domenica 28 settembre 2008

Oggi sono per tutto il giorno in PSVD: vi spiego meglio il significato di " tutto il giorno": sono etrata stamattina alle 9 ed esco domattina alle 9.

Quindi ho deciso di rendervi partecipi di scorci di vita prontosoccorsista e vi parlerò di....

....Radiografie. Il peggio è:

lo sviluppo.
 
Mi spiego...sei in uno stanzino grosso quanto 2 ante di un armadio: tu, la cassetta radiologica, e la vasca dello sviluppo. Sei al buio più pesto con solo una lampadina rossa a farti quel minino di luce che non ti rovini la pellicola. Quindi devi appoggiarti, aprire la cassetta ed estrarre la pellicola e.....
 
fissarla nel telaio di sviluppo!!!
 
Che è rigido, mentre la pellicola ovviamente fa quello che le pare.
 
Quando hai finito di litigare con telaio e pellicola devi fare lo sviluppo, che prevede una mira eccezionale al buio per centrare con il telaio porta lastra largo circa 1 centimetro, un buco non molto più largo, al buio e senza toccare con le mani i liquidi di sviluppo.
 
Una volta che ci sei riuscita, c'è da caricare la cassetta ed è forse la parte più facile, se non fosse che non esistono grosse superfici di appoggio, ma un lavandino striminzito su cui appoggi in equilibrio molto precario la cassetta e la scatola delle pellicole vergini. Quindi apri il coperchio della scatola pellicole cerchi di tirarne fuori una, metre vengono sempre a gruppi di tre, l'adagi nella cassetta e chiudi. Dopodichè ripieghi con sussiego la busta nera proteggi luce e cerchi di incastrare il tappo della scatola.
 
Fatto questo, che è un operaazione abbastanza semplice, si controlla lo stato di sviluppo poi di mette nella vasca lavaggio che grazie al cielo è enormemente larga in confronto alla prima, dopodichè se la pellicola non si è ribellata saltando fuori dal telaio si passa al fissaggio: altro buco grosso come il primo. Ma se la pellicola si è ribellata devi fare appello alle tue capacità di gatto, vedere nel buio dov'è finita sta cazz'e pellicola, fissarla alla molletta da asciugo, e pucciarla nel fissaggio, sempre senza meterci le mani.
 
Ed infine a paradossale ed allucinate sciacquatura fantoziana della lastra nel micro lavandino, che se ancora montata sul telaio è un gioco di abilità a non bagnarsi i piedi.
 
e poi ti rimane da impazzire davanti al diafanoscopio.

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