Inanzitutto Benvenute a Livia e Marix che leggo per la prima volta, poi vorrei ringraziarvi tutte quante per i commenti che mi lasciate. Leggendoli ci si sente meglio ed io che sono abbastanza chiacchierona ne approfitto per parlare/scrivere, e da un contro commento magari farci un nuovo post.
Non ho voluto controcommentare una seconda volta Serendipity, perchè avrà i suoi motivi per scrivere ciò che ha scritto, motivi che io non conosco. Sta di fatto, ed è l'unica cosa che contesto, che la mia non fa da parafulmini, prendendosi le sfuriate senza aver fatto nulla per meritarsele, ma è come il sale messo su una ferita aperta, aggrava le incazzature e i nervosismi.
Poichè anche oggi apparentemente sembro serena, ma non lo sono affatto, mi è bastato un nonnulla per farmi saltare i nervi e l'unica cosa che ho iniziato a desiderare è che non si facesse vedere. Picocla spiegazione: per chi non lo sapesse mia madre abita sotto di me, ed è andata in pensione a gennaio con l'idea che avrebbe fatto al nonna a tempo pieno, dando per scontato che gliel'avrei permesso. Desiderio difficile da avverarsi e puntualmente per le 8 si è presentata da me. Lo fa tutte le mattine per far si che io non debba portare fuori anche Valeria per portare Marina al nido. Il pensiero è anche utile e carino, ma mi complica le cose, sempre.
Oggi visti i precedenti di martedì, cerco di mantenere la calma e le dico: "fatti un favore e fammi un favore, vai via." Per tutta risposta ottengo un: "Posso almeno spazzolare Marina?" che era già ben pettinata, e si stava divertento in giro per casa spazzola alla mano e nient'altro. Sarò esagerata o al limite, ma sbottare dicendo che "Marina è già pettinata, ma sembra che io non esista e che parli al vento" mi è sembrata ancora una reazione contenuta. Non ottengo ancora ciò che voglio perchè semplicemente si nasconde con la Mimi dietro lo stipite della porta. Me ne accorgo, e segue uno scambio di battute:
"ti ho chiesto per favore di andar via"
"eh adesso vado"
"sei in ritardo"
"ma.."
"FUORI!!!!!"
in pratica finchè non ho urlato il messaggio non è stato chiaro. Esattamente come coi bambini, che però lo fanno per sfidartri per vedere dov'è il tuo limite.
Insomma non mi pare di pretendere di essere letta nel pensiero, ne di avere doni di preveggenza, parlo e mi pare in modo sufficientemente chiaro ed in italiano, quindi dov'è il problema?
Talvolta, Roberta, non mi dispiacerebbe che mi togliesse il saluto: sarebbe molto più facile dell'afforntare il servilismo blandente che sfodera e che mi costringe ad una salva di "no grazie" e che sembra fatto apposta per farmi saltare i nervi.
Sonia, fortunatamente non è eccessiva nei vizi, ma se ne fotte del fatto che magari PRIMA di acquistare dei vestiti nuovi sarebbe il caso che io possa valutare ciò che mi serve, visto che ne ho un sacco di seconda mano anche per Marina, idem per le scarpe. Quindi anche l'idea di dirottare gli acquisti per le nipoti su cose più utili è molto difficile da realizzare: al latte provvedono le mie tette con un incremento del peso della lattonzola di 2 etti a settimana,; rimangono solo i pannolini a cui provvede da sola senza che le dica nulla, mentre per quello che riguardara il portare in giro l'una o l'altra mentre sfaccendo storco un po' la bocca, perchè piacerebbe portarle anche a me al parco e non pensare solo ai doveri famigliari/domestici, senza contare che, conoscendola se ne approfitterebbe.
Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
giovedì 22 marzo 2012
mercoledì 21 marzo 2012
Apparenze
Non sono ancora del tutto a posto.Apparentemente sembro di buon umore, ma non lo sono del tutto. Beh è facile e comprensibile, perchè anche se scleri e butti fuori lo stress le fonti maggiori, rimangono. Di quelle ti fai una ragione: sono le tue figlie e se non ci sei tu che le hai volute chi ci deve essere per loro? Però ci sono altre fonti di stress che talvolta sono difficili da affrontare. Ritorniamo sul discorso "madre". Certo, la mamma c'è SEMPRE per i propri figli (sorvoliamo su situazioni spinose), ma con che qualità?
Parlo per me, per nessun'altro, come figlia, non come mamma.
Ecco mia madre c'è, però talvolta ne farei più che volentieri a meno, perchè davvero non capisce. Ed io non capisco se ci fa o ci è.
