Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
sabato 29 novembre 2008
A me piacciono un sacco gli stivali.
beh non per niente sono "IL" gatto dagli stivali...
Quindi ai miei stivali storici neri scamosciati che hanno 17 anni, ai miei stivali troppo stretti per essere portati con le gonne ma con un tacoc interessante ma non esagerato, ai miei stivali marroni comprati 2 anni fa ed inseparabili (in pratica se non c'è neve l'inverno lo pasos con quegli sitvali) si è aggiunto un paio di stivali da sogno.
volete vederli?
Eccoli!
Non sono bellissimi?!?!?!?
venerdì 28 novembre 2008
Però pensando alla neve che cadeva, incurante del fatto che le strade potevano diventare via via impraticabili, ho tenuto in mente tutto il giorno questa canzone:
Red skies are gleaming oh
Seagulls are flyin' over
Swan are floatin' by smoking chimneytops
Am I dreaming
Am I dreaming
The night draw in
There's a silky moon up in the sky yeah
Children are fantasising
Grownups are standing by
What a super feeling
Am I dreaming
Am I dreaming
Wohu wohu wohu wohu
So quiet and peaceful
Tranquil and blissful
There's a kind of magic in the air
What a truly magnificent view
A breaktaking scene
A cosy fireside chat
A little this a that
Sound of merry laughter skippin' by
Gentle rain beatin' on my face
What an extraordinary place!
It's all so beautiful
Like scape painting the yeah
Mountains are zooming higher
Little girls scream cry
My is spinnin'
It's unbelievable
Send me reeling
Am I dreaming
Am I dreaming
che dedico a Rossino, Micia, Alice, Asso. Chi di loro è già un fiocco di neve e chi lo è quasi.
giovedì 27 novembre 2008
giorni che passano....
Ok:
mancano 28 giorni a Natale e so che non ho preparato nulla anche se le idee non mi mancano, ma peggio ancora sono passati 27 giorni da quando dovevo piantare i Tulipani e non l'ho ancora fatto!
devo mettermici di buona lena.
vediamo un po' quando potrei....
Stamattina se mi sbrigo nonostante il mal di testa forse riesco a preparare i vasi.
Domani sono in PSV tutto il giorno
Sabato sono a Genova (forse) e non so quando torno indietro
Domenica sono in PSV tutto il giorno....
Mi sa che per i tulipani dovrò attendere Lunedì....
lunedì 24 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
A me piace il Natale. Si si va bene la solita festa consumista, etc etc.... ecchepalle! tanto quelli che fanno i santarellini poi sono sempre i peggiori ipocriti. Giacchè, poi, la festa d'inverno pre cristiana è stata coperta con una festività d'altra religione, non ci vedo poi nulla di male a portarla quanto meno a un livello di ateo, ateissimo consumismo, dove, grazie al cielo, è vero che tutti si sentono più buoni e la beneficienza si fa.
Dicevo a me piace il Natale, a me piace per quello che sono le luci, i colori, i profumi, il freddo pungente e il vinbrulè caldo tra le mani.
Mi piace un po' meno il giorno di Natale, perchè spesso non c'è quello spirito di voler stare insieme che secondo me lo rende speciale. Quando si parla del giorno di Natale, chi vedo intorno a me pensa subito al pranzo Natalizio e storce il naso: troppa roba poche persone per una cucina da esercito. Questo perchè forse potendo mangiare tutto quello che vogliamo quando lo vogliamo il piacere di assaporare certi piatti scompare, tanto da non sapere più distinguere cosa sia un tipico piatto natalizio da uno no.
Quando ero piccola a Natale si mangiava il bollito con la mostarda, che poi si finiva nei giorni successivi, ma prima di Natale la mostarda non compariva mai in tavola. E col bollito si facevano i tortellini come primo perchè c'era il brodo. E c'erano gli antipasti di salumi e sottaceti: solo un po' più grandicella iniziò a comparire il salmone, che oggi ormai si compra in qualsiasi giorno al supermercato. E poi il panettone, che però per me compariva già ad ottobre in casa visto che mia mamma lavorava (e lavora) per un azienda che li fa.
Il giorno di natale in pratica è la parte più triste dell'atmosfera natalizia: spesso per "conformismo" persone che non hanno nulla da spartire si ritrovano a recitare finta allegria perchè accomunati magari da qualche gene.
