Si dice "non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco" ma se il gatto in questione è il gatto dagli stivali e il sacco è quello che usa per la caccia essere nel suo sacco con il gatto esattamente che significa? Blog di una "mi-faccio-i-fatti-miei blogger": blog fatto di pensieri, aneddoti, fatti di vita quotidiana e scazzi vari.
venerdì 31 agosto 2007
mercoledì 29 agosto 2007
“Ehi tu scemo scemo dare a me gomma gomma!”
Per chi ha visto “una notte al museo” sa a cosa mi riferisco, per chi non lo ha visto se lo vada a vedere perché merita. Comunque detto che questa frase mi fa molto di personaggio con l'anello al naso e la sveglia al collo ho deciso di sbloggare un intenso rapporto con un call center che è stato amorevolmente definito da me e da Luca “Ehi tu scemo scemo dare a me gomma gomma!” Si perché evidentemente le signore o signorine (ma nel senso di zittellacce) le assumono con la prova del martello: se per piantare un chiodo nel prendere la rincorsa prima ti dai una martellata in testa e poi ti centri la mano allora sei assunto. Perché se non sono scemi ci fanno, anche se mi hanno assicurato che quelli di Lucca sono particolarmente duri di comprendonio. Ah già il call center è di una società di finanziamenti che ti appioppa una carta di credito senza che tu la chieda che sta a Lucca.
Settimana scorsa ci è arrivata una lettera in cui ci sollecitavano il pagamento della folle cifra di
9,30 euro che mi auguro per l'impiegato della mia banca non si scopra che è per il mantenimento altrimenti me lo mangio. Ieri chiamo per chiedere cosa è successo e siccome sulla carta c'è scritto il nome della mia dolce metà non mi possono dire niente per questioni di privacy anche se il conto su cui si appoggi è cointestato e tanto uguale il finanziamento per la casa, così dopo aver detto che è una tal cazzata la menata della privacy mi sento dire pure che sono una maleducata.
allora rigiro la patata al signor " a te te lo dicono" ed anche lì hanno dimostrato la prova del martello con una presunzione da far schifo. Così alla fine al signor " a te te lo dicono" hanno dato un numero di cc senza dirgli se era banca o posta Stamattina, poiché me ne dovevo occupare io come da accordi presi anni ed anni fa, chiamo il call center “Ehi tu scemo scemo dare a me gomma gomma!” e ci ho messo DUE minuti di telefonata per spiegare alla tizia che non volevo sapere nulla della carta di credito di Luca ma solo se il numero di cc che mi è stato dato era postale o bancario e sapendo che a dirli sono la moglie ti rispondono “m'importa sega” per esperienza pregressa del giorno prima ho detto che il signor titolare della carta di credito era in volo per New York e che era decisamente impossibilitato a chiamare chicchessia pronta a rispondere " certo e la chiamata sull'aereo via satellitare la paga lei?" se mi avessero chiesto se il sig xxxx non potesse mettersi in contatto con loro. Considerato che il numero poi è un 848 mica un 800 due minuti ti scocciano pire, sembra che lo facciano apposta!
Così
vado in posta
compilo il bollettino
e la commessa mi dice:
“ma questo cc è stato chiuso!”
torno a casa...
chiama di nuovo il call center,
rispiegagli che non me ne importa un ca' dell'estratto conto della carta di credito e che voglio sapere a chi cazzo devo mandare 9,03 pulciosissimi euro!
Mi rimbalzano ad un altro call center 199 da 14 cent al minuto sempre assunti con la prova del martello a cui ho dovuto ridire che non me ne importava un cazzo del estratto conto che il titolare era in volo e che per questo fottutissimo motivo il versamento glielo stavo facendo io...
E loro: "ma no signora vanno in automatico sul SUO conto corrente"
ma se le dico di no...
Eh ma se lei il conto lo ha chiuso..
io non ho chiuso un bel di niente: quando ho restituito la carta ho fatto annullare anche il rid la domiciliazione bancaria sa cos'è?
