giovedì 31 maggio 2018

Giorno 4

Sono le 7.57 del quarto giorno al Tierheim, che per darne la migliore traduzione in italiano è un rifugio degli animali, non un semplice canile. C'è pure una voliera per i piccioni che sono guariti.
Primo giorno gatti: ordinarie coccole, sabbiette, cibo: ho apprezzato molto la cura nella disinfezione tra uno stallo e l'altro.
Secondo giorno cani: letteralmente un lavoro demmerda. Cagano come elefanti: lavoro pesante, ma appagante. Obbligatoria la doccia post lavoro, e comunque la pizza te la senti addosso uguale.
Terzo giorno e seguenti, piccoli animali. Quando ero in università la divisione grandi e piccoli era semplicemente cani gatti e cavalli vacche e maiali. Ecco i piccoli sono quei cosi pelosi, pennuti o squamati che devono per forza stare in gabbia.
A questo seguono le persone che ho seguito. Per i gatti sono stata affiancata ad un azubo (tirocinante) debosciatissimo, che mi ha fatto cadere le palle per terra. Coi cani che di lavoro ce n'è da fare, sono stata con una energica a cui non dovevo chiedere cosa fare, me lo diceva poco prima che glielo chiedessi. Coi piccoli sto col team Delle principesse Disney: vi prego salvatemi.
In tutto questo guardo le personeche sono qua, e mi sembrano più normali di tante altre. Alcune con delle storie da raccontare, o almeno cosi sembrano. Magari anche le persone che lavorano qui sono quelle che nessuno voleva. Magari c'è posto anche per una vet che nessuno vuole. Spero domani di avere una bella sorpresa, non intesa in senso ironico.

lunedì 28 maggio 2018

Non ho il coraggio

Ho avuto poca esitazione con la Pindy, la Tabi, Lenticchia, la Farfi, il Micione, il Bu, (anche se questi due sono solo state decisioni il cui atto è stato svolto da un collega) e quelli passati in ambulatorio per "lavoro", ma con Manolo, no non ci riesco. Sono 18 anni che stiamo insieme. E ogni giorno che passa è sempre più pelle ed ossa. Da qualche giorno non salta più, non ha la forza di miagolare come ha sempre fatto, e cammina a stento. Avrei pagine da riempire di ricordi, intese, ed incazzature. So che mi rimarrà il rimorso del "che cosa avrei potuto fare che non ho fatto". L'ho dato per spacciato già un paio di volte: al ritorno dalle vacanze era bello itterico. Gli ho dato una settimana: sono passati quasi 2 mesi. Però qui credo che altri 2 mesi non li farà, perché è vero che oggi non ho il coraggio, ma vedo che si sta spegnendo.

venerdì 25 maggio 2018

Una famiglia di creative


Buon sangue non mente, anche se per la verità, questa quasi totale immersione tra paillettes perline strass e stoffe glitterate stimola la fantasia e la voglia di decorare. Funziona così: loro creano, io cucio. Ma talvolta cuciono anche loro come nel caso dei fiori abbastanza semplici da fare. Vero che nel tempo in cui loro ne fanno uno io li finisco tutti, ma almeno imparano a tenere in mano un ago, che male non fa.
Partiamo dai costumi da bagno. Semplici, anonimi, economicissimi: quindi che si fa? Si personalizzano! Marina non ci ha messo molto, trovata un idea ha deciso che andava bene, fissata con una foto (che cosa meravigliosa la tecnologia che ora ti permette di fissare un idea con una foto immediatamente riguardabile) e via: costume e decorazioni messi da parte in attesa di ago, filo e mamma.

 Poi Valeria, che non mi è chiaro se è più creativa o più confusionaria, anche se considerando me stessa, le due cose sono strettamente connesse ha sfagiolato una serie di idee, che ha dovuto poi riguardare per 5 minuti buoni per decidere quale.

I fiori di cui dicevo sopra invece glieli ho fatti creare per i costumini da danza che hanno voluto.


Ovvio che mi occupo io del taglio e del cucito delle parti grosse, ma un decoro che si fa sulla base di un semplice punto filza lo possono fare da sole.