Ma il bello viene prima!
fare l'Albero, mettere in giro per casa le decorazioni, accendere le candeline, gli incensi profumati.... In pratica riempirei già la casa ( ed ho già fatto anche degli acquisti, delle deliziose palline di vetro trasparente con dei rami che sembrano ghiacciati: poi ve le farò vedere) ma mi sto trattenendo aspettando il sette di dicembre, il giorno di Sant'Ambrogio. Perchè proprio quel giorno? perchè a Milano, città dove sono nata e cresciuta, l'albero si fa a sant' Ambrogio, quando poi c'è pure la festa degli oh-bei oh-bei, che è il nostro mercatino natalizio. Almeno noi ne abbiamo uno nostro senza dover copiare tirolesi austriaci e tedeschi.
mercoledì 19 novembre 2008
Emozioni.
(Battisti-Mogol)
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
E di una noia mortaaaaaaaalllleeeeeee!!!!!!!!!!!
A parte il fatto che a me non piace il modo in cui vede Marley, mettendolo, volente o nolente, a paragone costante con il cane della sua infanzia tanto bello e figo da non sembrare vero, e poi per me il libro parte già subito male: prendere un cane per farsi l'idea di come potrebbe essere l'essere genitori. Ma scherziamo?!?!!? Un cane non è un bambino! Gli puoi volere tutto il bene del mondo, ma primo non è tuo figlio e secondo è un cane, vivrà e si comporterà con te sempre da cane. Il tipo di educazione e di responsabilità che hai su un cane è completamente diverso da quello che devi avere per un figlio, come si può anche solo lontanamente pensare di "allenarsi" a fare i genitori con un cane?
Odio questo modo di relazionarsi con gli animali.
Altra cosa che mi ha disgustato di questo libro è lo stile americano di infilare in un libro, che dovrebbe parlare delle avventure ( forse disavventure) di Marley, i fatti della vita di coppia degli umani: ci sono passaggi del libro lenti e noiosi dove Marley è uan figura marginale se non assente.
Forse sarò una delle poche al mondo a non averlo apprezzato questo libro tanto osannato, ma come James Herriot non ho trovato nessuno in grado di ritrarre in modo naturale puro e senza impachiugamenti umani il mondo degli animali. Magari la differenza sta tra l'essere un veterinario e l'essere un giornalista.
martedì 18 novembre 2008
Io spero di ricevere la Sua risposta! Se Lei equipaggia socievole e gentile! Nizza ed interessante! Chi desidera costituire conoscenza con ragazza il bel dialogo. E fra non molto, io entrero in Italia. Io voglio percorrere italy rotondo e studiare suo nella mia strada pubblica. Io posso venire a Lei su riunione familiare o vedere in un'altra citta. Io cavalchero a mio zio. Io aspetto di giro affascinante nel paese del mio sogno! Io voglio impararLa migliori e chiaramente vedere la Sua fotografia! Se Lei vuole, io posso spedirLa alcune le mie fotografie... Io vivo sull'Ucraina a Kiev urbano. Penso, Lei conosce questa citta?! Io non ho problemi finanziari, io non ho problemi con la vita mette a Kiev che e perche io ricevero il mio visto: -) io faccio attenzione a salute mia, e liberamente vado ad alcun paese! Io ho il buono sentire di Umorismo: -) Scriva esatto, dove Lei vive, io guardero su mappa: -)!!! Se Lei vuole conoscersi piu, chieda! Io andro in Italia attraverso molti giorni ed io desiderero trovare amici nel poco familiare paese per me! Io sono aperto per atteggiamenti piu dell'amicizia, ma io penso, essere amici nel primo luogo! Io spero che noi non avremo problemi con comunicazione e noi troveremo molti temi per dibattito: -) Lei puo realizzarmi come al mio e-mail....
Allora: al PSVSD mi sono resa disponibile con un turnista a smezzargli il suo turno. Fin qui niente di male. Niente di male se si pensa che ad inizio novembre gli ho detto: " guarda che ho bisogno di sapere quando hai bisogno di essere sostituito perchè devo organizzarmi col PSVL".
La sua risposta è stata " si si, si si, non ti preoccupare per questo mese solo i finie settimana"
Poi....
Settimana scorsa mi chiede con 48 ore di anticipo se posso fargli la notte di quella settimana. Gli spiego che è tardi per organizzarmi dall'altra parte ma di farmi sapere se ha bisogno per questa settimana. I giorni passsano e un altro collega mi chiede per la notte successiva. Gli spiego la situazione, attendo una risposta da D. che non arriva, e dico di si all'altro collega.
Ieri D. ,mi chiama e mi chiede se posso coprirlo stanotte.
E ma allora ci sei o ci fai? Ma porca miseria se ti dico che ho bisogno di tempo per organizzarmi dall'altra parte perchè c'è una schiacciante incongruenza nei tempi che ti ho palesato più e più volte, che ti costa venirmi incontro ed avvisarmi per tempo visot che io sarei quella che para il culo a te?
