Non prendiamoci in giro, i casi di contagio da Covid-19 stanno aumentando dovunque. Parlo per la zona dove vivo io in Germania NRW tra Colonia e Bonn, per l'Italia lascio a chi ci vive la parola: per le speculazioni da giornalettisti da 4 soldi lascio ad altri. Io e mio marito siamo a casa da inizio mese, per vacanza programmata, non per quarantena. Vacanza che a gennaio era programmata per l'Egitto "per quest'anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare" ma quest'anno abbiamo cambiato spiaggia non per esigenze virali, ma per scortesia tra colleghi, che mi hanno imposto un cambio drastico nel mio piano vacanze, che alla fine si è pure rivelato vantaggioso: il mio collega a casa forzato per il blocco, io al lavoro ma poi in vacanza al mare per calo dei contagi, e tante grazie. Dicevo: siamo a casa da inizio mese. Mio marito è rientrato dall'ultimo giorno di lavoro con sedia da ufficio e monitor. "Il capo ha detto che se a Colonia raggiungiamo i 50 casi vuole solo 2 persone in ufficio e gli altri in home office: oggi siamo già a 48. Ho salutato i colleghi dicendo che ci vediamo l'anno prossimo". Io lavoro a Leverkusen: un po' come dire che abito ad Assago e lavoro a Cinisello, solo che ci metto meno tempo: gente più civile in auto = traffico più scorrevole. Ieri mi hanno detto che riprenderemo con i turni, che per me significa lavorare 2 giorni e stare a casa gli altri due, con stipendio invariato ma aumento del monte di ore non lavorate da recuperare. Non sono qui a lamentarmi di questo, perchè alla fine dei conti noi stiamo bene. Il peggio dello stare a casa per noi è il nostro gatto diciottenne sordo che non miagola, raglia, e fa saltare i nervi.
Però penso a tutto quello che c'è al di fuori.
Penso che ci sono quelle teste di cazzo dei negazionisti, che davvero raggiungono il top tel testadicazzismo: ma come puoi pensare che sia una manovra politica quando:
1- è mondiale, e nessuna manovra politica è mai riuscita a mettere d'accordo tutte le nazioni come è riuscita un virus,
2- danneggia l'economia di tutti i paesi, non dei più poveri, anzi per lo più di quelli ricchi che come prima cosa chiudono tutto ciò che non è necessario come l'intrattenimento di massa come stadi ristoranti, discoteche, cinema, e mannaggia la pupazza anche tutte le strutture pubbliche come scuole palestre e piscine che in comune con le prime hanno la possibilità di accogliere molte persone contemporaneamente.
Sappiate che per me siete degli idioti voi negazionisti. E spero che non sia un caso in famiglia a farvi cambiare idea, ma che qualcosa come una scintilla vi scocchi nella testa e connetta i neuroni nella giusta sequenza per farvi capire che questo virus esiste.
I negazionisti, sono un problema, ma il problema maggiore è che la gente non capisce, o è stanca di questo cambiamento di vita fatto di mascherine, distanza tra i carrelli al supermercato, prenotazione per posti limitati e vuole la vita di prima che senza una cura o un vaccino o, colpo di grazia evoluzionista, mutazione del virus che lo rende innocuo (sì i virus mutano per i cazzi loro), non potremmo riavere.
Se guardo il mio piccolo mondo, ci sono molte cose che non hanno fatto differenza per me, come stadi, discoteche e cinema. La differenza sta in altre cose, come le nostre vacanze che facciamo sempre all'estero possibilmente via aereo, e no non sono scocciata perchè non posso andare dove mi piace, sono solo preoccupata di non poterci andare. Sono preoccupata perchè dove piace andare in vacanza a noi tutta l'economia del posto ruota attorno al turismo. Niente voli, niente turisti, niente lavoro. E sono preoccupata per chi là ci lavora, loro sono "là fuori dal mio piccolo mondo". Non tutti possono fare home office, o un posto di lavoro che gli garantisce la paga piena anche se lavorano la metà. E così è in tutti quei luoghi del mondo dove si campa di turismo. al di fuori del mio piccolo mondo ci sono per tutti coloro che hanno attività legate al contatto con il pubblico. Tutti i miei conoscenti che hanno scuole di danza o corsi fitness, si ritroveranno di nuovo a fare i conti con spese da sostenere che non accettano deroghe per virus (e quando i pagamenti verranno a mancare sarà davvero un gran cazzo di casino) e a trovare nuove soluzioni per mandare avanti le loro attività. Così mi preoccupo anche per loro, per chi viene danneggiato senza alcuna scappatoia.
"Là fuori" c'è anche chi cerca di essere fiducioso oltre ogni immaginazione, e se lo dico io che sono una fiduciosa ottimista vuol dire che c'è chi lo è ben di più oltre ogni ragionevole ottimismo. Ve la faccio breve: non ha senso preparare un festival o uno spettacolo che molto probabilmente non si potrà fare. Anche ammesso che oggi stesso sia scoperta una cura o un vaccino efficace, ora che venga prodotto, messo in commercio e dato a tutta la popolazione mondiale ci va un bel po' di mesi, forse un anno pieno, e in tutto questo tempo altre quarantene potrebbero accadere: ne abbiamo una che bussa alle porte, guarda un po'!
Voi là fuori dalla mia piccola gabbia dorata che non siete "gli annoiati da mascherina" o "negazionisti" mi fate preoccupare, ed anche tanto. Purtroppo non ho idea di cosa possa fare per aiutarvi oltre a portare la mascherina, mantanere le distanze e lavarmi bene le mani.
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