 

 Poi i corpetti. Stessa metodologia: appoggio dei decori, piccoli aggiustamenti da parte mia, foto, da parte in attesa di cucitura. Tutto sommato un lavoro gratificante per me sotto tutti i punti di vista.

sabato 19 maggio 2018

Nuovo vicino di casa

Probabilmente è già da un po' di tempo "nuovo vicino di casa" o forse era già lì prima che arrivassimo noi, ma l'ho " incontrato" solo ieri sera. E più che incontrato, l'ho visto attraverso una finestra del mio balcone.
Ieri sera stavo tirando giù la tapparella di questa finestra, che è in un rientro, e vedo sotto una sedia una macchia marrone grossa poco più di una pallina da ping pong. La guardo un po' meglio e la macchia-pallina ha grosse orecchie e occhietti.

E'
UN
TO-PO!

Se la cosa può fare orrore e raccapriccio grazie ai cartoni animati di Tom E Gerry dove la Mami in ciabatte urlava spaventatissima, a me suscita meraviglia e stupore, perchè in un ambiente urbano come quello dove vivo io non me lo aspetto affatto, e poi dopo essere passata per le illustrazioni della Beatrix Potter, i topini come quello diventano esserini carini. Di fatto lo sono. In ambulatorio ne ho visti pochi e per lo più bianchi o maculati figli di stirpi di topi da laboratorio, e sono carini con questi lunghissimi baffi perennemente in movimento. E fanno pure il solletico in mano. Ora va da sè che un topino che se ne vive selvatico nel muro sotto la copertura esterna in finti mattoni, non è proprio la stessa cosa, sia per relazione uomo-animale, sia per sa "l'iddio che cosa si porta dietro" a parte la leptospirosi (mi tocca fare un ripassino di zoonosi e malattie infettive). E sono anche perplessa: è qui per aiutarmi a cucire i miei costumi sarebbe il benvenuto e gli lascerei tanta di quella stoffa per panciotti, o per prelevare il mio cervello per poter completare la formulazione della domanda universale ( e potrebbe andarsene afff) ? E per fortuna che assomiglia più a questo topo qui:

Immagine prelevata dal web, diritti d'autore riservati alla casa editrice.

Che a questo altro tipo di topo:

Immagine prelevata dal web, diritti d'autore riservati Disney

Che con la sua faccia bianco cadavere-scheletro è decisamente inquietante.
Preciso che ho 2 gatti. Su matusalemme non ci faccio nemmeno conto: non capisco se sta in piedi perchè tirano i 4 venti o perchè non ci sono. L'altro invece, Alzheimer, oggi è stranamente fissato a guardare da dietro la finestra l'esatto punto dove ieri sera ho visto il topo.
Comunque, per vedere se si fosse trattato di un abituè o di un tizio di passaggio ( ma credo siano animali stanziali, devo farmi una cultura) gli ho lasciato un bel pezzo di pane secco in un punto ben distante dall'ingresso della sua tana. Ecco dove ho trovato il pezzo di pane stamattina.


Nella grondaia, incastrato all'ingresso della sua "porta di casa".

Sinceramente non so che fare. Mi chiedo prima di tutto in che misura sia un problema, al di là del possibile veicolo di patologie, ma vive sul balcone, non in casa. Sicuramente non mi metterò a dargli la caccia con metodi cruenti. Magari ricorrerò a quelle trappole non cruente e a gite in riva al Reno dove la zona è tranquilla e di campagna per essere rilasciato.

Certo che il mio balcone si sta trasformando in uno zoo: domenica scorsa la lumachina. l'altro ieri la cincia a mangiare, ieri sera il topo e stamattina anche la gazza.
Che si destinata a diventare come il dottor Dolittle? ( quello vero non la cazzata cinematografica con Eddie Murphy)

AGGIORNAMENTO: visto dove abita, cioè in un muro, lo chiamerò Malìo Teleso. SE non sapete chi è chiedete a Elastigirl

venerdì 18 maggio 2018

67.8

Oggi la mia bilancia segnava questo, e no non mi piace.

Ho detto " va beh dai andiamo in vacanza non ci sto attenta (a novembre) poi è Natale, poi mi ricordo id aver letto un 62 ed esserne stata felice, ma ai 60 che mi ero proposta come traguardo non ci sono ami arrivata. Poi ho dato retta prima allo stress pre- spettacolo e pre- vacanze, alle vacanze e poi ad un malumore silente che ha spalleggiato il " bambino rompicoglioni" mettendo in un angolo la forza di volontà, e dando ampio spazio di gioco a birra, cioccolato e sopratutto, spuntini fuori orario.
Non sono diventata una fanatica del peso forma, ma mi sentivo bene e non voglio ritornare a pesare quasi 80 kg , sembrare una massa a balze quando mi siedo, e sopratutto dover riacquistare il guardaroba, ora che ho preso cose nuove carine perchè ho un culo sufficientemente piccolo da permettermi di indossarle!
Quindi da oggi, forte del fatto che ho una settimana di prova retribuita con eventuale passaggio a 6 mesi di contratto prova e poi contratto a tempo indeterminato, riprendo a tenere controllato il regime alimentare.