Così sta sera mi tiro un po' il collo ma riesco a coprirgli la notte. Per setitmana prossima non so, ma per il mese prossimo io mi metto libera un paio di martedì per coprire la notte e se poi non ne ha bisogno cavoli suoi.
domenica 16 novembre 2008
Pochi giorni di feisbuc e posso dire di esserene contenta.
Lo stronzolo (dicesi di persona la cui visione della sua testa spiccata dal collo con abbondante spargimento del suo sangue non basterebbe a placarmi) non mi ha contattato direttamente, ma è arrivata una persona che dice di aver sentito tanto parlare di me da una persona che mi conosce. Ed io che sono curiosa come un gatto ( e se no non sarei il gatto dagli stivali) ci ho chiacchierato per un po'. Non so se sia una persona reale o inventata, non mi interessa tutto sommati mi sono emozionata. Incazzata divertita intrigata, ma sono fatta così a me piacciono le emozioni.
Mi rendo conto che di quello che è stato il passato con la persona S (vedi sopra) a me è rimasta solo una gran rabbia, che sinceramente non so se esista una via per placarla. Beh ad esere sinceri mi è rimasta anche la passione per la lettura.Non so quanto sia diversa dalla Laura di 15 anni fa, ma sono sempre di base la stessa persona che rimane ferita per un nonnulla, per una parola brusca detta inutilmente, per una risposta secca senza possibilità di spiegazione.
Adesos mi fa solo piacere stabilire un ocntatto con persone che non sento da tempo con cui ho passato bei momenti e che per un nonnulla ( o perchè è finita una storiella sentimentale) sono stati persi di vista. E la cosa mi fa solo un gran piacere.
Poi vabbeh stringo anche conoscenze con persone nuove, ma per me questa è la normalità.
venerdì 14 novembre 2008
L'altro ieri mi sono iscritta ed ho iniziato a cercare nomi. No no senza le reti di conoscenze: usando la mia memoria. Nel giro di mezz'ora ho ritrovato la mia amichetta delle medie che in foto fatta eccezione per i colpi di sole è i-den-ti-ca a come me la ricordo io, quella con cui ho passato un'estate intera prima che lei cambiasse casa, e ieri ho scambiato non so quante mail con un'altra amica quella della tarda adolescenza che per me era come una sorella.
Ed ho capito una cosa.
Il passato non lo si può fuggire ne dimenticare: è una parte di noi, perchè senza di esso non saremmo ciò che siamo ora. Possiamo fare finta di dimenticarcelo, di ripudiarlo, ma lui è lì. volenti o nolenti va accettato per quello che è comprese le pegio figure di me', e i sentimenti feriti che ci sono stati.
Sono felice di aver fatto questa scelta, perchè ritrovando il mio passato sto ritrovando una parte di me stessa.
e magari ci scappa una cena con le mie amiche dei tempi andati, a ricordare sfilze di figure di me' e a riderne come matte! Poi chissà magari si riaprono amicizie perchè di aver perso B, che ho ritrovato ieri, mi è spiaciuto un casino.
giovedì 13 novembre 2008
Lo so lo so questo post è decisamente criptico per chi non conosce nulla ma proprio nulla del mondo disco inventato da Terry Pratchett.
Comunque entrambe le ricette sono venute alla perfezione: forse un po' meno cipolla e una presa di sale in più nei tortini di scuotivento non sarebbe male.
mercoledì 12 novembre 2008
Dicevo non proprio per caso, perchè dovevo aspettare in strada il meccanico che mi riportasse la macchina e poi andare in PSV-L dove circa 2 settimane fa è arrivato un gatto che assomiglia molto a quello di nonnina Ogg, (purtroppo in questa immagine si vede malissimo) e dovevo farlo vedere alla Ele. Ammetto che il gatto vero era un po' meno pieno di cicatrici di quello disegnato, ma la somiglianza era abbastanza elevata.
Ma le cose non vengono mai per caso. Non so se "il balletto" "tesoro cosa vuoi da mangiare? non lo so: cosa c'è di pronto in frigo?" si consumi in latre case, ma questo è come dire d'abitudine in casa nostra, tanto quanto l'inno nazionale prima di ogni manifestazione negli USA.
Perciò oggi per pranzo ( che Luca chiama "mezzogiorno, ma in realtà sono le due del pomeriggio) farò i tortini di patate di scuotivento e la ricetta del bibbliotecario.
