ma visto che non voglio essere ne una guastafeste ne l'unica a doverla sopportare sta tortura ho deciso di mandarla avanti e trascinare altre persone come me nel baratro della catena.
questa catena ha già un nome che mi sta antipatico: "sei stata tamponata!" Il mio ocmmento è ma brutto/a deficiente le distanze di sicurezza a te chi le ha spiegate babbo natale? seguito poi da una serie di gesti scaramantici....
accade questo in questa catena:
"Essere tamponato comporta l'obbligo di spedire un biglietto ad una persona a scelta, e quello di nominare altre cinque persone che facciano lo stesso, spedendo un biglietto o un qualsiasi lavoro personale.
Regole:
1) spedisci un biglietto o un qualsiasi lavoro personale, a qualcuno che conosci entro 7 giorni! (famiglia, amici, corrispondenti anche solo "informatici") Chiunque, non importa chi! Immagina il suo sorriso quando aprirà la casella e vedrà il biglietto (invece della solita bolletta dell'elettricità, aggiungo io)
2) tagga (è l'unico modo di far circolare questa cosa) 5 persone che conosci, chiedendogli di spedire qualcosa a qualcuno
3) mostra con orgoglio questo tag sul tuo blog, e continua a spargere gioia!"
sarà che sono le 6.47 ma io di gioia non ne sprizzo, quindi il tag lo espongo ma con istinto carognoso...
quindi vado a nominare le mie 5 vittime:
gaya
krishel
ombraincantata
mister q
deepinsideblue
per i dovuti vaffa fate pure.
Non ci ho capito una mazza sono castana chiara e rincoglionita. Se ti dicessi scegliti un'altra vittima? Grazie.
RispondiEliminaMa neppure io...non ho capito nulla!
RispondiEliminaSta catena fa un po' cagare...ehm...è grave se la spezzo?
Hehehehehe!
non mi pare ci sia molto da capire: si manda un biglietto/cartolina virtuale o reale a chi ti pare e scegli 5 vittime sacrificali tra bloggers che si conoscono scrivendo un post sul proprio blog.
RispondiEliminaa voi due il caldo vi fa male
e a me peggio che ho accettato stu cazz e giuoco
Ok ora si è capito un pochino di più. Il regalo lo faccio tanto meditavo di farlo. Mentre per le vittime... non ci penso manco per l'anima.
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