Un quarto d'ora ad un 199 per sapere le coordinate bancarie di sto cazzo di coso e la splendida che mi dice " beh ma se fa un bonifico adesso non è detto che arrivi per il 5 " . Non le dico ciò che penso perché sarei esageratamente scortese e comunque è lucchese dura di comprendonio per natura, quindi solo fatica sprecata. Così faccio il bonifico via web ( grande figata il web banking!) e la valuta è... al 2 settembre! Tiè brutta str.. !
Ma nella causale visto che mi sono girati i così detti non solo ho specificato i dati della carta di credito ma anche che tali dati mi sono stati forniti dal call center “Ehi tu scemo scemo dare a me gomma gomma!” 199, dalla signora tal dei tali e mi sono pure stampata la pagina!
E vediamo se hanno voglia di fare ancora i simpaticoni....
P.s. Per scrivere questo post ho usato il programma Open Office gratuito installato al posto del famigerato Word di Microsoft per scrivere la mia tesi, e il suo correttore ortografico è una figata pazzesca! Già ti riconosce le parole inglesi e ti chiede se lo è senza aggiungerla nel dizionario italiano; sa riconoscere un paragrafo scritto in inglese all'interno di un file scritto in italiano, ma la grande figata è che conosce le parole “cazzo” e “fottutissimi” che scandalizzano tanto il puritano Word che le segna come errore!
martedì 28 agosto 2007
sabato 25 agosto 2007
venerdì 24 agosto 2007
dice di avermi recapitato il mio prezioso libro di pediatria veterinaria ieri sera alle 7.
Io non mi sono mossa di casa tutto il giorno aspettando un fattorino.
Il mio libro NON E' QUI e peggio ancora sul sito della UPS si dice che sia stata firmata la ricevuta peccato col cognome sbagliato.
tra7 minuti apre il customer care UPS.
Ho già scritto ad AMAZON lòamentandomi
sto facendo il warm up all'incazzatura, ma come sostiene luca sto facendo un war map.
mercoledì 22 agosto 2007
ma vi pare possibile passare la notte sognando pagine di open office compilate dal primo all'ulitmo carattere?
Ho anche sognato di incontrare dopo secoli il mio primo ragazzo ad un concerto del mio liceo e raccontargli la mia vita negli ultimi 10 anni, ma la cosa peggiore è che sento strani effluvi di Jazz di Yves Saint Lauren che era il suo profumo....
martedì 21 agosto 2007
sabato 18 agosto 2007
Questo in realtà è il reportage di lunedì, ma lunedì forza e spirito mentali non ce n'erano per raccontarlo e gli altri giorni sono stata rapita dalla bruciante passione della tesi.
ma partiamo da domenica sera all'incirca poco prima di mezzanotte: Luca esordisce con:" ecco sono passati 4 giorni e chillu strunzu che vuole acquistare Fanny venendosela a ritirare domani manco mi ha chiamato o scritto una mail!"
Lunedì mattina ore 7.13 (lo so per la radiosveglia accanto al mio lato del letto, per i gatti e per...) sento " toc toc toc" da bussar alla porta. leggasi: suoneria SMS del cellulare di Luca Penso di alzarmi spegnerlo e tornarmene a letto. ma poi mi dico eccheccavolo è il cell di Luca si alzi se lo spenga e si senta pure in colpa per avermi svegliata! non è la prima volta che gli dico di spegnerlo!" così sveglio Luca che si alza, legge l'SMS e sento " eccheccazzo! chillu strunzu è a Sant'Angelo e vuole venire a prendere la moto!"
Il trambusto che questa notizia ha suscitato è indescrivibile a parole: diciamo che si è vestito come un fulmine ha preso Fanny e l'ha portata in strada, ha preso la macchina ed è andato a recuperare l'acquirente estero. In realtà Luca non ha mai esordito con "chillu strunzu" ma con ben altro epiteto, che purtroppo per i fraintendimenti che internet genera con una facilità micidiale è meglio non ripetere per non creare una falsa nomea. comunque la frenesia isterica e nervosa che tal notizia gli ha messo addosso si è riflessa, come al solito del resto ed aggiungere ovviamente inevitabile, su di me che come sbalzi di umore in questo periodo non ho eguali.