Ieri sono esplosa, ho sbottato contro di lei, contro il fatto che mi fa perdere tempo: è da me, vuole farmi i mestieri, e passa il tempo a: "dove trovo questo? dove trovo quell'altro? dove va questo? dove va quell'altro?" oppure sono dietro alle bimbe, tutte e due, una piange l'altra le parla sopra, ed io a prestare tutte le orecchie di sto mondo alla situazione, mentre corro per prendere i vestiti dell'una o dell'altra, magari facendo qualcosa d'altro contemporaneamente, e la cosa migliore che sa fare è farmi una domanda scema, che esige, come tutte le domande, una risposta, tipo: "Ti ho sentita urlare poco fa con chi ce l'avevi?" E potevo avercela con me stessa, con una delle figlie, con tutte e due, o con in gatti, ma il punto è: uno, cazzi tuoi mai? Due, ma per la miseria non vedi che ho un diavolo per capello, che sto facendo 25 cose in contemporanea, e tu mi vieni a chiedere attenzione con ste vaccate?
E non capisce. E peggio ancora non fa tesoro. Così io sono la lunatica e lei la povera vittima.
Oggi volevo uscire per prendermi una cosa vista e provata ieri da Oviesse, ma che necessitava, per provarla di qualcosa di meglio di una felpa informe, jeans di Luca e scarpa da ginnastica sulla via dell'agonia. Così ho fatto la gentile invitandola al centro commerciale con me per il caffè, e ammetto di aver avuto i miei motivi per pentirmene.
Non so quante volte le ho detto che ho abbastanza vestiti per le ragazze, che per Valeria preferisco prendere sul momento quello che può servirmi perchè non si sa quanto cresca, e non so quante volte stamattina in quel dannato negozio di abbigliamento per bambini gliele ho ripetute mentre tirava giù dagli espositori magliettine e pantaloni per entrambe. Alla terza volta ero pronta ad urlare, picchiarle la testa contro il muro sperando che capisse, ma niente. Ed ho realizzato che la sua mania, la sua dipendenza da me mi logora, mi snerva, molto più di quanto possa mettermi alla prova rimanere da sola con entrambe le ragazze.
Dovrò fare qualcosa per allontanarla in attesa di poter cambiare casa, possibilmente a parecchi km da qui.
Parlo per me, per nessun'altro, come figlia, non come mamma.
Ecco mia madre c'è, però talvolta ne farei più che volentieri a meno, perchè davvero non capisce. Ed io non capisco se ci fa o ci è.
Ieri sono esplosa, ho sbottato contro di lei, contro il fatto che mi fa perdere tempo: è da me, vuole farmi i mestieri, e passa il tempo a: "dove trovo questo? dove trovo quell'altro? dove va questo? dove va quell'altro?" oppure sono dietro alle bimbe, tutte e due, una piange l'altra le parla sopra, ed io a prestare tutte le orecchie di sto mondo alla situazione, mentre corro per prendere i vestiti dell'una o dell'altra, magari facendo qualcosa d'altro contemporaneamente, e la cosa migliore che sa fare è farmi una domanda scema, che esige, come tutte le domande, una risposta, tipo: "Ti ho sentita urlare poco fa con chi ce l'avevi?" E potevo avercela con me stessa, con una delle figlie, con tutte e due, o con in gatti, ma il punto è: uno, cazzi tuoi mai? Due, ma per la miseria non vedi che ho un diavolo per capello, che sto facendo 25 cose in contemporanea, e tu mi vieni a chiedere attenzione con ste vaccate?
E non capisce. E peggio ancora non fa tesoro. Così io sono la lunatica e lei la povera vittima.
Oggi volevo uscire per prendermi una cosa vista e provata ieri da Oviesse, ma che necessitava, per provarla di qualcosa di meglio di una felpa informe, jeans di Luca e scarpa da ginnastica sulla via dell'agonia. Così ho fatto la gentile invitandola al centro commerciale con me per il caffè, e ammetto di aver avuto i miei motivi per pentirmene.
Non so quante volte le ho detto che ho abbastanza vestiti per le ragazze, che per Valeria preferisco prendere sul momento quello che può servirmi perchè non si sa quanto cresca, e non so quante volte stamattina in quel dannato negozio di abbigliamento per bambini gliele ho ripetute mentre tirava giù dagli espositori magliettine e pantaloni per entrambe. Alla terza volta ero pronta ad urlare, picchiarle la testa contro il muro sperando che capisse, ma niente. Ed ho realizzato che la sua mania, la sua dipendenza da me mi logora, mi snerva, molto più di quanto possa mettermi alla prova rimanere da sola con entrambe le ragazze.
Dovrò fare qualcosa per allontanarla in attesa di poter cambiare casa, possibilmente a parecchi km da qui.
La primavera...
...E' arirvata e con lei un sacco di novità nel mega mimi mondo.
