Avrei dovuto scriverlo ieri, ma splinder aveva qualche problemino, e così....
Se sono qui potete ben intuire da soli che sono sopravvissuta al 24 ore in PSVD, e che paradossalmente, se ieri mattina ero solo stanca, questa mattina ho proprio un filo di mal di testa. Ma lasciamo perdere queste inezie, anche se la voglia di strisciare di nuovo a letto è tanta, tantissima!
L'altro ieri tra una buona azione, e un pinscher assassino, ho terminato il mio lavoretto fatto a mano per lo swap caffè segreto! Non ve lo ricordate?!?!?!
Beh, sinceramente io mi ricordavo dello swap, ma mi ricordavo poco della mia abbinata, tant'è che fino a che non sono andata a riprendere la mail con le sue specifiche e l'indirizzo ero convinta si chiamasse Anna! (ma tranquilla non ti chiami Anna e quindi non sai chi sei fino a che non ti arrivi la busta) mi ricordavo giusto il suo lavoro, o meglio il luogo, perchè non ha specificato la mansione, quindi potrei mettere un'altra bandierina figura e me' scampata. Ma oltre al nome, al dettaglio della qualifica lavorativa, il peggio sarebbe venuto se avessi mandato il biglietto che stavo scrivendole con riferimento al caffè della macchinetta automatica (tant'è che ci ho messo un anellino porta chiavi per la chiavetta trasponder casomai ne avesse una), caffè che mi ha dichiarato non bere! ( e se per questo nemmeno io...) Se penso che l'oggetto fatto a mano nasce come idea utile per chi prende quei caffè.... Miiii quanto sono pirla !!!! Però a me piace ciò che ho creato, e non credo verrà disprezzato ;)
Volete vederlo?
ecco il davanti
ed ecco il di-dietro!
I link alle foto ci sono perchè non ho ben capito se Splinder ci fa o ci è stamattina e di farle vedere direttamente non se ne parla !
Emh... ho appena scoperto che dopo AAAANNI, splinder mi ha attivato il mediablog...
Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
martedì 30 settembre 2008
domenica 28 settembre 2008
Oggi sono per tutto il giorno in PSVD: vi spiego meglio il significato di " tutto il giorno": sono etrata stamattina alle 9 ed esco domattina alle 9.
Quindi ho deciso di rendervi partecipi di scorci di vita prontosoccorsista e vi parlerò di....
....Radiografie. Il peggio è:
lo sviluppo.
Mi spiego...sei in uno stanzino grosso quanto 2 ante di un armadio: tu, la cassetta radiologica, e la vasca dello sviluppo. Sei al buio più pesto con solo una lampadina rossa a farti quel minino di luce che non ti rovini la pellicola. Quindi devi appoggiarti, aprire la cassetta ed estrarre la pellicola e.....
fissarla nel telaio di sviluppo!!!
Che è rigido, mentre la pellicola ovviamente fa quello che le pare.
Quando hai finito di litigare con telaio e pellicola devi fare lo sviluppo, che prevede una mira eccezionale al buio per centrare con il telaio porta lastra largo circa 1 centimetro, un buco non molto più largo, al buio e senza toccare con le mani i liquidi di sviluppo.
Una volta che ci sei riuscita, c'è da caricare la cassetta ed è forse la parte più facile, se non fosse che non esistono grosse superfici di appoggio, ma un lavandino striminzito su cui appoggi in equilibrio molto precario la cassetta e la scatola delle pellicole vergini. Quindi apri il coperchio della scatola pellicole cerchi di tirarne fuori una, metre vengono sempre a gruppi di tre, l'adagi nella cassetta e chiudi. Dopodichè ripieghi con sussiego la busta nera proteggi luce e cerchi di incastrare il tappo della scatola.
Fatto questo, che è un operaazione abbastanza semplice, si controlla lo stato di sviluppo poi di mette nella vasca lavaggio che grazie al cielo è enormemente larga in confronto alla prima, dopodichè se la pellicola non si è ribellata saltando fuori dal telaio si passa al fissaggio: altro buco grosso come il primo. Ma se la pellicola si è ribellata devi fare appello alle tue capacità di gatto, vedere nel buio dov'è finita sta cazz'e pellicola, fissarla alla molletta da asciugo, e pucciarla nel fissaggio, sempre senza meterci le mani.
Ed infine a paradossale ed allucinate sciacquatura fantoziana della lastra nel micro lavandino, che se ancora montata sul telaio è un gioco di abilità a non bagnarsi i piedi.
e poi ti rimane da impazzire davanti al diafanoscopio.
Quindi ho deciso di rendervi partecipi di scorci di vita prontosoccorsista e vi parlerò di....
....Radiografie. Il peggio è:
lo sviluppo.
Mi spiego...sei in uno stanzino grosso quanto 2 ante di un armadio: tu, la cassetta radiologica, e la vasca dello sviluppo. Sei al buio più pesto con solo una lampadina rossa a farti quel minino di luce che non ti rovini la pellicola. Quindi devi appoggiarti, aprire la cassetta ed estrarre la pellicola e.....
fissarla nel telaio di sviluppo!!!
Che è rigido, mentre la pellicola ovviamente fa quello che le pare.
Quando hai finito di litigare con telaio e pellicola devi fare lo sviluppo, che prevede una mira eccezionale al buio per centrare con il telaio porta lastra largo circa 1 centimetro, un buco non molto più largo, al buio e senza toccare con le mani i liquidi di sviluppo.
Una volta che ci sei riuscita, c'è da caricare la cassetta ed è forse la parte più facile, se non fosse che non esistono grosse superfici di appoggio, ma un lavandino striminzito su cui appoggi in equilibrio molto precario la cassetta e la scatola delle pellicole vergini. Quindi apri il coperchio della scatola pellicole cerchi di tirarne fuori una, metre vengono sempre a gruppi di tre, l'adagi nella cassetta e chiudi. Dopodichè ripieghi con sussiego la busta nera proteggi luce e cerchi di incastrare il tappo della scatola.