Allora Luca parte ed io mi arrabatto per cercare il foglio complementare di Fanny per la radiazione al PRA ed intanto pensando che non li voleva far salire in casa io decido che posso mettere a posto un po' di scartoffie varie invadendo oltre ogni limite fisico il tavolo della cucina e nel momento meno opportuno, che non avviene in cucina, mi squilla il cellulare.
"Dimmi tesoro"
"Senti sono i 4 due uomini e le rispettive mogli non è che riesci a rendere presentabile al casa e mettere su un caffè?"
Il che voleva dire: mentre mi vedi arrivare da infondo alla via, perché non ci ho pensato a chiamarti prima, non è che riusciresti a mettere a posto quel gran casino post nucleare che è casa nostra?
non credo che ci sia bisogno di esprimere ciò che ho pensato e detto.
Comunque il caffè viene preparato e servito.... in mezzo alla strada si perché tempo e voglia di sistemare il disastro post nucleare che continua ad essere casa mia non se ne parla. Gli uomini considerano Fanny io lego con una delle due mogli che parla sia tedesco che inglese e si accordano sulla vendita. Intanto io risalgo con le tazze e per cercare le seconde chiavi di Fanny visto che le ho, gliele dò, e mi ritrovo con un po' troppe chiavi Kawa sapendo che un gruppo è di Bastet. Scendo per provare quali siano di Bastet e seno un scalpiccio dietro di me e sorpresa! L'amico dell'acquirente di Fanny cercava anche lui una moto e per di più un enduro! Così Bastet viene tirata fuori pure lei e provata. Solo che il tizio non la conosce e sbaglia tutto: il tipo di frenata il tipo di accelerata come fare la manovra tant'è che cade. Però dice che la prende lo stesso. Così bidono il mio precedente pretendente acquirente che è via per lavoro e non si fa sentire da una settimana e vendo Bastet ad una cifra maggiore per di più (scema si, ma col nesquik! Come disse una volta la Stefona).
Si parcheggiano le moto in strada ed armati di targhe, libretto di circolazione, e foglio complementare si parte per la delegazione ACI/PRA di Lodi per la radiazione dall'albo. Tempo di svolgimento delle 2 pratiche, 15 minuti costo circa 37 neuri a moto, pratica effettiva di vendita a biglietti gialli e verdi che sembrano quelli del monopoli ma valgono di più. Bene ultima fase da svolgere lunedì 12 agosto in Italia: fare delle fotocopie. Nella nostra totale ignoranza della città di Lodi decidiamo di rivolgerci al centro commerciale sulla strada tra qui e casa e con nostra infinita sorpresa non esiste un negozio che faccia fotocopie! Così mi tocca giorcarmi il bonus faccia come il culo, vado all'assistenza clienti del supermercato e chiedo se può farmi le fotocopie. Magno gaudio me le fanno! Ed ora, difronte a bei caffè da espresso foglio di scrittura privata su carta presa da quadernone a righe (con su un bel gatto) di compravendita delle moto.
Si risale in macchina e via verso casa, dove avviene la parte più “tragica” e “comica” di tutta la storia: mettere le moto sul carrello. Il senso tragico è che in quel momento ti rendi conto che non sono più le tue moto, che stai dando via una amica con cui hai condiviso poche storie di vita, ma molto importanti e che avresti voluto fare di più con quella motina su cui toccavi come Carla Fracci e di cui, infondo, ne avevi paura. O di quella che ti ha insegnato ad andare in moto e che ti ha fatto decidere per il cambio ad una 4 cilindri sport tourer per la comodità e la maneggevolezza di guida, anche se rimango convinta che la vera scuola io l'ho fatta con Bastet: con Fanny ho imparato a cambiare e a frenare, con Bastet ho imparato ad andare un po' in giro.