Nonostante sia luogo comune, o forse prassi adottata dai molti, di lasciare i figli maggiori così come sono con pannolino e ciuccio a ridosso della nascita del secondo genito ( o di altri eventi un po' destabilizzanti come partenze per lavoro per lungo tempo), qui, perchè le cose non le facciamo mai uguali agli altri, abbiamo tolto il ciuccio un bel po' prima del parto, e sono 2 settimane che siamo senza pannolino, e da una settimana con pannolino asciutto dopo il pisolo (che invece rimane un imperativo imprescindibile, perchè se no non ce la fa) e risveglio del mattino con pipì sulla papera (pape-a) in totale autonomia. In totale autonomia anche la gestione della pipì da qualche giorno: cioè non devo più essere io a dirle "facciamola" ma ti chiama lei.
Altre novità, sempre del periodo, c'è che ci si mette pantaloni e mutande nel verso giusto da sola (eventualmente con l'indicazione "il disegno va sul davanti"), ieri ci ha provato con la maglietta con un buon risultato, peccato che c'era ancora sotto il pigiama, e ci sta provando anche con le scarpe: a fare il fiocco. Il metodo di meg, insegnatole a sua volta da una delle sue insegnanti a scuola, delle orecchie del coniglio, (e che le ho fatto vedere io) è rimasto molto, ma molto, impresso, solo che non ce la di fa a fare ancora il nodo base e guai a spiegarglielo guidandole le mani. Ho una scatola con nastro: dovrò mettermi lì di buona volontà e farle fare tutti i passaggi.
Poi ci si prova anche con le cinture del seggiolino auto e il successo è più vicino di quello che non pensi.
E' l'imprevedibilità con cui fa certe cose: perchè ci prova e riprova poi di punto in bianco ci riesce e non la fermi più.
Ieri è riusicta per la prima volta ad allacciarsi la zip della giacca da sola. Con molti temtativi fallimentari a monte, devo ammettere.
L'altro ieri abbiamo fatto tutto il tragitto macchina-nido a cantare "fra Martino campanaro" senza che perdesse una parola, da sola.
Ieri sera, complice l'acquisto del libor col CD, cantava "il coccodrillo come fa?" TUTTA mica solo il ritornello, sfogliando il libro con le illustrazioni della canzone che sono molto attinenti.
Ha 2 anni e mezzo, ed è il mio uovo di Pasqua quotidiano, però con delle bellissime sorprese dentro.
Nonostante sia luogo comune, o forse prassi adottata dai molti, di lasciare i figli maggiori così come sono con pannolino e ciuccio a ridosso della nascita del secondo genito ( o di altri eventi un po' destabilizzanti come partenze per lavoro per lungo tempo), qui, perchè le cose non le facciamo mai uguali agli altri, abbiamo tolto il ciuccio un bel po' prima del parto, e sono 2 settimane che siamo senza pannolino, e da una settimana con pannolino asciutto dopo il pisolo (che invece rimane un imperativo imprescindibile, perchè se no non ce la fa) e risveglio del mattino con pipì sulla papera (pape-a) in totale autonomia. In totale autonomia anche la gestione della pipì da qualche giorno: cioè non devo più essere io a dirle "facciamola" ma ti chiama lei.
Altre novità, sempre del periodo, c'è che ci si mette pantaloni e mutande nel verso giusto da sola (eventualmente con l'indicazione "il disegno va sul davanti"), ieri ci ha provato con la maglietta con un buon risultato, peccato che c'era ancora sotto il pigiama, e ci sta provando anche con le scarpe: a fare il fiocco. Il metodo di meg, insegnatole a sua volta da una delle sue insegnanti a scuola, delle orecchie del coniglio, (e che le ho fatto vedere io) è rimasto molto, ma molto, impresso, solo che non ce la di fa a fare ancora il nodo base e guai a spiegarglielo guidandole le mani. Ho una scatola con nastro: dovrò mettermi lì di buona volontà e farle fare tutti i passaggi.
Poi ci si prova anche con le cinture del seggiolino auto e il successo è più vicino di quello che non pensi.
E' l'imprevedibilità con cui fa certe cose: perchè ci prova e riprova poi di punto in bianco ci riesce e non la fermi più.
Ieri è riusicta per la prima volta ad allacciarsi la zip della giacca da sola. Con molti temtativi fallimentari a monte, devo ammettere.
L'altro ieri abbiamo fatto tutto il tragitto macchina-nido a cantare "fra Martino campanaro" senza che perdesse una parola, da sola.
Ieri sera, complice l'acquisto del libor col CD, cantava "il coccodrillo come fa?" TUTTA mica solo il ritornello, sfogliando il libro con le illustrazioni della canzone che sono molto attinenti.