martedì 15 maggio 2018

Una settimana di prova

Avevo già scritto che avevo un colloquio per un posto di lavoro, no?
Ecco il colloquio si è svolto con i seguenti temi toccati: Salario mensile lordo ( più di quanto abbia mai guadagnato come veterinaria mensilmente), contributo per il trasporto casa-lavoro, "soldi per le vacanze", " soldi del Natale" ( non so se siano esattamente una tredicesima ed una quattordicesima), ore settimanali lavorative, niente turni di notte eventuale turno lungo in un altro "tierheim" un po' più lontano da casa.
E' tanto bello che non credo ancora sia vero.
Farò la Tierpflegerin.
No non lavorerò come veterinaria, ma mi curerò dei bisogni degli animali.
In questo momento credo che lavoro più bello non potessi trovarlo.
E' un lavoro, è pagato bene per quanto mi riguarda, è con gli animali.

domenica 13 maggio 2018

Lo stabilimento balneare é aperto


Quello che vedete in foto è il mio balcone.
Sotto la pioggia.
In realtà è così anche con il sole: non ho una tenda, e non ho intenzione di metterla a mie spese per la gioia di un padrone di casa che da agosto dell'anno scorso mi deve mandare un tecnico per un finestra che non si chiude. Il tecnico poi l'ho chiamato io.
Quindi il mio balcone è uno stabilimento balneare un po' naif come il ristorante di Vernazza, con ombrelloni diversi. Nel mio caso anche con un ombrello: si intravede il manico nella foto se ci fate caso.
Ed è uno stabilimento balneare aperto anche con la pioggia leggera: tra il mio giardino in vasi e la grossa aiuola con noce ippocastano ed un altro albero che non riconosco, c'è un buon profumo. E un bel suono: quello della pioggia. Per la verità mi piace anche il suono Delle gomme sull'asfalto bagnato.
Insomma a me l'acqua piace. Un po' meno se si tratta di quella di rigurgito dei tombini, ecco.
E poi fai incontri a sorpresa in posti insospettabili.



(lunghezza testa coda. = 1 centesimo)

giovedì 10 maggio 2018

acqua

Oggi sono stata in acqua.

Ho nuotato in apnea, per pochi metri: circa metà vasca, perchè non mi sono mai esercitata prima.
Sto bene.
Non vedo l'ora di rifarlo.
Se le cose gireranno come vorrei, potrei anche prender l'impegno di andare in piscina una volta alla settimana e continuare a nuotare sul fondo. Le piastrelle non sono il massimo, ma meglio di niente e meglio dei laghetti melmosi.
E ti dimentichi delle cose che ti fanno stare male.
E non vedi l'ora di ritornare in acqua.

