domenica 17 novembre 2013

tristezza

Tanta tantissima.
A me è stato detto cos'ha mia mamma, con nome e cognome, ma non posso dirlo, perchè non sta a me, perchè quando lo si dirà, si vorranno avere delle risposte che io ancora non ho, ed è questa mancanza che mi fa stare davvero male.
No non solo. Mia mamma ha perso 10 kg in un mese, giorno più giorno meno. Da 50 a 40. A pensare che il giorno prima del suo compleanno era bella pimpante e si è spupazzata le nipoti per una giornata intera, non ci si crederebbe che sono la stessa persona, che fa fatica a stare con loro per più di 10 minuti.
Ieri l'ho minacciata.
Il fisico non c'è ma la testa sì: non si arrende al fatto che fa fatica a sollevare anche uno spillo ( parafraso, ma il confronto tra 2 mesi fa ed oggi è schiacciante), e vuole reagire, ma non riescoa  stare in piedi. Ieri sera ha voluto a tutti i costi pulire le sabbiette dei gatti: non è stata male, ma lo ha fatto seduta per terra. Non posso dirle che cos'ha, ma dovevo dirle qualcosa per spiegarle che non deve, almeno non oggi. Le ho detto che è stata ad un passo dal diventare invalida. Le ho mentito, e tra le tante bugie che una figlia dice alla madre, quelle che sto dicendo in questi giorni mi pesano come macigni.
Mi fa male vederla così, incapace di essere se stessa.
E poi non ero preparata: non così in fretta, non così precipitosamente, e chissà come andrà avanti questa storia.
Fanno male anche certi piccoli commenti realisti che ti ritrovi a fare senza pensarci su troppo, come il tesserino rosa che vale solo 5 anni, mentre il medico scrive sempre "illimitato". Certo fa una certa differenza per chi prende i documenti in mano e legge "5 anni" o "illimitato", così come fa una grossa differenza rispondere all'infermiera che ti ha detto che ha una validità limitata di 5 anni che 2 se "a 5 anni ci arriva allora è già una bella cosa".
Vedo nero, o grigio talmente tanto scuro da sembrare nero.
E vedo così perchè vedo che sta davvero male e lei stessa lo dice, lei che difronte ad un raffreddore si curava a spremute e fumenti di acqua e bicarbonato. Lei che il male peggiore erano gli attacchi di cervicale.

Ho voglia anche di mandare a cagare la "massaggiatrice shatzu" che tratta solo le energie, e mi viene a parlare di problemi con mia madre "da risolvere", finendo che litigo con lei due settimane prima del ricovero perchè è troppo presente con le nipoti.

Giovedì diranno nome e cognome e cosa si può fare. Io al colpo ci arriverò forse un po' più preparata, visto che di che si tratta lo so da quasi 2 settimane in virtù del presentarsi come medico veterinario.

Vorrei che stesse un tantinello bene perchè possa godersi qualcosa, ed invece è ridotta ad uno straccetto che balla dal letto al divano.

7 commenti:

  1. Rompo il silenzio, perché rileggo nelle tue parole ciò che ho vissuto quasi 40 anni fa....Ho perso mia madre a 19 anni, lei aveva 42. Comprendo ciò che provi, a mia madre non abbiamo mai detto la gravità, ma non era scema: mi fece giurare su Dio che non aveva il cancro... ed io sul suo letto di morte glielo giurai, le serviva per aggrapparsi a qualcosa.

    Coraggio Laura, coraggio. Ne avrai bisogno, ti sembrerà di non averlo, ma per amore di tua madre, vedrai quanto ne saprai tirar fuori.

    Ritorno nell'ombra, ma sappi che ti sono vicina!
    Un abbraccio! Renata

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  2. Grazie Renata. Apprezzo quello che hai detto. Apprezzo quello che hai fatto per me.

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  3. Lo seppi anch'io prima di mia madre al tempo, lo sai. E l'allora dottor Clooney lo disse prima a me non perchè fossi un medico, ma perchè sapeva che potevo capire di cosa stava parlando, sapeva che non mi si poteva prendere in giro, non me, non in quel reparto, non in quel corridoio. E lo so quanto è atroce il peso. Poi mia madre ha saputo (ma non servì che glielo dicessero i medici, lo intuì), ha affrontato, va avanti. Ma non sa, o forse fa finta di non sapere, che se i medici la trattano diversamente da come trattano me è perchè il suo livello di rischio è venti volte superiore al mio. Si è convinta che è per questione di età. Nessuno le parla di "indice di proliferazione". L'oncologo non vuole che sappia che il port non glielo toglieranno mai, mentre il mio è volato via dieci mesi fa. L'oncologo rimanda, alle sue domande risponde solo "vedremo strada facendo", e lei si fida. Ma io so. E giuro, ci sono momenti in cui vorrei non sapere. Ma so. E quando ci penso, sembra di vivere perenemente sul filo del rasoio.
    C'è che le persone non sono tutte uguali. E tu e la tua mamma saprete trovare il vostro modo di portare avanti questa cosa che, in un certo qual modo, vi unisce ancora più di prima. Tu ne conosci le sfumature, tu saprai man mano quello che è giusto fare, soprattutto saprai gestire piano piano il peso dei silenzi che inevitabilmente dovrai tenere, perchè è così e basta. Perchè arriva per tutti, purtroppo, il tempo in cui bisogna invertire i ruoli. E lo saprai fare anche tu.

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  4. Ho fissato questo post come una scema per un po' non sapendo cosa dire. Perchè ha ragione Sara ogni storia è diversa, e ogni rapporto è diverso. E ha anche ragione sul fatto che prima o poi arriva un momento in cui i ruoli si invertono. E... Laura io capisco perfettamente il tuo stato di tristezza, il tuo non essere pronta, il tuo dire 'no, non ora. Non così in fretta.' Una cosa mi sento di dire: non sentirti in colpa per le decisioni che prenderai. Non sentirti in colpa per le cose che dirai e anche per quelle che non dirai. Non sentirti in colpa per i silenzi e le risposte che non riesci a trovare. Sei umana. E se c'è qualcuno che oserà solo farti sentire in colpa o ha da ridire sul tuo modo di vivere la questione mandalo a quel paese per direttissima.
    Un abbraccio forte forte.

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  5. Grazie. Perchè di altro non so che dire. Ieri ho parlato con un'amica medico umana, che mi ha spiegato un po' più di cose. A me sapere fa bene, certo il lato brutto e che sai anche quanto le cose possono essere brutte, tipo " qualche mese". Ma preferisco sapere anche quelle: mi ci gestisco meglio.

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  6. Cara Laura, mi addolora sentre le tue pene! Purtroppo ho vissuto questa esperienza 10 anni fa! Stai vivendo in un vortice di sofferenza, la tua impotenza ti soffoca e dilania! Ti capisco perfettamente e ti dico soltanto che ti sono vicina! Un forte abbraccio
    M.G.

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  7. urca, avevo scritto un commento e qui non lo vedo più...
    vabbè, non è che avessi scritto chissà cosa, perchè in verità sono decisamente senza parole.
    non posso dire "ti capisco", perchè non mi è mai capitato di vivere un simile momento.

    per cui ti dico solo "coraggio" a te e alla tua mamma!!!

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