Ha 2 anni e mezzo, ed è il mio uovo di Pasqua quotidiano, però con delle bellissime sorprese dentro.
Termometro a crocette
E' vero Mamigà, che si sopravvive se non vi racconto i miei acquisti crocettosi, ma per me farlo o non farlo è importante. Da schiocchezze come questa mi rendo conto se sono davvero stanca o no, se non è solo la stanchezza del giorno o se è l a stanchezza che si accumula per poi sbottare. Non scrivere per me non è solo un fatta del tipo "sono troppo presa per farlo", io che ho un blog che vanta per periodi anche lunghi, un post al giorno se non due, ma una specie di termometro di come sono messa.
Perciò link alla mano, vado ad illustrarvi siorre e siorre, gli acquisti crocettosi del gatto!
L'asciughino
Ma è senza lo schema degli alberelli, quando in molti asciughini DMC c'è.
Le forbici
Perciò link alla mano, vado ad illustrarvi siorre e siorre, gli acquisti crocettosi del gatto!
L'asciughino
Ma è senza lo schema degli alberelli, quando in molti asciughini DMC c'è.
Le forbici
Che con tanti lavori in giro avere un paio di forbici in più non fa male....
E per finire ci sarebbero i row, ma non trovo foto decenti in giro. Perciò o aspettate le mie foto o ve li cercate da voi!
martedì 20 marzo 2012
La Quiete dopo la tempesta
Ebbene sì, oggi non ce l'ho fatta. Non ho retto. Due settimane di sonno troppo a singhiozzo, la sveglia alle 5, le tante piccole cose che ogni giorno danno un senso di pesantezza ed impotenza devastante, mi hanno portatro al tracollo emotivo.
Avrei voluto che Luca stesse a casa, ma non era possibile: da solo a tenere in piedi l'ufficio che vede come personale lui, il capo e lo schiavo, e il capo è a fare la settimana bianca.
Abbastanza a pezzi da infilarmi la felpa sul pigiama, e le scarpe senza calze per portare Marina al nido, tanot a pezzi da far si che marina entrasse senza chiedermi il buono pasto ne darmi il bacio come tutti i giorni, tanto a peziz da non riuscire a trattenere le lacrime davanti all'educatrice del nido, che ha fatto del suo meglio per dirmi qualcosa che fosse di conforto.
C'era solo da attendere il momento che accadesse: ho fatto con mia mamma un ordine da 100 euro su casa cenina e non ho scritto nemmeno una riga per parlarne, quando uno degli argomenti fondamentali tra le bloggers creative è dire "guardate i miei ultimi acquisti!" Giusto per la cronaca ho preso 2 paia di forbici, un asciughino della DMC con degli abeti stilizzati in verde, il kitty cat row e il shamrock row di bent creek, una matassina di bianco ed una di nero ad 1 euro cadauna e un pacchetto di aghi del 28.
Ed ora sono qui nel silenzio relativo della casa, con le ragazze dormienti e senza almost-husband, a riflettere, tra un pan di stelle ed un altro, che ora mi sento bene, ma domattina come starò?
Mi opprime una casa che puzza di muffa e che ha la muffa nonostante i prodotti per sterminarla; una casa troppo piccola per contenere 4 umani 4 gatti e relativi interessi ed oggetti personali; mi opprime il disordine perenne che gira e rigira quanto vuoi lo spazio è quello che è; mi opprime il sentirmi dire "ti dò una mano" e poi se non ci sono io a dire cosa mi serve, dove trovare questo o quello, no si cava un ragno dal buco tranne una spazzata ai pavimenti e una pulizia alla sabbietta dei gatti, che per carità è solo grasso che cola. Mi opprime pensare di potermi sedere, respirare un attimo, bere un bichciere d'acqua, mangiare, e non poter fare nessuna di queste cose perchè qualcuna scoppia a piangere, o chiama "mamma", o scoppia a piangere perchè si è fatta male. Mi opprime combattere contro i capricci quotidiani per delle cazzate pazzesche, contro il non voler ascoltare, contro una bimba che è talmente brava quando vuole che ti spiazza quando fa le sue prese di posizione, generalmente quando io non ho ne tempo ne la pazienza per starle dietro come si deve senza ricorrere ad ulrate o a spolverate di sedere. Mi opprime lo stillicidio delle perdite di tempo, che se alcune pososno essere comprensibili, altre non lo sono affatto, ed il tempo è il mio che viene martoriato e derubato manciata di secondi in manciata di secondi. Mi opprime sentirmi dire " prenditi del tempo per te stessa" come se mi divertissi a massacrarmi correndo per fare tutto quello che c'è a fare e non riuscire a farlo perchè c'è sempre qualcosa che mi ruba il tempo per fare.