Ma veniamo al comico. Ci sono un Rumeno un Ungherese ( perché poi scopro che una coppia è un ungherese ma residente in Romania) e un mezzo Tedesco ( beh il papà di Luca rimane pur sempre bolognese) che cercano di fare un lavoro da uomini: mettere 2 moto su un carrello. Bastet è la prima, forse è un po' troppo lunga per il carrello ma ci sta; poi tocca a Fanny e la pratica è un po' più difficile finché non arriva la moglie tedesco parlante che in ungherese dice: “e se metteste la macchina dritta?” cosa che anche io e Luca senza parlare questa lingua capiamo al volo. Dopo questa osservazione si evince che:” un lavoro da uomini non riesce bene senza una donna!” frase che non mi esimio di esternare in tedesco, scatenando l'ilarità della compagna di sventure ed in seguito dell'altra a cui serviva la traduzione. Dopo questo episodio, tra donne ci siamo scatenate in quella serie di battutine acide da donne contro i mariti, che hanno messo in chiaro una cosa: cambia paese cambia lingua ma la storia è sempre la stessa a sparlare dei mariti ci si trova sempre d'accordo e soprattutto ci si capisce!
Tra una battuta e l'altra Bastet e Fanny sono belle e legate come salami sul carrello. Dò un bacio a Bastet e una carezza a Fanny prima di vederle andar via, contenta che vadano via insieme, convinti che 2 moto giapponesi allevate in Italia, all'estero si divertiranno a pigliar per il culo le moto rumene, ma forse si ritroveranno in un paese di moto emigrate.
Arrivederci Bastet, Arrivederci Fanny.
giovedì 16 agosto 2007
martedì 14 agosto 2007
la checca sfrantatarma è una definizione carognosissima che ha dato un mio amico gay ad una categoria di maschi.
facciamo una scissione dei termini. la checca sfranta-tarma.
La checca sfranta, come mi è stato giustamente insegnato è la "regina del dramma" che vede tutto grigio tragico, esattamente come il famosissimo Albin de "il vizietto".Insomma se una cosa può andar male sicuramente lo farà: ecco il perno su cui si fonda la checca stranta.
La tarma deriva dal verbo "tarmare" di mamigàesco uso e conio per definire una situazione o persona che ti ammorba l'anima fino alla noia del desiderio di suidicarsi, termine che io ho adottato e che apostolicamente spiego a destra e a manca.
Ora la checca sfrantatarma è un uomo non necessariamente ne precisamente consapevole della sua intima essenza omosessuale che vede tutto grigio e che con il suo modi di vedere essere e fare ti tarma l'anima.
Ecco a voi la checca sfrantatarma!
Non è pericolosa, ma se vi inbattete in una di queste siate pronti a levar le tende.
domenica 12 agosto 2007
giovedì 9 agosto 2007
si la risposta è si.
martedì il mio tesoro mi ha fatto notare che la cosa peggiore che vede recentemente è il fatto che io non sono più serena. Ho un sacco di cose da fare: il devasto post atomico di casa non si sposa con l'impellente bisogno di scrivere una tesi che è un lavoro di traduzione certosina che MAI e poi MAI affiderei a traduttori on line che di senso medico di certi termini non ci azzeccano.
sono due giorni che della casa me ne sto stra fregando per la tesi, ma arrivo ad un punto che gli occhi vanno in palla e allora devo staccare. Di ricamare non se ne parla, così mi dedico all'altro affanno per distrarmi e metto a posto la casa e la cosa straordinaria è che poi mi sento felice!
Ieri ero felice di aver stirato tutte le lenzuola e messe via nel mio amante svedese tutte belle ordinate con una miriade di sacchettini di lavanda (che luca non ama più di tanto ma più che altro per il numero) sarà una sciocchezza, ma è così bello mettere via chiudere un anta e sapere che le lenzuola sono lì pronte all'uso piegate non più un infinità di volte.
e poi un bel vaffa....
si proprio bello, direi liberatorio.
martedì 7 agosto 2007
ma visto che non voglio essere ne una guastafeste ne l'unica a doverla sopportare sta tortura ho deciso di mandarla avanti e trascinare altre persone come me nel baratro della catena.