Fatto questo, che è un operaazione abbastanza semplice, si controlla lo stato di sviluppo poi di mette nella vasca lavaggio che grazie al cielo è enormemente larga in confronto alla prima, dopodichè se la pellicola non si è ribellata saltando fuori dal telaio si passa al fissaggio: altro buco grosso come il primo. Ma se la pellicola si è ribellata devi fare appello alle tue capacità di gatto, vedere nel buio dov'è finita sta cazz'e pellicola, fissarla alla molletta da asciugo, e pucciarla nel fissaggio, sempre senza meterci le mani.
Ed infine a paradossale ed allucinate sciacquatura fantoziana della lastra nel micro lavandino, che se ancora montata sul telaio è un gioco di abilità a non bagnarsi i piedi.
e poi ti rimane da impazzire davanti al diafanoscopio.
venerdì 26 settembre 2008
Manolo è proprio un bravo Gatto.
tranne quando miagola da zingarello abbandonato povero e morto di fame, in casa e poco dopo essersi rimpinzato per benino.
Comunque dicevo che Manolo è un bravo gatto. Quest'estate approfittando della nuova tenda da sole "a gelateria" che hanno messo i miei genitori al piano di sotto, Manolo ha scoperto una via di fuga per l'esterno, mettendo in agitazione tutti gli umani di casa e affiliati. Così gli ho fatto la medaglietta, preso un collare e riabituato ad andarsene a zonzo.
Questo ha giovato molto al nostro rapporto incrinatosi pericolosamente quando Lenticchia è venuto a stare qui e che ha subito un'altro subbuglio quando ho cresciuto il gatto Gigi. Ora Manolo ha deciso che può ascoltarmi di nuovo che se lgi dico qualcosa può pure venirgli utile come il "qui" per scendere le scale ed uscire dal portone.
Ma la cosa più bella è andare in strada una mezz'oretta dopo che è uscito, fischiare, chiamarlo e vederlo arrivare di corsa.
tranne quando miagola da zingarello abbandonato povero e morto di fame, in casa e poco dopo essersi rimpinzato per benino.
Comunque dicevo che Manolo è un bravo gatto. Quest'estate approfittando della nuova tenda da sole "a gelateria" che hanno messo i miei genitori al piano di sotto, Manolo ha scoperto una via di fuga per l'esterno, mettendo in agitazione tutti gli umani di casa e affiliati. Così gli ho fatto la medaglietta, preso un collare e riabituato ad andarsene a zonzo.
Questo ha giovato molto al nostro rapporto incrinatosi pericolosamente quando Lenticchia è venuto a stare qui e che ha subito un'altro subbuglio quando ho cresciuto il gatto Gigi. Ora Manolo ha deciso che può ascoltarmi di nuovo che se lgi dico qualcosa può pure venirgli utile come il "qui" per scendere le scale ed uscire dal portone.
Ma la cosa più bella è andare in strada una mezz'oretta dopo che è uscito, fischiare, chiamarlo e vederlo arrivare di corsa.
giovedì 25 settembre 2008
Masssì!
In fondo mi attendono non so quante ore di volo, un film divertente, lo steward gay (immancabile!), il cazzeggio e lo sfottò alla grande, il sole caldo vicino all'equatore, gli egiziani, i gatti che vagano libera,ente indisturbati per la strada, il non dover pensare assolutamente a gnente ( si badi col GN!) e magari perchè mi potrebbero pure attendere oltre all'immancabile ed imperdibile fritot misto id barirera, le tartarughe, e perfino delfini e il stupefacente Dugongo!
E vaffa allo squalo della cacca!
In fondo mi attendono non so quante ore di volo, un film divertente, lo steward gay (immancabile!), il cazzeggio e lo sfottò alla grande, il sole caldo vicino all'equatore, gli egiziani, i gatti che vagano libera,ente indisturbati per la strada, il non dover pensare assolutamente a gnente ( si badi col GN!) e magari perchè mi potrebbero pure attendere oltre all'immancabile ed imperdibile fritot misto id barirera, le tartarughe, e perfino delfini e il stupefacente Dugongo!
E vaffa allo squalo della cacca!
Sogni....
C'è un forum che parla di sogni, ma non sono sicura che il mio sogno possa essere adatto. Primo perchè non ha nulla di mistico e secondo perchè è lo sfogo di una botta d'ansia che sto avendo per ragioni mie abbastanza valide che non sto qui a spiegare.
Il sogno mi vede come spettatrice di un documentario sulla vita subacquea, e parlano dell'avventura del giovane Ciccibum (era un nome che iniziava con la C ma non ricordo esattamente quale). Il giovane Ciccibum è un altrettanto giovane subacqueo del Mar Rosso. Tutti i giorni s'immerge in questo mare limpidissimo, nel solito posto per fare la pupù, che poi è pappa per i pesciolini. Solo che un giorno accade qualcosa: Ciccibum ha un attacco di stipsi. La cacca la fa, ma a pezzettini piccoli che attirano da subito tutti i pescetti. Il tempo però si prolunga nella disperazione di Ciccibum che non riesce ad evacuare e i micro frammenti dispersi nell'acqua attirano, TADA'!, uno squalo nero. Ora Ciccibum è nei guai: Attorniato da ciò che è definito "fritto misto di barriera" (leggasi pesciolini minuti ed innocui) ha uno squalo nero che lo punta fisso fisso negli occhi attendendo che si liberi del pezzo cospicuo perchè quello sarà il suo pasto. Ma Ciccibum non riesce ad evacuare. Dalla barca vedono che Ciccibum è in difficoltà e decidono di intervenire lanciando una rete da pesca e recuperando il sub manco fosse un tonno. Ciccibum preso nella rete, inizia a risalire in barca, lo squalo non è contento ed inizia a girargli sotto di lui dandogli un colpo con la coda.
Ora per chi non lo sapesse (e a dire la verità non che ne sappia molto di squali, io) girare in tondo e dare un colpo è una manovra di caccia degli squali, e guarda caso lo squalo nero lo fa. Non solo: dal momento della risalita vedo il sogno in prima persona, e non è bello sentire sulla gamba il botto dello squalo....