Oggi dopo aver portato la mimi al nido, aver urlato dietro a mia madre (che dice di conoscermi, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che non mi conosce affatto bene come crede), aver assolto ai miei doveri di mucca, mi sono fatta forza ed ho combattuto contro la voglia di rimanere in pigiama tutto il giorno a piangere, e sono uscita, con Valeria, a prendere le canottiere (o magliette intime a dir che si voglia) per Marina che da 2 settimane non porta più il pannolino e tanto meno i bodies, giacchè tutte quelle che ho di stecca sono troppo grosse. Me la sono presa con calma: ho preso un cappuccio con 2 brioches, Iaia dormiva beata, ho preso le canottiere e delle mutande, un paio di pantaloni per la mimi e una giacchina per la Iaia che vive sì di riciclo della sorella, ma le stagioni sono all'opposto, il regalo per la festa di compleanno a cui Marina è stata invitata, il libro con CD del 2 cococdrillo come fa?" e "caffè della peppina" che mi hanno fruttato oggi pomeriggio in casa una Mimi che sfogliava il primo dei due e cantava da sola tutta la canzone, un regalo per un amica (ma va ricamato) e tre paia di jeans per me che fino a quel momento contavo nell'armadio un paio di jeans a pinocchietto, un paio di jeans che te li raccomando, un paio di legghins premaman e un paio di pantaloni premaman.
Ma la cosa che ha fruttato più di tutte è stato aver conosciuto Paola.
L'ho incontrata tra le mutande e le canottiere per bimbe all'Oviesse, mentre consolavo una Iaia tra il noioso e l'affamato. E' la Iaia che, ovviamente attira le persone con la sua fagottosa zuccherosità, e così è stato. Ho iniziato a parlare con lei, una perfetta sconosciuta, che mi ha sorriso, anche lei mamma di due bimbe, un po' più grandi, che conosce lo stresse che sbotta in lacrime ed urli, che anche lei è una trapiantata come me casualmente nello stesso paesuccolo, che ha conosciuto la passione per un lavoro che ti porta a non avere orari e a fare delle scelte, che è anche lei della vergine, che cuce, e che anche lei sente la mancanza della città.
E mi ha tirato su il morale, lasciandoci con uno scambio di numeri di cellulare per un caffè al volo.
Avrei voluto che Luca stesse a casa, ma non era possibile: da solo a tenere in piedi l'ufficio che vede come personale lui, il capo e lo schiavo, e il capo è a fare la settimana bianca.
Abbastanza a pezzi da infilarmi la felpa sul pigiama, e le scarpe senza calze per portare Marina al nido, tanot a pezzi da far si che marina entrasse senza chiedermi il buono pasto ne darmi il bacio come tutti i giorni, tanto a peziz da non riuscire a trattenere le lacrime davanti all'educatrice del nido, che ha fatto del suo meglio per dirmi qualcosa che fosse di conforto.
C'era solo da attendere il momento che accadesse: ho fatto con mia mamma un ordine da 100 euro su casa cenina e non ho scritto nemmeno una riga per parlarne, quando uno degli argomenti fondamentali tra le bloggers creative è dire "guardate i miei ultimi acquisti!" Giusto per la cronaca ho preso 2 paia di forbici, un asciughino della DMC con degli abeti stilizzati in verde, il kitty cat row e il shamrock row di bent creek, una matassina di bianco ed una di nero ad 1 euro cadauna e un pacchetto di aghi del 28.
Ed ora sono qui nel silenzio relativo della casa, con le ragazze dormienti e senza almost-husband, a riflettere, tra un pan di stelle ed un altro, che ora mi sento bene, ma domattina come starò?
Mi opprime una casa che puzza di muffa e che ha la muffa nonostante i prodotti per sterminarla; una casa troppo piccola per contenere 4 umani 4 gatti e relativi interessi ed oggetti personali; mi opprime il disordine perenne che gira e rigira quanto vuoi lo spazio è quello che è; mi opprime il sentirmi dire "ti dò una mano" e poi se non ci sono io a dire cosa mi serve, dove trovare questo o quello, no si cava un ragno dal buco tranne una spazzata ai pavimenti e una pulizia alla sabbietta dei gatti, che per carità è solo grasso che cola. Mi opprime pensare di potermi sedere, respirare un attimo, bere un bichciere d'acqua, mangiare, e non poter fare nessuna di queste cose perchè qualcuna scoppia a piangere, o chiama "mamma", o scoppia a piangere perchè si è fatta male. Mi opprime combattere contro i capricci quotidiani per delle cazzate pazzesche, contro il non voler ascoltare, contro una bimba che è talmente brava quando vuole che ti spiazza quando fa le sue prese di posizione, generalmente quando io non ho ne tempo ne la pazienza per starle dietro come si deve senza ricorrere ad ulrate o a spolverate di sedere. Mi opprime lo stillicidio delle perdite di tempo, che se alcune pososno essere comprensibili, altre non lo sono affatto, ed il tempo è il mio che viene martoriato e derubato manciata di secondi in manciata di secondi. Mi opprime sentirmi dire " prenditi del tempo per te stessa" come se mi divertissi a massacrarmi correndo per fare tutto quello che c'è a fare e non riuscire a farlo perchè c'è sempre qualcosa che mi ruba il tempo per fare.