E se non gli piace chiamerò il "vero Baule" a difendermi.
p.s. questo post potrebbe essere criptico per chi non conosce il mondo disco
sabato 8 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Rido per non piangere, perchè arrabbiarsi in questo caso più che in altri non porta da nessuna parte, e tragicamente non posso nemmeno scherzarci su con la diretta interessata, perchè purtroppo per barrire linguistiche lo scherzo non viene colto.
Però nulla vieta di scrivere per me stessa una risposta del ca' per riderci su almeno per me.
"Cara Suocera,
Mi spiace di non aver capito nulla della lettera che mi hai mandato.
D'altronde l'hai scritta in tedesco con paroloni che sul mio dizionario non riuscivo a trovare, perciò me l'ha tradotta tuo figlio: mi spiace che lui per colpa mia si sia dimenticato il tedesco.
Sinceramente del negozio di addobbi natalizi al Quartiere di Nicola non me ne ricordo affatto, e non mi ricordo nemmeno di doverle cercare per un amica. Sai, non posso ricordarmi tutte le ca77ate che ti racconto pur di tenerti buona.
Il mio stress da esami? non è mai durato 12 anni. E' successo una volta sola ma per te è diventato lo scopo della mia vita, ed ora che mi sono laureata ho deciso che lo scopo della mia vita è esserti rivale, perchè è più divertente.
Non posso chiamarti "mutti" perchè mi verrebbe da ridere ogni volta, pensando alla passata di pomodoro che qui si vende al supermercato, e non posso nemmeno chiamarti "mamma" perchè una ce l'ho già è una straccia palle versione bonsai che mi basta e mi avanza. Quindi se vuoi un nome tuo che ti designi come straccia palle dovrai accontentarti di "suocera", ma, se non ti piace, chiamarti col tuo nome per me va bene ugualmente.
Ti ringrazio della tua squisita gentilezza nell'offrirmi la possibilità di rispondere, che sinceramente ne avrei fatto a meno dovendo impiegare del tempo per trovare le parole e le troiate giuste da raccontarti, anzichè magari lasciarmi conivolgere una volta in più a fare una sana seduta di sesso.
Purtroppo per Natale c'è un grosso inconveniente: viene a trovarci una mia carissima amica con suo marito e suo figlio e si fermeranno da noi per qualche giorno. Pur essendoci un divano e volendo stringercisi per starci tutti, c'è il problema che la mia amica ha una folle paura dei cani, nonchè è allergica alle conifere. Perciò sarebbe molto scortese farle trovare un albero di Natale vero, senza contare che potrebbe essere problematico confinare un husky in un piccolo spazio in casa nostra. Putroppo questa volta dovremo rinunciare alla tua squisita presenza: ne siamo addolorati.
Ti auguro di passare serene feste,
Laura ( quella che si scopa tuo figlio per sbollire lo stress da esami da 12 anni)
giovedì 6 novembre 2008
E se fosse possibile vorrei per una volta tanto rimanermene nel mio brodo.
Quella che segue è una riflessione estemporanea ai fatti odierni ma eviscerata dalla mia inversitudine.
Sto cercando di cambiare, di non farmi convolgere più di tanto dalle persone e dalle situazioni stupide, ma tant'è che le persone stupide e le situazioni stupide che riescono a creare, esercitano su di me un fascino a dir poco magnetico, ed è per questo che vado in rissa, perchè non riesco a fare a meno di cimentarmi con gli stupidi, sperando di riuscire a spiegargli qualcosa, dimenticandomi del principio primo: " Mai mettersi a discutere con uno stupido perchè prima ti abbassa al suo livello e poi ti batte".
E gli stupidi sono anche meschini da infamarti dicendoti che sei una brutta persona, sono permalosi da capire solo quello che gli fa comodo meglio se può suonare come un insulto alla propria persona, e via dicendo.
Settimana scorsa con una persona stupida mi sono avvalsa di un precetto interessante: " con un si ci si impiccia, con un no ci si spiccia", e così alla sua richiesta di ri-entrare nella ML che gestisco da anni, per non avere pensieri di sorta con questa persona le ho detto di no.
Come se l'è presa! Me ne ha dette di ogni: che sono un immatura, che sono una rancorosa, che sono una brutta persona e che TUTTI sanno che lo sono....e allora?
Il mondo è pieno di persone che si fermano alle apparenze. Ad ognuno di noi sta il compito di scegliere che apparenze vogliamo dare, e se vogliamo fermarci solo a conoscere le apparenze che gli altri ci forniscono. Forse è per quello che perdo tempo a parlare con gli stupidi, perchè mi piace scoprire se è solo apparenza o c'è dell'altro.
