domenica 4 maggio 2014

"Imagine, it's easy if you try" è per pochi e davvero coraggiosi.

Rassegnarsi o provare, questo il dilemma. anche mio purtroppo.

Ho passato queste ultime 2 settimane in uno stato di anormalità: non so se ne parlerò ma così è stato, e non saprei nemmeno dire se è finita.
So che però da ieri mi sento un po' la solita Laura, con idee per fare, e quando le idee per fare coinvolgono anche altre persone è sempre un dramma, vuoi perchè magari non riesco a spiegarmi bene, vuoi perchè le altre persone hanno i loro cazzi per la testa e mi prestano mezzo orecchio ( e lì se non si capisce non è più solo colpa mia) o vuoi per altri motivi generalmente racchiudibili in un calderone di codardia, timidezza scarsa autostima, mancanza di palle.
Di fatto mi sto chiedendo in meno di 24 ore dall'aver condiviso un idea, " ma chi cazzo me lo fa fare?!!?!?!"
Perchè devo rompermi le palle per convincere gente che non fa lo sforzo di voler immaginare e chiedere spiegazioni se non è chiaro, che ha "paura" di affrontare l'organizzazione di una cena senza coinvolgere in questa assolutamente l'insegnante ma di coinvolgerla come invitata, che visto il culo che si tira per noi tutto l'anno potersi godere anche qualcosa senza che sia lei a pensarci non sarebbe poi così un insulto?

Davvero ti viene solo la voglia di curarti il TUO orticello e vaffanculo tutto il resto del mondo, anzi di dire IO ballo da sola, e voi statevene lì a morire della vostra indolenza e mancanza di carattere.

Sono motivi sciocchi, ma talvolta ti fanno pensare che il detto " meglio soli che male accompagnati" sia davvero l'unica soluzione per sopravvivere.


Nessun commento:

Posta un commento