martedì 8 maggio 2018

Piccole perle di positività

Ho passato, ma non sono sicura di esserne uscita del tutto, un periodo molto giù di umore post vacanze. No non è disperazione da rientro, ma cose che erano lì ad aspettarmi, cose come avere tanti progetti in testa e nessun lavoro che mi faccia sentire un po' meno merda. All'assenza di lavoro poi si allacciano come una sorta di catena magnetica, l'autostima veterinaria sempre più a terra perchè il lavoro che hai sempre fatto in Italia come veterinario qui è svolto al 90% dalle infermiere veterinarie, l'autostima danzante che nonostante un terzo posto al Contest di Aladin ti fa dubitare di essere all'altezza per provare a guadagnarci 2 soldini. Rimane stranamente alta l'autostima subacquea, nonostante lo smontaggio selettivo che ha fatto Jilly: forse perchè infondo infondo in acqua, nonostante io non sappia nuotare poi tanto bene, ci sto bene e a mio agio, anche se ho dei confini ristretti. A parte l'acqua, che come ho sempre detto mi dà serenità e peccato averci messo oltre 30 anni a realizzarlo, tutto il resto era fonte di mogezza. Ma poi ho avuto un paio di perle di positività e questo effetto me lo voglio godere finchè dura.
Sabato ho portato le nane in piscina, che non saranno grandi nuotatrici ancora, ma si difendono in acqua senza grosse ansie. Questo perchè se ci si riesce faremo il corso da sirenetta tutte e tre insieme. come ho già scritto ho provato la pinnata a delfino con mia enorme soddisfazione: ora attendo solo di mettere le mani, ops i piedi in una monopinna. Sabato sera notturna in laghetto ( ricordatevi che per me " laghetto" equivale a "posto deprimente dove immergersi peggio di una piscina") con un mio personale bilancio positivo da aspirante dive master.
Domenica poi sono andata a Düsseldorf, sotto personale auto-costrizione, per provare a vendere alcuni costumi al bazar e perchè no danzare. Ammetto che se non fosse stato per Mojgan e la sua enorme dolcezza non sarei andata. Non ho venduto niente, ma i costumi fatti da me che erano lì solo a scopo danzante hanno ricevuto enorme attenzione, ed un paio di richieste di prezzo. Mi ha fatto piacere perchè vuol dire che i miei lavori piacciono. Ed ho anche danzato, presentato prima l'eskandarani senza melaya (scandalizzatevi danzatrici, ma SI PUÒ FA-RE! e me lo hanno detto maestri egiziani) e poi un tarab, credo, perchè ormai non ci sto capendo più un cazzo, su cosa è cosa, comunque una canzone infarcita di " tesoro tesoro, amore mio amore mio", che mi ha fruttato  un giudizio positivo di Mojgan e la sua richiesta, se dovessi andare alla festa dell'estate che organizza, di danzarlo nuovamente. Peccato non aver fatto un video.
Lunedì ricevo una telefonata dal canile ( riduttivo: il tierheim sarebbe più un rifugio per animali) che incomincia con " signora lei purtroppo è troppo qualificata per il posto che abbiamo vacante". Non mi sono persa d'animo ed ho fatto presente che si lo so, che ho mandato molti cv per un posto per cui sarei qualificata ed ho ricevuto solo un offerta come "osservatrice senza retribuzione" e che a casa senza un lavoro sto impazzendo e se non ha ancora preso in considerazione nessuno per favore di tenermi presente. Mi ha fissato un appuntamento per martedì prossimo.
Ora unite queste cose con il sole che finalmente c'è ma che giovedì non sarà poi così caldo, mi tengo stretta questa sensazione di benessere.

domenica 6 maggio 2018

Gelsomina, Sirena e Cane Salato

Prima sempre e comunque Cane Salato!!!
Diventerò istruttrice OW, istruttrice mermaiding e poi mi specializzo in bubble maker, seal team e mermaiding.
Ok a parte le fantasie che fanno comunque bene, e solo la determinazione le rendono realtà, passiamo ai fatti.
Settimana scorsa Apnea. Va bene non è andata come volevo, ma non è nemmeno andata uno schifo. Da allora ho cercato per mari e per monti un corso mermaiding anche per adulti, e vi assicuro che non è facilissimo: il business lo fai sui bambini per nuotare con un culo di pesce addosso che nasconde una mono pinna. Ma l'ho trovato! E no non devo andare fino a Lecce ( che peccato,  mi scappa la vacanzina in cui magari piazzavo 2 brevetti Padi). Ad inizio Luglio a mezz'ora di macchina da casa, ed è un corso misto per età, che significa che potrebbero venire anche le bimbe, e per questo motivo ieri eravamo in piscina. Non sono istruttrice di nuoto, ma solo mamma subba e c'è molto da fare se vogliono essere pronte per fare il corso con me. Però, mai dire mai. Io così per provarci, senza mai avere avuto spiegazioni da nessuno ho provato la pinneggiata a delfino in apnea e devo dire dà enormi soddisfazioni.
Non paga anche "immersione notturna" qui.


O voi gente di terra, smettetela di pensare " wow che bello!" perchè è come l'uovo di Pasqua da cinc ghei ( espressione dialettale milanese per dire " di poco valore"): bell'incarto da vedere ma poi...
Ma poi l'acqua è così torbida che le tue pinne bianche e rosa ( si io ho delle fichissime pinne bianche e rosa) non le vedi. Ah e già che ci siamo aggiungiamoci il dettaglio acqua a 18°C: non ho mai amato così tanto la mia semistagna e il cappuccio!
Se vi state chiedendo " ma chi te l'ha fatto fare" la risposta è semplice. Io. Sono condizioni acquatiche che non mi piacciono la profondità massima di 3 metri il fondo melmoso e la perenne sospensione (poco fondo pessimo assetto e il gioco è fatto), ma è il tuo essere cane salato che ti richiama all'acqua, anche se non è "salata" e sai che ci vanno ancora mesi prima che si possa " tornare a casa".