Perchè con tutto il bene che voglio al signor Baule proprio proprio di notte quando russa non mi viene poi tanto facile amarlo....
Sveglia alle 5.43.
La sequenza è stata più o meno questa:
- La sveglia di mia mamma al piano di sotto che ha un "bip" talmente penetrante da passare la soletta;
- Lenticchia e la Tabi che si azzuffano;
- Il Baule russante.
Ora se i primi due eventi sono finiti nel tempo, il terzo evento è si un evento finito nel tempo all'atto espiratorio, ma ripetitivo e mai uguale a se stesso. Una volta è a sibilo (e vabbeh ci si può anche dormire!) la volta dopo a brontolìo, e la volta dopo a trombone! e la sequenza non è mai uguale. Eccheppalle!
Certo, lo so che non lo fa apposta, ma c'è un modo per spiegare all'ommo de casa che se la mattina sono inversa, è perchè sono stata tenuta sveglia dal suo russare?
Vado a mettere a posto un po' in giro che almeno mi tengo la testa occupata, che la cosa peggiore del rigirarsi nel letto è che con il fastidio di non riuscire a prendere sonno ti vengono in mente solo pensieri frustranti che predipsongono ad essere inversi tutto il giorno.
martedì 4 novembre 2008
Diciamo che un po' me la sono andata a cercare: è da qualche giorno che girovago tra blogs di ricamatrici e a vedere le tante belle cosettine create poi di prassi ti viene la scimmia da ricamo nuovo da incominciare, se non fosse che di lavori da finire ne avrei un bel po', tra cui i topini regalo di nozze del matrimonio di Laura e Salvo, nozze avvenute un anno fa, e il regalo di compleanno di una mia amica avvenuto a settembre. Forse forse dovrei pensare a finire almeno prima questi, senza pensare che avrei da finire tre schemi, non complicati ma a punti microscopici come model stitcher ormai da anni (per fortuna che chi me li ha dati mi vuole moooolto bene!), i draghetti invernali, cioccoberta, la copertina per il log book, che è comunque un progettino semplice e veloce e come ultimo lavoro iniziato è quello più vicino alla conclusione, il pannello di Baudelaire, i bavaglini per Viola e non so più che altro.Lo dico a meg della scimmia e conveniamo che se tanto ci da tanto da brave gemelle quali siamo ( per chi non lo sapesse io e lei siamo gemelle atipiche: nate lo stesso giorno con 3 anni di differenza da madri diverse, ma una la pensa e l'altra la dice) optianmo per una soluzione wilderiana: “l'unico modo per resistere ad una tentazione è quella di cederle”. Così mi convinco che è il caso di infilare il naso nella scatola delle cose da ricamare alla ricerca di uno strofinaccio ( perché a me piace ricamare sugli asciugapiatti) che possa andare bene per: angioletti natalizi ( che non saprei nemmeno quali); renne di babbo natale. Così mi tuffo nello scatolone e trovo asciugapiatti a tema:
caffè;
colazione;
cani;
2 con gatti
2 con animali della fattoria;
angeli e dolcetti di natale
pupazzi di neve
2 a righe
2 bianchi con un bordino uno rosso e l'altro verde
e se ce ne sono altri non ricordo.
Così pur avendo trovato quello giusto per gli angeli, che mi erano passati un po' in secondo piano prediligendo le renne di babbo natale, non ho trovato quello che si adatta alle renne! Si perché lo volevo rosso con babbo natale, ma quello che avevo lo ricamai tanto tempo fa. Perciò al momento ho lasciato perdere. Anche perché è vero che c'ho la scimmia addosso, ma se incominci male un lavoro ti viene a noia velocemente. Quindi aspettando l'ispirazione, che spero non sia come Godot, ieri sera, dopo che domenica ho messo a posto i fili nel vano tentativo di acquietare la scimmia, ho messo mano al pannello di Baudelaire che avevo iniziato per la beneficenza, ma che essendosi ormai conclusa dovrò rigirare in altro modo. Avevo già deciso tempo addietro di “tagliare” un po' la poesia di Baudelaire per facilitarmi la vita e ieri sera ho deciso proprio di privarla del finale che perde il tema di elogio al gatto per diventare un elogio alla patata (non quella che si coltiva nell'orto) e che secondo me, stona. Così ieri sera ho apprezzato il piacere di portare avanti un ricamo disfandone una parte, che è decisamente più difficile del ricamarla, ma togliere la parte che stona da più soddisfazione che terminarla.
(seguirà post, o aggiornamento di questo post, fotografico)