lunedì 25 dicembre 2017

forse non odio il Natale, ma ci si impegna però.

Le ore passano, e fortunatamente hanno migliorato il mio stato d'animo.
Abbiamo avuto un Natale senza lo sfarzo della tavolata, anzi, un pranzo della domenica di 7 portate, consumato in un tempo record per quello che sono gli standards italiani. Un ospite solo verso il quale mi sento molto in colpa per la quasi completa mancanza di conversazione, e l'uscita da casa nostra dopo appena 2 ore, tanto da sembrarmi di averlo cacciato via.
Però poi ci siamo sbragati sul divano in 4 a vedere l'ultimo film di Pirati dei Caraibi, che non sarà un tipico film di Natale, ma chissenefrega. A seguire le bimbe hanno guardato la carica dei 101 gentilmente offerto da Babbo Natale, mentre io mi sono dedicata a paillettame e perlinamenti vari sul mio costume, corredandolo di ansia da prestazione: "sarà decente?" Luca si dedicava alla fase " aprire l'ultima scatola di lego del nuovo Millennium Falcon".

Alla fine dei conti, nulla che sembri un Natale, a parte l'apertura dei pacchetti, ma dopo la tristezza e lo sconforto mattutini, dopo lo sbrago sul divano, tutto mi è sembrato "insolito per un Natale" ma bello. E poi ci sono loro: le mie figlie che con poco mi hanno fatto sorridere.

E ho realizzato che non potrò magari avere il Natale da cartolina, ma che posso fare molto per avere un Natale più mio, più bello, più.... insomma un Natale più e basta, senza guardare troppo a ricordi magari distorti del passato.

L'anno prossimo intanto darò più indizi per i regali che mi piacerebbe ricevere. Intanto si potrebbe recuperare, offrendomi un fine settimana di Ausbildung da Aladin.

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