Oggi dopo aver portato la mimi al nido, aver urlato dietro a mia madre (che dice di conoscermi, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che non mi conosce affatto bene come crede), aver assolto ai miei doveri di mucca, mi sono fatta forza ed ho combattuto contro la voglia di rimanere in pigiama tutto il giorno a piangere, e sono uscita, con Valeria, a prendere le canottiere (o magliette intime a dir che si voglia) per Marina che da 2 settimane non porta più il pannolino e tanto meno i bodies, giacchè tutte quelle che ho di stecca sono troppo grosse. Me la sono presa con calma: ho preso un cappuccio con 2 brioches, Iaia dormiva beata, ho preso le canottiere e delle mutande, un paio di pantaloni per la mimi e una giacchina per la Iaia che vive sì di riciclo della sorella, ma le stagioni sono all'opposto, il regalo per la festa di compleanno a cui Marina è stata invitata, il libro con CD del 2 cococdrillo come fa?" e "caffè della peppina" che mi hanno fruttato oggi pomeriggio in casa una Mimi che sfogliava il primo dei due e cantava da sola tutta la canzone, un regalo per un amica (ma va ricamato) e tre paia di jeans per me che fino a quel momento contavo nell'armadio un paio di jeans a pinocchietto, un paio di jeans che te li raccomando, un paio di legghins premaman e un paio di pantaloni premaman.
Ma la cosa che ha fruttato più di tutte è stato aver conosciuto Paola.
L'ho incontrata tra le mutande e le canottiere per bimbe all'Oviesse, mentre consolavo una Iaia tra il noioso e l'affamato. E' la Iaia che, ovviamente attira le persone con la sua fagottosa zuccherosità, e così è stato. Ho iniziato a parlare con lei, una perfetta sconosciuta, che mi ha sorriso, anche lei mamma di due bimbe, un po' più grandi, che conosce lo stresse che sbotta in lacrime ed urli, che anche lei è una trapiantata come me casualmente nello stesso paesuccolo, che ha conosciuto la passione per un lavoro che ti porta a non avere orari e a fare delle scelte, che è anche lei della vergine, che cuce, e che anche lei sente la mancanza della città.
E mi ha tirato su il morale, lasciandoci con uno scambio di numeri di cellulare per un caffè al volo.
venerdì 16 marzo 2012
come creare....
....con questi:
un porta rotoli di carta igienica?
Così, ecco come!
Adesso, parliamoci chiaro...dove ne trovate uno così "primitive", così "easy to do" e così veloce da realizzare di portarotoli di carta igienica che ne contiene ben dieci ed in modo utilizzabile?
Quasi quasi ne faccio un altro e creo il mio primo give away ....
un porta rotoli di carta igienica?
Così, ecco come!
Adesso, parliamoci chiaro...dove ne trovate uno così "primitive", così "easy to do" e così veloce da realizzare di portarotoli di carta igienica che ne contiene ben dieci ed in modo utilizzabile?
Quasi quasi ne faccio un altro e creo il mio primo give away ....
mercoledì 14 marzo 2012
dispersi
a volte ci si sente dispersi nel nulla siderale, nella solitudine e nell'indifferenza.
Altre volte ci si sente dispersi nel frastuono, nel caos totale, nell'essere (più o meno) al centro delle attenzioni, ma di quelle da dare non da ricevere.
Nel primo caso si piange per il senso di abbandono.
Nel secondo per la stanchezza.
Preferisco di gran lunga il secondo, con il caos della mia casa che sembra sempre più una discarica, con le mie figlie una che piange perchè non sa esprimersi in altro modo e l'altra che le fa il verso perchè la mamma è una e ce la si contende e poco ci manca che pianga anche il padre perchè se riesco a trovare il tempo per guardarlo in faccia è un vero miracolo.
Stanca, stanchissima, ma tutto sommato felice.
Altre volte ci si sente dispersi nel frastuono, nel caos totale, nell'essere (più o meno) al centro delle attenzioni, ma di quelle da dare non da ricevere.
Nel primo caso si piange per il senso di abbandono.
Nel secondo per la stanchezza.
