giovedì 19 marzo 2009

Entusiasmo.

Va bene va bene avevo detto che non avrei parlato della gravidanza qui, ma non posso sdoppiarmi proprio del tutto.

Oggi è la festa del papà, ed è la prima volta che la vivo con molto entusiasmo da molto moltissimo tempo: forse da quando ero alle elementari.
Comunque a parte il fatto di essermi presa un "vaff.. str..!" da mio padre per avergli regalato il secondo nano da giardino (il primo glielo regalai l'anno scorso, stessa ricorrenza, e va detto che in casa piacciono solo a mia mamma), oggi sono entusiastissima emozionatissima pensando a Luca, che pur essendo via di casa per un corso, l'ho sentito al telefono felice di sentirsi festeggiato oggi. Si siamo ancora un 3 in 2, ma siamo entusiasti felici e spaventati e per lo meno dal canto mio mi fa piacere godermi il momento, e per quello che vedo (perchè non parla) anche Luca prova quello che provo io, beh tranne le nausee mattutine, le tette a puntaspilli e tutt'una serie di disturbi vari.
Così sono entusiasta, la voglio vivere con serenità, perchè l'oggi non torna, perchè la prima festa del papà con quel libbriccino che in prima pagina riporta "da grumetto, a Papà!" l'anno prossimo avrà un nome diverso da grumetto. E il mio entusiasmo vorrei condividerlo con qualcuno che possa capirlo perchè lo ha già vissuto, però forse ho scelto la persona sbagliata. Non scegli una mamma "a caso", pescando nel mucchio delle tue conoscenze, scegli la persona di cui più ti fidi, con cui hai un legame speciale. Così condividi, in maniera innocente, forse pure da oca senza pensare esattamente a chi hai di fronte, il tuo entusiasmo, e per tutta risposta, per quanto sincera, ti senti dire che sbagli a festeggiare, che è meglio aspettare, per poi aggiungere una spataffiata "sulle piccole gioie che danno i figli", gioie che ho vissuto abbondantemente come tata quando i figli li tiravi su al posto dei genitori e recuperavi i loro pensierini dalle pattumiere gettati via dai destinatari, che con una faccia di bronzo allucinante riuscivano a dire: " l'ho portato in ufficio".
Per carità posso aver sbagliato giorno per parlare con questa persona, posso essere esageratamete suscettibile e permalosa, ma non è la prima volta che mi dispensa consigli smorza entusiasmo, tanto da farmi ricordare una persona di cui tanto mi parla e che poco sopporta per il suo atteggiamento pessimista e denigratorio.
Io posso metterci del mio per rimanere male, per sbagliare le reazioni, per sbagliare i tempi nel raccontare le cose, ma mi chiedo: "Sono solo io o c'è dell'altro?" Mi chiedo se non mi stia accorgendo di qualcosa che sta succedendo alla mia Amica e che la faccia soffrire a tal punto da essere negativa sempre, mi chiedo se devo essere io a chiederle cosa ci sia che non va o aspettare che parli, mi chiedo se non sia il caso di lasciarla semplicemente in pace, nel suo brodo per un po': forse semplicemente non ha voglia di avere tra le palle una rompicoglioni come me.
Fatto sta che per quanto le voglia bene, non mi va di sentire discorsi smorza-entusiasmo, o sul "significato di diventare madre" (argomento che credevo fosse stato ben chiarito fino ad oggi): io ci sarò SEMPRE se ha desiderio, necessità di dire qualcosa, ma personalmente il mio entusiasmo di gestante, me lo terrò per me o lo racconterò a qualcuno che ha voglia di fare un po' di amarcord col sorriso sulle labbra. 

4 commenti:

  1. Che tenerezza.....mi fai ripensare a come ero contenta col mio pancione,di come ne andassi fiera..manco fossi solo io ad averlo!
    Ciao Laura!

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  2. Evidentemente questa persona è importante per te. Parlane con lei... Un abbraccio a te, e una carezza a grumetto e un saluto rude e virile a papà Luca

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  3. @liana: fatto. E come sospettavo c'era dell'altro dietro, e un po' di cose viste da due punti di vista talmente distanti da non riuscire a considerarsi tra di loro.

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