Ora tra meno di un mese sarò sul Mar Rosso. Prometto che certe cose le farò in bagno, ma è lecito farsi venire l'angoscia per un sogno decisamente di me'?
C'è un forum che parla di sogni, ma non sono sicura che il mio sogno possa essere adatto. Primo perchè non ha nulla di mistico e secondo perchè è lo sfogo di una botta d'ansia che sto avendo per ragioni mie abbastanza valide che non sto qui a spiegare.
Il sogno mi vede come spettatrice di un documentario sulla vita subacquea, e parlano dell'avventura del giovane Ciccibum (era un nome che iniziava con la C ma non ricordo esattamente quale). Il giovane Ciccibum è un altrettanto giovane subacqueo del Mar Rosso. Tutti i giorni s'immerge in questo mare limpidissimo, nel solito posto per fare la pupù, che poi è pappa per i pesciolini. Solo che un giorno accade qualcosa: Ciccibum ha un attacco di stipsi. La cacca la fa, ma a pezzettini piccoli che attirano da subito tutti i pescetti. Il tempo però si prolunga nella disperazione di Ciccibum che non riesce ad evacuare e i micro frammenti dispersi nell'acqua attirano, TADA'!, uno squalo nero. Ora Ciccibum è nei guai: Attorniato da ciò che è definito "fritto misto di barriera" (leggasi pesciolini minuti ed innocui) ha uno squalo nero che lo punta fisso fisso negli occhi attendendo che si liberi del pezzo cospicuo perchè quello sarà il suo pasto. Ma Ciccibum non riesce ad evacuare. Dalla barca vedono che Ciccibum è in difficoltà e decidono di intervenire lanciando una rete da pesca e recuperando il sub manco fosse un tonno. Ciccibum preso nella rete, inizia a risalire in barca, lo squalo non è contento ed inizia a girargli sotto di lui dandogli un colpo con la coda.
Ora per chi non lo sapesse (e a dire la verità non che ne sappia molto di squali, io) girare in tondo e dare un colpo è una manovra di caccia degli squali, e guarda caso lo squalo nero lo fa. Non solo: dal momento della risalita vedo il sogno in prima persona, e non è bello sentire sulla gamba il botto dello squalo....
Ora tra meno di un mese sarò sul Mar Rosso. Prometto che certe cose le farò in bagno, ma è lecito farsi venire l'angoscia per un sogno decisamente di me'?
lunedì 22 settembre 2008
Ho deciso che "non sono cazzi miei".
E' una cosa generale, ma si rende necessaria. Mi faccio prendere troppo da situazioni vissute in prima persona o racconti di altri che mi fanno prendere, ma non ho più tempo per certe cose, e mi rendo conto che dopo averlo fatto per una vita, è difficile smettere su due piedi. Postilla: ho deciso che "non sono cazzi miei" per situazioni banali di ordinaria incazzatura e storie nuove conoscenze, mica per gli Amici e le Amiche di vecchia data, per quelli ci sono SEMPRE. Dicevo che non è facile ed anche sta mattina mi ci sono imbattuta. Ieri sera sono stata contattata da una tizia che si è trovata in una situazione difficile ed ha iniziato a piangere sulla mia spalla molto, molto demoralizzata. La realtà dei fatti è che secondo me sta facendo da un granellino di sabbia una montagna e che questo granellino di sabbia le sia stato creato e messo davanti da persone che "fanno tutto sempre più semplice di quel che è". Questo è quello che penso da ieri sera. Ma lo sto pensando ancora adesso alle 8.30 di mattina, di una persona che forse di parlare con me non ne avrà più voglia o bisogno ed avrà preso le sue decisioni dopo avermi tenuta a chattare per qualcosa come due ore. Se posso capire che in certe situazioni trovare un po' di conforto su una spalla serve, questo conforto deve poi usarlo per andare avanti, riflettere, mica per aver fatto tutto un piagnisteo e poi rimanertene lì radicato nelle tue convinzioni ed aver fatto perdere del tempo, a quel punto inutilmente, ad altre persone. Lo sconforto è un conto, è passeggero, l'autocommiserazione incoercibile che sfocia nel vittimismo più o meno consapevole del "io calimero piccolino brutto e nero" è una troiata che perdere del tempo a me che sono un medico veterinario e fa guadagnare un sacco di soldi agli psicologi, quindi prendete le pagine gialle e cercatevene uno davvero bravo che vi risolva, o meglio vi aiuti a risolvere, i vostri complessi di inadeguatezza, mancante autostima, Edipo, rifiuto del sesso e compagnia bella.
E' una cosa generale, ma si rende necessaria. Mi faccio prendere troppo da situazioni vissute in prima persona o racconti di altri che mi fanno prendere, ma non ho più tempo per certe cose, e mi rendo conto che dopo averlo fatto per una vita, è difficile smettere su due piedi. Postilla: ho deciso che "non sono cazzi miei" per situazioni banali di ordinaria incazzatura e storie nuove conoscenze, mica per gli Amici e le Amiche di vecchia data, per quelli ci sono SEMPRE. Dicevo che non è facile ed anche sta mattina mi ci sono imbattuta. Ieri sera sono stata contattata da una tizia che si è trovata in una situazione difficile ed ha iniziato a piangere sulla mia spalla molto, molto demoralizzata. La realtà dei fatti è che secondo me sta facendo da un granellino di sabbia una montagna e che questo granellino di sabbia le sia stato creato e messo davanti da persone che "fanno tutto sempre più semplice di quel che è". Questo è quello che penso da ieri sera. Ma lo sto pensando ancora adesso alle 8.30 di mattina, di una persona che forse di parlare con me non ne avrà più voglia o bisogno ed avrà preso le sue decisioni dopo avermi tenuta a chattare per qualcosa come due ore. Se posso capire che in certe situazioni trovare un po' di conforto su una spalla serve, questo conforto deve poi usarlo per andare avanti, riflettere, mica per aver fatto tutto un piagnisteo e poi rimanertene lì radicato nelle tue convinzioni ed aver fatto perdere del tempo, a quel punto inutilmente, ad altre persone. Lo sconforto è un conto, è passeggero, l'autocommiserazione incoercibile che sfocia nel vittimismo più o meno consapevole del "io calimero piccolino brutto e nero" è una troiata che perdere del tempo a me che sono un medico veterinario e fa guadagnare un sacco di soldi agli psicologi, quindi prendete le pagine gialle e cercatevene uno davvero bravo che vi risolva, o meglio vi aiuti a risolvere, i vostri complessi di inadeguatezza, mancante autostima, Edipo, rifiuto del sesso e compagnia bella.
sabato 20 settembre 2008
Premio...