questa catena ha già un nome che mi sta antipatico: "sei stata tamponata!" Il mio ocmmento è ma brutto/a deficiente le distanze di sicurezza a te chi le ha spiegate babbo natale? seguito poi da una serie di gesti scaramantici....
accade questo in questa catena:
3) mostra con orgoglio questo tag sul tuo blog, e continua a spargere gioia!"
sarà che sono le 6.47 ma io di gioia non ne sprizzo, quindi il tag lo espongo ma con istinto carognoso...
quindi vado a nominare le mie 5 vittime:
gaya
krishel
ombraincantata
mister q
deepinsideblue
per i dovuti vaffa fate pure.
lunedì 6 agosto 2007
vorrei dire tutto ciò che ho letto e che mi è piaciuto commentare passaggi e raccontare i momenti che mi sono piaciuti di più, ma non farò nulla di tutto questo perchè so che ci sono tante persone che per timore di non riuscire ad affrontare un libro in inglese, o per ignoranza della lingua, attendono la versione italiana, ed altri che pur avendo in mano la versione inglese non l'hanno ancora finita o come qualcuna di mia conoscenza nemmeno iniziata pur di ripassarsi tutta la saga.
Posso dire: bello bello davvero!
di certo non rovino l'atmosfera dicendo che lo stile evolve con l'età del protagonista. Non è una novità si era gia visto con i precedenti 6.
Il finale è decisamente molto bello: non troppo scontato, o forse per i più "rompiballe" troppo scontato, ma di sicuro a me non ha lasciato brutte sensazioni del tipo " ma come, va a finire così?"
Ultima cosa. Io non ho sentito le cazzate che hanno sparato i giornalisti in televisione rovinando la sorpresa a tutti coloro che hanno atteso per tutto questo tempo l'uscita del libro e di quelli che stanno ancora attendendo la traduzione, ma non ho intenzione di confermare o smentire quello che è stato detto se me lo chiedete nei commenti.
giovedì 2 agosto 2007
(ignoranti si scrive da sempre con la k, e non con il ch, dato che è una parola greca)
il mio tutore di tesi ha risposto alla mia mail, e mi ha dato un sacco di dritte, anc e se credo non abbia ben letto l'articolo che voglio usare per struttura: conto sta sera di mandare qualcosa....
l'invettiva ad inizio post è dedicata ad un commento che ho letto in un post di una blogger a cui mi sono affezionata durante la preparazione degli ultimi esami: turbamenti post laurea
Perchè, mi chiedo io, alcuni giovinastri/e ( cioè hanno dai 10 o più anni in meno di me) devono deturpare, mutilare, a tutti i costi la nostra bellissima lungua con uno scritto da sms o da appunti pieno di X e K quando la tastiera del computer è decisamente più comoda di quella del cellulare o comunque non devi correre a segnare le idee e i concetti mentre un professore parla?
Pentitevi dunque voi ignoranti, o pigri, della lingua italiana! Perchè un domani vi chiederanno di scrivere qualcosa di più importante di un sms o di un commento a un post, e lì, dimostrerete quanto non siete furbi, ma solo miseri.
mercoledì 1 agosto 2007
Sul maestà il gattaccio dagli stivali è lieto di comunicarvi che questo blog rimane
Ed ecco per voi un nuovo post per incominciare bene il mese.
Swedish do it better!
Maliziosi ma che pensate! mica ho reso cervo Luca con uno svedese!
Accade che finalmente ho ottenuto un armadio per la camera da letto un bel pax di Ikea (svedese svedesissimo, è pure biondo betulla!) 7, dico sette, ante, che ho montato in buona parte da sola o meglio con l'aiuto dei santi blacker e decker. Bello bellissimo! niente da forare, fatta eccezione per le ante e i frontali dei cassetti per metterci le maniglie visto che quelle te le scegli come vuoi, poco martello, giusto per i tasselli in gomma o i chiodini dei fondi (figata c'è dentro un aggeggio che non solo ti tiene il chiodo per non schiacciarti le dita ma è pure un distanziatore per farti mettere il chiodino nel punto giusto) e le strutture in mezza giornata erano in piedi. se fossimo stati in 2 sarebbe stato completo entro perchè i pezzi pesano un accidente (consiglio il trasporto a casa se non si hanno tanti amici disponibili) e per spostarli da una parte all'altra mi sono ingeniata un po' ma è stata la parte più dififcile, o per lo meno compete alla grande con l'inserimento dei fondi degli armadi che parevano vivere di vita propria.
