giovedì 18 aprile 2013

Nido, arrivo!

Ora tocca alla Iaia.

Sono stata molto in dubbio, sopratutto per alcuni fattori oggettivi, se mandarcela o no.

Inanzitutto i quasi 400 euro che mi venivano chiesti dal nido, attaccato alla scuola materna della Mimi, solo per la mezza giornata, ed in seconda analisi se avesse un senso mandarcela per solo 3 mesi.

Poi Luca ha detto "senti il nido".
Non che la sua parola sia legge, sia chiaro, ma credo che se tu lavori hai diritto ad avere una parola che conta di più su come gestire i soldi che vengono usati per mantenere la famiglia, ed essendo io a casa ( già che non faccio più il veterinario, e per come lo facevo prima non che fosse molto di diverso) di fatto non avrei bisogno di qualcuno che mi tenga la figlia mentre lavoro, ma sappiamo entrambi che:

1- ho bisogno di avere più di un ora di tempo al giorno per fare quello che c'è da fare (perchè non avrò n lavoro da ufficio o da clinica, ma volendo cose da fare ce ne sono)
2- ad una certa età ai bambini fa solo bene stare con altri bambini.

E non trascuriamo il fattore sclero che subentra dopo aver tenuto la Iaia tutto il giorno, che ci mette del suo.

Ogni tanto mi viene da chiedermi se non sia affatto adatta io a fare la mamma, ma questa, è un'altra storia.

Così ho sentito il nido-attaccato-alla-scuola-materna-della-Mimi, gestito dalla stessa cooperativa della materna e mi sono fatta dire i prezzi.
Poi ho chiamato il nido-dove-è-andata-la-Mimi, ed ho scoperto che per poco di più di "quasi" 400 euro me la tengono tutto il giorno.
Tutto il giorno al primo nido mi viene quasi 100 euro di più, e allora, nonostante la scomodità di dover gestire una scuola materna e un asilo nido a 5 km l'uno dall'altro, si fa di necessità virtù e si farà un po' di strada, per almeno i prossimi 3 mesi. Per l'anno prossimo si vedrà se si potrà fare a livello economico, anche perchè mi hanno già detto che al nido-attaccato-alla-scuola-materna-della-Mimi, la retta mensile aumenta.

Così oggi siamo tornati dalla K e dalla C, perfette estranee per la Iaia, ma figure famigliari per me!
Il primo impatto con gli altri bambini, i così detti "mezzani" e "grandi", è stato di una discreta timidezza: tutto sommato la Iaia conosce solo Marina come altra "bambina", che è comunque ben più grande dei presenti (un anno fa una discreta differenza) e che si parano davanti alla Iaia cusiosissimi e compatti come la corazzata Potiomkin: anch'io ne sarei intimidita.
Entriamo, la Iaia decide di usare le sue gambine, ma vuole la doppia mano per sicurezza: passata la sala di "benvenuto" approdiamo nella stanza dei piccoli dove c'è gente della sua stazza, e si rilassa un po', tanto che dopo quel paio di minuti nella stanza dobbiamo uscire Ma la "signora" si siede per terra, ben poco intenzionata ad andarsene. E che faccio? Beh ce la lascio, tanto sono 2 stanze più in là.

Firmo le carte che devo firmare, mi faccio rinfrescare la memoria su alcuni dettagli,  stabiliamo i giorni per l'inserimento, e passo così un quarto d'ora per tornare nella stanza dei piccoli e vederla insieme a tutti gli altri smanettare con giochini vari.

Qualcosa mi dice che sarà un inserimento molto, molto rapido.

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