Preferisco di gran lunga il secondo, con il caos della mia casa che sembra sempre più una discarica, con le mie figlie una che piange perchè non sa esprimersi in altro modo e l'altra che le fa il verso perchè la mamma è una e ce la si contende e poco ci manca che pianga anche il padre perchè se riesco a trovare il tempo per guardarlo in faccia è un vero miracolo.
Stanca, stanchissima, ma tutto sommato felice.
giovedì 8 marzo 2012
E' primavera...
...svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
Beh non è ufifcialmente "ancora" primavera, ne tanto meno Aprile, ma la Primavera è arrivata alla lavatrice!
Nonostante il tempo per ricamare sia risicato qui e là, ma di molto risicato, nonostante la smania di iniziare a ricamare qualcosa di nuovo come " a dragon's garden" della Dragon's Dream e nonostante la nuova idea per il "metro senza fine" delle figlie, sono riuscita a terminare la coppia di asciugamani con lo spring Row di Bent Creek!
Ed ora sono indecisa tra, Il summer Row, il metro infinito, e il drago da iniziare. Però intanto, meno uno!
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
Beh non è ufifcialmente "ancora" primavera, ne tanto meno Aprile, ma la Primavera è arrivata alla lavatrice!
Nonostante il tempo per ricamare sia risicato qui e là, ma di molto risicato, nonostante la smania di iniziare a ricamare qualcosa di nuovo come " a dragon's garden" della Dragon's Dream e nonostante la nuova idea per il "metro senza fine" delle figlie, sono riuscita a terminare la coppia di asciugamani con lo spring Row di Bent Creek!
Ed ora sono indecisa tra, Il summer Row, il metro infinito, e il drago da iniziare. Però intanto, meno uno!
8 marzo...
...festa del giardinaggio!
con la nonna. E speriamo che per le piante prenda da lei, che se prende da me....
con la nonna. E speriamo che per le piante prenda da lei, che se prende da me....
martedì 6 marzo 2012
Precisazioni
Il commento di Roberta mi obbliga a fare delle precisazioni, una per la verità.
Lo spannolinamento della Mimi è un lavoro che va avanti da parecchio a fasi alterne, iniziato quest'estate, e non scevro di arrabbiature e stracci sul pavimento e lavatrici di pantaloni e mutande.
La cacca, quella poppele, sono mesi che la si fa sulla tazza, fatta eccezione per le inflenze gastroenetriche dove "l'effetto a sorpresa" talvolta coglie pure alla sprovvista gli adulti e figuriamoci i bimbi. E questo è già un bel passo avanti.
Da un po' meno tempo, alla proposta (e messa) di fare la pipì sulla tazza, segue sempre almeno qualche goccia di cacca tin-tin, altra cosa buona e giusta.
Da un paio di settimane, poi, il pannolino del pisolo del pomeriggio rimane asciutto, e mercoledì scorso, giorno di piscina ha chiesto le mutande, anzichè il pannolino, e così chi sono io per negarle un'esperienza simile? Semplice una mamma che se può cambiare un pannolino in meno lo fa volentieri.
Così sabato, le ho proposto la cosa, allertato papà e nonna, e via senza pannolino per tutto il fine settimana.
Compreso il primo paio di pantaloni ieri mattina, ne ho cambiati, perchè bagnati, solo 3 paia. Senza contare che, tutte le volte che se l'è fatta addosso, ha bagnato proprio poco, fermandola per poi finirla sulla tazza.
Anche se tata Lucia dice che bisogna aspettare al pannolino della notte asciutto, io mi sono basata su quello del pomeriggio e direi che mi sta andando benone.
Intanto i pannolini taglia 5, anche se un po' abbondanti, li usa Valeria, soprattutto se uscendo per la pesata asettimanale la mamma non controlla la borsa rimasta senza i pannolini della giusta misura.
Lo spannolinamento della Mimi è un lavoro che va avanti da parecchio a fasi alterne, iniziato quest'estate, e non scevro di arrabbiature e stracci sul pavimento e lavatrici di pantaloni e mutande.
La cacca, quella poppele, sono mesi che la si fa sulla tazza, fatta eccezione per le inflenze gastroenetriche dove "l'effetto a sorpresa" talvolta coglie pure alla sprovvista gli adulti e figuriamoci i bimbi. E questo è già un bel passo avanti.
Da un po' meno tempo, alla proposta (e messa) di fare la pipì sulla tazza, segue sempre almeno qualche goccia di cacca tin-tin, altra cosa buona e giusta.
Da un paio di settimane, poi, il pannolino del pisolo del pomeriggio rimane asciutto, e mercoledì scorso, giorno di piscina ha chiesto le mutande, anzichè il pannolino, e così chi sono io per negarle un'esperienza simile? Semplice una mamma che se può cambiare un pannolino in meno lo fa volentieri.