Ehm in realtà mi è stato asseggnato un po' di tempo fa, ma come al solito a me i post da premi ci vanno un po' a nascere ed in genere attendono un momento di calo cretivo per trovare il loro spazio.
Così oggi mi ricordo di piazzarmi questo premio che mi ha appioppato krishel:
Che è stra degno di nota solo perchè nell'immagine compaiono ben tre rappresentazioni della dea Bastet.
Poichè la pigrizia regna, copio e incollo dal blog di krishel le regole.
"Lo scopo di questo premio è quello di promuovere la bloglive nel mondo, e le regole sono queste:
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato, evidenziando il link del suo bloglive;
2. scegliere un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti per temi e/o design; evidenziarne dunque il nome e il link;
3. avvisare i premiati che sono stati nominati per il premio “Brillante webloglive”;
4. facoltativo: esibire la foto (o il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato nel tuo bloglive. "
Ora assegnare il premio a 7 blog è tanto facile quanto dififcile: facile, perchè ricadrei sempre sui soliti blog a cui lo affibbio, difficile se volessi magari proporre dei nuovi blogs. E sopratutto io non lo assegnerei per Brillantezza, ma per simpatia personale. Quindi lo affibbio a tutti quelli che passano di qui ed hanno un blog!
Ehm in realtà mi è stato asseggnato un po' di tempo fa, ma come al solito a me i post da premi ci vanno un po' a nascere ed in genere attendono un momento di calo cretivo per trovare il loro spazio.
Così oggi mi ricordo di piazzarmi questo premio che mi ha appioppato krishel:
Che è stra degno di nota solo perchè nell'immagine compaiono ben tre rappresentazioni della dea Bastet.
Poichè la pigrizia regna, copio e incollo dal blog di krishel le regole.
"Lo scopo di questo premio è quello di promuovere la bloglive nel mondo, e le regole sono queste:
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato, evidenziando il link del suo bloglive;
2. scegliere un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti per temi e/o design; evidenziarne dunque il nome e il link;
3. avvisare i premiati che sono stati nominati per il premio “Brillante webloglive”;
4. facoltativo: esibire la foto (o il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato nel tuo bloglive. "
Ora assegnare il premio a 7 blog è tanto facile quanto dififcile: facile, perchè ricadrei sempre sui soliti blog a cui lo affibbio, difficile se volessi magari proporre dei nuovi blogs. E sopratutto io non lo assegnerei per Brillantezza, ma per simpatia personale. Quindi lo affibbio a tutti quelli che passano di qui ed hanno un blog!
giovedì 18 settembre 2008
A Corto di idee....
quindi vi parlo dei magnifici regali di compleanno che ho ricevuto dalle mie amiche.
Il primo (in realtà è un altro il primo, ma l'ho acquistato io perciò non conta) in ordine di tempo lo avete già visto: la magnifica cesta del gatto dagli stivali, che viene ampiamwente utilizzata da Manolo e dagli altri (ettepareva!).
Giovedì a mezzogiorno il serivizio recupero posta dle piano di sotto ( leggasi mio padre) mi recapita il pacco di meg dove tra la plastica a bolle intravedo questa e questa dando quel "tocco in più " alla vignetta di qualche post fa.
Ed oggi l'ultimo regalo di compleanno!
Ma si noti che è l'ultimo solo per un problema di tempo, non di chissà che altro.
Mi è arrivata una scatola di bulbi di tulipani vari, che per ovvi motivi di "non si trovano in commercio prima di settembre", come è scritto nella lettera di accomagnamento, sono arrivati oggi! E per questo motivo ora, oltre al contatore al rovescio per le vacanze c'è anche il contatore al rovescio per ricordarmi di piantarli.
Solo che questo tulipani mi hanno fatto venire strane voglie di RR di nuovo.....
quindi vi parlo dei magnifici regali di compleanno che ho ricevuto dalle mie amiche.
Il primo (in realtà è un altro il primo, ma l'ho acquistato io perciò non conta) in ordine di tempo lo avete già visto: la magnifica cesta del gatto dagli stivali, che viene ampiamwente utilizzata da Manolo e dagli altri (ettepareva!).
Giovedì a mezzogiorno il serivizio recupero posta dle piano di sotto ( leggasi mio padre) mi recapita il pacco di meg dove tra la plastica a bolle intravedo questa e questa dando quel "tocco in più " alla vignetta di qualche post fa.
Ed oggi l'ultimo regalo di compleanno!
Ma si noti che è l'ultimo solo per un problema di tempo, non di chissà che altro.
Mi è arrivata una scatola di bulbi di tulipani vari, che per ovvi motivi di "non si trovano in commercio prima di settembre", come è scritto nella lettera di accomagnamento, sono arrivati oggi! E per questo motivo ora, oltre al contatore al rovescio per le vacanze c'è anche il contatore al rovescio per ricordarmi di piantarli.
Solo che questo tulipani mi hanno fatto venire strane voglie di RR di nuovo.....
domenica 14 settembre 2008
venerdì 12 settembre 2008
La sera del mio compleanno in PSVD
Ore 19.40
" Buonasera dottoressa, crediamo che la nostra gatta abbia il raffreddore. E' stata qui da voi in pensione e da quando è tornata a casa starnutisce"
Visito la micia, che sta meglio di me (e non ci vuole poi molto), per scrupolo le faccio un po' di antibiotico e glielo prescrivo, dopodichè arriva il momento "fattura". E Pongo, il programma più usato dai veterinari italiani, almeno stando a quello che dicono sul sito, di lavorare non ne ha affatto voglia e mi trovo a litigare tra imponibile, Iva ed enpav.
