Il commento di Roberta mi obbliga a fare delle precisazioni, una per la verità.
Lo spannolinamento della Mimi è un lavoro che va avanti da parecchio a fasi alterne, iniziato quest'estate, e non scevro di arrabbiature e stracci sul pavimento e lavatrici di pantaloni e mutande.
La cacca, quella poppele, sono mesi che la si fa sulla tazza, fatta eccezione per le inflenze gastroenetriche dove "l'effetto a sorpresa" talvolta coglie pure alla sprovvista gli adulti e figuriamoci i bimbi. E questo è già un bel passo avanti.
Da un po' meno tempo, alla proposta (e messa) di fare la pipì sulla tazza, segue sempre almeno qualche goccia di cacca tin-tin, altra cosa buona e giusta.
Da un paio di settimane, poi, il pannolino del pisolo del pomeriggio rimane asciutto, e mercoledì scorso, giorno di piscina ha chiesto le mutande, anzichè il pannolino, e così chi sono io per negarle un'esperienza simile? Semplice una mamma che se può cambiare un pannolino in meno lo fa volentieri.
Così sabato, le ho proposto la cosa, allertato papà e nonna, e via senza pannolino per tutto il fine settimana.
Compreso il primo paio di pantaloni ieri mattina, ne ho cambiati, perchè bagnati, solo 3 paia. Senza contare che, tutte le volte che se l'è fatta addosso, ha bagnato proprio poco, fermandola per poi finirla sulla tazza.
Anche se tata Lucia dice che bisogna aspettare al pannolino della notte asciutto, io mi sono basata su quello del pomeriggio e direi che mi sta andando benone.
Intanto i pannolini taglia 5, anche se un po' abbondanti, li usa Valeria, soprattutto se uscendo per la pesata asettimanale la mamma non controlla la borsa rimasta senza i pannolini della giusta misura.
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