Oggi mi sento molto vicina a questa canzone. Terribilmente vicina.

Io e te ne abbiam vista qualcuna - vissuta qualcuna
ed abbiamo capito per bene - il termine insieme
mentre il sole alle spalle pian piano va giù
e quel sole vorresti non essere tu

e così hai ripreso a fumare - a darti da fare
è andata come doveva - come poteva
quante briciole restano dietro di noi
o brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o poi
e forse qualche dio non ha finito con noi
l'amore conta

io e te ci siam tolti le voglie
ognuno i suoi sbagli
è un peccato per quelle promesse
oneste ma grosse
ci si sceglie per farselo un pò in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via

l'amore conta - l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te

grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o se poi
e forse qualche dio non ha finito con noi

l'amore conta
l'amore conta
per quanto tiri sai
che la coperta è corta
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
l'amore conta

Talvolta è solo la musica, talvolta anche le parole, talvolta tutt'e due. La coperta è veramente corta: amare vuol dire cederla sempre e accontentarsi delle frange per sentirsi dire che  "si fa sempre come vuoi tu altrimenti non va bene?"
Talvolta mi chiedo: ma io so amare? ma io so cosa significa veramente amare? Ma sto amando o voglio solo un mucchio di attenzioni per me e basta?
Ora l'unica cosa che so è che chiuderò di nuovo il mio cuore a chiave per un po': basta botte. Uno spiraglio solo per me e per le cose che contano veramente come amici, angeli e gatti.

Forse sono solo una sciocca che si sta perdendo dietro a piccoli dettagli taglienti, come le pagine di un dizionario: tutte fottutissimamente taglienti, ma che talvolta racchiudono cose belle.