Il cliente è un informatico, che mi consiglia la sacra procedura: "did you try to switch off and on again?" in genere funziona benissimo, ma non conoscendo pongo se ha bisogno di particolari clicchete di riavvio ho lasciato perdere.
Soluzione: poichè sono clienti abituali e conosciuti la fattura se la faranno fare poi dal capo.
Ore 20.00
drin drin.
"Clinica veterinaria buonasera"
"Buonasera signorina" (ecchecca' ! E' un ambulatorio veterinario, sei in ora di prontosoccorso quanto ci metti a capire che sono una dottoressa?) Oggi il dottor Camaleonte mi ha dimesso la cagnolina, ma non ho capito bene cosa c'è scritto sulla ricetta (ed io che ca' ne so che ti ha scritto lui sulla ricetta?): che cosa vuol dire "al dì"?"
"Signora vuol dire che deve dargli la medicina una volta al giorno, o alla mattina o alla sera: l'importante è che sia sempre o alla mattina o alla sera."
"Ah. E cosa vuol dire "per 5 giorni" ?"
" che gliela dà venerdì, sabato, domenica, lunedì e martedì" (e nel mentre le snocciolavo questa peeeerla di saggezza contavo i giorni con le dita)
"Ah. E cosa vuol dire "poi a giorni alterni per cinque volte"?"
"Vuol dire che mercoledì non gli da la pastiglia, giovedì si; venerdì no, sabato si, e così via per cinque volte (non avevo voglia di contare con le dita".
"Ah. e poi c'è un altra medicina: Bat... Bal... Bey... ( il che vuol dire che il dottor Camaleonte o scrive una me' o la signora non sa leggere o è fortemente ipovedente, ma sono per la prima): dice che devo darla per 10 giorni"
" si quella gliela dà da domani per 10 giorni e poi la interrompe senza andare avanti"
"Non devo dargliela un giorno si ed uno no?"
"No solo l'altra"
"Ah. Grazie dottoressa (era ora!) e mi scusi del disturbo"
Ore 21.00
Provo con pongo a fare un calcolo fattura. OVVIAMENTE viene al primo colpo senza errori.
Ore 19.40
" Buonasera dottoressa, crediamo che la nostra gatta abbia il raffreddore. E' stata qui da voi in pensione e da quando è tornata a casa starnutisce"
Visito la micia, che sta meglio di me (e non ci vuole poi molto), per scrupolo le faccio un po' di antibiotico e glielo prescrivo, dopodichè arriva il momento "fattura". E Pongo, il programma più usato dai veterinari italiani, almeno stando a quello che dicono sul sito, di lavorare non ne ha affatto voglia e mi trovo a litigare tra imponibile, Iva ed enpav.
Il cliente è un informatico, che mi consiglia la sacra procedura: "did you try to switch off and on again?" in genere funziona benissimo, ma non conoscendo pongo se ha bisogno di particolari clicchete di riavvio ho lasciato perdere.
Soluzione: poichè sono clienti abituali e conosciuti la fattura se la faranno fare poi dal capo.
Ore 20.00
drin drin.
"Clinica veterinaria buonasera"
"Buonasera signorina" (ecchecca' ! E' un ambulatorio veterinario, sei in ora di prontosoccorso quanto ci metti a capire che sono una dottoressa?) Oggi il dottor Camaleonte mi ha dimesso la cagnolina, ma non ho capito bene cosa c'è scritto sulla ricetta (ed io che ca' ne so che ti ha scritto lui sulla ricetta?): che cosa vuol dire "al dì"?"
"Signora vuol dire che deve dargli la medicina una volta al giorno, o alla mattina o alla sera: l'importante è che sia sempre o alla mattina o alla sera."
"Ah. E cosa vuol dire "per 5 giorni" ?"
" che gliela dà venerdì, sabato, domenica, lunedì e martedì" (e nel mentre le snocciolavo questa peeeerla di saggezza contavo i giorni con le dita)
"Ah. E cosa vuol dire "poi a giorni alterni per cinque volte"?"
"Vuol dire che mercoledì non gli da la pastiglia, giovedì si; venerdì no, sabato si, e così via per cinque volte (non avevo voglia di contare con le dita".
"Ah. e poi c'è un altra medicina: Bat... Bal... Bey... ( il che vuol dire che il dottor Camaleonte o scrive una me' o la signora non sa leggere o è fortemente ipovedente, ma sono per la prima): dice che devo darla per 10 giorni"
" si quella gliela dà da domani per 10 giorni e poi la interrompe senza andare avanti"
"Non devo dargliela un giorno si ed uno no?"
"No solo l'altra"
"Ah. Grazie dottoressa (era ora!) e mi scusi del disturbo"
Ore 21.00
Provo con pongo a fare un calcolo fattura. OVVIAMENTE viene al primo colpo senza errori.
giovedì 11 settembre 2008
martedì 9 settembre 2008
ieri sera in macchina ho cambiato stazione alla radio per non sorbirmi una canzone bella, storica, ma abbastanza mappazza e mi sono imbattuta in un programma di canzoni italiane degli anni 50-60 ascoltando una vera perla di allegria.
"siamo gli eschimesi e dentro i nostri igloo
ci stropicciamo i nasi con tutta la tribù"
Purtroppo google non mi ha aiutata a trovare il resto del teso, quindi se passasse di qui qualche blogger che ha più esperienza di vita di me (un modo rafifnato per dire che siete abbastanza vecchi per averla sentita dal juke box) e se la ricorda tutta o può aiutarmi a trovare il testo glie ne sarei grata.