Pochi giorni dopo aver acquistato l'armadio di ikea capita un occasione per un armadio con struttura letto per la cameretta che convince anche luca e decidiamo che si può fare. Ci dicono che sarebbe stato recapitato pochi giorni dopo. Bene mi fa piacere: lo svedese arriverà tra 2 settimane ed io ho tutto il tempo di montare la cameretta e poi l'altro. Col cavolo! ovviamente la cameretta ha tardato, lo svedese ha anticipato ed io mi sono trovata la casa come se fosse stata colpita da un esplosione nucleare!
Finito di montare lo svedese si passa alla cameretta: italiana, di Rimini... materiale moolto legero in ocntronto ai montanti svedesi, ma...
- I cassetti si reggono con la plastica adesiva e la colla e 4 tasselli di legno da martellare dentro;
- Le istruzioni sono un accrocchio di proiezione ortogonale assonometrica di esplosi (se non ricordo male la definizione tecnica) con una serie di lettere e indicazioni che devi aver fatto almeno lo scientifico se non ingenieria per capirci qualcosa (e per fortuna che ho fatto lo scientifico!) o essere un mago del bricolage, che il commesos dle negozio dove l'ho acquistato ha avuto il coraggio di dire. " sono più facili di quelle di ikea". Ora iKea viaggia tutto il mondo, hanno fatto delle bellissime istruzioni ad immagini semplicissime dove le uniche scritte sono delle quote riportate in centimetri e in pollici niente lettere, e ti prendono e ti portano per mano nella meravigliosa avventura del montare un mobile ikea. Se non fosse per un fatotre forza fisica anche un bambino dell'asilo vedendo i disegni saprebbe montareun armadio ikea. Senza contare che ikea ti ci porta passo passo senza mai farti smontare qualcosa perchè hanno sbagliato a non dirtelo prima. L'armadio italiano ad un certo punto ti costringe a smontare parte dell'armadio per poter praticare i fori (ma farmeli te in fabbrica no, eh) per montare i 2 pannelli ponte....
- Cerniere: ikea ti fornisce ante con i buchi preforati per montare le cerniere così non ti puoi sbagliare: l'armadio italiano, no ti fai i buchi e se sbagli 'azzi tua! Le cerniere di Ikea vanno su con un click, quelle italiane vanno avvitate (da notare che cerniere e montnati scorrevoli dei cassetti sono prodotti da una ditta italiana)
- Cassetti di nuovo: i montanti scorrevoli dei cassetit di ikea hanno dei perni su cui si inserisce poi il cassetto e dei fermi più che altor di sicurezza per far si che il cassetto non salti su. i 2 miseri cassettini italiani vanno fissati con delle viti, alla cieca.
- Fondi: quelli di ikea li monti PRIMA di metere in piedi l'armadio, quelli italiani DOPO aver tirato in piedi l'armadio e psera di avere abbastanza posto per spostare questa struttura di 280 x 240 cm e farci passare quanto meno una sedia. Quelli di ikea sono corredati ddell'aggeggio distanziatore porta chiodi di cui sopra: 4 martellarte e il chiodo è dentro; quello italiano ha delle viti autofilettanti che decidi tu dove e come mettere in tutti i sensi. Quello di ikea ha delle guide alloggia fondo, lì deve andare e stare. quello italiano manco nei sogni più belli col fatto che il fondo puoi metterlo pure storto.
Ora messi a confronto questi due armadi di due nazionalità diverse si evince come mai il popolo italiano sia dotato di vaste e fantasione espressioni atte a precisare il disappunto per svariate situazioni, e come in altre nazioni (lo svedese non lo so) tali esclamazioni non esistano o quanto meno siano limitate nel numero e paragonabili ad innocenti "accidenti", "perbacco" o "mannaggia".