Così sabato, le ho proposto la cosa, allertato papà e nonna, e via senza pannolino per tutto il fine settimana.
Compreso il primo paio di pantaloni ieri mattina, ne ho cambiati, perchè bagnati, solo 3 paia. Senza contare che, tutte le volte che se l'è fatta addosso, ha bagnato proprio poco, fermandola per poi finirla sulla tazza.
Anche se tata Lucia dice che bisogna aspettare al pannolino della notte asciutto, io mi sono basata su quello del pomeriggio e direi che mi sta andando benone.
Intanto i pannolini taglia 5, anche se un po' abbondanti, li usa Valeria, soprattutto se uscendo per la pesata asettimanale la mamma non controlla la borsa rimasta senza i pannolini della giusta misura.
lunedì 5 marzo 2012
Oggi è un gran giorno
Al nido SENZA pannolino tornando a casa con gli stessi pantaloni dell'andata.
Credo che il pacco di pampers che ho in casa mi durerà per parecchie notti.....
Credo che il pacco di pampers che ho in casa mi durerà per parecchie notti.....
PANICO!!!!!!
Ieri, in preda al deliro corcettistico, ho psostato le scatole del ricamo da sotto il letto ed ho scoperto di avere dei gatti di pelo e polvere grssi quanto, se non di più, i miei gatti.
Ergo la decisione di pulire la camera da letto come iddio comanda.
Ed ora panico!
c'è da mettere via la roba pulita, negli armati iper disordinati;
la voglia di fare pulizia negli armadi;
la polvere che sicuramente cercherà di farmi fuori dallo scaffale dei libri;
il tutto in all'incirca 2 ore.
voglio un fumante piatto di spezzatino per consolarmi......
Ergo la decisione di pulire la camera da letto come iddio comanda.
Ed ora panico!
c'è da mettere via la roba pulita, negli armati iper disordinati;
la voglia di fare pulizia negli armadi;
la polvere che sicuramente cercherà di farmi fuori dallo scaffale dei libri;
il tutto in all'incirca 2 ore.
voglio un fumante piatto di spezzatino per consolarmi......
domenica 4 marzo 2012
A proposito di Draghi...
Cioccoberta è il primo drago che ho iniziato a ricamare, e.... non l'ho ancora finita, in compenso però ho finito Teodosio e più o meno contemporaneamente Gilberto ed Analberto.
Oggi mi sta partendo la scimmia per iniziare un altro drago:
Molto primaverile direi.
Ho già orlato la tela, anche se non sono sicura ci stia: devo fare 2 conti....
Solo che nel cercare l'immagine per il post, ho trovato questo schema, acquistabile on-line, e che sento MOOOOLTO attinente al momento:
C'ho le smanie di corcette e poco tempo da dedicarvi.
E' meglio se faccio 2 crocette allo spring row di bent creek, che magari "un po' " mi passa.
Oggi mi sta partendo la scimmia per iniziare un altro drago:
Molto primaverile direi.
Ho già orlato la tela, anche se non sono sicura ci stia: devo fare 2 conti....
Solo che nel cercare l'immagine per il post, ho trovato questo schema, acquistabile on-line, e che sento MOOOOLTO attinente al momento:
C'ho le smanie di corcette e poco tempo da dedicarvi.
E' meglio se faccio 2 crocette allo spring row di bent creek, che magari "un po' " mi passa.
giovedì 1 marzo 2012
Della Fascia porta bebè...
...posso dire che è una figata pazzesca!
certo bisogna prenderci mano con i vari modi per annodarla, ma ammetto che è mille volte più comoda del marsupio.
definita incrocio fasciante (foto orrenda fatta allo specchio, bleah!). Io la sento bene addosso e la Iaia ci piazza di quelle ronfate.....
Tralasciando il fascino "eco-alternative" che ha, l'altro giorno all'Ikea ha riscosso molto successo la fascia, o forse la Iaia microscopica piazzata dentro ;)
certo bisogna prenderci mano con i vari modi per annodarla, ma ammetto che è mille volte più comoda del marsupio.
Questo è il metodo di trasporto " a culla" che con la fascia lunga che ho io è abbastanza scomodo per i metri di stoffa in avanzo, pare essere scomodo anche per la Iaia (di fatto al terzo tentativo ho lasciato perdere), e fa sembrare la marmocchia un pisello nel baccello, ce di per sè è anche un immagine tenera, ma quando si dimena perchè si sente scomoda, non lo è più tanto.
Preferiamo di gran lunga questa annodatura:
Tralasciando il fascino "eco-alternative" che ha, l'altro giorno all'Ikea ha riscosso molto successo la fascia, o forse la Iaia microscopica piazzata dentro ;)
Iscriviti a:
Post (Atom)