Ascoltandola ci si rende conto cosa s'intendesse 60 anni fa ( anno più anno meno) per musica leggera. L'ho ascoltata attentamente perchè per i giornii nostri sembra una canzone insulsa, ma il bello è che è deliziosa, racconta una storiellina per nulla volgare parlando di un popolo che la maggior parte degli italiani ha visto nei documentari, e cosa più imporante è ascoltabile e canticchiabile dai bambini dell'asilo senza che i genitori debbano arrabattarsi per spiegare le tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore.
Non so ora come ora nel panorama musicale italiano quali canzoni ci siano che un bambino possa ascoltare senza che ci siano parolacce, riferimenti più o meno espliciti al sesso, condanne politiche e quant'altro che le allontana dal concetto di "musica leggera".
"siamo gli eschimesi e dentro i nostri igloo
ci stropicciamo i nasi con tutta la tribù"
Purtroppo google non mi ha aiutata a trovare il resto del teso, quindi se passasse di qui qualche blogger che ha più esperienza di vita di me (un modo rafifnato per dire che siete abbastanza vecchi per averla sentita dal juke box) e se la ricorda tutta o può aiutarmi a trovare il testo glie ne sarei grata.
Ascoltandola ci si rende conto cosa s'intendesse 60 anni fa ( anno più anno meno) per musica leggera. L'ho ascoltata attentamente perchè per i giornii nostri sembra una canzone insulsa, ma il bello è che è deliziosa, racconta una storiellina per nulla volgare parlando di un popolo che la maggior parte degli italiani ha visto nei documentari, e cosa più imporante è ascoltabile e canticchiabile dai bambini dell'asilo senza che i genitori debbano arrabattarsi per spiegare le tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore.
Non so ora come ora nel panorama musicale italiano quali canzoni ci siano che un bambino possa ascoltare senza che ci siano parolacce, riferimenti più o meno espliciti al sesso, condanne politiche e quant'altro che le allontana dal concetto di "musica leggera".
sabato 6 settembre 2008
Adoro...
Adoro la gente permalosa che legge e non capisce una beneamata cippa di quello che legge, perchè nella migliore delle ipotesi mi stanno offrendo la giugulare per un bel tributo di sangue. Tributo a cui non dico mai di no.
Adoro dirgli che sono degli esseri inutilmente permalosi e che possono trovare di meglio da fare nella loro vita che prendere concetti generici e sentirsi coinvolti come se ci fosse scritto il loro nome cognome, indirizzo di casa e codice fiscale.
Adoro vederli fare figure da cioccolatai perchè non sanno nemmeno postare un link corretto.
Che minchioni.
grazie per avermi rallegrato la giornata.
Adoro la gente permalosa che legge e non capisce una beneamata cippa di quello che legge, perchè nella migliore delle ipotesi mi stanno offrendo la giugulare per un bel tributo di sangue. Tributo a cui non dico mai di no.
Adoro dirgli che sono degli esseri inutilmente permalosi e che possono trovare di meglio da fare nella loro vita che prendere concetti generici e sentirsi coinvolti come se ci fosse scritto il loro nome cognome, indirizzo di casa e codice fiscale.
Adoro vederli fare figure da cioccolatai perchè non sanno nemmeno postare un link corretto.
Che minchioni.
grazie per avermi rallegrato la giornata.
giovedì 4 settembre 2008
Al GSSS, uno dei paretecipanti mi disse che gli piacevo molto perchè si vedeva che io avevo una grnade passione per la moto...
Alle parole di big bear, dette con un meraviglioso accento fiorentino, non volli credere, perchè la mia autostima da motociclista era a livello della " polvere sotto lo zerbino", se non più in basso.
Dopo il GSSS la moto l'ho usata poco semplicemente perchè mi sono buttata a capofitto nel "lavoro" e di andare nei vari PSV con p-chan non me la sentivo primo perchè non è possibile tenerla in vista secondo perchè so a che ora entro ma non so mai quando esco e soprattutto come. Perciò P-chan ha poltrito un po' in box.
Poi è arrivato martedì questo, con una carica di adrenalina addosso e la voglia di scappare dal PSVL. Tornando a casa in macchina non desideravo altro che mettere il culo su p-chan.
Sono andata a letto desiderando p-chan; mi sono svegliata pensando al mercoledì pomeriggio libero e alle mie ragnatele motociclistiche.
Ieri sono uscita, ed anche oggi. Ho fatto qualcosa di più di 100 km, non molto, ma sufficienti perchè le mie tensioni svanissero e togliesis le ragnatele tanto da poter prendere anche Blue Belle e portarla a lavare: ora mi sembra di guidare una moto completamente diversa più leggera.
Certo i problemi che mi creano le tensioni rimangono, ma senza ho quel po' più di serenità che mi permettono di affrontarli al meglio e soprattutto di uscirne vincitrice.
Altra cosa: settimana scorsa ho tagliato i capelli. se vi chiedete quanto vi rispondo tanto da permettermi di lavarli ogni volta che voglio senza avere l'incubo del tempo che ci va per asciugarli. Ed è una gran cosa.
Alle parole di big bear, dette con un meraviglioso accento fiorentino, non volli credere, perchè la mia autostima da motociclista era a livello della " polvere sotto lo zerbino", se non più in basso.
Dopo il GSSS la moto l'ho usata poco semplicemente perchè mi sono buttata a capofitto nel "lavoro" e di andare nei vari PSV con p-chan non me la sentivo primo perchè non è possibile tenerla in vista secondo perchè so a che ora entro ma non so mai quando esco e soprattutto come. Perciò P-chan ha poltrito un po' in box.
Poi è arrivato martedì questo, con una carica di adrenalina addosso e la voglia di scappare dal PSVL. Tornando a casa in macchina non desideravo altro che mettere il culo su p-chan.
Sono andata a letto desiderando p-chan; mi sono svegliata pensando al mercoledì pomeriggio libero e alle mie ragnatele motociclistiche.
Ieri sono uscita, ed anche oggi. Ho fatto qualcosa di più di 100 km, non molto, ma sufficienti perchè le mie tensioni svanissero e togliesis le ragnatele tanto da poter prendere anche Blue Belle e portarla a lavare: ora mi sembra di guidare una moto completamente diversa più leggera.
