiago. Sono finita nel tuo blog quando ancora era su Splinder non mi ricordo nemmeno come, forse per il ricamo, visto che amo molto le crocette.
    Prima di sposarci abbiamo convissuto 10 anni, da quando ne avevamo 24 io e 23 lui, poco meno di due anni dopo esserci messi assieme. Lavoramo e studiavamo. Anche noi, quindi vivevamo da sposati, con gli scazzi, le liti, la quotidianità, il lavoro, le bollette, le cose da fare. Abbiamo avuto due gatti fino a poco tempo fa, di cui disgraziatamente ne è rimasto uno solo.
    E permettimi di correggerti: non abbiamo affatto organizzato un matrimonio pomposo, anzi piuttosto il contrario, dal momento che noi non siamo tali, che non ci piace la forma, che quello che facciamo lo facciamo per noi e non per la bella faccia altrui. In chiesa sì, perchè sono credente, e dò un valore al sacramento, e con un abito (non bianco tra l'altro) da sposa perchè volevo essere bella per mio marito, e leggere nei suoi occhi e nei miei l'emozione di quel momento. Gli invitati erano 30 perchè erano quelle le persone che volevamo accanto in un momento di gioia e di festa e non per il costo. In un agriturismo tra l'altro, perchè avremmo potuto esser liberi di festeggiare senza dover stare tutti composti in punta di forchetta. Mio marito s'è messo in pantaloncini e t-shirt due minuti dopo essere arrivato al pranzo.
    Sono d'accordo: non è un pezzo di carta che cambia i sentimenti o la voglia di stare assieme e di certo non lava i piatti, non fa le lavatrici, non rifà i letti e non pulisce le cassette dei gatti. Mi sono sposata perchè credo che il matrimonio non sia solo un contratto e no, non ho un figlio da proteggere, ma non credo che il mio essere credente debba essere valutato come una dabbenaggine o che abbia meno valore delle tue motivazioni.
    Forse ho sbagliato a vedere le similutidini tra i nostri due matrimoni, forse ho esagerato nel trovarci punti di contatto, forse ho mancato di sensibilità in questo. Se è così scusami, non intendevo affatto infastidirti nè tantomeno offenderti. Ha colto nel segno Mamigà, forse cercavo semplicemente l'emozione del momento.
    Però lascia che ti dica che non è sempre necessario partire come se fosse una guerra, e onestamente mi ha lasciato un po' male tanto impeto da parte tua, più che altro per i preconcetti che ti sei fatta senza domandarti per un secondo se fossero corretti o meno.
    Detto questo, mi scuso per il papiro, e spero di esser stata sufficientemente chiara. Altrimenti, se ti interessa, sai dove trovarmi.

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