mercoledì 15 giugno 2016

una foto per...

Su Fb gira un nuovo tormentone contro l'abbandono degli animali: condividi la foto del tuo cane  o gatto per dire di no all'abbandono degli animali. Come se una foto potesse fare la differenza.
Io sinceramente di tutti sti pippolotti non ne posso davvero più: lasciano il tempo che trovano soprattutto se i post li possono vedere solo i tuoi amici e non il mondo intero. I tuoi amici ti conoscono: se sei uno che abbandona gli animali avrai amici che abbandonano gli animali e non gliene fotterà nulla del partecipare a questa campagna del cazzo. Se non abbandoneresti mai un animale (ma Manolo mi sta seriamente tentando) anche i tuoi amici non lo fanno perciò perchè postare una foto del genere? insomma l'idea può anche essere buona, ma il contesto è sbagliato: così come ho bannato fascisti omofobici qualunquisti dal mio profilo FB, anche le teste di cazzo che abbandonano ne verrebbero allontanate.
E poi a me una foto non basterebbe.
Ci sono migliaia di momenti condivisi con gli animali che sarebbero da rendere pubblici, compreso quella merda di Chihuahua a cui misi tutta la testa in una museruola da pastore tedesco per evitare di farmi mordere, perchè sarà anche piccolo ma i denti ce li ha lo stesso.
nella mia vita ci sono stati 13 gatti, più comparse varie, come il Matteo Migniri che era il primo gatto della mia vita ed era il gatto dei miei nonni: me lo ricordo come enorme. O svariati cuccioli trovati, tirati su a biberon e poi dati via, come il gatto Paco, "battezzato" Gigi  che mi riportava la pallina, e quelli salvati in mezzo alla strada o dalla strada come Lenticchia.
Cani uno solo per la verità, poi non avendo il tempo da dedicare ad un cane ho scelto di non averne altri, ma ne ho visti un po' in clinica e ce ne sono alcuni che mi hanno lasciato dei bellissimi ricordi come Teufel, doberman oversize, che veniva da me e si appoggiava di tutto peso ( lo faceva anche Mojito altro dobermann che sia una caratteristica di razza?) o il Rocky, pastore tedesco di cui tutti avevano paura ma che si faceva fare da me qualsiasi cosa.
Sarebbe un album fotografico davvero lungo, in cui di inserirei i porcospini a cui fare le terapie in clinica e il piccione con la commozione cerebrale.
Più che non abbandonarli, la vera campagna dovrebbe essere: non prenderti o regalare un animale se non sei più che certo di potertene prendere cura come si deve.

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