Certo i problemi che mi creano le tensioni rimangono, ma senza ho quel po' più di serenità che mi permettono di affrontarli al meglio e soprattutto di uscirne vincitrice.
Altra cosa: settimana scorsa ho tagliato i capelli. se vi chiedete quanto vi rispondo tanto da permettermi di lavarli ogni volta che voglio senza avere l'incubo del tempo che ci va per asciugarli. Ed è una gran cosa.
mercoledì 3 settembre 2008
Le Mongolfiere.
Niente riflessioni fisico-filosofiche sulla scoperta/invenzione dei fratelli Montgolfier, ma solo qualche conisderazione sul fatto che domenica ci sarà la manifestazioen delle Mongolfiere a colle dei passeri.
Immagino che ci sarà chi dirà " wow che bello!" e altri che diranno "wow non me ne può fregar di meno!" ed io sono qui a pregare che il buon signore mandi giù tanta di quell'acqua da sconsigliare anche a Moby la balena, Salty la foca, Flipper il delfino e Willy l'orca di venire.
La manifestazione delle mongolfiere sarà bella a vedersi ma una gran rottura da gestire. Io faccio parte di un gruppo di volontariato in paese e a noi quando ci parlano di "mongolfiere" ci viene a chi l'orticaria, a chi l'ulcera, perchè noi non ci guadagnamo niente tranne un paio di cene offerte dall'amministrazione comunale (che equivale dire pagati con i soldi delle mie tasse) dando via uno sproposito di fette di culo e negli anni passati facendo compiti che non ci spettavano e che ci mettevano in situazioni poco simpatiche. In pratica ci usano sia come spaventapasseri che come "orgoglio da mostrare in giro", per un gruppo che pur di mantenere il numero e non perdere l'iscrizione all'albo nazionale tiene dentro disabili fisici e mentali. Ora se si trattasse del gruppo "cucina e tradizioni" oppure "ricamo e uncinetto" niente da obiettare, ma quando il gruppo in questione deve avere gente che abbia testa e fisico per fare ci sarebbe molto da ridire e da fare un unica cosa.
Ho passato tutte le domeniche per due anni a fare animazione all'oratorio per disabili mentali. Ne avevamo solo due completamente autosufficienti: Alberto e Silvia. Poi c'era Cinzia abbastanza autosufficiente che però avendo altri gravi problemi fisici veniva poco. Seguivano Albertone, Antonello, Bruna e Sabrina, che andavano aiutati in bagno oltre che nei giochi, e Bruna, purtroppo necesistava di personale competente per gestire gli attacchi di collera e noi non ne avevamo. Ma la gestivamo noi.
Quei due anni erano stati una mia scelta, e non mi pentirò mai di averla fatta.
Ma mi sto pentendo della scelta che ho fatto con questo volontariato. Non è quello che credevo, perchè la sua vera dimensione non c'è, ètraviata e falsata per motivi id convenienza e nulla più, ma allora cambiategli nome che non sia associato ad una entità nazionale di ben altro spessore e ben altri compiti.
Tornando alle mongolfiere....
Quest'anno hanno cambiato prato in cui tenerla: il prato in questione non è facilmente raggiungibile, hanno, secondo me creato un budello per arrivarci,un budello che, semmai dovesse succedere qualcosa, creerà panico, sperando che nessuno si faccia male. Perciò remo contro, remo contro anche al banchetto di beneficienza che ho organizzato: se potete non venire, fatelo, e se volete venire a vederle mi raccomando semmai dovesse succedere qualcosa mantenete la calma e non correte.
Niente riflessioni fisico-filosofiche sulla scoperta/invenzione dei fratelli Montgolfier, ma solo qualche conisderazione sul fatto che domenica ci sarà la manifestazioen delle Mongolfiere a colle dei passeri.
Immagino che ci sarà chi dirà " wow che bello!" e altri che diranno "wow non me ne può fregar di meno!" ed io sono qui a pregare che il buon signore mandi giù tanta di quell'acqua da sconsigliare anche a Moby la balena, Salty la foca, Flipper il delfino e Willy l'orca di venire.
La manifestazione delle mongolfiere sarà bella a vedersi ma una gran rottura da gestire. Io faccio parte di un gruppo di volontariato in paese e a noi quando ci parlano di "mongolfiere" ci viene a chi l'orticaria, a chi l'ulcera, perchè noi non ci guadagnamo niente tranne un paio di cene offerte dall'amministrazione comunale (che equivale dire pagati con i soldi delle mie tasse) dando via uno sproposito di fette di culo e negli anni passati facendo compiti che non ci spettavano e che ci mettevano in situazioni poco simpatiche. In pratica ci usano sia come spaventapasseri che come "orgoglio da mostrare in giro", per un gruppo che pur di mantenere il numero e non perdere l'iscrizione all'albo nazionale tiene dentro disabili fisici e mentali. Ora se si trattasse del gruppo "cucina e tradizioni" oppure "ricamo e uncinetto" niente da obiettare, ma quando il gruppo in questione deve avere gente che abbia testa e fisico per fare ci sarebbe molto da ridire e da fare un unica cosa.
Ho passato tutte le domeniche per due anni a fare animazione all'oratorio per disabili mentali. Ne avevamo solo due completamente autosufficienti: Alberto e Silvia. Poi c'era Cinzia abbastanza autosufficiente che però avendo altri gravi problemi fisici veniva poco. Seguivano Albertone, Antonello, Bruna e Sabrina, che andavano aiutati in bagno oltre che nei giochi, e Bruna, purtroppo necesistava di personale competente per gestire gli attacchi di collera e noi non ne avevamo. Ma la gestivamo noi.
Quei due anni erano stati una mia scelta, e non mi pentirò mai di averla fatta.
Ma mi sto pentendo della scelta che ho fatto con questo volontariato. Non è quello che credevo, perchè la sua vera dimensione non c'è, ètraviata e falsata per motivi id convenienza e nulla più, ma allora cambiategli nome che non sia associato ad una entità nazionale di ben altro spessore e ben altri compiti.
