1 euro, al cambio d'inizio novembre, valeva tra i 7 e gli 8 pounds egiziane, ciò significa che 10 euro sono circa 70-80 pounds, e che 100 pounds sono all'incirca 12-13 euro.
Arriviamo non stanchissimi, ma un po' sbalestrati dal viaggio, partiti alle 7 del mattino da casa e scodellati a sharm già col buio, solo perchè là fa buio presto, e dopo esserci sistemati in camera, una rapida doccia e una cena del "prendo di tutto un po' così assaggio" ( che poi sarà il modo in cui si mangia sempre) usciamo dal villagigo, prima per cambiare in lire egiziane poi per cercare un punto wi-fi gratis per chiamare via skype casa e far sapere che siamo arrivati. Approdiamo a piedi, con una colonna sonora di clacson di taxi che richiamano la nostra attenzione per esere ingaggiati, al Alf Leila Wa Leila, un centro commerciale che se non ne hai visto uno egiziano non puoi capitre com'è, ma per farla breve e facile ricorda un po' i vecchi mercati rionali milanesi, ma con tutti gli esercizi sulla strada.
Passeggiare davanti ai negozi è una "passeggiata ad ostacoli". niente di fisico sa saltare, ma tutti i venditori da dribblare che cercano di attirarti nel loro negozio con la scusa di lascirti la loro business card o biglietto da visita a dir che si voglia. Il problema è che cercano di intortarti in tutti i modi possibili, e noi ci siamo fatti intortare da un egiziano D.O.C., talmente tanto D.O.C. che non ha avuto bisogno di parlare: il cammello.
Già: da turisti sprovveduti e con una voglia di vedere un cammello residua dal precedente viaggio a Sharm, rimaniamo incantati a guardare il primo cammello che incontriamo come bambini davanti ad un qualsiasi animale che hanno visto solo sui libri.
Rompo l'idillio citando " brutto bastardo" il cammello di "maledette piramidi" di Pratchett solo perchè effettivamente guardando un cammello ti viene da pensare che non siano stupidi, ma dannatamente persi un in mondo tutto loro di pensieri come più o meno la ricerca di numeri primi o l'elaborazione della seire di Fibonacci, o qualcosa del genere.
Quelli persi siamo noi però: il proprietario del cammello ci abbindola ci issa su questo bestione che dondola in modo allucinante, che non è come un cavallo, è più largo e hai meno punti per tenerti, ci fa fare 10 metri, ci va una serie di foto, e poi ci fa scendere. E ci chiede 15 euro.
Luca che è più sveglio di me in matematica, propone 100 pounds. La contrattazione va a buon fine, e così noi ci ritroviamo con 100 pounds in meno e la prima "scottatura" sharmese, avvenuta in pieno buio e nel giro di 5 minuti. Però la foto è almeno bella!
Consiglio: è vero che accettano gli euro, ma fanno delle grandissime creste. Meglio cambiare in pounds, soprattutto se si vogliono fare acquisti "turistici".
Arriviamo non stanchissimi, ma un po' sbalestrati dal viaggio, partiti alle 7 del mattino da casa e scodellati a sharm già col buio, solo perchè là fa buio presto, e dopo esserci sistemati in camera, una rapida doccia e una cena del "prendo di tutto un po' così assaggio" ( che poi sarà il modo in cui si mangia sempre) usciamo dal villagigo, prima per cambiare in lire egiziane poi per cercare un punto wi-fi gratis per chiamare via skype casa e far sapere che siamo arrivati. Approdiamo a piedi, con una colonna sonora di clacson di taxi che richiamano la nostra attenzione per esere ingaggiati, al Alf Leila Wa Leila, un centro commerciale che se non ne hai visto uno egiziano non puoi capitre com'è, ma per farla breve e facile ricorda un po' i vecchi mercati rionali milanesi, ma con tutti gli esercizi sulla strada.
Passeggiare davanti ai negozi è una "passeggiata ad ostacoli". niente di fisico sa saltare, ma tutti i venditori da dribblare che cercano di attirarti nel loro negozio con la scusa di lascirti la loro business card o biglietto da visita a dir che si voglia. Il problema è che cercano di intortarti in tutti i modi possibili, e noi ci siamo fatti intortare da un egiziano D.O.C., talmente tanto D.O.C. che non ha avuto bisogno di parlare: il cammello.
Già: da turisti sprovveduti e con una voglia di vedere un cammello residua dal precedente viaggio a Sharm, rimaniamo incantati a guardare il primo cammello che incontriamo come bambini davanti ad un qualsiasi animale che hanno visto solo sui libri.
Rompo l'idillio citando " brutto bastardo" il cammello di "maledette piramidi" di Pratchett solo perchè effettivamente guardando un cammello ti viene da pensare che non siano stupidi, ma dannatamente persi un in mondo tutto loro di pensieri come più o meno la ricerca di numeri primi o l'elaborazione della seire di Fibonacci, o qualcosa del genere.
Quelli persi siamo noi però: il proprietario del cammello ci abbindola ci issa su questo bestione che dondola in modo allucinante, che non è come un cavallo, è più largo e hai meno punti per tenerti, ci fa fare 10 metri, ci va una serie di foto, e poi ci fa scendere. E ci chiede 15 euro.
Luca che è più sveglio di me in matematica, propone 100 pounds. La contrattazione va a buon fine, e così noi ci ritroviamo con 100 pounds in meno e la prima "scottatura" sharmese, avvenuta in pieno buio e nel giro di 5 minuti. Però la foto è almeno bella!
Consiglio: è vero che accettano gli euro, ma fanno delle grandissime creste. Meglio cambiare in pounds, soprattutto se si vogliono fare acquisti "turistici".