domenica 8 settembre 2019

Scrivere

scrivere un blog.
ci sono vari motivi. di sicuro il mio non è un blog informativo divulgativo. il mio rimane un blog dei fatti miei e, come ho dichiarato qualche giorno fa ad una mia amica, io scrivo sopratutto per me stessa, e non leggo quasi nessun' altro blog.
Oggi scrivo, dopo 4 giorni passati a letto e per la verità lo sono anche adesso. Mi sono ammalata. Di cosa non si sa, ma credo più di qualsiasi altro motivo di nervoso. E quindi scrivo per fare pulizie nella mia testa, che sembra incasinata e polverosa esattamente come casa nostra.
ci sono parecchie cose in ballo.
c'è una casa acquistata ma non ancora pagata e non sappiamo quando la banca elargirà la somma. Le cose qui in Germania si muovono in modo diverso che in italia e talvolta sebbene sembrano più semplici, ho il timore che possano essere più complicate e pericolose.
il lavoro va ma mi sento sempre in difetto di non essere all'altezza del gestire 50 gatti tra sani, malaticci, in quarantena e con terapie lunghe, brevi o con tempi di sospensione di un mese o giù di lì. Ho una collega che non sembra molto gentile quando ha da riportarmi cose sul reparto gatti: sembra che stia sempre lì a cercare errori e difetti, e non mi aiuta personalmente a combattere il mio senso di inadeguatezza, e professionalmente non mi aiuta a fare mio un lavoro per cui chiunque altro ha ha avuto 3 anni di tirocinio lavorativo di formazione. Io sono stata accettata solo perchè ho una qualifica decisamente superiore a quella " cura animali". Martedì mentre ero a casa in riposo ( perchè si lavora anche il sabato e la domenica per chi non realizzasse che gli animali necessitano cure tutti i giorni) un altra collega decisamente dai modi gentili ed educati mi ha scritto un messaggio privato dicendomi che ci sono parecchie cose che non vanno coi gatti. Sinceramente non so cosa non vada: so di non essere perfetta, ma faccio del mio meglio considerato che nessuno mi ha dato indicazioni precise su cose a cui non riesco ad arrivare per logica. Di questo fortunatamente anche la responsabile ne è consapevole che no c'è stata la possibilità di darmi le giuste indicazioni e che il reparto gatti è il più impegnativo (cosa che mi è stata detta giovedì). Dopo la notizia mi sono sentita stanca e senza energie, più di quanto già non mi ci sentissi la mattina, dopo aver ricevuto la notizia che devo farmi operare quell'ernia che mi dava fastidio già 10 anni fa e che da un semplice fastidio si è trasformata in un bozzo mobile grosso come una mezza albicocca crepitante. Mentre tornavo a casa pensavo a quando poteri farmi operare. Non è urgente, ma va fatto. Così pensavo al lavoro, che siamo troppo poche per gestire il rifugio, agli impegni del gruppo di danza, al trasloco, alle vacanze, a come gestire la meglio la famiglia. Ed ho iniziato a sentirmi senza energie. Stamattina ho realizzato la parola giusta: soverchiata. spararsi un po' di apnea con ansia di non avere l'aria è nulla in confronto.
Martedì mi sono trascinata ed ho fatto quello che mi è parso normale fare.
Mercoledì, secondo giorno di riposo, ho pensato di mettermi a letto per una mezz'ora e ci sono rimasta tutto il giorno sonnecchiando, cosa che per me è a dir poco impossibile. Il pensiero del lavoro mal gestito non mi ha abbandonato.
Giovedì mattina mi sono trascinata io, il digiuno per inappetenza, la nausea, le vertigini e la spossatezza al lavoro perchè eravamo solo in 3 più una tirocinante per mezza giornata e una studentessa di liceo che fa le sue 3 settimane di "pratica" com prevede il piano di studi tedesco.
Venerdì sono rimasta a casa con i sensi di colpa verso il lavoro, perchè erano una in meno e sono andata dal dottore, che dopo avermi prescritto ECG ed esami del sangue, mi ha dato anche 3 giorni di riposo a casa, cioè il finesettimana.
Tutti questi giorni, oggi compreso, li sto passando con enormi sensi di colpa perchè sono a letto, perchè non preparo scatoloni per il trasloco, perchè non sono a raccogliere ciotole sporche e a pulire sabbiette, perchè non sto nemmeno con la mia famiglia. Perchè c'è tanto da fare e non so da che parte incominciare. e mi sento solo inadeguata, esattamente come se stessi correndo dietro ad un treno cercando di precederlo o quanto meno saltarci su al volo. Poi c'è quell'angolo di ragione che dice che se non sto a letto e non mi riposo, le cose possono solo che peggiorare: meno forze per fare, meno tempo per fare. O forse dovrei davvero mettere Io davanti al lavoro, alla danza, anche forse davanti alla famiglia di tanto in tanto. 

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