Tornando alle mongolfiere....
Quest'anno hanno cambiato prato in cui tenerla: il prato in questione non è facilmente raggiungibile, hanno, secondo me creato un budello per arrivarci,un budello che, semmai dovesse succedere qualcosa, creerà panico, sperando che nessuno si faccia male. Perciò remo contro, remo contro anche al banchetto di beneficienza che ho organizzato: se potete non venire, fatelo, e se volete venire a vederle mi raccomando semmai dovesse succedere qualcosa mantenete la calma e non correte.
martedì 2 settembre 2008
La chirurgia è uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare e spesso mai da solo.
"A me la chirugia noninteressa!" Sta diventando un po' la barzelletta del PSVL. Lo dissi credo a maggio e da allora sono sempre in sala chirurgica a fare da secondo. Perchè? perchè credo che imparare le basi della chirurgia e saper stare dietro ad un chirurgo sia una cosa importante. E non è nemmeno un male imparare un po' di chirurgia di base, di routine come le sterilizzazioni le asportazioni di papillomi, lipomi, mastectomie (anche se in gener sono sempre precedute da un ovaristerectomia e mai da un oviariecotmia o da sole!!!), e magari anche il courettage chirurgico delle ferite e la detartrasi. Ma tutte queste sono accompagnate dal mio incubo: l'anestesia. Sedazione o anestesia non sitamo a cavillarci medicalmene: vuol dire rendere immobile e incoscente un cane usando farmaci che se sbagli lo seccano. posso quindi a vere quel briciolo di sana caga che qualsiasi persona con un po' di cervello e amor proprio per il proprio culo ha?
Prometto che non dirò "a me l'anestesiologia non interessa!", anzi non lo posso nemmeno prometterlo perchè c'è un gran fascino nel pensare che combinando più farmaci a dosi minime ottengo un grande effetto, ma no... no no... no no no!
o forse solo per il momento, poi si vedrà.
"A me la chirugia noninteressa!" Sta diventando un po' la barzelletta del PSVL. Lo dissi credo a maggio e da allora sono sempre in sala chirurgica a fare da secondo. Perchè? perchè credo che imparare le basi della chirurgia e saper stare dietro ad un chirurgo sia una cosa importante. E non è nemmeno un male imparare un po' di chirurgia di base, di routine come le sterilizzazioni le asportazioni di papillomi, lipomi, mastectomie (anche se in gener sono sempre precedute da un ovaristerectomia e mai da un oviariecotmia o da sole!!!), e magari anche il courettage chirurgico delle ferite e la detartrasi. Ma tutte queste sono accompagnate dal mio incubo: l'anestesia. Sedazione o anestesia non sitamo a cavillarci medicalmene: vuol dire rendere immobile e incoscente un cane usando farmaci che se sbagli lo seccano. posso quindi a vere quel briciolo di sana caga che qualsiasi persona con un po' di cervello e amor proprio per il proprio culo ha?
Prometto che non dirò "a me l'anestesiologia non interessa!", anzi non lo posso nemmeno prometterlo perchè c'è un gran fascino nel pensare che combinando più farmaci a dosi minime ottengo un grande effetto, ma no... no no... no no no!
o forse solo per il momento, poi si vedrà.
La chirurgia è uno sporco lavoro e qualcuno lo deve pur fare e spesso mai da solo.
"A me la chirugia noninteressa!" Sta diventando un po' la barzelletta del PSVL. Lo dissi credo a maggio e da allora sono sempre in sala chirurgica a fare da secondo. Perchè? perchè credo che imparare le basi della chirurgia e saper stare dietro ad un chirurgo sia una cosa importante. E non è nemmeno un male imparare un po' di chirurgia di base, di routine come le sterilizzazioni le asportazioni di papillomi, lipomi, mastectomie (anche se in gener sono sempre precedute da un ovaristerectomia e mai da un oviariecotmia o da sole!!!), e magari anche il courettage chirurgico delle ferite e la detartrasi. Ma tutte queste sono accompagnate dal mio incubo: l'anestesia. Sedazione o anestesia non sitamo a cavillarci medicalmene: vuol dire rendere immobile e incoscente un cane usando farmaci che se sbagli lo seccano. posso quindi a vere quel briciolo di sana caga che qualsiasi persona con un po' di cervello e amor proprio per il proprio culo ha?
Prometto che non dirò "a me l'anestesiologia non interessa!", anzi non lo posso nemmeno prometterlo perchè c'è un gran fascino nel pensare che combinando più farmaci a dosi minime ottengo un grande effetto, ma no... no no... no no no!
o forse solo per il momento, poi si vedrà.
"A me la chirugia noninteressa!" Sta diventando un po' la barzelletta del PSVL. Lo dissi credo a maggio e da allora sono sempre in sala chirurgica a fare da secondo. Perchè? perchè credo che imparare le basi della chirurgia e saper stare dietro ad un chirurgo sia una cosa importante. E non è nemmeno un male imparare un po' di chirurgia di base, di routine come le sterilizzazioni le asportazioni di papillomi, lipomi, mastectomie (anche se in gener sono sempre precedute da un ovaristerectomia e mai da un oviariecotmia o da sole!!!), e magari anche il courettage chirurgico delle ferite e la detartrasi. Ma tutte queste sono accompagnate dal mio incubo: l'anestesia. Sedazione o anestesia non sitamo a cavillarci medicalmene: vuol dire rendere immobile e incoscente un cane usando farmaci che se sbagli lo seccano. posso quindi a vere quel briciolo di sana caga che qualsiasi persona con un po' di cervello e amor proprio per il proprio culo ha?
Prometto che non dirò "a me l'anestesiologia non interessa!", anzi non lo posso nemmeno prometterlo perchè c'è un gran fascino nel pensare che combinando più farmaci a dosi minime ottengo un grande effetto, ma no... no no... no no no!
o forse solo per il momento, poi si vedrà.
Iscriviti a:
Post (Atom)